The Alpha King

By AlessiaS2000

713K 24.9K 1.6K

HO RIPUBBLICATO LA STORIA L'11 OTTOBRE 2023. MA LA VERSIONE È DEL 2020✨ PRIMO libro. RIENTRATO NELLE PRIME 60... More

Prologo: Katherine (✅)
Capitolo 1: L'evento inaspettato (✅)
Capitolo 2: Il Re Degli Alpha (✅)
Capitolo 3: La Villa (✅)
Capitolo 4: La verità (✅)
Capitolo 5: L'attacco (✅)
Capitolo 6: Pericolo (✅)
Capitolo 7: Gli ibridi (✅)
Capitolo 8: Il passato (✅)
Capitolo 9: La guarigione (✅)
Capitolo 10: Il secondo beta (✅)
Capitolo 11: Eloise (✅)
Capitolo 12: La sala del trono (✅)
Capitolo 13: La lettera (✅)
Capitolo 14: Dens (✅)
Capitolo 15: La corsa (✅)
Capitolo 17: La biblioteca (✅)
Capitolo 18: Tradizioni (✅)
Capitolo 19: L'uscita (✅)
Capitolo 20: L'annuncio (✅)
Capitolo 21: La partenza
Capitolo 22: L'hotel
Capitolo 23: La storia
Capitolo 24: La nave
Capitolo 25: L'Antartide
Capitolo 26: I vampiri
Capitolo 27: Il ritorno
Capitolo 28: Cassandra
Capitolo 29: Halem
Capitolo 30: Il ciondolo
Capitolo 31: Il vecchio villaggio
Capitolo 32: Il cambiamento
Capitolo 33: Il tradimento
Epilogo: L'amore

Capitolo 16: La trasformazione (✅)

20.4K 823 21
By AlessiaS2000

Dopo che tutti i lupi smisero di correre, si accovacciarono sul prato, rimanendo sempre nella loro forma. Katherine si sedette sull'erba, appoggiando la schiena al pelo morbido del lupo che l'aveva tenuta al caldo tutto quel tempo. Chiuse gli occhi, mentre sprofondava tra quel manto soffice. Non seppe per quanto rimasero lì, ma, dopo alcune ore, il sole prese di nuovo il posto della luna, mentre alcuni lupi si svegliavano e sbadigliavano mostrando la loro dentatura. Anche l'Alpha si svegliò, sentendo di avere ancora addosso il corpo della compagna. Prima che potesse anche solo alzarsi, alcune donne portarono dei vestiti, in modo che i mutaforma potessero trasformarsi e poi rivestirsi subito.

Si alzò con molta lentezza in modo che Katherine non si svegliasse e si stendesse sul prato. Quando si mise meglio a quattro zampe, si ritrasformò e si vestì. Voltò la testa verso la lupa che stava ancora dormendo e, visto che la temperatura era ancora abbastanza bassa, decise che fosse il momento si portarla dentro prima che si ammalasse. La prese in braccio, portandola così a svegliarsi e a mugugnare. «Sebastian?» chiese stropicciandosi gli occhi e sbadigliando. Aprì le palpebre e si accorse di avere ancora quel vestito meraviglioso addosso. La domanda le nacque spontanea:

«Abbiamo dormito fuori?».

Era abbastanza incredula, anche perché cominciò a toccarsi vari punti del corpo per sentire se provasse dolore, invece era come se avesse dormito su un letto morbido. «Sì, è una tradizione. Quando nomino un mio beta è di vitale importanza che tutti i lupi, almeno quelli più vicini a me, dormano fuori la notte. È una riverenza che facciamo alla luna» le spiegò, poi entrarono nella casa. «Wow» commentò la giovane che non aveva smesso nemmeno un secondo di guardare gli occhi di Sebastian. Quest'ultimo se ne accorse, ma non voleva coglierla in flagrante; amava quando lo guardava.

La mise a terra e aspettò che tutti gli altri entrassero, soprattutto Magnus e Adam visto che doveva fare una riunione con loro e spiegare tutto a Katherine. Quando entrarono, si diressero subito nel suo ufficio, mentre la lupa nel frattempo era andata a cambiarsi. «Sono quasi sicuro che questi ibridi abbiano il loro quartier generale nel bosco, anche se non so come facciano a nasconderlo così bene. Possiamo andare a controllare se vuoi» affermò Magnus appena entrati, mentre guardava sia Adam che l'Alpha. Quest'ultimo annuì velocemente, passandosi una mano tra i capelli e cominciando a fissare l'altro beta che sembrava moribondo. «Adam? Tutto ok?» domandò l'uomo, mentre il ragazzo si stropicciava gli occhi e annuiva.

Non sembrava essere molto convinto, pareva non avesse chiuso occhio tutta la notte. «Va a dormire» ordinò subito Sebastian, indicandogli la porta. Il beta però non volle alzarsi, non poteva andare a dormire in pieno giorno mentre c'erano tutti quei problemi. Tentò di dire qualcosa, anche se l'altro lo guardò male. Poco dopo si alzò, camminando pesantemente sul pavimento e uscendo dalla porta. «Cosa pensi gli sia successo?» domandò Magnus con un sopracciglio alzato, mentre guardava il punto in cui il suo collega era scomparso. «Sono più che sicuro che centri Eloise, hanno parlato tutta la notte» rispose lasciandosi andare in un sospiro e poi sedendosi sulla poltrona.

Nemmeno lui sembrava aver dormito molto quella notte, ma di certo non sarebbe andato a dormire quando doveva andare a cercare quello stupido quartier generale. La porta dell'ufficio si aprì di nuovo, annunciando l'entrata di Katherine che si era vestita più sportiva e comoda. Salutò subito Magnus e poi si mise al suo fianco. Si guardò intorno non capendo dove fosse Adam. «Sta dormendo» disse il compagno facendole l'occhiolino, mentre lei arrossiva subito. «Perché ora riesco a parlarti mentalmente?» domandò curiosa, mentre di sedeva sulla sedia davanti a quella di Sebastian.

«Perché il marchio che hai si è, come dire, solidificato».

La sua espressione però era abbastanza contrariata.

<<Siediti sulle mie gambe>> le comunicò mentalmente. La lupa si alzò, mentre veniva seguita dallo sguardo di Magnus che si sentiva abbastanza a disagio. La bionda poi si accomodò sulle gambe del compagno, sentendo le mani di lui cingerle i fianchi. Si rilassò contro il suo petto, ascoltando con attenzione tutte le rivelazioni che avevano iniziato a darle. Non poteva non nascondere la paura, il timore di perdere di nuovo un branco. «Non voglio che andiate in cerca della loro casa, se vi mordono è la fine» soffiò con voce tremolante, mentre i suoi occhi lucidi passavano dalla figura di Magnus a quella del compagno. Non poteva scivolare ancora una volta nel baratro della sofferenza; non voleva rivivere quei momenti che la assillavano tuttora.

«Katherine, non fare così, andrà tutto be...» non riuscì a terminare la frase visto che la ragazza aveva iniziato a piangere forte. Sebastian sgranò gli occhi, lanciando un'occhiata a Magnus, facendogli capire che doveva uscire un momento. L'Alpha prese il viso della giovane, asciugandole le lacrime con le labbra e facendole un sorrise dolce. Aprì la bocca per parlare di nuovo, ma la ragazza non glielo permise. Lo colpì con uno schiaffo forte, lasciandolo sbigottito e con gli occhi sbarrati. Dopo anni, quella fu la prima volta che gli occhi di Katherine cambiarono colore, diventando rosso sangue, come quelli del compagno. Rimase sconvolto per la seconda volta, deglutendo rumorosamente e cercando di farla calmare.

Si alzò dalla sua sedia, capendo perfettamente quello che stava per accadere. Portò la compagna fuori, per poi metterla a terra e guardarla. «Fa dei respiri profondi» la intimò, mentre anche Magnus correva per vedere la scena. Era curioso anche lui di vedere la trasformazione della Luna che non sembrava nemmeno essere più in sé. «No! Pensi davvero che visto che sei un Alpha non ti accadrà mai niente? Credi che se ti morderanno sopravviverai? Eh?!» gli stava urlando con tutto il fiato che aveva in corpo, tanto che alcuni lupi dovettero fermarsi visto che non credevano alle loro orecchie.

La giovane Alpha, però, non sembrava pentirsi di star facendo tutta quella sceneggiata, anzi, piano piano sentiva che la sua lupa si stava facendo sentire.

«Io non permetterò che tu e il nostro branco muoiano. Oggi tu non ci andrai, chiaro?».

Incrociò le braccia al petto, guardandolo con i suoi occhi rossi. Lentamente gli si avvicinò, sempre con con un'espressione infuriata. «Come osi farti venire in mente una cosa simile dal momento che potrei essere incinta?!» urlò ancora più forte, facendo indietreggiare l'uomo che aveva davanti.

Lui non si perse affatto d'animo e incrociò le braccia al petto a sua volta. Chiuse gli occhi e strinse i denti, guardando verso l'alto. «Invece io ci andrò lo stesso» rispose, sapendo benissimo la reazione che avrebbe accompagnato la donna davanti a lui. Stava soffrendo terribilmente dicendole quelle cose, ma era l'unico modo, l'unico modo per lei di essere libera. La giovane gli ringhiò contro, non aspettandosi per niente quella risposta.

Quel latrato assomigliava molto a quello che di solito Sebastian emetteva per far sì che tutti gli obbedissero. Difatti, l'interessato si sentì per la prima volta inferiore a qualcuno e provò dei brividi che assomigliavano terribilmente alla paura. La bionda era sempre più arrabbiata, tanto che dentro di lei sentiva un turbinio di emozione che assomigliava così tanto ad un uragano che stava facendo a pezzi i suoi organi interni. Cadde in ginocchio, provando, dopo anni, il dolore della rottura delle ossa.

Le si mozzò il fiato, non riuscendo nemmeno più a respirare, sentendo un altro osso spezzarsi e accorgendosi che le sue gambe diventavano sempre più simili a delle zampe. Le si inumidirono gli occhi, sia per la sofferenza che per la gioia di potersi finalmente trasformare, di poter di nuovo sentire la sua lupa. Sebastian le fu subito vicino, cominciando ad accarezzarle la testa che dopo poco divenne pelosa: si era trasformata. L'Alpha sgranò le palpebre, trovando davanti ai suoi occhi un lupo grigio dagli occhi rossi.

Sembrava così tanto minaccioso che dovette strisciare sull'erba per non avere il muso così tanto vicino. Decise poi si abbassare il capo, in segno di rispetto verso quella che era diventata a tutti gli effetti la Regina delle Lune. La lupa alzò la testa verso l'alto, ululando tutto l'odio e la frustrazione che aveva segnato la sua vita fino ad ora.

Si sentiva di nuovo libera, di nuovo quella bambina che amava correre tra gli alberi e sentire tutta la gioia che emanava quella natura che tanto aveva amato e che non aveva potuto godersi. Ululò per alcuni minuti, riportando poi l'attenzione sull'uomo che aveva davanti, guardandolo e avvicinandosi al suo viso. La punta del naso della lupa toccò quello di Sebastian, che chiuse istintivamente gli occhi, mentre sempre più curiosi si avvicinavano e si inginocchiavamo.

<<Mia Alpha>> sussurrò l'uomo nella sua mente, mentre Katherine sembrava rispondere con un mugugno di felicità. L'altro Alpha si accorse solo ora di tutta la folla che si era radunata intorno a loro. Non disse niente, ritornando a concentrarsi sull'animale che aveva davanti. Le accarezzò il pelo lentamente, per paura di farle del male ulteriormente. Infatti trasformarsi dopo tutti quegli anni non era stato affatto semplice, quindi doveva per forza fare piano. Il pelo era abbastanza secco, ma dopo tutto quello che aveva passato, era normale. Magnus poi l'avrebbe aiutata a far sì che il suo lupo ritornasse in forze. <<Mio Alpha>> ripose nella sua mente la giovane, mentre lui rimaneva sbalordito.

Non credeva che riuscisse di già a comunicare con la mente, ma sicuramente la sua lupa aveva accelerato quel processo. Katherine poi si appollaiò vicino a Sebastian che continuò ad accarezzarle la testa. Dopo vari minuti, gli altri mutaforma erano ancora lì, a guardare la loro Luna con occhi sognanti, sorpresi soprattutto del colore dei suoi occhi. Era rarissimo che un branco fosse guidato da due Alpha. <<Voglio andare nella foresta>> affermò ad un certo punto, lasciando Sebastian ancora una volta sbigottito. Non sapeva se fosse o meno una buona idea, però non poteva dirle di no, non dopo tutto quel tempo che il suo lupo bramava di uscire.

Era anche a conoscenza del fatto che dopo gli avrebbe aspettato un'altra sfuriata, ma ne era valsa la pena. Senza alcun preavviso, il compagno si trasformò nel suo lupo, alto quanto lei e corse nella foresta, intimandola a fare lo stesso. Lei lo guardò quasi invidiosa, visto che non si sentiva ancora così in equilibrio per correre nel bosco. Ma non si arrese, facendo qualche passo e acquistando sempre più sicurezza, fino a che non decise di iniziare a correre, lasciando che le foglie degli alberi più bassi le accarezzassero il pelo. Certe volte perdeva la stabilità e rallentava, mentre l'altro lupo la seguiva in ogni suo movimento, sorreggendola quando stava per cadere.

Katherine si sentiva la donna più libera che potesse vivere in quel mondo, tanto che si dimenticò di tutto, sentendo solamente i suoni della natura. Corsero per un tempo indefinito, ma, prima che cadesse a terra di nuovo, questa volta per la stanchezza, decise di fermarsi. Erano in prossimità della Villa, ma non riusciva a fare un altro passo.

Le sue zampe bruciavano a causa dello sforzo, ma come poteva sottrarsi a tutto quello che aveva appena vissuto? Sebastian le andò vicino, ritrasformandosi e mettendosi vicino a lei. Ritornò a sua volta in forma umana, accorgendosi di non poter muovere nessun muscolo. Improvvisamente scoppiò in una risata fragorosa, non arrossendo di fronte alla sua nudità e a quella del compagno. L'uomo non capì esattamente perché stesse ridendo, ma si aggiunse alla sua risata.

Dopo quasi dieci minuti passati a ridere, la giovane prese il viso dell'uomo tra le mani, guardandolo intensamente negli occhi e avvicinandosi alle sue labbra. «Ti amo» soffiò dolcemente, mentre lasciava che le sue labbra si incurvassero in un sorriso che sapeva di dolce e di amore. Non avrebbe mai pensato che lei sarebbe stata la prima a dire quelle due fatidiche parole, ma se non le avesse detto ora, allora quando? Prima che però Sebastian potesse rispondere, ricevette un altro schiaffo, somigliante più a una carezza visto che Katherine cominciava a perdere sempre più forza.

«Ma non osare mai più sfidarmi in quel modo se non vuoi ritrovarti con le zampe consumate. So essere veloce se mi ci metto, e sono sicura che tu non riusciresti affatto a fermarmi, quindi non farlo mai più, ci siamo capiti?».

Era più seria che mai, mentre si lasciava andare contro il suo petto, chiudendo gli occhi.

Il compagno annuì, ridendo nervoso. <<State nelle vostre stanze fino a quando non ve lo dico. Chiunque troverò fuori verrà punito>> ordinò a tutto il branco visto che non voleva che qualcuno vedesse Katherine nuda. Ordinato ciò, si avviò dentro alla Villa, sperando che tutti avessero obbedito. Camminò sempre più velocemente, quasi correndo, per poi entrare in camera e appoggiare la schiena sulla superficie della porta.

Tirò un sospiro di sollievo e mise la donna sul letto, coprendola subito. Quella sera voleva che fosse quella giusta perché mangiasse con lui insieme a tutto il branco, ma forse era una cattiva idea visto in che condizioni era. Fece spallucce, guardando l'ora e notando che mancava ancora molto alla cena, quindi aveva ancora una possibilità. Si sedette sul letto, portandosi una mano sulla fronte, sorridendo più felice che mai. Aveva finalmente visto la lupa che si nascondeva dietro a quel carattere così estremamente dolce e forte allo stesso tempo.

Non sarebbe andato a cercare quella casa, non dopo tutto quello che gli aveva detto. Si ricordò subito di quello che aveva pronunciato, così, preso da un istinto che non seppe spiegarsi, si avvicinò alla donna, stando attento a non svegliarla. Le scoprì la pancia, facendo un piccolo sorriso e dandole qualche bacio. Le gravidanze tra i lupi erano molto diverse da quelle degli umani, soprattutto perché una lupa aveva il doppio di possibilità di rimanere incinta rispetto ad un'umana. In più, poteva sentire subito il battito del bambino anche dopo pochi giorni da un'unione.

Sebastian però non sentì niente, cosa che gli fece perdere qualche battito, ma non si lasciò scoraggiare e le diede un altro bacio sul ventre. Prima o poi anche lui sarebbe diventato padre, lo sperava davvero con tutto il cuore. Le coprì lentamente la pancia, rimettendole la coperta sopra e dandole un bacio sulla fronte. Stava ancora dormendo beatamente; non aveva sentito nemmeno un bacio del compagno. Quest'ultimo si rilassò contro il materasso, infilandosi i boxer e fissando il soffitto.

Anche lui era abbastanza indolenzito, non rimaneva molto nella sua forma animale perché non ne aveva bisogno. Al massimo si trasformava quattro o cinque volte alla settimana, ma non aveva un bisogno fisico. Decise poi di andarsi a fare una doccia per la cena di quella sera.

Gli mancava mangiare insieme a tutto il suo branco e non vedeva l'ora di ricominciare a farlo. Si lavò velocemente, cambiandosi i boxer e prendendo dall'armadio quello che avrebbe indossato la sera. Si avvicinò anche all'altro armadio che era stato posizionato qualche giorno prima e scelse anche quello che Katherine avrebbe indossato. Controllò ancora una volta l'ora, accorgendosi che ormai dovevano andare al piano di sotto. Si avvicinò a Katherine e tentò di svegliarla.

«Lasciami dormire ancora...».

Continue Reading

You'll Also Like

125K 5K 33
Cosa hanno in comune una ragazza del Texas , un matrimonio e un uomo del tutto poco romantico? Venitelo a scoprire nella nuova storia! STORIA...
1.1M 60.8K 62
Hanya è una ragazza forte ma con un animo buono, cresciuta in una famiglia in cui il padre non l'ha mai voluta solo perchè diversa dalla sua discende...
500K 19.1K 64
Aiden è un licantropo con una particolarità che ha reso difficile tutta la sua vita: è cieco. Per necessità ha sviluppato tutti gli altri sensi grazi...
303K 15.4K 42
" quando troverai il tuo compagno di vita, qualunque cosa lui faccia, tu lo perdonerai perché siete stati legati l'uno all'altra e se starete lontan...