<< Che ci facciamo qui?>> Chiedo, non appena spegne il motore e ci fermiamo, lontano da tutto e da tutti.
<< Ancora devi fare una scelta che io ricordi. >> Mormora.
<< E mi devi portare in un posto del genere per farti dare una risposta?>> Faccio un giro su me stessa. Cade non accenna a togliere il braccio dalla mia vita. <<Ne ho già fatta una. >> Dico, guardando l'ampio oceano che ci circonda.
<< Non sono soddisfatto. >> Poggia i gomiti sui bordi dello Yacht.
<< Ti va di andare a compromessi?>>
<< Vediamo. >> Mi fa segno con la mano di proseguire, accennando un sorriso.
<< Solo e dico solo, dal momento in cui tu licenzierai Amber io ti farò assumere una spia che controlli me e Tom. >>
<< No. >> Dice, senza pensarci su per qualche istante.
<< No?>> Ripeto. In fondo è una proposta fattibile.
<< Fai una proposta più decente, Noele. >> La cosa sembra divertirlo.
<< Avevo solo questa. >> Borbotto, abbassando lo sguardo.
<< Beh, piuttosto scarsa come opzione, non credi?>> Chiede, mentre si avvicina a me, con movimento felino. Lentamente. Sento l'adrenalina pulsare dentro le vene e il cuore battere forte.
<< Non licenzierò mai Amber. A meno che trovi una soluzione fattibile e che mi intrighi. Altrimenti non se ne fa niente e tu hai solamente poco tempo per pensare. >>
<< Mi stai facendo fretta?>>
<< Può darsi. Devi prendere una decisione, e se non ti metto alle strette tu te la prenderai comoda. >>Sorride, mentre disegna dei piccoli cerchi sul palmo della mia mano.
<< Nessuno è in grado di pensare col fiato sul collo. E penso che in questo momento stai cercando di confondermi le idee e di... >> Faccio un sospiro.
Piega le labbra in un sorriso, poi diventa improvvisamente serio. Mi carezza il viso guardandomi dritta negli occhi.
<< Siamo soli, in uno Yacht, in mezzo all'oceano e nessuno può vederci. In questi giorni mi hai provocato e sono ancora eccitato. Tu cosa pensi che debba fare?>> Chiede con tono sensuale.
Il suo sguardo sensuale mi blocca l'area di Broca. Non riesco più a proferire parola.
<< Visto che prima, al bar, hai rifiutato la mia proposta, non te lo permetterò un'altra volta.>>
<< Ma stavo lavorando e c'erano clienti. >> Mi giustifico. Facendo dei piccoli movimenti indietro.
Si ferma a pochi centimetri dal mio viso.
<< Si ma adesso non vedo nessun cliente. >> Lancia un'occhiata dietro di me. Poggio le spalle sullo sterzo, non posso più indietreggiare.
<< Sai, nessuna mai si era mai ingelosita per me e questo mi fa un enorme piacere. >>
Il suo meraviglioso profumo mi manda in confusione il cervello e il caldo respiro che sfiora le mie labbra mi fa trepidare. Il pensiero che devo prendere una decisione mi rimugina per la mente ma adesso non riesco a concentrarmi.
<< E il compromesso?>> Chiedo. Poso le mani sulla base dello Yacht.
<< Per il momento può aspettare. >>
<< Mi hai detto che devo darti una risposta. >>
<< Più tardi faremo tutto quello che vorrai. >>
Scosta i capelli, portandoli su un lato. Strofina il naso da sotto l'orecchio lungo tutto il collo. Con le dita sfiora tutta la lunghezza delle mie braccia. Rabbrividisco al tocco delicato e sensuale delle sue mani. Mi bacia il collo, la spalla...morde il lobo dell'orecchio.
<< Mi sei mancata davvero tanto. >>
Mi blocca i polsi con le mani, poi mi bacia lentamente, sfiora le mie labbra con le sue.
<< Anche tu. >>
<< Quanto?>> Sussurra con tono seducente.
<< Tanto. >>
<< Hai infranto la regola numero cinque?>> Chiede, mordendomi il labro inferiore.
"Quale regola numero cinque?"
<< Non sapevo ci fosse una regola numero cinque. Sono ferma alla quattro. >> Sussurro, confusa più che mai.
<< E hai deciso di infrangerle quasi tutte. >> Nella sua voce sento del sarcasmo. << Non toccarti senza il mio consenso. >> Continua.
Lo guardo con espressione smarrita.
<< La regola numero cinque. >> Si pronta a rispondere, una volta guardato il mio viso.
"Ma che?" Non mi sono mai toccata.
<< No. >> Arrossisco.
<< Sicura?>> Chiede, guardandomi negli occhi.
Questa situazione mi imbarazza. Non riesco a guardarlo, abbasso lo sguardo. Poggia l'indice sotto il mento alzandomi il viso.
<< Noele, devi essere sincera con me. >> Sussurra, mentre cerca il mio sguardo.
<< Non...ho mai fatto una cosa del genere. >> Rispondo con tono di voce basso.
Cade mi guarda con espressione allibita. Quasi incredula.
<< Stai scherzando?>> Chiede, aggrottando la fronte.
<< No. >> Non ne vedevo il motivo. Nessuno mai mi ha coinvolta come fa Cade. Anche perché non ho mai avuto una storia seria ed eccitante come la nostra. Anche se piuttosto che storia "seria" con Cade la si può definire " strana ", questo è il termine adatto.
Quasi reputa che io sia anormale. Perché non mi sono mai toccata.
<< Perché?>> Chiede con tono calmo.
Mi sto cominciando a sentire una ragazza fuori dal comune. Come se quella strana tra noi due fossi io.
<< Perché non ne vedevo il motivo. >>
Cade fa un sospiro. Mi prende dalle mani facendomi mettere sulle ginocchia. Mi carezza la guancia con i polpastrelli. Siamo nella stessa identica posizione. Mi guarda con occhi dolci e ho la sensazione che vorrebbe farmi fare quello che non ho mai fatto riguardo la regola numero cinque, proprio adesso. Afferra la maglia dal basso e alzo le braccia per aiutarlo a toglierla. Mi guarda intensamente negli occhi, mentre abbassa i leggings lasciandomi gli slip addosso.
<< Mm, intimo rosa con pizzo nero. >> Fa un gemito di approvazione.
<< Il mio uomo ha buon gusto. >> Sussurro, rossa in volto.
<< Il tuo uomo...>> Fa un sorriso. Con la mano, mi sfiora la schiena fino ad entrare negli slip e afferrare una natica. << Mm, mi piace...>> Sussurra.
Faccio un sussulto quando con le dita scende più giù. Mette un ginocchio tra le mie gambe facendole divaricare in modo da avere spazio di manovra.
Gli sfilo la maglia e mi godo la visione. Gli carezzo i pettorali perfetti come sempre.
<< Girati. >> Mi ordina.
Obbedisco. Dalla tasca dei suoi pantaloni prende una benda di pizzo nera, la lega dietro la nuca coprendomi gli occhi. Mi sfila del tutto i leggings. La sera è arrivata e la temperatura si abbassa. Brividi di freddo invadono la mia pelle ma quando poggio la schiena sul suo petto caldo è come se non lo sentissi più. Tocca i seni coperti dal reggiseno. Lentamente scende, sento il suo tocco, la sua mano che si avvicina al mio sesso. Con l'altra intreccia le dita alle mie ed entriamo negli slip. Il contatto della mia mano fretta sulla pelle mi fa indietreggiare toccando la sua erezione.
Lo sento sorridere e gemere allo stesso tempo.
<< Toccati. >>
"Cosa?"
<< Voglio che lo faccia tu. >> Lo imploro.
<< No, voglio vederti mentre ti tocchi. >> Ansima al mio orecchio.
Con la mano mi porta sul clitoride e mi fa compiere dei movimenti circolari, su e giù. Quando prendo il ritmo, abbandona la mia mano e mi stringe a lui. Sento la sua erezione crescere sempre di più. Provo una sensazione di disagio a continuare da sola, dunque mi fermo e porto le mani dietro la schiena per slacciare la fibbia della sua divisa.
<< No. >> Prende la mia mano e la riporta sul clitoride. << Continua. >>
<< Perché?>> Chiedo ansimante.
<< Perché voglio vederti godere mentre lo fai con le tue stesse mani. >> Mi bacia il collo, spostandomi la testa di lato.
Faccio quello che mi dice, ma non sono pratica, quindi non riesco a provare piacere come vuole lui. Mi morde il collo, facendomi sussultare. Raggiunge la mia mano, mette il palmo sul mio dorso e inizia a guidarmi. Comincio a dimenarmi. Poggio la nuca sulla sua spalla.
<< Senti come sei calda. >> Mormora. Posando il palmo della sua mano sulla pancia. <<Com'è?>> Chiede con tono di voce basso e pacato.
<< Piacevole. >> Ansimo.
Inarco la schiena. Esco la mano dagli slip, lasciandolo solo. Continua a muoversi dentro di me. Poggio una mano dietro la sua nuca, tirando i capelli indietro.
Gemo, chiudendo gli occhi e con il bacino vado contro i suoi movimenti. Apro il bottone del pantalone e abbasso la zip. Con un movimento veloce entro dentro i suoi boxer. Lo carezzo e lo stringo. Cade si dimena, aumentando il ritmo. Sento che sto per essere investita da un enorme piacere, si avvicina sempre di più, i muscoli del basso ventre si contraggono. Stringo sempre più forte la presa.
<< Vacci piano, piccola. >> Sussurra al mio orecchio.
Il piacere si amplifica e Cade geme alle mie spalle.
Improvvisamente si ferma. Mi afferra per i fianchi, facendomi voltare.
Faccio un verso di disapprovazione. Mi libera dagli slip poggiandoli sui leggings. Circondo il suo collo con le braccia sedendomi sulle sue gambe. Apre una bustina del profilattico e lo srotola sulla sua erezione.
<< Adesso ti punirò. >> Sussurra con tono serio.
Comincia a strofinare la sua erezione sul mio clitoride, aumentando la mia agonia e d'un tratto scivola dentro di me. Strozzo un gemito di piacere. Chiudo gli occhi e affondo le unghie sulla sua schiena. Compie lenti movimenti su e giù. E quando aumenta il rimo, stringe la presa sui fianchi e affonda di più, facendomi sentire completamente piena. Lo abbraccio più che posso, strizzo gli occhi, vorrei non lasciarmi andare ma non riesco a fermare il piacere che incombe violentemente sul mio sesso.
<< Fallo, piccola. >> Sussurra, spingendosi più in dentro.
Le sue parole mi fanno perdere i sensi, come se mi avesse dato il permesso di farlo, dunque mi lascio sfuggire un grido di piacere mentre mi lascio avvolgere da un intenso orgasmo, sento ogni muscolo del ventre contrarsi. Cade mi tiene stretta continuando i suoi movimenti adesso più lenti.
Tolgo la benda. Lo guardo negli occhi, ancora pieni di energia ed eccitazione e capisco che non vuole porre fine a tutto ciò, vuole continuare.
Prende una coperta da un angolo dello Yacht, la stende per terra facendomi dolcemente sdraiare, poi ne prende un'altra, si porta sopra di me e ci copre per quello che basta per non sentire freddo. Mi prende il volto tra le mani e mi bacia. Gli carezzo la schiena con i polpastrelli.
Strofina la sua erezione sul mio sesso, pronto per un altro round.
<< Non mi stancherò mai di te. >> Sussurra tra un bacio e l'altro.
Gli afferro il viso, cominciando a baciarlo appassionatamente invadendo la sua dolce bocca. Voglio fargli capire che lo desidero, in tutti i modi che mi sono possibili. Inarco il bacino. Cade porta una mano sulla sua erezione e affonda nuovamente dentro di me, lentamente. Con dolcezza. Mi si spezza il respiro. Mi godo questa inebriante sensazione di piacere. Chiudo gli occhi mentre continua a divorare le mie labbra, mordendole e baciandole. Circondo le sue anche con le gambe stringendo la presa. Porta le mani sulla mia testa tenendo i polsi con una mano sola. Con l'altra carezza il braccio destro provocandomi una serie di brividi.
Afferra il bordo dello Yacht con una mano. Mi libera i polsi portando la mano dietro la mia testa. La poggio sulla sua spalla e lo abbraccio. Ci muoviamo come se fossimo una sola persona. Cade aumenta il ritmo e io sto al suo passo. Sento i suoi muscoli contrarsi. Percepisco quell'incantevole sensazione che mi porterà al culmine, che mi toglierà le forze. Ma sarò soddisfatta e compiaciuta. Gemo sull'orlo di un ennesimo, piacevole, orgasmo. Mi aggroviglio a lui, le nostre lingue danzano e io vengo, seguita da Cade. Mi sento debole, distendo le gambe, ormai prive di forze.
<< Oh, Noele!>>Ansima. << Non ne avrò mai abbastanza di te. >>
Crolla al mio fianco. Guardandomi dolcemente mentre mi scosta una ciocca di capelli dal viso portandola dietro l'orecchio.
<< Sei bellissima, piccola. >> Sussurra, piegando le labbra in un sorriso che mi fa sciogliere.