Take my Memories Home

By RosaDiDiamanti

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STORIA COMPLETA SEQUEL di "Take my Heart with You " Non è semplice affrontare un incidente che ti fa dimentic... More

Avviso
Trama libro
@copyright
1. Sensi di colpa
2. Ritorno
3. Preoccupazione
4. Fraintendimento
5. Chiariamo come stanno le cose
6. Doppia faccia
7. Parole sbagliate
8. Realtà
9. Inizio piano
10. Vicini ma lontani
11. Corsa
INSTAGRAM
12. Collaborazione
13. Ti sfido
14. Chiarezza
15. Giri di parole
16. Allusioni
17. Incominciamo la sfilata
18. Avvenimenti inaspettati
19. Istinti
20. Fine della corsa
21. Basta bugie (1)
22. Basta bugie (2)
23. La famosa sera
24. L'unione fa la forza
25. Dubbi o dati di fatto?
BUONA PASQUA
26. Il puzzle inizia a formarsi
27. I sette
28. La seconda faccia della medaglia
29. Cosa sta succedendo?
30. Rabbia
GRUPPO INSTAGRAM/Facebook/altro...
⚠️SOCIAL⚠️
32. Visita sul Set
33. Malattia
34. Sigillo di famiglia
35. Fuori Posto (Bransy)
36. Long Beach
37. Sempre
IMPORTANTE
38. (In)desiderati momenti - PARTE 1
39. (In)desiderati momenti - PARTE 2
40. Non mi arrendo
41. Ritorno
42. Pepe e Sale
43. Il dolore si condivide
44. Lago
45. Riprese Pericolose
46. Italia e documenti
47. Maturità
AMORE ARMATO/NUOVO LIBRO
48. Sempre con te
49. Pioggia
AVVISO
50. Tutto ha una spiegazione
51. Telefonata
❗️AVVISO❗️
52. Il tiro va a segno
⚠️AVVISO⚠️
53. Frazione di secondo
54. Paura e ansia
55. Questa me la paghi
56. Ogni fine è diversa
Terzo Libro (sequel)
IMPORTANTE

31. Rose

47K 2K 669
By RosaDiDiamanti

ATTENZIONE!
Mi scuso per l'attesa ma ho avuto il cosiddetto BLOCCO DELLO SCRITTORE e non riuscivo proprio a scrivere una riga senza cancellarla due secondi dopo.

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Buona lettura ❤️
~~~~~~~~~~

«Layla sei pronta che ti accompagno a cas...» Sento la porta alle mie spalle aprirsi e sobbalzo. Non faccio in tempo a girarmi che Demon sbraita dicendo «Cosa diavolo è successo in questa stanza!?».

«Non è come sembra... » inizio a dire ma lui non mi da ascolto. Si china e raccoglie la lettera che mi è caduta a terra.

Mi avvicino e cerco di togliergliela dalle mani.

«Layla cosa stai facendo?» domanda cercando di allontanarmi.

Cerco di afferrare la busta nuovamente ma lui mi allontana.

«Cosa mi stai nascondendo?» domanda con voce innervosita.

«Demon fammi spiegare prima di trarre conclusioni affrettate» cerco di dire mentre si allontana e apre la busta.

Prende la lettera e legge.

Vedo il suo sguardo cambiare. I suoi occhi diventano scuri come la notte.

Mi avvicino con cautela. «Dem... ». Non finisco nemmeno di dire il suo nome che lui alza lo sguardo verso di me.

«Cosa cazzo significa "Per te coglierò tutte le rose più belle. Sono disposto a fare tutto pur di lasciarti a bocca aperta"? Tutti questi fiori sono da parte della stessa persona? Ora tu mi dici da parte di chi sono questi fiori!»mi urla.

«Demon fammi spiegare. Non è come sembra»

Mi avvicino a lui e gli appoggio una mano sul braccio ma lui si sposta come se al mio tocco si fosse ustionato.

«Layla avevamo detto basta bugie, basta segreti» esclama in maniera più calma rispetto l'urlo mandando poco prima.

«Sto sbagliando tutto» mi porto le mani nei capelli e mi mordo il labbro per non scoppiare a piangere. Sarei proprio poco matura se lo facessi adesso.

Faccio un passo in dietro che viene poi seguito da tanti altri fino a che non vado a scontare con la gamba un mazzo di fiori.

"Maledetti fiori".

Mi giro verso i fiori dando le spalle a Demon.

Ha ragione. Io gli avevo detto basta segreti mentre adesso sono la prima ad avergli nascosto qualcosa. Sono una pessima persona. Una pessima ragazza.

Sento alle mie spalle Demon sospirare. Sono pronta per la sua sfuriata. Mi giro e lo cerco subito con lo sguardo.

Rimango di sasso non appena lo vedo.

«Cosa stai facendo?» domando incerta vedendolo con gli occhi chiusi, le braccia leggermente allagate e l'indice e il pollice uniti a formare un cerchio.

Vedendo che non risponde mi avvicino con l'intento di dirgli tutto anche se lui sta zitto.

«Mio papà lo fa sempre per non perdere la pazienza oppure quando è particolarmente stressato e io sono entrambi. Lasciami qualche minuto per tranquillizzarmi» esclama quando sono a pochi passi da lui.

Continua a mantenere la stessa posizione con gli occhi chiusi per cinque minuti abbondanti. So che è un momento serio ma vederlo così mi ricorda i maestri zen giapponesi in meditazione che compaiono nei film. Gli manca solo la tunica ed è perfetto.

Mi avvicino per accertarmi che stia bene. Gli tocco il braccio e lui apre gli occhi di colpo.

«Adesso ci andiamo a sedere e tu mi spieghi cosa è tutta questa storia» esclama con calma.

"Mi sa che questo metodo devo utilizzarlo anche io per calmarmi..." penso osservando quanto Demon si sia tranquillizzato.

Lo seguo in silenzio fino al divano. Mi siedo davanti a lui per guardarlo negli occhi mentre parlo.

«So di averti mentito, di non averti detto la verità subito e me ne pento. Prima che ti inizi a preoccupare non ti sto tradendo con nessuno. Non so nemmeno chi mi manda i fiori per l'esattezza. Chiunque sia rimane sempre anonimo firmando con un sigillo alla fine di ogni lettera. Non so dirti come mai ma tutto è iniziato una sera di qualche settimana fa... » racconto.

Più vado avanti a raccontare più vedo Demon interessato. Non mi sembra per nulla arrabbiato come quando è piombato in camera.

Sembra che cerchi di capire chi mi manda i fiori facendosi dei viaggi mentali che non condivide con me. Mi lascia parlare senza intervenire.

«... Per finire oggi mi è arrivato questo messaggio è tutti questi fiori. Fine» esclamo dopo questo racconto assurdo.

Demon prende uno dei tanti mazzi di fiori e li guarda.

«Il tuo ammiratore dovrebbe vergognarsi» esclama storcendo il naso e indicando i fiori.

Non capendo cosa intende gli domando cosa sta dicendo.

«Intendo che questi fiori fanno proprio schifo e che tu meriti di più che dei fiori di bassa qualità mandati per di più da chissà quale montato di testa pazzo di qualcosa non suo» dice tutto d'un fiato.

Io lo guardo e un sorriso si dipinge automaticamente sulle mie labbra.

«Demon Schwartz non dirmi che sei geloso» azzardo.

Lui incrocia le mani al petto e mi guarda con tranquillità.

«Non posso essere geloso di chi desidera ciò che è già mio. Va bene forse non sei ancora tutta mia ma lo sarai anche in quel modo».

«Demon fai il serio» lo rimprovero date le circostanze e i discorsi delicati.

Lui alza un sopracciglio «Sei tu che hai detto che sono geloso... Dimmi tu quanto questo significa essere seri» ribattere.

"Colpita e affondata! Un milione per Demon e zero per Layla!" mi prendo mentalmente in giro.

«Ti diverti a girare la frittata eh?» domando assottigliando lo sguardo nella sua direzione.

Alza le mani e sorride. «A te giro sempre» scherza per poi scoppiare a ridere senza farmi capire perché.

«Demon tornando seri ti chiedo veramente scusa per il mio comportamento e ne approfitto per confessarti un altro peccato» «Layla non parlare di peccati perché non sono un prete e ringrazia che non lo sia sennò puoi dire già addio all'idea di tanti piccoli Demon che ti danno fastidio la notte».

Divento bordeaux al solo pensiero.

Lui si avvicina e mi prende sotto al braccio vedendomi in imbarazzo.

«Quanto mi piaci tutte le volte che arrossisci» esclama baciandomi la guancia.

Si alza in piedi e prende una sedia la mette di fronte a dove sono seduta e si siede composto.

«Allora signorina Black sono qui per assolverla dal suo peccato. Mi dica pure» imita una voce vecchia.

«Sono incinta» esclamo.

Lui si pietrifica.

Cerco di rimanere composta e non scoppiare a ridere.

Vedendo che è ancora a bocca aperta scoppio a ridere. Gli appoggio una mano sul ginocchio «Demon sto scherzando».

Lo vedo riprendere a respirare mentre si porta una mano sul cuore.

«Mi hai fatto prendere un infarto. Già stavo pensando chi uccidere tra Brandon, William, Jake o Alexander...» confessa imbarazzato.

«DEMONNN!! Non pensarlo nemmeno che io ti possa tradire» esclamo dandogli uno schiaffo sulla coscia.

Smetto di ridere non appena mi ricordo cosa devo dirgli. «A parte gli scherzi c'è veramente qualcuno incinta».

Lui mi guarda e mi fa un segno con il capo per continuare.

«Gabriella é incinta di Francisco» «Francisco il gemello di Brandon? Ma non era scomparso? » domanda confuso.

Annuisco con un movimento del capo.

«Sono stati dati tutti e due per dispersi ma in verità sono scappati non appena lei ha scoperto di essere rimasta incinta di lui e i suoi genitori l'hanno rifiutata indirettamente».

«E tu come sai tutte queste cose?» domanda.

Inizio a raccontargli dell'incontro avvenuto con Francisco la sera dopo la sfilata. Gli racconto dello spavento che mi ha fatto prendere sbucando fuori all'improvviso mentre ero di spalle e di tutto quello che mi ha detto su Gabriella.

Lui si mette con le gambe incrociate sulla sedia «Per cui adesso tu devi vederti con Francisco e Gabriella perché lei ti deve dire qualcosa che ha sentito dalla sua poco amica Emily?».

«Esattamente» rispondo.

Lui si porta due dita sulla parte alta del osso del naso. «Oggi mi hai abbastanza destabilizzato con tutte tue confessioni. Prima la lettera con i fiori e adesso Gabriella, Francisco e il loro bambini. Già che ci sei devi confessare altro?!» esclama ironicamente.

Mi porto una mano dietro alla nuca perché in verità c'è dell'altro.

Lui non appena osserva i miei gesti sospira «Layla cosa devi ancora dirmi?» «Ti devo dire una cosa che mi ha detto Sebastian...».

Dieci minuti dopo gli ho raccontato anche la questione di Sebastian.

Lui si porta le mani nei capelli per la quinta volta in una giornata e tutte le volte che ha compiuto questo gesto lo ha fatto con me.

«Layla adesso qualsiasi altra confessione che hai ti chiedo di tenerla per domani perché non riuscirei a sopportare un'altra. Adesso andiamo via da questo posto» dice porgendomi le mani per alzarmi.

Una volta in piedi gli domando «Quindi mi hai perdonata?». Lui si schiarisce la voce facendo nuovamente la voce da vecchio di prima «Sei assolta dai tuoi peccati bambina mia. Adesso puoi tornare tranquilla dal tuo ragazzo e dagli un bacio anche da parte mia».

Scoppio a ridere perché così è proprio buffo. Mi sembra assurdo come siamo riusciti a risolvere questa faccenda.

Io mi aspettavo che avremo litigato e che saremo stati interrotti. Sicuramente non mi aspettavo che lui la prendesse così... bene.

«Sto aspettando il mio bacio» «Questo?» domando dandogli un bacio sulla maglietta al centro del petto.

Lui mi mette due dita sotto il mento e me lo alza verso il suo viso. «No questo» esclama prima di darmi un bacio sulle labbra.

Quando cerco di allontanarmi lui mi attira più a se mettendomi una mano dietro alla testa. Tra un bacio e l'altro dice «Non sai che... Paura... Ho avuto leggendo... La lettera... Tu non puoi essere... Di nessuno se non... Mia».

«Gelosone» esclamo a mia volta tra un bacio e l'altro.

«Non è vero» dice terminando il bacio.

«Va bene Demon farò finta di crederti» lo prendo in giro facendo intrecciare le nostre mani.

Lui si guarda attorno accigliato «Adesso che sei stata scusata cosa ne facciamo di tutti questi fiori?» domanda.

Porto lo sguardo dietro di me sui fiori.

«Non saprei... » rispondo sinceramente.

Torno a guardare Demon ma la sua espressione furba non promette nulla di buono «Io un'idea ce l'avrei... Tipo la spazzatura non vede l'ora di accogliere per essere più profumata».

~~~~~~~~

...un'ora dopo...

Dopo avere buttato tutti i fiori Demon ha detto che si sentiva più tranquillo.

Siamo davanti a casa mia e Demon mi ha ripetuto mille volte che se mi arrivano altri fiori di rimandarli al mittente.

«Demon ho capito come fare. Stai tranquillo» esclamo alzando gli occhi al cielo.

«Sicura che posso stare tranquillo?» domanda per la milionesima volta.

Alzo le mani esasperata «Ciao Demon».

Esco dalla macchina senza ascoltarlo mentre mi urla di fermarmi.

Noto che non ci sono le macchine di mamma e di papà per cui deduco che siano entrambi ancora a lavoro.

Non faccio nemmeno in tempo a fare due passi per il vialetto che sono intrappolata tra le braccia di Demon.

«Ehy non mi saluti nemmeno adesso?» mi dice facendo scendere le mani lungo la mia schiena

«Ah Ah Demon! Siamo davanti a casa mia» lo rimprovero facendogli alzare le mani. Lui non mi da ascolto perché nemmeno il tempo di tre secondi che le sue mani sono nuovamente sul mio sedere.

«Layla non privarmi di te e del tuo corpo» «Sembra una cosa così sconcia detta così» dico rossa dalla vergogna abbassando la testa verso la sua maglietta.

«Non sai quante cose sconce penso su di te» mi sussurra all'orecchio.

Spalancata gli occhi e lo spingo con tutte e due le mani appoggiate sul suo petto.

«Torna da dove sei venuto uomo delle caverne» «Tu sei la mia cav... Okay questa meglio non terminarla».

Scoppiamo entrambi a ridere per le cavolate che sta dicendo.

Sentiamo un rumore provvenire da dentro a casa mia e smettiamo subito di ridere.

Lui mi mette dietro di lui facendomi da scudo.

«Resta qui» dice improvvisamente serio.

«Non penso proprio» esclamo spostandomi da dietro di lui.

Lui mi afferra per un polso e mi guarda severo «Layla per una volta fai quello che ti dico. Ti voglio al sicuro qui mentre io vado a controllare».

«E non pensi che se io sto qui, qualsiasi cosa accada siamo dei bersagli troppo facili perché siamo da soli? L'unione fa la forza e noi siamo più forti se siamo in due» ribattere decisa.

Lui sbuffa nervoso «Va bene ma stai dietro di me» ordina.

Non ribatto e lo seguo standogli dietro.

Gli passo le chiavi di casa e lui apre in maniera più delicata e silenziosa possibile la porta.

Si gira verso di me con un dito sulle labbra per dirmi di fare piano in silenzio.

Entriamo chiudendo la porta alle spalle silenziosamente.
Sento improvvisamente delle voci provenire dalla cucina «Non devo toccare nulla» dice una prima voce.

«Ma cosa vuoi saperne tu delle voglie che hanno le persone incinte???» ribattere una voce femminile.

Ci metto una frazione di secondo a capire cosa sta succedendo.

Supero Demon prima che posa fermarmi e vado in cucina. Accendo la luce e vedo Gabriella e Francisco davanti al frigo aperto.

Non appena mi vedono Francisco mi saluta imbarazzato «Ciao Layla. Scusa per il modo in cui siamo entrati».

«Non ti preoccupare» dico con poca convinzione.

«Ma come siete entrati?» domando e poco dopo Demon compare al mio fianco.

Sia Demon che gli altri due si pietrificano sul posto «Allora siete voi ad avere causato tutto quel rumore!».

Francisco attira a se Gabriella stringendola fra le sue braccia. «Possiamo spiegare» dice Francisco rivolto a Demon.

Quest'ultimo li guardo più tranquillo di poco fa «Non c'è nulla da spiegare. So perché siete qui e non dovete dovete temere nulla. Ho la bocca cucita».

Francisco porta gli occhi su di me e io gli spiego brevemente perché l'ho detto a Demon e mi scuso se non sono stata di parola.

Gabriella vedendo che abbasso il capo mi si avvicina e mi abbraccia.

«Non devi preoccuparti Layla capisco come ti senti e forse è meglio che ci sia anche Demon per ascoltare quello che ho da dirti. In due si è più forti».

Sia io che Demon ci guardiamo e sorridiamo a questa sua esclamazione dato che poco prima l'avevo detto anche io.

Chiedo a Demon di fare accomodare Francisco in sala mentre io resto un attimo con Gabriella in cucina.

La guardo sorridendo e le domando «Di cosa avevi voglia?».

Lei imbarazzata mi dice che ha voglia di cioccolata. Le chiedo di aspettare qualche secondo. Recupero un cucchiaio e il mio super barattolo di Nutella e glielo porgo.

Lei mi guarda con gli occhi a cuoricino «Non so come ringraziarti».

«Non preoccuparti» la assicuro conducendola in sala dove ci stanno aspettando i nostri fidanzati.

Ci accordiamo sul divano.

Mi metto vicino a Demon e lui domanda «Ma quella non è...». Gli appoggio una mano sul poso e sorrido «Non preoccuparti lei ne ha più bisogno adesso» lui mi da un bacio sulla fronte dicendo «Stai diventando proprio matura Layla».

«Così adesso hai l'occasione per prendermene un'altra più grande» aggiungo a bassa voce prima che lui si stacchi le labbra dalla mia fronte.

«Ritiro tutto quello che ho appena detto» dice.

Lasciamo che Gabriella soddisfi questa sua voglia in silenzio.

Quando finisce Francisco tira fuori dalla tasca un fazzoletto di carta nuovo e si avvicina a Gabriella. Le pulisce l'angolo della bocca dove era ancora sporca e poi la bacia.

Demon fa il verso di vomitare e io senza girarmi gli fo una gomitata sullo stomaco.

Ci iniziano a raccontare di come stanno vivendo e Gabriella mostra il dito, che Francisco bacia, per farci capire che si sposeranno. Ci congratuliamo con loro e quando Demon dice «Vi auguro tanti figli maschi» Gabriella si posta una mano sulla pancia, che si vede appena, sorridendo «Non importa se sarà maschio o femmina noi ameremo comunque nostro figlio o figlia che sia».

Francisco le stringe la mano guardandola con tanto amore.

Gabriella si fa improvvisamente seria e porta lo sguardo su di me. «Tralasciando queste cose sono qui per avvertire Layla» dice rivolta a me.

Dentro di me scatta il campanello dall'allarme.

Mentre Francisco le stringe le mani e le da la forza per continuare lei inizia a raccontare «Ero appena stata a cena con i miei genitori e loro mi avevano fatto capire che se fossi rimasta incinta, come effettivamente sono, non avrebbero accettato mio figlio. Sono corsa a casa di Emily per chiederle aiuto, dato che l'ho sempre considerata un'amica. Sua mamma mi ha fatto entrare dicendomi che sua figlia era in camera sua...».

POV'S GABRIELLA

FLASHBACK (prima dell'incidente di Layla)

Salgo le scale per arrivare in camera della mia amica.

Ho gli occhi che mi bruciano ancora per quanto ho pianto dopo avere saputo l'opinione dei miei genitori. A tavola ci ho riso su per non scoppiare a piangere, cosa che ho fatto non appena ho messo piede in camera mia.

Raggiungo la porta della camera di Emily ma prima che io possa bussare sento la sua voce provvenire da infondo al corridoio.

Percorro il corridoio e non appena mi trovo davanti alla camera di sua sorella mi sorge il dubbio di avere confuso le voci ma quando sento imprecare ad alta voce riconosco la voce di Emily.

"Come ho fatto a pensare che parlasse con la sorella proprio non lo so, dato che non si sopportano a vicenda" penso.

Mi avvicino alla porta con decisione.

Sentendo la ridere intuisco che sta parlando al telefono, e non sta sclerando parlando da sola, mi fermo. Mi giro per aspettarla di sotto senza disturbare la sua chiamata. Mi fermo improvvisamente sentendola urlare.

«Come sarebbe a dire che non puoi sbarazzartene? Abbiamo un accordo!» urla a chiunque ci sia dall'altra parte del telefono.

Non capisco con chi sia arrabbiata Emily. So che non dovrei ma resto ad ascoltare la sua chiamata da dietro la porta.

«Hai sbagliato tutto e lei ne è uscita viva... Senti parliamoci chiaro ciascuno di noi avrà la sua ricompensa se si rispetta il piano... Adesso tralasciando questo piccolo inconveniente dobbiamo pensare alla piccola Layla Black... Deve uscire di scena velocemente... » c'è un attimo di silenzio poi la sento alzare la voce.

«Sei matto? Poi in galera ci vado io! Sta causano troppi problemi».

Non riesco a credere alle mie orecchie. Perché Emily sembra così cattiva? Cosa le ha fatto Layla di così male per volere che esca di scena velocemente? Starà parlando del film che gira assieme a lei?

Tante domande ma nessuna risposta che possa giustificare le sue parole crudeli.

Lei nel frattempo, ignara, della mia presenza continua a parlare al telefono «Non si possono risolvere le cose in maniera pacifica: siamo in guerra! Sbarazzarci di Layla Black è il nostro obbiettivo principale adesso... Si si so già come fare. Il suo punto debole è il mio Demon per cui se gli togliamo Demon lei crollerà. Ovvio... Ovvio... Nel caso lei non cedesse non mi importa nulla della galera perché in un modo o nell'altro la farò sparire».

"Ma chi è questa persona che parla al telefono? Non può essere veramente Emily" penso sbiancando più va avanti a parlare.

«... Si è capito? Ma si, so che non è lei il nostro obbiettivo ma mi sta sul cazzo in una maniera assurda... Perché cambi argomento? Mia sorella non ha sentito nulla la scorsa volta... No e anche se avesse sentito qualcosa era lì da poco sennò l'avrei notata... Ma si ha imparato la lezione fidati... Peccato peccato... Comunque tornando sull'argomento Layla Black posso essere sicura di avere il tuo aiuto?... Perfetto... Quindi tra quanto vogliamo agire... Non dire cazzate io la voglio a breve fuori dai piedi!» urla pesta do i piedi per terra.

Non riesco proprio a credere a tutto quello che ho sentito. Non voglio avere nulla a che fare con una persona così. Nulla.

In silenzio, senza ascoltare altro, mi allontano dalla porta e scendo al piano di sotto. Senza salutare nessuno esco dalla porta e inizio a correre.

Prendo il telefono e chiamo Francisco. Voglio andare via.

FINE FLASHBACK

POV'S LAYLA

Non riesco ancora a credere quello che mi ha appena raccontato Gabriella. Perché Emily vuole sbarazzarsi di me? È assurdo, posso tollerare ancora ancora la sua gelosia nei confronti di Demon ma così esagera.

Demon mi è stato per tutto il racconto vicino senza mai smettere di stringerti la mano.

«Non hai sentito nessun nome?» domanda Demon.

Lei scuole la testa «No. Sennò stai pur certo che non me lo sarei dimenticata».

«Grazie comunque per tutto quello che avete fatto per noi riferendo i tutto. Ricordatevi che per qualsiasi cosa noi ci siamo per voi» comunica Demon. Prende un pezzo di carta e penna e ci scrive sopra i nostri numeri. Porgere il bigliettino a Francisco e lui lo ringrazia.

«E il minimo che possiamo fare per voi» ribadisce Demon sentendosi ringraziare nuovamente.

Non appena sentiamo la macchina di mia mamma parcheggiare sul vialetto in fretta e furia li accompagno fuori dall'uscita sul retro.

Demon gli offre un passaggio e loro accettano volentieri.

Demon gli dice di attendere cinque minuti. Non appena Francisco e Gabriella sono usciti accompagno Demon davanti il portone di casa. Mamma avrà sicuramente visto la sua macchina e se lui non si fa vedere poi penserà sicuramente male.

Demon saluta mia mamma e lei lo invita da noi per mangiare ma lui rifiuta gentilmente promettente che sarebbe stata per un'altra volta.

Mia mamma entra in casa lasciando i sul uscio.

Lo abbraccio forte «Adesso ho leggermente paura» confesso.

«Non preoccuparti ci sono io a difenderti. Tu stai più lontana possibile da lei» mi bacia sulla testa.

«A quale gala devi andare con Emily?» domando ricordando ciò che ho sentito oggi.

Il suo petto viene scosso da una leggera risata «Ci avrei scommesso che ci ascoltavi in modalità stolker» ride. «Secondo lei il suo aggressore sarà presente a un gala tra una settimana perché ha ricevuto un altro messaggio con delle minacce e mi ha chiesto di accompagnarla... Ma non sono sicuro di andare data la situazione» «Tu non andrai da nessuna parte con la vipera» lo stringo a me.

Rimaniamo abbracciati in piedi sussurrandoci parole dolci per qualche minuto.

«Ti amo» mi saluta baciandomi dolcemente.

«Ti amo» rispondo baciandolo a mia volta.

Lo guardo andare fino alla macchina e guardarsi attorno. Non appena vede che sono l'unica persona che lo vede fa segno a Gabriella e Francisco di uscire da dietro le piante e salire in macchina.

~~~~~~~~

...il giorno dopo a scuola...

Stefan è tutto il giorno che ad ogni cambio dell'ora cerca Dany ma lei lo ignora o sparisce sempre con delle scuse del tipo 'devo andare in bagno', 'Layla mi hanno appena chiamato', 'Devo andare dalla professoressa'.

Non ci vuole un genio a capire che non vuole parlargli ma lui tutte le volte insiste. Tutti i cambi dell'ora mi lascia delle lettere con messaggi per Dany dato che lei lo ha bloccato sul cellulare.

Dany su limita a leggere i messaggi senza mostrare alcuna emozione. Nessun sentimento. Nessun sorriso. Nessuna battutina.

Oggi è apatica.

Stefan a pranzo si avvicina al nostro tavolo senza vassoio ma lei lo ignora iniziando a parlare con Logan.

Stefan la guarda triste. Non so se ieri lui l'abbia chiamata o meno perché Dany non ne ha voluto parlare ma qualsiasi cosa abbia fatto o non fatto ha sbagliato.

Vedo alle spalle di Stefan avvicinarsi una ragazza dai lunghi capelli neri.

Lui non appena la vede la cerca di mandare via ma lei inizia a protestare «Stefan non puoi fare così. Io pensavo che noi...». Lui la interrompe subito «Pensavi sicuramente male. Io amo solo Danielle Rewid. Nessuna può prendere il suo posto».

La ragazza gli fa il verso con la mano comportando si da perfetta maleducata.

«Ma ti senti quando parli? Tu non sei il tipo di ragazzo che può avere la ragazza fissa. Tu sei più il tipo da una botta e via. Guardati attorno! Potresti avere tutte le ragazze che vuoi invece perdi tempo con quella nullità. Almeno un po' di gusto dovresti averlo se sei stato con me».

Alle sue parole tutte le persone al nostro tavolo smettono di parlare e guardano la ragazza.

Non ci vuole nulla a capire che tipo di ragazza sia.

Minigonna in jeans che le copre a malapena quello che deve coprire, top troppo stretto che le schiaccia all'infuori tutti i sensi e stivali a spillo alti fino al ginocchio. Il trucco in una parola è: esagerato.

"Ma chi l'ha fatta entrare conciata così in questa scuola?" penso con una smorfia sulle labbra.

«Senti prima di criticare me ti devo fare una domanda: ma il resto dei vestiti a casa di chi li hai lasciati?» domanda in maniera provocatoria Dany, alla ragazza, mentre porta con nonchalance la forchetta con la carne alla bocca.

«Almeno io ho stile» ribattere l'altra.

«Nulla in contrario se a te piace lo stile da guardami sono da una botta e via» la provoca Dany e tutti al tavolo compreso Stefan scoppiano a ridere.

Con estrema calma Dany si alza e le si avvicina dicendole «Tu non sei nessuno per potermi criticare senza conoscermi ne tanto meno per andare da Stefan a sputare sentenze su di me che ti vedo, per mia fortuna, solo per la seconda volta. Te lo dico senza giri di parole: qui nessuno ha bisogno della tua cattiveria».

Una volta detto questo Dany si gira ed esce dalla mensa. Faccio per alzarmi ma Logan mi ferma per un polso.

«Lascia che sia Stefan ad andare da lei» infatti dopo pochi istanti Stefan la segue fuori dalla mensa.

Riprendiamo tutti a mangiare senza ritornare sull'argomento Dany e Stefan mentre la ragazza dai lunghi capelli neri è appena andata dalla parte opposta della mensa.

Vedo Demon entrare in mensa con la divisa da football e una fascia sui capelli. Vederlo con la fascia mi ricorda la prima volta che l'ho visto a Settembre e mi viene da sorridere.

Abbiamo fatto molti progressi dall'inizio dell'anno. Sicuramente non pensavo andassero a finire così le cose dati i nostri continui battibecchi e scherzi.

Lui mi cerca con lo sguardo e non appena mi vede mi fa segno di seguirlo fuori dalla mensa.

La prima cosa che mi viene in mente sono Stefan e Dany. Con la paura che stiamo litigando lascio il tavolo ed esco velocemente dalla mensa seguendo Demon.

Una volta raggiunto gli domando «Cosa sta succedendo? Stefan e Dany stanno litigando?».

Lui mi guarda non capendo.

«Layla non sono ancora il re del gossip scolastico per cui non so se stanno litigando, scopando, giocando, ballando o altro» esclamativo lui ridendo.

Metto le mani sui fianchi in maniera severa. «E allora perché mi hai fatto lasciare sul vassoio cinque ciambelle alla crema incustodite? Mi auguro per te che sia importante quello che devi dirmi sennò mi devi prendere dieci ciambelle» dico mettendogli tutte e due le mani aperte davanti alla faccia.

Lui le prende e ne bacia i palmi.

«Per te ha sempre la priorità il cibo» «Certo. Senza cibo muoio» «Quindi se io muoio senza te significa che tu sei il mio cibo?» domanda malizioso.

«Non funziona così... Comunque cosa dovevi dirmi di urgente?» cerco di cambiare discorso per non fare vedere quanto la sua frase mi abbia fatto arrossire.

Lui mi attira a se senza preavviso e si irrigidisce.

«Schwartz ancora non hai intenzione di lasciare a me la bambolina?» domanda una voce troppo maschile.

Demon mi stringe più a se. «Farò finta di non averti sentito chiamare la mia ragazza Bambolina se entro due secondi sparisci dalla mia vista. Ti conviene sparire, fidati» dice con tono minaccioso il mio ragazzo.

«Non preoccuparti sono solo di passaggio, per ora. Ho lasciato una bellissima mora tutte forme da sola in bagno, mentre sono andato a recuperare un preservativo, per cui per adesso devo scappare» dice svoltando l'angolo.

Demon mi guarda e alza le spalle «Spero che prima o poi qualcuno gli metta la testa a posto».

Scuote la testa per poi ricordarsi il motivo principale per cui mi ha chiamata «Comunque dovevo dirti una cosa»

«Dimmi pure».

Lui mi guarda sorridendo malizioso «Dopo ho bisogno di stare da solo con te. Per cui se avevi impegni con le tue amiche rimanda tutto. Ti voglio sola per me».

Incrocio le mani attorno alla sua vita per averlo più vicino. «A cosa devo questa tua voglia di stare solo soletto con me?».

Lui si avvicina al mio orecchio e io aspetto che mi dica qualcosa invece lo morde facendomi venire i brividi lungo tutto il corpo.

«Non farti strane idee Layla Black. Ho una sorpresa per te che sono sicuro che gradirai» sussurra con le labbra vicinissime al mio orecchio.

«Vedremo» lo sfido allontanando i dal suo viso.

«Vuoi scommettere con me Fragolina?» annuisco con il capo allora lui propone «Se vinco io dovrai passare un giorno intero a casa mia a farmi da servetta» «Mentre se vinco io sai tu il mio servetto tutto fare» propongo.

«Affare fatto! Ho già vinto» esclamativo stringendomi la mano.

«Non essere così spavaldo Schwartz» mi prendo beffe di lui.

"Lo farò perdere e poi gli dirò di comprarmi il doppio delle ciambelle che non ho mangiato oggi".

~~~~~~~~~~

...in macchina...

Finita la scuola ho fatto esattamente come avevo concordato con Demon e ho rinviato tutti i miei impegni.

Già immagino il sapore buono in bocca delle ciambelle che mi comprerà perdendo. Perché io non sono intenzionata a perdere.

Demon parcheggia davanti a casa mia la macchina. Si gira e mi guarda con il suo sorrisetto furbo.

«Pronta per perdere?» domanda divertito.

Gli appoggio una mano sul ginocchio e mi avvicino a lui. «Forse nei tuoi sogni» esclamo facendogli la linguaccia in maniera infantile per poi scendere dalla macchina.

Lo sento ridere dall'interno della macchina. Scende dalla macchina scuotendo il capo e mi raggiunge.

Mi mette una mano sul fianco e attirandomi a se iniziamo ad avvicinarci all'ingresso di casa mia.

"Chissà che sorpresa sarà? " penso dentro di me.

Demon una volta davanti all'entrata non mi da il tempo di prendere le chiavi che suona il citofono.

«Demon non c'è nessuno a casa a quest'ora. Ho le chiavi per questo» gli ricordo.

Lui ignorando suona un'altra volta.

"Perché deve fare lo stupido?" penso.

Quando avvicino le chiavi alla serratura di casa mia nello stesso momento la porta si apre.

Alzo lo sguardo e faccio un passo indietro. Mi porto le mani sulla bocca. Non me lo aspettavo proprio. Demon si mette dietro di me e appoggiando le mani sui miei fianchi dice «Gradita la sorpresa?».

Con le lacrime agli occhi annuisco fregandomene del fatto che volevo a tutti i costi vincere.

«Ho vinto ma adesso vai a goderti la tua sorpresa. Sconterai in un altro momento la tua pena» dice dolcemente.

Non me lo faccio ripetere due volte. Corro verso le braccia aperte della mia amica talmente velocemente che perdiamo l'equilibrio e cadiamo a terra abbracciate.

«Oddio! Non riesco a credere che sei finalmente riuscita a venire» esclamo tenendo la stretta a me.

«Che accoglienza calorosa» ride lei.

Ci alziamo in piedi e io le stringo le mani.

Lei mi sorride «Te lo avevo promesso che prima o poi sarei venuta».

«Susy mi hai fatto una bellissima sorpresa, grazie!» la ringrazio.

Susy gira la testa verso Demon e gli sorride complice «Per questo devi ringraziare anche il tuo ragazzo che ha avuto l'idea».

Mi giro verso Demon e lui alza le spalle.

"Io lo amo troppo questo ragazzo".

~●~●~●~●~●~●~

Ciao a tutti ❤ come state?
Come stanno andando le vacanze?

Felici dell'aggiornamento? Questo capitolo è il doppio degli ultimi capitoli e non vi nego che sono andata in tilt più volte scrivendolo...

Cosa ne pensate?

State capendo qualcosa?

Cosa pensate del fatto che Emily ha una sorella?

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Un bacio a tutti ❤

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