IO E IL PROFESSORE DI GEOGRAF...

Galing kay HeartOfMyAngel

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Lei Crystal Smith una normale studentessa di 18 anni,incontrerà a scuola il suo amore,il suo professore di Ge... Higit pa

Cast
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo11
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
BUON NATALE!!
Capitolo 28
For You
Capitolo 29
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Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
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CAPITOLO 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36:Epilogo
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Capitolo 12

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Galing kay HeartOfMyAngel

Regalino...
Crystal

È già passata una settimana dal quel giorno. In questi giorni nella sua ora facevo di tutto per non guardarlo perché sapevo che sarei scoppiata a piangere davanti a lui. So che non dovrebbe interessarmi, è sempre un professore e sta per sposarsi... ma cazzo, pochi secondi prima stava baciando me!
Oggi ha scuola mancano tanti insegnati cosi ci hanno assegnati a diverse classi. Mentre stavo ritornando dal bagno verso l'aula a cui ero stata assegnata, incontro lui.

"Come mai la mia cara alunna non è venuta a trovarmi in questi giorni?" dice con un sorriso

"Ma perché forse ho persone migliori da andare a trovare" rispondo con voce antipatica

"Migliori di me?" risponde sempre con il solito sorriso

"Non mi rompa il cazzo, grazie!" rispondo a tono

"Modera il linguaggio signorina, potrei dirlo alla preside!" risponde incazzato

Io lo ignoro e lo supero ma lui mi prende per il braccio e mi fa sbattere contro il suo petto.

"Si può sapere cosa cazzo hai?" mi domanda

"Moderi il linguaggio professore, potrei dirlo alla preside!" rispondo ripetendo le sue stesse parole

"Rispondi alla mia domanda!" dice con tono autoritario

Non faccio in tempo a rispondere che arriva la sua cara mamma, la mia professoressa di matematica.

"Ma buongiorno Crystal! Buongiorno figlio!" dice dandogli un bacio sulla guancia.

"Si può sapere cosa vuoi da Crystal, Bryan?" continua ancora

"Nulla mamma, scusa ma adesso devo andare" risponde tirandomi un'occhiataccia.

"Hai fatto innervosire mio figlio per caso, Crystal?" domanda guardandomi male

"Mi sa che è lui a far innervosire me, non il contrario" dico sottovoce o non proprio...

"Come scusa?" domanda

"Oh no nulla professoressa... adesso dovrei andare, perché sono stata mandata in un'altra classe." rispondo

"Manca il professore?? Vieni nella mia classe!!" dice con un sorriso furbo

"Ehm certo professoressa, vado a comunicarlo al docente che c'é"

Ritorno in classe spiegando al professore dell'incontro con l'altro docente, prendo lo zaino e mi dirigo nell'altra classe per l'ultima ora.

Dopo quel giorno lui continuava a cercare il mio sguardo durante la lezione e quando dovevamo andare a casa voleva darmi un passaggio, che io ho sempre rifiutato.

Adesso mi sto preparando per andare a scuola, purtroppo non solo devo sopportarlo a prima ora, ma anche a seconda e a terza dato che la terza B oggi non ci sarà per una visita al museo e la professoressa che li accompagnerà è proprio la mia.
Indosso un jeans chiaro strappato alle ginocchia e il top bianco con le converse bianche.

Scendo in cucina e trovo mia madre che fa colazione da sola.
"Buongiorno Crystal! Ti ho preparato le crepes!" dice mia madre contenta
"Mamma non ho tempo, sono in ritardo e a prima ora ho quel demente di un professore pronto a farmi il cazziatone!" rispondo velocemente
"Ok vai... buona fortuna tesoro!" dice lei sorridendo, non facendo caso a come ho chiamato il mio professore
"Ce ne vorrà molta..." dico tra me e me, ma siccome ho il tono di voce troppo alto, anche sta volta riesco mio malgrado a non farmi sentire.
"Cosa?" chiede mia madre
"No nulla... adesso scappo... a dopo!!"
"A dopo!!" grida mia madre

Arrivo a scuola con dieci minuti di ritardo e ho il fiatone per la corsa che mi sono fatta. Entro in classe affaticata e vedo il professore seduto dietro la cattedra con la sua solita ventiquattro ore nera.

Indossa una polo bianca con dei pantaloni larghi scuri e converse bianche. Oggi è vestito molto giovanile, per far impazzire i miei ormoni.
Lui si è accorto che lo sto guardando un po' troppo, come il resto della classe.
"Se vuoi rimanere sulla soglia della porta per me non c'è problema, basta che non disturbi la lezione" dice scontroso.

Entro ignorando la sua frase dirigendomi verso il mio posto dove accanto trovo la mia migliore amica che mi guarda in modo strano. Mi siedo e ascolto la lezione.

"Ma che combini? Te lo stavi mangiando con gli occhi!" mi dice Lynda.

"Secondo te se n'è accorto?" domando in imbarazzo

"Non ci vuole la laurea in chissà che cosa per capirlo!" dice ovvia

"Io mi sotterro...." dico coprendomi la testa con le braccia

E Lynda scoppia a ridere fragorosamente nel bel mezzo della lezione facendo girare tutti compreso il professore che ci guarda con un sopracciglio alzato.

"Potreste smettere di rompermi?"-alza la voce lui- "Dovrei continuare la lezione, se a voi non interessa li c'è la porta" dice indicandola

La mia migliore amica sapendo la situazione si scusa per tutti e due.

"Ci scuse professore" dice e lui annuisce continuando la lezione

Poco dopo il suo sguardo si posa su di me con un sorriso non affatto rassicurante.

"Smith di cosa mi parli oggi?" domandqa

"Eh? Cosa?" domando istintivamente

Non ho ripassato. Da quando ho conosciuto lui non mi sono impegnata per niente.

"Vorrei sentirti esporre qualche argomento. Sai, fra qualche mese dovrai sostenere gli esami di maturità." mi dice

"Oh... si, giusto... ecco prof io non ho potuto studiare..." rispondo fingendo una faccia dispiaciuta.

"Spero solo che il motivo per cui non hai studiato sia valido" dice con quella voce da stronzo

"Le assicuro che è un motivo valido" rispondo subito

Lui forse credendo alla mia bugia non mi fa più domande, continuando la lezione sempre con il suo sguardo su di me.

2 ore dopo

"Bene ragazzi, potete cominciare a uscire!" Dice lui

Queste due ore sono state un' inferno. Mi ha stuzzicato per tutta la lezione mettendomi in imbarazzo davanti ai miei compagni. Uscendo dalla classe incontro Hayes che mi abbraccia.

"Nanetta miaaa!! Come stai??"

"Oh bene... sai quanto odio essere chiamata nanetta!" Rispondo infastidita

"Ma se sei nanetta!" Rispendo con il suo sorriso.

"Smettila" rispondo fredda staccandomi da lui

"Daii lo sai che ti voglio bene!!" mi dice abbracciandomi

A quel contatto scoppio a piangere. Forse per il nervosismo accumulato.

"Cry? Cos'è che non va? Perché piangi?" Domanda lui preoccupato

"No niente... È tutto ok..." rispondo sighiozzando

"Cry lo sappiamo tutti e due che non va per niente bene!" Risponde lui

"Dai vado a sciacquarmi la faccia" mi stacco

Prima di andare verso il bagno gli do un bacio sulla guancia. Cammino con la testa bassa sovrastata dai pensieri. Essendo sopra pensiero vado a battere contro qualcuno, alzo la testa ed è proprio lui Bryan O'Connell.

Lo guardo con gli occhi lucidi, per il pianto di prima, lui mi osserva preoccupato. Poco dopo mi tira per un braccio andando verso un corridoio appartato.

"Perché piangi?" Mi domanda

"E me lo chiedi pure?" Vorrei rispondere ma mi limito a dire

"Non sono cose che le riguardano" continuo per poi incominciare a camminare verso l'uscita.

Come sempre però lui mi tira il braccio e mi porta davanti a se.

"La deve smettere di tirarmi per il braccio, cazzo!" rispondo infuriata

"La devi smettere di evitarmi, cazzo!" Risponde lui con lo stesso tono

"Mi lasci in pace, la prego!" lo supplico con le lacrime che solcano le mie guance.

"Vieni con me, dobbiamo parlare in un posto più sicuro e non qui davanti a tutti" dice lui

Lo seguo in silenzio, non ho voglia di litigare. Ci incamminiamo verso la prima aula vuota che troviamo. Io entro e lui chiude a chiave la porta.

"Crystal, che succede?" Mi domanda guardandomi intesamente

" Non le importa" rispondo fredda

"La smetti di fare la stronza?"

"La smette di torturarmi?" Rispondo con un'altra domanda

"La smetti di rispondere alle mie domande con altre domande?" Risponde lui

"Sta facendo la stessa identica cosa lei" rispondo

"Okay basta... cosa succede?"

"Me lo chiede anche??? Con quale coraggio??? Prima mi bacia e due secondi dopo avventa le labbra di quella troia di Jessica??" Domando incazzata nera, con le lacrime che scendono sul mio volto.

"Ah era questo il motivo?"

"È inutile parlare con lei" non può capire il mio stato d'animo

Non voglio stare in una stanza da sola con lui, cercando di risolvere dei problemi che lui neanche vuole prendere in considerazione. Vado verso la porta aprendola. Ma lui mi blocca.

"Ti giuro che un giorno capirai tutto... Non ora, ma un giorno la verità verrà a galla...fidati"

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