Si Mr. Evans ( Vol. 1)

By _antoninalentini

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Quando Noele Lewis, giovane barista di Hilo venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fu... More

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Capitolo 4
Capitolo 4( Parte 2)
Capitolo 5 ( Parte 1)
Capitolo 5 ( Parte 2)
Capitolo 6 ( Parte 1)
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Capitolo 7 ( Parte 1)
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Capitolo 25
Capitolo 25 (Parte 2)
Capitolo 26
Ringraziamenti
Gratis fino a domani!!!
La bellezza di essere scrittori!!!
Buon Compleanno Noele!!!
Volume 3
Passione...Cade...Natale...
Sinossi Tua per sempre Mr. Evans
Data uscita
Booktrailer!
Online booktrailer Tua per sempre Mr. Evans
Online terzo volume trilogia...
Cartaceo €6
Terzo volume su KU
Collaborazione con giornalista!
Nuovo libro! Il mistero dei tuoi occhi.
Nuovo libro! Già online!!!
Spin-off trilogia Hawaii

Capitolo 21 (Parte 2)

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By _antoninalentini

Due Blue Hawaiian per Roy e Irina, un Margarita per mio padre e un succo alla pesca per mia madre.

<< Scusa tesoro, perché hai dato a tutti un drink e a me del succo?>> Chiede con espressione perplessa.

<< Perché tu l'alcol non lo reggi, mamma. >> Esclamo.

Ci lasciamo trasportare tutti da una lunga risata meno di mia madre che ci guarda tutti con gli occhi chiusi in una linea.

La mia è una bella famiglia. Stiamo allo scherzo anche se ci lanciamo frecciatine per prenderci in giro. Sono davvero felice di averli qui con me.

Il bar viene riempito dalle note di Pitbull in Timber. E un grido unisono di approvazione esce dalle bocche dei clienti.

<< Ma qui è così ogni giorno?>> Chiede Irina tra un sorso e l'altro del suo drink.

<< Oh, si. >> Guardo fiera i miei clienti e realizzo quanto mi piace questo lavoro e penso che non lo abbandonerò mai, mette armonia e da un tocco di colore alla giornata. Vedere i clienti che ballano così mi fa gioire, vuol dire che piace stare qui. Penso a Cade e alle sue proposte. Il sorriso che avevo in viso scompare all'istante. È così complicato...

Prendo un bicchiere di succo e lo bevo d'un sorso.

<< Tesoro, visto che il tuo turno è finito possiamo anche andare. >> Dice mio padre una volta terminato il drink.

<< Si certo. Vado un attimo nel camerino e sono subito da voi. >>

Sgattaiolo nella stanza, devo trovare Xavier e riprendermi il cellulare. Ma non c'è. Faccio la strada di ritorno e mi ci imbatto.

<< Oh, scusa, ma dove eri finito?>> Chiedo non appena lo vedo.

<< Sono io che devo chiederlo a te, per tutto il pomeriggio non hai fatto altro che stare col telefono in mano. E comunque i soldi dei drink che hai offerto ai tuoi li detrarrò dalla paga. >>

<< Si capo. >> Porto la mano sulla fronte come per fare un saluto militare poi la porto in avanti con il palmo rivolto verso l'alto.

<< Che c'è?>> Chiede, aggrottando la fronte.

<< Non hai niente di mio?>>

<<La prossima che ti vedo con questo... >> Muove il cellulare tra le dita. << Te lo butto in mare.>> Me lo porge.

<< Ricevuto capo. >>

Si scosta per farmi passare. Un'altra cosa positiva di questa nuova divisa è che puoi andare via in fretta senza doverti prima cambiare.

Mi torna in mente il giorno in cui venne a trovarmi in camerino e parlò con Xavier per fagli cambiare idea sulle noci di cocco. Ancora non so cosa gli abbia detto ma mi basta per capire che è stato abbastanza persuasivo e chiaro a riguardo.

La mia mente arriva pure al punto in cui mi fece godere sempre nel camerino. Un ondata di calore mi colpisce in pieno corpo, lo sento salire come un uragano e pian piano invade ogni cellula della pelle.

Scuoto la testa per cacciare via questo pensiero. Mi manca tanto e lo vorrei con me, in questo preciso istante.

Lasciamo il bar sulle note di Macklemore e Ryan Lewis in Can't hold us metre ci dirigiamo nel mio appartamento. Saliamo tutti sull'auto di mio padre, una meravigliosa Pontiac Firebird anni 70, tutta nera con delle strisce rosse ai lati. Con Roy e Irina ci sediamo sui sedili posteriori, mia madre davanti e ovviamente mio padre alla guida. È molto geloso della sua auto la chiama "la sua piccola".

Giungiamo a casa, prendiamo l'ascensore che stranamente è al piano terra.

<< Non ho mai visto casa tua, Noele. >> Dice Irina, guardando mio fratello per cercare la sua approvazione se ha parlato bene. Roy fa cenno di si con la testa dandole un bacio sulla fronte.

Forse l'ho giudicata male, dopotutto è una brava ragazza ed è anche dolce.

<< Ora la vedrai. >> Le do una carezza sul braccio.

Le porte dell'ascensore si aprono. Metto le chiavi nella porta e prima di farli accomodare tiro un sospiro. Ricordo di aver lasciato Cade da solo in mezzo al disordine. Li faccio accomodare.

<< Wow. >> Esclama Irina facendo un giro su se stessa.

Mi guardo intorno e non sembra casa mia, forse ho sbagliato porta. È completamente in ordine e pulita. Apro il frigo ed è pieno di alimenti e succo alla pesca. Sgattaiolo in bagno e nella doccia trovo una serie di bagno schiuma al muschio bianco ed in una bottiglietta vedo un biglietto.

"So che vai matta per il mio bagno schiuma. Beh eccotene un po'. Così quando farai la doccia penserai a me. Ma come ti ho detto l'altra volta, non toccarti, perché voglio tutto il tuo piacere per me."

Vado nella mia stanza ed è anche lei perfettamente in ordine.

Ritorno in cucina e vedo mia madre che parla con Irina e cercano di capirsi entrambe, mentre mio padre è con Roy, seduti sul divano che guardano la tv.

Sgrano gli occhi, al posto del mio povero televisore di 24 pollici ne vedo uno di 52, a schermo piatto attaccato alla parete.

Ma quando ha fatto tutte queste cose? A quell'ora i negozi non sono aperti. Non li avrà fatti aprire appositamente per lui?

Guardo il cellulare e come al solito sono io quella che tarda nel dare le risposte. Mi affretto a scrivere un messaggio.

______________

A: Cade Evans

Ore: 7.00 pm

Sono arrivata a casa, con i miei e Roy insieme ad Irina.

Perché tutto questo? Ti darò tutti i soldi che hai speso. Se per favore mi concedi il pagamento a rate perché solo la tv costa due stipendi e mezzo.

Grazie per i bagno schiuma, è stata davvero una bella cosa. Penserò certamente a te anche se quando lo farò preferirei averti con me.

­______________

Da: Cade Evans

Ore: 7.02 pm

Non devi restituirmi niente. L'ho fatto perché mi andava di farlo.

Sono felice che sei con la tua famiglia. È stato un bene allora che abbia messo un po' d'ordine nel tuo "disastroso" appartamento.

Non sai quanto vorrei fare la doccia insieme a te e strofinarti il bagnoschiuma addosso.

Avanzi una punizione, quindi goditi la serata, finché puoi piccola.

______________

Le sue parole mi bruciano la pelle.

Il mio non è un "disastroso" appartamento. È solamente un po' trascurato.

Ritorno indietro con i pensieri e l'ultima volta che mi ha detto che meritassi qualcosa ho scoperto che Amber era la sua nuova segretaria. Comincio a pensare male ma poi decido che un po' di ottimismo non guasta nella vita.

<< Tesoro, con Irina parlavamo, a modo nostro, di Cade. >> M'informa mia madre.

<< Ah si? E di cosa stavate parlando in particolare?>> Chiedo con un filo di curiosità.

<< Crediamo sia un bellissimo uomo. >> Risponde Irina.

Tu pensa a guardare mio fratello...che a Cade ci penso io. Lo so che è di una bellezza mozzafiato ed è tutto mio.

<< Parlaci di lui. >> Interviene mia madre. Sempre curiosa. Come sempre.

E ora cosa devo dire? Non lo conosco alla perfezione nemmeno io e quello che so non posso dirlo.

<< Beh, è un uomo fuori dal comune, complicato e certe volte lunatico. >> Mi fermo con la descrizione. Forse ho detto un po'troppo. Ho detto solamente cose negative di lui.

<< Cosa intendi dire con fuori dal comune?>> Chiede Irina, aggrottando la fronte.

<< Vuol dire che di Cade c'è ne uno solo al mondo. È dolce, romantico e gentile. >> Rispondo con le farfalle allo stomaco. Parla la voce dell'amore.

Mi volto a guardare mio padre e Roy che fanno lo stesso con me.

<<Noe, ti sarà costata un occhio della testa questa tv. >> Esclama mio fratello allibito. E felice di vedere la partita di Rugby in uno schermo così grande. Ancora mi devo abituare a tutto ciò.

<< È un regalo di Cade. >> Esclamo con tono di voce basso.

Tutti si voltano a guardarmi con occhi sgranati.

<< Un regalo di Cade?>> Chiedono all'unisono.

<< Si. >> Mi siedo tra i miei due uomini battendo le mani sulle loro ginocchia.

<< Gli piaci davvero tesoro. >> Esclama mia madre.

<< Come hai fatto a capirlo?>>

<< Una madre vede sempre tutto...>>

<< Anche un padre. >> La interrompe il mio vecchio.

<< Si tesoro. Anche un padre, ma una madre ha un occhio più attento e comprende più cose. >>

<< Mamma vuoi andare al punto?! >> La imploro con tono di voce seccato. Certe volte sa essere davvero lunga nei discorsi.

<< L'ho notato alla festa di fidanzamento di Naomi. Non ti toglieva gli occhi di dosso e tu facevi lo stesso. Non poteva esserci una semplice amicizia. >> Finalmente finisce il suo pensiero.

Divento rossa in volto. Mi imbarazza parlare di queste cose davanti a mio padre. È pur sempre un papà e di conseguenza è geloso. Mai madre non ha peli sulla lingua e certe volte è irritante.

<< Ma se ti farà soffrire dimmelo. Gli uomini sono tutti uguali. Però puoi starne certa che se amano una persona difficilmente la dimenticheranno. Ho avuto modo di parlare con Cade e ho capito che quel ragazzo ci tiene veramente a te. >> Interviene mio padre.

<< Se cosi non fosse non chiamerebbe il fratello supplicandolo di venire a trovare la sorella perché non si vedono da troppo tempo. >> Aggiunge Roy.

Sento delle lacrime bagnarmi gli occhi. Davvero Cade ha supplicato Roy per farlo venire? Non mi aspettavo facesse una cosa del genere. Non pensavo l'avesse supplicato. Cade è l'uomo di una parola. Se dici no una volta lui non insiste. Tranne che con me. Lui è diverso quando stiamo insieme. È un'altra persona. Ha molti lati del suo carattere che vorrei conoscere ma che non mi da l'opportunità. Perché?

Guardo mio fratello, lo vedo offuscato per via delle lacrime. Mi abbraccia tenendomi stretta a se.

<< Perché piangi?>> Chiede, posando un dolce bacio sui miei capelli.

<< Sono felice. >>

Sento delle braccia forti circondare sia me che Roy. Sono quelle di mio padre. Sognavo da una vita questo abbraccio. Ora sono nel pieno della mia felicità. Al solo pensiero che mio fratello ritornerà in Russia le lacrime aumentano copiosamente.

Ma poi mi obbligo a pensare che in questo momento mi tiene stretta a se. È tutto reale, mi torna il sorriso sulle labbra. A malincuore mi divincolo dalla stretta familiare e vado nel frigo.

<< Chi vuole un po' di succo?>> Chiedo, mentre lo apro.

Abbasso lo sguardo e nel reparto più basso di tutti noto un piattino con delle fragole ricoperte di cioccolato e un bigliettino sopra.

"Piccola, queste conservale per NOI."

Quando leggo la parola noi il cuore manca un battito. Sorrido come un ebete. Piego il bigliettino e lo nascondo nella custodia del cellulare.

<< Si, adoro il succo alla pesca. >> Esclama Irina.

Sta imparando la nostra lingua in fretta. Roy è un buon maestro.

<< Tesoro, che ne dici se ordiniamo pizza e coca stasera?>> Popone mio padre.

<< Ne sarei più che felice. >> Esclamo con gli occhi lucidi. Quando eravamo piccoli ordinavamo spesso pizza e coca, la mangiavamo tutti insieme mentre guardavamo qualche film. La coca è la bevanda preferita di mio padre e la mia seconda ovviamente dopo il succo alla pesca.

Digito il numero della pizzeria d'asporto e ordino cinque pizze, due coche grandi e due birre. Do la via al ragazzo e riattacco la chiamata.

<< La pizza arriverà tra circa mezz'oretta. >>

Mi siedo insieme a mia madre e Irina nel tavolo e mi viene in mente la colazione di stamattina. Accarezzo il piano ma decido di non lasciarmi trasportare dai pensieri.

<< Ti rende abbastanza felice?>> Chiede mia madre con espressione amorevole.

<< Si, abbastanza. >>

<< Ti vedo diversa. >>

<< Che intendi dire con "diversa".>>

<< Non so, vedo una luce nei tuoi occhi che non avevi mai avuto prima d'ora. Direi una luce piena d'amore. >>

<< Lo amo mamma. >>

<< Lo so tesoro. >>

Stringe la mia mano delicatamente come se si potesse frantumare. Le sue parole mi hanno sempre fatta tranquillizzare.

Le voglio un bene dell'anima. Una madre è sempre quella che ti sa dare ottimi consigli sulla vita anche perché ti conosce più di chiunque altro.

Dopo la cena decidiamo come sistemarci visto che dormiranno tutti nel mio appartamento. I miei li ho messi nella mia stanza, mentre io, Roy e Irina saremo sul divano letto. Mi dispiace ma per questa sera farò la terza incomodo.



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