Error. [Vkook]

Por ilovekoreanboy

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Sin dalla nascita non si sono mai separati, hanno creato un legame forte, troppo morboso per essere solo frat... Mais

Prologo [flashback]
Capitolo 1
Capitolo 2 [Prima parte]
Capitolo 2 [Seconda parte]
Capitolo 2 [Terza parte]
Capitolo 3
Capitolo 4
[Flashback]
○Cambiamento○
○NEWS○
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12

Capitolo 8

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Por ilovekoreanboy

"POV's Jimin"

M'infilo gli auricolari e  mi dirigo verso la strada di casa.

Ho lasciato che Jungkook tornasse a casa per avvisare il fratello della sua assenza, spero che gli dia il permesso.

Ripeto  nella mia testa il motivetto orecchiabile della melodia risonante, finché la mia attenzione non viene catturata da una scena confusa.

Intravedo un gruppo di circa cinque ragazzi, ammassati in cerchio e accaniti contro un punto sul terreno.

Mi avvicino con cautela,con il cuore in gola ..l'ultima cosa che voglio é essere coinvolto in una rissa.

Non poteva essere altro in effetti, ma sono seriamente preoccupato per la vittima, la quale sembra completamente indifesa e fragile.

Uno dei delinquenti, il cui viso è parzialmente coperto da una bandana raffigurante dei teschi, si sposta leggermente verso destra, rivelando la tanto attesa identità del povero ragazzo a terra.

Tutto ciò che riesco a identificare è un ammasso di gemiti raccapriccianti e sangue, voltato con la schiena nella mia direzione.
Non resisto, devo scoprire chi sta subendo questa carneficina.

Mi muovo velocemente verso il lato opposto rispetto al mio,  essendo ora in grado di scrutare i tratti del ragazzo.

Occhi strizzati in un'agonizzante morsa. Labbra che mostrano i denti mantenuti saldamente in attrito da una mascella che, pur essendo fine, si rivela estremamente potente.

Qualche goccia di sangue che riga la bocca del ragazzo, mischiata all'incredibile flusso trapelante dal piccolo e arricciato naso. La pelle candida, molto simile alla colorazione della neve, è marchiata da graffi mediamente profondi, terra e lividi violacei. 
La cosa peggiore però, è che questi connotati, che seppur fini e delicati appaiono rozzi e malconci, appartengo proprio a lui.

Yoongi.

Il ragazzo che mi ha rovinato la vita.

Il ragazzo che mi ha ingannato, illuso, ma soprattutto diffamato per tutta la scuola.

La persona che nel pieno della mia crescita ha fatto odiare me stesso ed il mondo .

La causa delle mie più grandi sofferenze, ma al contempo...

L'unica persona che mi abbia mai fatto provare un vero sentimento.

Che mi abbia fatto rimanere abbagliato dalla bellezza del proprio viso, dal suo modo di fare apparentemente scontroso .

L'unica persona che abbia davvero amato.

Sono in un bivio.
Non so cosa fare.

I miei sentimenti per lui non sono affatto svaniti, e temo che mai lo saranno.

Cosa dovrei scegliere ?
Lasciarlo li ? E far provare sulla sua pelle tutto il dolore che ha fatto provare a me ?

Vedo un individuo del gruppo avvicinarsi a yoongi. Nelle mani stringe un oggetto cilindrico, forse una mazza.

No non posso...
Devo aiutarlo.

Agisco impulsigamente correndo verso l'ammisso di corpi e tirando una feroce spinta al ragazzo con la mazza.
Questo perde l'equilibrio e cade a terra, trascinando con sé altri due minacciosi scagnozzi.

Devo agire in fretta.

Mi carico Yoongi sulle spalle e corro velocemente,  cercando  in modo disperato di scappare dai due compagni che ci stanno inseguendo.

Corro.

Sento il bruciore dilaniare i muscoli dei miei polpacci,  il peso di yoongi, sebbene sia estremamente basso, e minuto ..m' impedisce i movimenti.

Senza pensare prendo un vicolo alla mia destra, sperando vivamente che non termini con una parete...

Per mia fortuna, entro una sorta di strada piena di svolte.

La riconosco, è una delle mie vie segrete e di Jungkook,  uno di quei posti in cui andiamo quando vogliamo scappare dalla realtà, passando del tempo con il proprio migliore amico.

Fuggi agilmente tra le molte scorciatoie che ormai conosco come il palmo della mia mano, e, voltando leggermente il capo, scopro che fortunatamente sono riuscito a seminare i due delinquenti.

Rallento la corsa forsennata e, prendendo respiri profondi a pieni polmoni, cammino verso il mio appartamento.

Salgo a fatica le scale e, dopo aver aperto la porta in legno, adagio delicatamente Yoongi sul divano.

Non sembra svenuto, anzi, risulta piuttosto cosciente.

Ancora col fiatone mi dirigo verso il bagno e cerco la valigetta dei medicinali. Questo è uno di qui momenti in cui sono grato di essere un ballerino.
Con tutte le numerose ferite che mi procuro danzando, il kit del primo soccorso deve sempre essere ben fornito.

Afferro tre batuffoli di cotone, un flacone di acqua ossigenata, dei cerotti e delle garze.

Rapidamente torno in salotto e mi siedo vicino a Yoongi.

"Mettiti seduto"

Non ricevo alcuna risposta, ma la mia richiesta viene esaudita nel giro di qualche istante.

Adagio due dita sulla guancia candida del mio ormai ex-amico, facendogli voltare il capo ella mia direzione.

Disinfetto con cautela ogni ferita e graffio, trattandoli con gli appositi prodotti.

L'unico suono udibile nel silenzio solitario che ormai domina l'appartamento, è l'alzarsi e l'abbassarsi della mia gabbia toracica. sono davvero nervoso.

"Perché ti stavano picchiando?"
"Perché proprio loro?"

Yoongi non risponde, continuando a tenere lo sguardo fisso in un punto indecifrabile.

rassegnato, mi alzo e risistemo ciò che ho usato nella valigetta apposita.

Non posso crederci .

Non avrei mai voluto rivedere questo ragazzo, eppure adesso sono qui.

Dopo avergli salvato la vita, da coloro che hanno rovinato la mia, lo ospito e mi prendo cura dei suoi marchi.

Non è normale.

Apro il getto del lavandino e lo giro con un gesto brusco verso il cerchio blu. Unisco due mani per formare una ciotola e le riempio con l'acqua gelata. Butto con enfasi il liquido raggelante su tutto il mio viso, spargendolo sul collo e sulla nuca.

Mi asciugo con calma, non potendo evitare di sospirare.
Prendo un pacco di biscotti, _i suoi preferiti_ , e mi reco nuovamente sul divano.

Mi sistemo delicatamente al suo fianco, porgendogli il cibo e osservandolo.

come previsto, il mio gesto di cortesia viene ignorato.

"non ne vuoi?"

...

"Yoongi perché  quei ragazzi ti hanno aggredito?"

chiedo rendendo la voce bassa e quasi smielata.

"Perché non parli?"

Attendo altri due minuti e successivamente, sconfitto, prendo il cellulare per scrivere un messaggio d'avviso a Jungkook che per questa sera non mi era possibile invitarlo .
Lo poso sul tavolino di vetro posto davanti a noi e prendo il telecomando.

Non presto realmente attenzione, ma cercando di agevolare la  pesantezza dell'aria, decido di parlare.

"Ti ricordi quando guardavamo questo show?"

...

"Sai, ieri ho visto un video molto interessante su YouTube. Era un back stage di una coreo-cover di 'Good boy'. Ad un certo punto una delle ragazze in prima linea è inciampata facendo cadere anche le altre cinque affianco a lei" faccio una pausa, ridendo

"era davvero una scena esilarante, dovresti vederla"

lui ancora non si degna di rispondere. Ma non demordo.

"Qualche giorno fa ho accompagnato kookie in un bar e abbiamo assaggiato per la prima volta il bubble tea. La commessa era scioccata perché _è impossibile essere coreani e non aver mai bevuto del bubble tea_ ,"  affermo imitando la voce stridula della ragazza del bar.

"comunqe, non mi aspettavo che fosse così buon-"

"Non hai paura di me?"

_paura_.
il mio cuore smise di battere per un attimo.

Lo guardo con gli occhi leggermente spalancati a causa dell'intervento improvviso.

"Perché dovrei?"

"per quello che ho fatto. Non ho mai detto di essere cambiato"

eccolo il mio Yoongi.

il misterioso col cuore tenero.

Mi manca, tantissimo.

" anche se non dovrei, io mi fido di te. e come minimo me lo devi sai? potrei averti lasciato lì a farti pestare."

"Perché mi hai salvato?" domanda rivolgendo lo sguardo spento verso di me

_perché mi sei mancato_

_non posso vederti soffrire_

_preferirei morire se servisse ad aiutarti_

_ti amo_

_non ho mai smesso di farlo_

"il testimone è colpevole quanto chi agisce"

con questa ultima esclamazione, mi alzo e mi chiudo in bagno.

Appoggiò la schiena contro la porta e presso con forza la mano destra sul mio petto pulsante.

non riesco a controllare tutte queste emozioni.

Mi lavo nuovamente il viso e osservo il mio riflesso all'enorme specchio di fronte a me.

coraggio Jimin.

puoi farcela.

Esco, tamponandomi gli occhi con la manica della mia felpa. Amo le taglie esageratamente grandi .

Una volta terminato incateno  lo sguardo con le iridi scure di yoongi.

Le pupille, leggermente dilatate, non sono ben distinguibili dal nero pece che caratterizza i suoi particolari occhi.

La forma è leggermente deviata dal masticare, causato dal biscotto penzolante dalla sua bocca.

Quanto mi era mancato.

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