The Alpha King

By AlessiaS2000

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HO RIPUBBLICATO LA STORIA L'11 OTTOBRE 2023. MA LA VERSIONE È DEL 2020✨ PRIMO libro. RIENTRATO NELLE PRIME 60... More

Prologo: Katherine (✅)
Capitolo 1: L'evento inaspettato (✅)
Capitolo 2: Il Re Degli Alpha (✅)
Capitolo 3: La Villa (✅)
Capitolo 4: La verità (✅)
Capitolo 5: L'attacco (✅)
Capitolo 6: Pericolo (✅)
Capitolo 7: Gli ibridi (✅)
Capitolo 8: Il passato (✅)
Capitolo 9: La guarigione (✅)
Capitolo 10: Il secondo beta (✅)
Capitolo 11: Eloise (✅)
Capitolo 12: La sala del trono (✅)
Capitolo 13: La lettera (✅)
Capitolo 14: Dens (✅)
Capitolo 15: La corsa (✅)
Capitolo 16: La trasformazione (✅)
Capitolo 18: Tradizioni (✅)
Capitolo 19: L'uscita (✅)
Capitolo 20: L'annuncio (✅)
Capitolo 21: La partenza
Capitolo 22: L'hotel
Capitolo 23: La storia
Capitolo 24: La nave
Capitolo 25: L'Antartide
Capitolo 26: I vampiri
Capitolo 27: Il ritorno
Capitolo 28: Cassandra
Capitolo 29: Halem
Capitolo 30: Il ciondolo
Capitolo 31: Il vecchio villaggio
Capitolo 32: Il cambiamento
Capitolo 33: Il tradimento
Epilogo: L'amore

Capitolo 17: La biblioteca (✅)

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By AlessiaS2000

Sebastian ridacchiò e le diede un bacio sulla guancia. «Stasera mangeremo insieme a tutto il branco, forza, alzati» sussurrò, mentre lei roteava gli occhi al cielo e arrossiva. Si ricordò di tutto quello che gli aveva detto. Come poteva presentarsi davanti al branco dopo che aveva messo in ridicolo il loro Alpha? «Che succede?» le domandò, mentre si sedeva sul letto e la osservava.

«Mi dispiace per prima, non che cosa mi sia preso. Ho lasciato che tutta la rabbia che ho provato per tutti questi anni prendesse il sopravvento. Mi dispiace solo che tu sia stato la vittima.»

Arrossì ancora di più, anche se poi cominciò a ridere. «L'hai fatto apposta vero? Volevi che mi arrabbiassi sperando che mi trasformassi no?» domandò ancora. Sebastian annuì velocemente, per poi alzarsi e camminare avanti e indietro per la stanza. Sembrava anche lui molto dispiaciuto per come si era comportato, ma per Katherine non servivano parole di scuse, lo aveva già perdonato, anche perché era grazie a lui se la sua lupa ora era tornata a respirare.

«Non potrò mai ringraziarti abbastanza per aver risvegliato la mia lupa, è stato fantastico, è come se fossi tornata a vivere.»

Gli sorrise e si alzò a sua volta, notando che sopra una sedia, piegato accuratamente, c'era un vestito rosso che non vedeva l'ora di mettersi. Prima però si diede una sistemata ai capelli e si infilò l'abito che ovviamente le stava perfettamente. Indossò delle scarpe comode e si avviò alla volta della porta, con al seguito il compagno che le aveva messo una mano sul fianco. Camminarono tranquillamente, venendo accompagnati anche da molti lupi che stavano chiacchierando animatamente. In quel momento si respirava un'aria tranquilla e i intima, come se tutti si conoscessero da una vita.

Fuori dalle vetrate la pioggia si infrangeva contro i vetri, creando un'atmosfera quasi lugubre. Il corridoio era illuminato da alcune torce che non facevano molta luce, così tutti si affrettarono a raggiungere la sala. Nel mentre si apprestavano a entrare, alcune donne cominciarono a fare delle considerazioni sulla lupa della Luna, definendola meravigliosa. La giovane ringraziò tutte, poi entrò nella sala che era già quasi tutta piena. Passarono in mezzo a una moltitudine di tavolini formati da tre o quattro persone, poi loro si accomodarono dietro ad uno molto lungo che sarebbe bastato per la metà di loro. Dopo vari minuti si sentirono altri passi.

Adam, Eloise e Magnus erano entrati nella sala e stavano andando a sedersi allo stesso tavolo di Sebastian e Katherine. Quest'ultima era felice che potesse mangiare con delle persone che conosceva. Stranamente nessun lupo l'aveva guardata male per quello che era successo poco tempo prima, ma forse non era stata una scena così tanto umiliante, almeno lo sperava. Eloise si sedette al suo fianco, mentre altri lupi che non conosceva prendevano posto davanti a lei. Non credeva che Sebastian lasciasse ad altri membri del branco sedersi al loro tavolo; suo padre non lo faceva.

Però fu una cosa che le piacque, era bello poter parlare con tante persone diverse e non sempre e solo con Sebastian o con i suoi beta. «Mia Luna, come si sente le ossa? Le fanno male?» domandò il medico appena prese la forchetta e la infilzò in un pezzo di carne molto spessa. «Non ti preoccupare, per ora non provo nessuno dolore» rispose seria e sicura, mentre muoveva leggermente le spalle per capire se provasse qualche dolore, cosa che non accadde. Ovviamente sentiva un leggero fastidio, ma era perfettamente sopportabile.

La cena passò molto velocemente e Katherine si sentiva molto stanca, ma il dottore disse che sia lei che Sebastian dovevano raggiungerlo nel suo ufficio. Quando entrarono era molto disordinato, soprattutto a causa dei libri sparsi perfino sul pavimento. La bionda non sapeva dove mettere i piedi, anche perché avrebbe sicuramente pestato uno di quei tomi che avevano l'aria di essere molto antichi. Magnus zigzagò, facendo qualche salto e prese un libro molto grosso, porgendolo a Sebastian che lo guardò spaesato.

«Non devo mica leggerlo tutto vero?».

Il medico scoppiò a ridere, scuotendo subito la testa e intimandolo a poggiarlo sul lettino in pelle nera. Il titolo era abbastanza sbiadito, ma si capiva: 'Leggende e razze'. La lupa era davvero curiosa di leggerlo subito, soprattutto quando Magnus lo aprì, cercando velocemente una pagina. Quando la trovò, indicò un piccolo paragrafo a Sebastian che lo lesse subito a voce alta.

«Gli ibridi, secondo la leggenda, sono stati creati dal Dio Kader, compagno della Dea luna. Sono creature metà mannare e metà vampire. Possono nutrirsi sia di cibo che di sangue, ma esso li rende molto più forti. Nel corso degli anni settanta queste creature sono state oggetto di esperimenti condotti dalla setta Millow. Non si sa molto sull'organizzazione, ma si è a conoscenza del fatto che ha reso questi ibridi invincibili e letali per tutti i lupi esistenti. Difatti, un loro morso può portare alla morte perfino di un Alpha. Ancora non si conosce cosa può ucciderli, ma li si può indebolire con verbena mista ad argento.»

L'Alpha guardò il dottore, facendogli capire che quelle cose le sapeva già. Era già a conoscenza della setta e sapeva anche che erano stati creati da Kader, almeno così si diceva. «Leggi in basso e capirai» lo intimò Magnus che sembrava alquanto eccitato. Sebastian scosse la testa e continuò a leggere, cominciando a stancarsi visto che i libri non gli erano mai piaciuti.

«Gli esperimenti, oltre a le aver dato loro la supremazia sui lupi, gli hanno permesso di diventare invisibili, facendo lo stesso con ogni cosa che le loro mani toccassero. Nessuno è certo che questi ibridi possano rendersi invisibili visto che non ne è stato avvistato alcuno nel corso degli anni, ma bisogna essere prudenti: potrebbero portare all'estinzione dei licantropi» lesse sconsolato, mentre borbottava qualcosa.

Se potevano rendersi invisibili era impossibile riuscire a stanarli, soprattutto perché potevano entrare nella Villa quando volevano. «Siamo fregati» affermò l'Alpha, mentre chiudeva con un tonfo il libro che mosse molta polvere. Adam, che era appena entrato, guardò il disastro che regnava sovrano dentro la stanza e sorrise.

«Beh, penso diventeremo migliori amici, Magnus.»

Sorrise e andò a dargli una pacca sulla spalla, mentre Katherine si tratteneva dal non ridere. «Non siamo fregati Sebastian. Ho cercato molto libri in biblioteca prima di cena e uno dice che l'invisibilità porta a delle conseguenze.
Come prima cosa l'ibrido perde molta forza, non riuscendo più a trasformarsi per un certo periodo, poi, la loro invisibilità può essere estratta dal corpo mentre sono ancora in vita. Quindi, se catturiamo un ibrido, possiamo usare il suo potere a nostro favore. Potremmo imprigionarlo e renderlo invisibile per sempre. Per questo però dovrai chiedere all'Alpha del continente antartico. I libri che abbiamo non sono così tanto informati su come catturare un ibrido invisibile» commentò speranzoso, mentre l'Alpha lo guardava sbalordito, mentre l'altro beta non stava capendo quello che stava accadendo.

Aveva un faccia che riassumeva perfettamente l'espressione di chi sembrava trovarsi lì per caso. Katherine a quel punto non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere, mentre Adam la osservava e capiva che era colpa sua se stava avendo quella reazione. Era un ragazzo troppo divertente, sia per quello che faceva che per quello che diceva. «Adam, puoi smetterla di fare quelle facce? Sembri un pesce che non sa nuotare» lo rimproverò Sebastian, sapendo che non sarebbe servito a niente visto che avrebbe continuato a fare quello che voleva. «E non sai che pesce» gli fece l'occhiolino, preparandosi a scappare fuori dalla stanza visto che l'Alpha aveva sgranato gli occhi.

La ragazza non riusciva più a non smettere di ridere, era qualcosa di impossibile riuscire a rimanere seria per un secondo avendo lui davanti.

«È meglio se corri.»

Dopo nemmeno un secondo, i due corse fuori dalla stanza, a velocità inaudita. Katherine scosse la testa, mentre rideva ancora. Magnus ormai era convinto che non ci fosse niente da fare con uno come Adam. Così, il medico e la bionda si ritrovarono da soli nella stanza. Non era imbarazzante per nessuno dei due, anzi, decisero che fosse meglio rimettere in ordine in modo che il prossimo paziente avrebbe avuto tutto lo spazio necessario per essere visitato.

«Allora Katherine, posso chiamarti così, vero?» chiese abbastanza preoccupato, mentre lei annuiva e ridacchiava. Forse quella sarebbe stata la volta buona che avrebbe iniziato a darle del tu. «Vorrei visitarti ancora. Dopo la tua trasformazione è necessario che ti controlli le ossa e faccia varie ecografie, è una regola, ma se non vuoi posso anche fare un'eccezione» affermò con tono calmo, mentre lei fissava e prendeva un grande libro in mano, impilandolo sopra uno ancora più grosso.

Cominciò a pensarci su, ma alla fine decise di sottoporsi alla visita, anche perché voleva essere sicura di star bene prima di partire per l'Antartide. Il medico le sorrise e iniziò a mettere a posto tutti i fogli, catalogandoli ordinatamente e mettendoli dentro un cassetto. Nel giro di poco tempo l'ufficio era tornato splendente e perfettamente ordinato, tanto da lasciare Magnus di stucco. «Non so come ringraziarti, se non fosse stato per te non l'avrei mai messo a posto. Vorrei fare qualcosa per te, per ringraziarti» affermò, prendendo in mano una serie di libri e avviandosi alla volta della porta. La bionda fece lo stesso, tentando di non inciampare lungo il tappeto.

«Hai già fatto tanto per me.»

Il medico però non fu d'accordo e la intimò lo stesso a pensare a qualcosa che l'avrebbe resa felice. Visto che si stavano avviando in biblioteca, decise che sarebbe stata un scelta saggia visitarla sotto la guida del dottore. Non vedeva l'ora di entrare e se la immaginò già molto grande e arricchita con ogni tipo di volume.

«Nella biblioteca ci sono anche molti libri di autori umani che hanno fatto la storia della letteratura. Gli umani avrebbero così tanto potenziale, ma lo sprecano per delle guerre che sanno già di aver perso. Sono sicuro che l'adorerai, soprattutto perché potrei informati sulla famosa guerra tra umani e lupi.»

Le sorrise e finalmente arrivarono davanti alla grande porta della biblioteca. Katherine prese un lungo respiro, eccitata come non mai. Appena Magnus la aprì, una folata d'aria che sapeva di libri nuovi e vecchi la prese alla sprovvista, facendola rimanere intontita per dei secondi. Sentire quel profumo paradisiaco la fece volare. Sentiva di essere entrata in un altro mondo. Senza che se ne rendesse conto il dottore le aveva preso i libri dalle mani e li aveva messi al loro posto. La lupa era rimasta incantata nel guardare il soffitto che raffigurava Sebastian con la corona e tanti altri lupi dietro di lui.

Ci mise poco a capire che quel luogo fosse dedicato a lui. Rimase incantata anche dalle pareti che erano incorniciate d'oro e ritraevano la luna in ogni suo stadio. Portò gli occhi in avanti, notando tantissimi scaffali che avevano un targhetta d'oro che probabilmente informava sui generi dei libri. Cominciò a camminare, non accorgendosi che il beta del suo compagno la stesse chiamando per iniziare a fare il giro della stanza. Fu subito attirata dallo scaffale che conteneva i libri che raccontavano la battaglia avvenuta tantissimi anni prima della nascita dei suoi genitori. Notò che doveva leggere tanti libri per informarsi al meglio e sapeva già che avrebbe passato molto tempo dentro quel paradiso.

Osservò anche una donna dietro ad un bancone che stava scrivendo, mentre un sorriso naturale le alleggiava sul volto. Portava i capelli raccolti in una crocchia abbastanza disordinata e non si era nemmeno accorta della presenza della Luna. Era molto concentrata su quello che stava scrivendo, così Katherine decise di non disturbarla e raggiunse subito il medico che sembrava divertito dal suo comportamento.

«Scusa, ero entrata in trans.»

Risero all'unisono e dopo decisero di fare un giro per quel luogo immenso.

«Questa è solo una parte della biblioteca. È composta da tre stanze, una per i giovani lupi che viene usata per studiare e l'altra viene utilizzata per chi è appassionato alla lettura. Tutte e due le stanze contengono altri libri che non ho mai avuto l'occasione di leggere visto che ho sempre tanti pazienti.»

Era abbastanza triste, ma poi scosse la testa, lasciando che i brutti pensieri lasciassero la sua mente. Katherine invece avrebbe avuto molto tempo a disposizioni per leggerli tutti, soprattutto perché durante il giorno non aveva molte cosa da fare. Magnus la condusse alla volta della stanza che i lupi utilizzavano per leggere. Aprì piano la porta scura e la fece entrare.

Il luogo era meraviglioso tanto quanto la sala principale, soprattutto perché c'erano tantissime poltrone rosse che avevano l'aria di essere molto comode. Sopra ad alcuni tavolini da caffè c'erano alcuni libri che dovevano essere stati letti da dei membri del branco. Il giorno seguente sarebbe sicuramente andata lì per iniziare a leggerne uno. In lontananza vide che c'erano altri tre scaffali e si avvicinò per vedere quali libri contenesse. C'erano tantissime storie scritte da lupi che la attirarono molto, soprattutto quella di un lupo che si innamorava di un ibrido di cui tutti avevano paura.

Prese il suddetto libro e lo girò per guardare la copertina. Era strano visto che era tutta nera, come se quel libro non fosse il benvenuto lì dentro. Decise di riporlo e di guardarsi ancora un altro po' intorno, mentre sentiva dei passi leggeri avvicinarsi sempre di più ai due. La custode della biblioteca li raggiunse sempre con il sorriso dolce che aveva poco prima. Katherine la guardò e accennò ad un sorrisino.

Alla ragazza prese quasi un colpo visto che si rese conto che era la Luna e non si era inginocchiata subito. Lo fece istantaneamente e rimase in quella posizione per alcuni secondi, poi si mise dritta e si sistemò alcuni ciuffi di capelli che erano sfuggiti al controllo dell'elastico.

«Mi dispiace informarvi che sto per chiudere.»

Sembrava avesse paura di parlare, ma non ne sapeva il motivo. La bionda dava l'impressione di essere una cattiva persona? Forse si stava facendo storie mentali che non avevano senso. Magnus e la ragazza si avviarono fuori dalla stanza e della biblioteca dove trovarono Sebastian e Adam col fiatone. Chissà per quanto avevano corso. «Oh eccovi, pensavo l'avessi rapita» affermò rivolto al medico, che ridacchiò. L'Alpha mise un braccio intorno alla vita della compagna, baciandole la testa. «Per la visita ti andrebbe bene due giorni prima della partenza?» chiese Magnus, mentre prendeva un taccuino dalla tasca e si portava la penna alle labbra.

Katherine annuì e gli sorrise, ringraziandolo e avviandosi con il compagno alla volta della camera visto che si sentiva ancora più stanca di prima.

«Ti piace la biblioteca?».

Sorrise nel vedere l'espressione rilassata sul volto della bionda, cosa che di conseguenza lo portò a pensare che la biblioteca le era piaciuta molto. «Sì, non vedo l'ora di tornarci domani» affermò più eccitata che mai, mentre Sebastian si fermava di scatto e le prendeva il viso tra le mani. Sembrava dovesse dirgli qualcosa di brutto. Si preoccupò molto.

«Da domani inizierai delle lezioni di galateo che avrei preferito evitare, ma devi farle, è importante.»

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