Slut + Sluttier || 5sos

By lhemmonade

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«Andrà male, prevedo che andrà davvero male». «Suvvia, non essere pessimista. Andrà tutto secondo i piani e L... More

0. Slut + Sluttier
1. Pretty Girl
2. Seducing the cutie
3. In love with the d
4. Change of plans
5. Abel
6. Strategies
8. First Day
9. Sweet Tessa
10. Bonbon
11. Just a Bird
12. Failed Date
13. Sarah Smiles
14. A whole new world
15. Sexy Schoolgirl
16. Fired!
17. End of an era
18. Truce
19. Vagina-blockers
20. The Party
21. ... And The After Party
22. Frenemies for life

7. Miss Hadid

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By lhemmonade

Claire

«Buongiorno, zombie Clifford», mi salutò Brendon quella mattina, prendendomi in giro, «Hai sbagliato strada, il set di The Walking Dead è da quell'altra parte».

Sbuffai. «Fottiti, strega cattiva dell'ovest», mi lamentai, passandomi una mano in faccia, «Ho dormito di merda questo weekend», spiegai poi, sedendomi sul solito muretto che ormai era la sede degli incontri della nostra setta satanica – ovvero, il nostro piccolo gruppetto, definito così da mia madre dopo aver visto Brendon fumare nel cortile, Tessa baciare un ragazzo più grande di lei e dopo aver scoperto del mio orientamento sessuale. Per lei eravamo praticamente l'Anticristo (non che fosse una cosa strana, ovvio, a mia madre non andava mai bene niente).

Brendon mi sorrise prima di passarmi una sigaretta che accettai con piacere. «Hai fatto le ore piccole con la tua vicina di casa?».

Alzai gli occhi al cielo. «Magari! Sono stata tenuta sveglia dalle urla di una certa puttanella bionda e da quelle di quel dannato coglione di mio fratello – mamma e papà non c'erano per il weekend e lui ha pensato disgraziatamente di invitare il suo giocattolino sessuale a casa», mi lamentai, facendomi scappare uno sbadiglio, «Ma fortunatamente il mio cervello funziona al massimo delle sue capacità quando non dormo, e così ho potuto studiare il piano perfetto per farmi assumere al centro di recupero».

Brendon alzò un sopracciglio. «Non avevi deciso di sedurre Gigi Hadid e convincerla così a parlare con sua madre per farti dare un posto?», mi chiese confuso, «Dimmi che hai cambiato idea e che adotterai una strategia che non includa infilare le dita nella vagina di una spocchiosa sedicenne», disse poi, implorante.

Io scoppiai a ridere. «Il piano è sempre quello, ma per chi mi hai presa?», dissi eloquente, facendo sospirare rammaricato Brendon, «Ho dovuto studiare bene ogni dettaglio, biancheria intima sexy compresa, facendomi aiutare da Tessa... che probabilmente è rimasta a casa a dormire, visto che l'ho tenuta sveglia tutta la notte. Tu l'hai sentita?», chiesi poi, alzando un sopracciglio.

Brendon annuì. «Sta arrivando. I suoi genitori hanno trovato l'erba in camera di Jake e gli stanno facendo il culo, non voleva perderselo».

Ridacchiai. «Avrà molto da raccontarci, allora», dissi un attimo prima che il mio sorriso crollasse e il buonumore svanisse. Un'immagine particolarmente orripilante e vomitevole si presentò alla mia vista: Michael aveva accompagnato Luke a scuola. I due erano scesi dall'auto insieme e si stavano baciando – rettifico, si stavano divorando la faccia a vicenda. Non potevo sopportare una tale vista.

«Claire? Sei pallida», disse Brendon preoccupato, riportandomi alla realtà, «Ti senti bene? Stai per svenire? Hai un calo di zuccheri? Vuoi che ti dia una caramella?».

Scossi la testa. «Guardali, così disgustosi. Mi piacerebbe tanto vederli sprofondare nelle più nefaste profondità della Terra», sbottai, stringendo la mano a pugno.

Brendon si voltò per guardarli e fece una smorfia disgustata. «Certo che tuo fratello ha davvero dei gusti di merda», commentò, «Però... Confesso che insieme ce li vedo. Non sono poi così male».

Guardai Brendon come se avesse appena detto che Donald Trump fosse un grande. «Brendon Boyd Ursula Urie, come cazzo ti permetti di dire una cosa simile?!», esclamai, facendo sobbalzare Brendon spaventato, «Dio, sono a tanto così da non rivolgerti più la parola per sempre!».

Brendon si batté una mano sulla fronte. «Dio, io ci ho perso le speranze con te».

«Che vuoi? Sei mio amico, non posso tollerare tali blasfemie, specie se escono dalla tua bocca!», sbottai contrariata, sbuffando mentre mi rendevo conto che Luke stesse venendo proprio verso di noi, «Dio buono. Che vuole ora?!».

Luke scoppiò a ridere; forse aveva sentito cosa avevo detto. Si avvicinò a me sorridendo sornione. «Sono solo venuto a gongolare, Vagina Stantia. Dov'è la dolce Tessa? Volevo giusto dirle che ieri Brian è tornato da me per un po' di sesso che io ovviamente gli ho negato – adesso ho il tuo fratellone con cui divertirmi», borbottò, facendomi salire sempre di più la voglia di dargli fuoco. E avevo l'accendino di Brendon ancora in mano, potevo farlo...

Ma alla fine decisi di optare per le parole. Gli avrei dato fuoco alla fine, come coronamento perfetto della mia vendetta. «Vederti è sempre una gioia, Cazzettino», borbottai sarcastica, «Che c'è, il tuo culo  marcio si è già abituato al pene di mio fratello e ha bisogno di cambiare aria?».

«Sempre simpatica come un calcio in bocca, tu», sbuffò Luke, «Non dico dito in culo perché non saresti mai lontanamente piacevole. A proposito, piaciuto il mio concerto con Michael stanotte? Ci abbiamo dato dentro», aggiunse, sorridendo malizioso.

Alzai gli occhi al cielo. Ora come ora, l'unica cosa che mi tratteneva dal dargli davvero fuoco era la prospettiva che mi sarei vendicata di lui. «Non è il meglio che ho sentito da Michael, sul serio. Forse non sei così bravo come credi, puttanella», sbottai, sorridendo beffarda, «O forse a Michael non piaci poi così tanto... La qualità delle sue urla di solito misurano quanto ci tiene, e fidati di me, sono sua sorella. Ho sentito urla peggiori».

Luke sembrò infuriarsi alle mie parole. Chissà, forse teneva a Michael? Mi sembrava impossibile, ma chi può dirlo. «Beh, allora sarà mia premura farlo urlare sempre più forte, così forte che lo sentiranno fino in America del Nord. Considerala una sfida, piccola ingenua Claire», disse prima di farmi un occhiolino ed andarsene, lasciandomi con l'immensa voglia di infilargli un palo nel sedere per vederlo uscire dalla sua bocca – cosa che probabilmente gli sarebbe piaciuta lo stesso, già.

«Lo uccidi tu o lo faccio io? Mi ha traumatizzato l'esistenza», borbottò Brendon accanto a me, distraendomi dal mio arcinemico che andava via sculettando.

Sospirai. «Tutto a suo tempo, Brendon. Tutto a suo tempo».

***

«Salto la prima ora e scoppia la terza guerra mondiale! La prossima volta che Jake si caccia nei guai ignoro tutto e corro a scuola, lo giuro», si lamentò Tessa, facendoci ridere. Aveva praticamente saltato la prima ora perché i suoi genitori avevano tenuto Jake sotto torchio facendo perdere le lezioni ad entrambi – non che si fosse persa tanto, comunque, giusto il solito battibecco quotidiano tra me e Biancaneve sotto ai nani.

«Credo che tu ti sia divertita molto di più, noi abbiamo dovuto sopportare quella palla nel culo che è Hemmings», borbottò Brendon, piantando la sua forchetta negli spaghetti con violenza inaudita.

Sospirai. «Sì, credo che ascoltare i tuoi genitori fare il culo a tuo fratello sia stato meglio di sopportare quella testa di culo», mi lamentai seccata, «Ha avuto l'indecenza di chiamarmi Vagina Stantia! Parla proprio lui, che ha il culo aperto quanto un buco nero!».

Tessa alzò un sopracciglio. «Beh, allora è davvero stupido quanto credevo – evidentemente il troppo sesso oltre a dilatargli l'ano l'ha rincretinito», disse, facendomi ridacchiare.

«Non posso credere che mio fratello se la faccia con una tale rottura», sbottai, voltandomi un secondo per guardarlo, «Guardatelo, mentre sta seduto sul suo trono dei cazzi, servito e riverito dai suoi adulatori che vogliono soltanto entrargli nel culo. È odioso».

Se c'era una cosa che odiavo al mondo, quella era proprio Luke Hemmings che sorrideva sornione mentre gente a caso gli leccava il culo. Gli avrei spazzato via quel sorriso dalla faccia a suon di calci, tanto che l'odiavo. Poi aveva la faccia tosta di dirmi che teneva a mio fratello! Michael dovrebbe vederlo adesso.

«Non pensarci, dai. Pensa ad attuare il tuo piano malvagio: Gigi sta passando proprio qui. Va a fare la tua mossa!», mi esortò Tessa, facendomi un cenno per farmi voltare.

Scossi la testa. «Non sono pronta. Non ho addosso la biancheria intima che avevo pianificato!», sbottai, facendo sbuffare Tessa e Brendon.

«Senti, è più importante farti la Hadid indossando biancheria intima specifica o vendicarti di Luke al più presto?», mi chiese Brendon, eloquente.

Mi morsi il labbro inferiore. «Vendicarsi di Luke, è ovvio».

«Bene, allora prendi Gigi, portala in bagno e falle vedere le stelle. Hai un piano da portare a termine, donna!», esclamò Tessa, facendomi scoppiare a ridere prima che mi alzassi, diretta da Gigi l'inarrivabile Hadid – che alla fine non era così inarrivabile come si pensava che fosse, bastava toccare le corde giuste ed era tua, ansimante in un cubicolo nel bagno delle ragazze. Cosa che stava succedendo al momento, in pratica.

La tenni contro il muro mentre la baciavo per attutire i gemiti causati dai movimenti delle mie dita dentro di lei. Gigi era come creta nelle mie mani, arrendevole, bisognosa di contatto fisico; qualcosa mi fece pensare che avesse bisogno di una spalla su cui piangere, un conforto – negli anni ero diventata brava a capire la psicologia delle persone con cui scopavo, anche se alla fine non me ne facevo niente, visto che le mie conquiste venivano dimenticate molto presto.

Il momento di riflessione durò molto poco però, perché avevo comunque una missione da compiere, un motivo per cui stessi facendo ciò che stavo facendo. Così mi staccai dalle labbra di Gigi per baciarle il collo, respirando affannata sulla sua pelle dal profumo seducente. «Gigi... Io devo chiederti una cosa».

«Ah sì, chiedimi t-tutto- Ah!».

Forse avrei dovuto aspettare, già. Ma ormai il dado era tratto. «Tua madre gestisce il centro di recupero in cui si fanno gli stage, vero?», Gigi gemette un "sì" che mi sembrò più un'esclamazione che una risposta, ma io continuai imperterrita, «Volevo fare lo stage, io, ma il bando è scaduto da tempo... Credi che potresti convincere tua madre ad assumermi? Anche come stagista, va bene lo stesso».

Gigi mi guardò per qualche secondo prima di gettare la testa all'indietro. «Ah, sì!», esclamò, tremando leggermente contro di me, in preda ad un orgasmo.

«Quindi lo farai?».

«Sì! Oh, oh sì».

«Mmh... La prenderò come una risposta positiva alla domanda, dai».

***

[A/N] Buongiornissimooo

Scommetto che non vi aspettavate un aggiornamento così puntuale, eh? Lol ho finito di scrivere il capitolo giusto stanotte e quindi...

Dovete sapere che scrivere questo capitolo è stato complicatissimo. Non perché fosse difficile da scrivere, no, ma perché scrivendo solo Gigi pensavo non a Hadid, ma a D'Alessio e la cosa era fottutamente inquietante AHAHAH - almeno ridiamo un po' per distrarci dal drama, su! Mi sento molto Donald Trump quando scrisse il tweet di Covfefe al momento, ahahah

A domani! ♥

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