Slut + Sluttier || 5sos

Door lhemmonade

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«Andrà male, prevedo che andrà davvero male». «Suvvia, non essere pessimista. Andrà tutto secondo i piani e L... Meer

0. Slut + Sluttier
1. Pretty Girl
2. Seducing the cutie
3. In love with the d
4. Change of plans
5. Abel
6. Strategies
7. Miss Hadid
9. Sweet Tessa
10. Bonbon
11. Just a Bird
12. Failed Date
13. Sarah Smiles
14. A whole new world
15. Sexy Schoolgirl
16. Fired!
17. End of an era
18. Truce
19. Vagina-blockers
20. The Party
21. ... And The After Party
22. Frenemies for life

8. First Day

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Door lhemmonade

Claire


Nonostante i miei dubbi sul fatto che Gigi avesse capito o meno la domanda che le avevo fatto - visto che gliel'avevo fatta durante un orgasmo - il giorno dopo lei venne da me a mensa per comunicarmi che sua madre aveva accettato la mia proposta e che dal giorno seguente avrei potuto lavorare al centro come stagista - oltre a venire da me per reclamare un appuntamento e un altro ditalino, cose che le avevo concesso con un sorriso vittorioso sulle labbra. Finalmente le cose andavano come volevo!

«Io continuo a pensare che ti si rivolterà tutto contro», borbottò Tessa, comodamente stravaccata sul mio letto - come al solito - mentre io ero impegnata a rendermi quantomeno presentabile per il mio casuale incontro con Callie. Speravo di ritrovarmi sola con lei almeno una volta, al centro di recupero, anche se sapevo che in un modo o nell'altro non sarebbe stato possibile. Insomma, saremmo state circondate da persone bisognose di cure ed attenzioni costanti, ciò voleva dire che non avrei potuto fare molto per favorire la buona riuscita del piano... Beh, ciò non voleva dire che non ci avrei provato. Dovevo tentare il tutto per tutto.

«Tu sei sempre molto ottimista, Tessa», borbottai sarcastica, facendo sospirare la ragazza dietro di me, «Perché cerchi sempre di trovare la catastrofe quando tutto va bene? Suvvia!».

«Perché niente va mai bene - insomma, io sono l'esempio lampante! Quando andava tutto bene con Brian, ecco che lui mi tradisce con quel viscido di Luke. Quando va tutto bene con Abel lui quasi ci rimette le penne! È normale che sia un po' scettica, no?», spiegò eloquente, ormai senza neanche più scomporsi o accigliarsi alla menzione dei suoi unici due ex fidanzati. Non era di certo il segno che fosse guarita dalle ferite, no, voleva soltanto dire che aveva seppellito tutto come suo solito.

Mi sedetti di fronte a lei e le accarezzai una guancia. «Tessa, abbiamo fatto questo discorso mille volte. Certo, è normale che tu sia un po' scettica, ma non devi passare tutta la tua vita a rimuginare per colpa di qualcosa che è andato male. Non è colpa tua se hai trovato gli unici coglioni esistenti al mondo!», le dissi rassicurante, afferrandole le mani, «La vita tornerà a sorridere anche a te, io ci credo fermamente».

Tessa sospirò. «Beh, almeno tu ci credi. Quindi, sei pronta? Devo accompagnarti io e dovrei andare da mia madre in negozio a dare una mano, quindi devo fare presto».

Alzai un sopracciglio. «E Brendon? Mi aveva detto che mi avrebbe accompagnata lui», chiesi dubbiosa, ottenendo soltanto un cenno negativo della testa.

Tessa mi passò il suo cellulare. «Mi ha mandato un messaggio in cui ci dava buca, senza spiegarmi il perché - secondo me ci nasconde qualcosa», borbottò corrucciata, «È fin troppo strano».

«Già... Ma possiamo pensarci più tardi? Adesso devo pensare a rendermi sexy per Callie», dissi, facendo sbuffare Tessa.

«Conoscendoti arriverò in negozio da mia madre tra un anno».


***


«Signorina Clifford, entri pure», mi esortò Yolanda Hadid, la direttrice del centro, vedendomi esitante sulla soglia del suo ufficio.

Io entrai, chiudendomi la porta alle spalle e sedendomi sulla sedia di fronte a lei, «Sono contenta che lei sia venuta a parlare con me, prima di mettersi al lavoro».

Annuii. «Ho pensato che fosse la cosa giusta da fare».

Yolanda mi sorrise affabile. «Infatti, è stata la cosa giusta da fare. Devo spiegarle un po' di cose, prima che lei cominci».

Deglutii. «La ascolto».

«Inizierò dal fatto che, nonostante sei qui per un capriccio di mia figlia e sei praticamente tirocinante, tu sei qui per lavorare. Mi aspetto la massima professionalità da te, non tollererò comportamenti lavativi o altro. Non dovrai legare troppo con i pazienti, trattarli come amici, sono pur sempre persone a cui tu devi badare. E soprattutto, non dovrai trastullarti con gli altri colleghi, e mi aspetto che tu segnali comportamenti sbagliati da parte degli altri – se trasgredirai una di queste regole sarai licenziata in tronco. Ci siamo intese?», spiegò, con una risolutezza e un'autorità nel tono di voce che mai avrei pensato di trovare in lei.

Annuii veemente. «Sì, signora Hadid. Adesso posso andare?».

Yolanda Hadid mi sorrise prima di liquidarmi con un cenno della mano. «Certo, tesoro. Buon lavoro!».
Uscii dall'ufficio e mi diressi verso gli spogliatoi dei dipendenti rimuginando sulle poche ma importanti regole che Yolanda mi aveva dato. Beh, mi sembravano abbastanza semplici da seguire, almeno finché non mettevo in conto che io ero una sfaticata, uno dei pazienti era già mio amico e che io ero lì principalmente per trastullarmi con una delle mie colleghe. Sarebbe stato difficile seguire le regole e il mio piano allo stesso momento, ma sarei riuscita ad essere il più subdola possibile. E poi, l'idea di segnalare errori – anche se non esistenti – che Luke commetteva rendeva la cosa più divertente.

Sarebbero stati giorni di fuoco, per lui, e la guerra iniziava già da quel momento: proprio nel momento in cui arrivai davanti allo spogliatoio trovai Luke ed il suo gruppetto intento a confabulare. Sorrisi maliziosa, controllando di avere la camicia ben sbottonata prima di avanzare verso i tre, richiamando la loro attenzione esclamando «Ma guarda un po' chi si vede! Sono così felice di lavorare con voi... Con te soprattutto, dolce Callie».

I tre si voltarono verso di me; Luke mi fissò spiritato, Callie mi sorrise dubbiosa mentre Ashton mi guardò in tralice, come se avesse voluto chiedermi qualcosa. Mi soffermai su Callie, però. Quel pomeriggio era particolarmente meravigliosa, con quel trucco acqua e sapone che la faceva sembrare più innocente di quanto non lo fosse stata in realtà – insomma, io avevo un'idea precisa di Callie, e questa mia idea non la dipingeva esattamente come un angelo.

«Quindi era vero, hai iniziato a lavorare qui», commentò lei, incrociando le braccia al petto, «Pensavo mentissi; ieri non ti ho vista».

Alzai le spalle. «Ho avuto un contrattempo e non sono potuta venire – la signora Hadid ha capito, però, e me l'ha data per buona», dissi, scostandomi i capelli dalle spalle, «Sei contento che saremo colleghi, Luke caro?», chiesi poi a Luke, sorridendo malefica.

Luke ricambiò il mio sorriso nel modo più falso che riuscisse a sfoderare. «Contentissimo. Non mi vedi? Come una pasqua», sbottò sarcastico, fissandomi con sufficienza, «Bene, andiamo ragazzi. Non abbiamo tempo da perdere con questa inetta».

Prima che la sua setta seguisse gli ordini, però (e prima che potessi incazzarmi per Luke che mi chiamava inetta), Ashton si fermò accanto a me. Mi sembrava nervoso. «La tua amica non lavora con te?», mi chiese, sussurrando come per non farsi sentire – e forse davvero non voleva farsi sentire, presumibilmente da Luke. Forse lui non approvava un possibile interesse di Ashton per Tessa? Avrebbe dovuto sapere del mio passato con lui, allora!

«No Ash, Tessa ha già un posto dove lavorare», risposi, sorridendo maliziosa, «Che c'è, ti interessa per caso?».

Ashton fece una smorfia inorridita. «A me? Interessarmi? Certo che no! Chiedevo... Giusto per», sbottò nervoso, facendomi scoppiare a ridere.

«Okay, va bene, non ti interessa», lo presi in giro, spingendolo in avanti, «Adesso vai dall'ape regina, che se si accorge che non ci sei per parlare con me dà di matto».

Ashton mi rivolse un'occhiata alla "non dirlo a nessuno" prima di allontanarsi velocemente per raggiungere i suoi amici. Io mi ritrovai a sorridere nel bel mezzo del corridoio, vittoriosa, perché avevo un tassello in più per la mia vendetta. Oh sì, la guerra era appena iniziata sul serio – ed era iniziata alla grande.

***

[A/N] Buonasera! Ah, il brivido della puntualità HAHAHAHA

Questo capitolo non mi convince tanto, ma è abbastanza fondamentale perché mette in gioco due – anzi, tre – storylines importanti: il lavoro di Claire al centro di recupero, Gigi che vuole un appuntamento e l'interesse improvviso di Ashton per Tessa. Se pensate che Claire lascerà correre e non userà la cosa per far affondare Luke nella merda, vi sbagliate. A domani!

Ps: non so se avete notato, ma ho cambiato copertina. Che ne pensate? Io la adoro 😍

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