Il Primo Giorno Di Scuola

Il Primo Giorno

Era un lunedì cupo,mi dirigevo verso la mia nuova scuola... Ansia. Provavo solo ansia e timore. Sarebbe stato tutto nuovo,compagni nuovi. Non sapevo cosa aspettarmi.
Da lontano vidi un grosso cancello arrugginito e sporco. Pian piano entrai e subito mi assalì una puzza di morto. Poco dopo,vidi le presunte bidelle con ali scheletriche che spazzavano i cadaveri dei ragazzi bocciati l'anno prima. Subito provai paura,pensai che non sarebbero stati anni facili,avrei dovuto impegnarmi come non mai,altrimenti,non ne sarei uscito vivo. Intorno a me c'erano altri ragazzi,alcuni preoccupati,altri tranquilli,probabilmente erano lì da più anni.
Suonò la campanella,un urlo assordante mi assalì. Era il bidello che urlava e insultava tutti i ragazzi che non salivano le scale. Non ci pensai,salii le scale senza voltarmi,non volevo vedere quei poveri ragazzi subire insulti e schiaffi.
Cercai la classe e la trovai.
Subito vidi i miei compagni,alcuni erano normali,come me,mentre altri avevano strane forme o strane capacità. Alcuni sembravano lupi,altri maneggiavano elementi come l'acqua e il fuoco,alcuni spostavano addirittura oggetti usando la telecinesi mentre altri,quelli più strani,cambiavano forma a loro piacimento. Mi sedetti. Accanto a me si mise una ragazza piuttosto strana,alta e carina. Era una di quelle che riusciva a spostare le cose con il pensiero. Presto saremmo diventati amici. All'improvviso la porta si aprì di colpo e si chiuse sbattendo. Entrò un professore,alto e spesso. Era pelato con gli occhi a mandorla e con sé portava sempre un Dragunow,fucile di precisione semi automatico che usava per tenerci tranquilli e per fa sì che tutti ascoltassero. Nel bel mezzo della lezione mi cadde la penna. Ero indeciso se prenderla o no. Alla fine decisi e mi alzai per prenderla. Il professore mi vide,si arrabbiò e prese il fucile in mano. Io,impaurito,rimasi immobile nonostante i richiami e gli ordini di sedermi. Fu una brutta scelta. Arrabbiato il professore mi sparò,dritto in fronte facendomi cadere a terra.
Non sentii più nulla,tranne lo spazzino della bidella che mi portava via...