Recensioni Opalescenti

By GemmeDaScoprire

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'L'apoteosi del Caos' di Lily_Vi

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By GemmeDaScoprire

Prima candidatura per Gemme - Fantasy

L'apoteosi del Caos deve ancora essere malleata per poter diventare una gemma, nel frattempo prende posto tra gli opali nella speranza che in futuro con una piccola revisione possa aspirare a far parte delle Gemme brillanti!

Titolo: L'apoteosi del Caos

Autore: Lily_Vi

Genere: Fantasy

Sottogenere: Angeli e Demoni

Trama: All'origine di tutto vi erano l'Ordine e il Caos, due entità distinte ma inseparabili, così opposte ma alla fine l'una indissolubilmente legata all'altra. Esse provocarono conseguenze inaccettabili, trascinando nella loro eterna lotta anche le città di Arieth e Ireleth. Si venne a creare così un conflitto inarrestabile per stabilire chi, tra Bene e Male, avrebbe dovuto vincere sull'altro. Da sempre luce e ombra si scontrano per conquistare il primato ma fino ad ora nessuno sembra aver avuto la meglio. Questa storia parla di una giovane ragazza che nasconde dentro di sé qualcosa di incredibilmente pericoloso e allo stesso tempo magnifico. Da un passato tumultuoso farà ritorno alla luce colei che forse ristabilirà o addirittura stravolgerà, le sorti del destino dell'umanità, lei è Lilith, regina suprema dell'oscuro Caos.

La storia è ancora in corso e nei pochi e piccolissimi capitoli che seguono non è stato facile percepire o delineare in maniera più specifica la trama.

1. Correttezza Grammaticale:

-Punteggiatura.

La punteggiatura per questa storia è un po' come la Kriptonite per Superman; è sicuramente uno dei tanti "punti deboli" che l'hanno penalizzata, privandola dello stile fluido e scorrevole che merita.

Di seguito sono riportati alcuni dei segni d'interpunzione che sono stati posti in modo errato, ad esempio:

-Tendi a mettere virgole di troppo dove non andrebbero e finisci per spezzare o separare un discorso che invece dovrebbe risultare fluido e senza intoppi.

Lily si era allontanata dalle cucine, passando per il retro [...] → Lily si era allontanata dalle cucine passando per il retro;

E rimase da solo, a osservare [...] → E rimase da solo a osservare;

E mentre tutto, nel mondo taceva [...] → E mentre tutto nel mondo taceva;

-Dove le virgole sono necessarie invece non le usi.

-A volte ometti il punto fermo alla fine di un discorso e tendi a non chiudere mai i dialoghi con esso.

-Dimentichi l'apostrofo: Quellinterminabile→ Quell'interminabile;

-Qui hai dimenticato le caporali: Porta a termine il compito → «Porta a termine il compito».

-Quando metti il punto e virgola non lasci lo spazio → ;Su questo. Inoltre la parola seguente non va messa in maiuscolo.

-Nelle citazioni dei pensieri, quando non è opportuno, chiudi il discorso con un punto fermo, invece andrebbe posta una virgola: "Non posso crederci". continuava a ripetersi → "Non posso crederci", continuava a ripetersi.

Ciò succede anche con i dialoghi, tendi a chiudere "sempre" il dialogo con il punto al di fuori delle caporali. Quando sono presenti dei dialoghi, invece, ci sono delle regole da rispettare, perciò bisogna prestare attenzione all'uso dei segni di punteggiatura poiché molte volte potremmo sbagliare. Non sempre vanno posti all'esterno e non sempre all'interno delle caporali, ciò dipende dal filo del discorso.

Una cosa molto importante da specificare è che le caporali non possono essere sostituite con i segni maggiore (<) e minore (>), che hai a disposizione sulla tastiera. Per trovare le caporali devi accedere al menù "Inserisci" → Caratteri speciali. Oppure puoi semplicemente attivare il Bloc Num che trovi sempre sulla tastiera e tenendo premuto Alt, inserisci il codice "0171" e "0187" che sarebbero rispettivamente « e », come vedi sono ben diverse da quelle che usi tu: << e >>*

*Tutt'altra storia se invece scrivi da cellulare, in questo caso potresti cambiare le caporali con i trattini → -, o con le virgolette " ".

- Verbi.

Per la scelta del tempo verbale da utilizzare c'è chi va sul sicuro prediligendo il presente c'è chi invece si tuffa nel passato, ma non sempre la strada più breve è anche quella più facile. L'autrice ha scelto di narrare usando come voce verbale il tempo imperfetto ma ha avuto non poche difficoltà e durante la scrittura ha perso di vista il suo metodo iniziale e ha fatto un bel po' di pasticci intervallando un tempo (imperfetto) all'altro (soprattutto il presente, passato remoto, passato prossimo, trapassato prossimo). A mio parere la scelta dell'utilizzo del tempo verbale sarebbe dovuta ricadere sul passato, poiché questo tipo di narrazione lo richiedeva, infatti in alcuni punti è stato inserito, poi l'autrice ha tentato di proseguire con l'imperfetto e infine è tornata al passato e, ahimè, ci sono stati alcuni casi in cui esso stonava a tal punto che è stato necessario apporre delle modifiche.

Alcuni esempi:

-Questa storia ha inizio [...] → ebbe inizio;

Le tenebre avevano invaso tutto [...] → Invasero tutto;

Lily cercava di ritrarre la mano [...] → cercò;

Una forza invisibile la stava trattenendo [...] → la trattenne;

Come se tutto il sangue che aveva in corpo evaporasse [...] → stesse evaporando;

Le urla di dolore le straziavano la gola [...] → le straziarono;

Osservavano la coltre di nubi [...] → Osservarono;

Ed è per uno di quei nobili [...] → Ed era;

Lo scopo che lo portava fin lì [...] che l'aveva portato;

Fu consumata del tutto [...] → Si era consumata del tutto;

Held'horat si ritrovò invasa [...] → Si era ritrovata invasa;

L'incubo ha inizio [...] → L'incubo aveva inizio o era iniziato;

Si riunita [...] → Si era riunita.

Si arrivò a prendere una decisione[...] → Si prese una decisione o si arrivò a una decisione;

Del quale nessuno conoscesse le origini [...] → conosceva le origini.

Aveva poi impiegato così tanto tempo a riprendersi che non si accorse minimamente di ciò che stava accadendo [...] → che non si era accorta;

- Altro.

Durante la lettura ho notato che spesso e volentieri i pensieri vengono riportati in tre modi diversi, ciò avviene differentemente in ogni capitolo, specialmente in quelli dove si intervalla il cambio dalla protagonista femminile a quello maschile, ossia:

- 1°: Scrivi la frase in corsivo e tra virgolette; → "Nemmeno i porci vengono trattati così"

- 2°: Scrivi la frase in corsivo e in grassetto; → Era forse successo qualcosa che non ricordava?

- 3°: Tendi a non mettere quasi mai il punto alla fine di ogni pensiero. → "Nemmeno i porci vengono trattati così"

Il giusto modo di riportare "il pensiero" in un racconto è quello di scegliere una sola modalità e di usarla per tutta la narrazione.

Esempio:

1°: "Nemmeno i porci vengono trattati così."

2°: Nemmeno i porci vengono trattati così.

-Lasci spazi di troppo quando apostrofi le parole.

Esempio:

-All' estremità;

-All' entrata;

-Quell' atteggiamento.

E' → È (Bloc Maiusc attivato + Alt + 0200)

A volte si fanno delle doppie negazioni che non sono assolutamente necessarie: Non per questo però non erano temuti.

Qui di seguito ti riporto alcune frasi che secondo me andrebbero riviste.

-Perse la coscienza [...] → perse coscienza o conoscenza;

-Il corpo di Lei [...] → Il corpo di lei;

-Alex dedusse che si trattava un invito [...] → di un invito;

-Mentre gli altri si iniziarono [...] → il riflessivo non serve e la frase va bene così: Mentre gli altri iniziarono;

-Barcollava di qua e di là cercando di correre, in un certo senso;

-Sentì le lacrime le rigarono il volto [...] → Sentì le lacrime rigarle il volto;

-Non risparmiava niente al suo passaggio [...] → nessuno oppure niente e nessuno;

-Ebbero origine due forze, l'una opposta dell'altra [...] → L'una l'opposto dell'altra oppure l'una opposta all'altra;

-Obbiettivo → Obiettivo;

-Vi saltò sopra: da sopra poteva vedere;

-a lei? non [...] → Non. Dopo i punti esclamativi o interrogativi la parola seguente va posta in maiuscolo;

-Quando si trovava in battaglia -: scese [...] → il trattino non serve;

2. Narrazione:

La narrazione è in terza persona, a volte intervallata dal cambio tra un personaggio e l'altro per poi ritornare al narratore onnisciente.

-Terminologia. Ho apprezzato molto i termini usati per i luoghi, per le persone e per le armi. Sono belli, diversi e particolari; e sono serviti a rendere la storia più ricca e vivace. Peccato soltanto per il nome della protagonista, Lilith, che ormai è scontato, poiché molto frequente in storie simili e non solo. Il corredo di vocaboli di cui l'autrice ha fatto uso sono di registro medio o comune. A volte, però, termini come: Ordine, Caos, Vuoto e Nulla sono posti in maiuscolo mentre bene e male in minuscolo, quando nella storia si specifica chiaramente che queste due entità del presente non sono altro che l'Ordine e il Caos del passato, in tal caso dovrebbero essere poste sempre in maiuscolo.

- Descrizioni.

In alcuni capitoli, come per esempio quelli iniziali ci sono molte descrizioni, soprattutto del luogo e delle azioni che coinvolgono o che svolge Lily. Esse sono ben strutturate e dettagliate ma leggendo nel complesso si ha l'impressione che manchi qualche piccolo tassello. Ad esempio nel prologo parli delle grandi e rigogliose terre di Isha'rath e della loro divisione ma non spieghi come esse si siano effettivamente divise né quando. Sappiamo soltanto che tra Arieth e Ireleth si trova anche il piccolo feudo neutrale di Held'horat. C'è un altro esempio che vorrei farti presente per far capire meglio ciò che intendo: tu hai descritto Lily nel prologo mentre per Alexius non hai speso nemmeno un rigo e ti sei concentrata sulla descrizione dei Rashat, i cavalca-ragni che sì, è sicuramente una descrizione interessante e davvero coinvolgente, ma avrei preferito sapere anche l'aspetto del guerriero così da immaginarlo nelle sue vesti, invece so soltanto che ha i capelli lunghi e gli occhi penetranti.

Quando descrivi gli ambienti a volte lo fai in maniera dettagliata tanto da far stupire per la bellezza di tali luoghi altre volte in modo generale e questo lascia un po' l'amaro in bocca. Parli di tante cose: molti luoghi, città, tanti personaggi e questo talvolta può confondere. In alcuni punti mi è quasi sembrato di ritrovarmi tra le terre del Signore degli anelli e questo mi ha piacevolmente incantata. Il tutto però ha sempre quel qualcosa che manca. Una divisione, logica e strutturata che farebbe capire meglio sia nel complesso che nel dettaglio ogni singola cosa.

A volte è poco ciò che dai come spunto e ci si confonde cercando di capire l'origine e la locazione di ogni nuovo luogo che citi. Stessa cosa per gli avvenimenti, anche se sono in parte descritti, in alcune parti risultano poco chiari e ammassati, proprio perché sono narrati in modo frettoloso. Anche per i personaggi -tranne per Lily/Lilith- accade la medesima cosa, vengono esposti in maniera superficiale, e se ne introducono tanti altri a distanza di poco tempo.

Ci sono tanti nomi e molti altri luoghi, dovresti cercare di dare a ognuno un ruolo definito all'interno della storia; e non soltanto spiegando chi è quel personaggio in breve ma fare in modo che sia collegato anche con tutto il resto senza far confondere il lettore che, seppur rileggendo tante volte non riesce a comprendere il nesso che unisce le varie vicende, perché un minuto primo siamo in un luogo e in un tempo e il secondo dopo da tutt'altra parte. Per esempio avresti potuto collocare il ritrovamento di Lilith nel prologo e concentrarti sulla guerra nei capitoli a venire (anche se non ho ben capito se la guerra in questione sia avvenuta in passato oppure no, tanta è stata la mia confusione), spiegandone le cause e le origini e introducendo ogni nuovo personaggio che interagisce con Lilith in modo appropriato.

Sei davvero brava con le descrizioni, l'ho potuto notare in alcuni punti, per esempio quando descrivi la Città Paradiso, i Forgiatori, il nido del drago per non parlare delle descrizioni di Lilith che sono davvero eccezionali, ecco, tutte queste cose mi hanno fatto impazzire di gioia, il fatto è che ti soffermi molto su una cosa e poi tralasci le altre, che sono ben più importanti; le capacità ci sono, basterebbe soltanto un po' d'impegno in più e saresti in grado di creare meraviglie.

- Dialoghi.

I dialoghi sono interessanti anche se a volte risultano essere brevi poiché in alcune parti sono quasi del tutto inesistenti, forse a causa dei capitoli corti, mentre in altri prendono pieno possesso del testo. Nonostante la semplicità non risultano quasi mai irriverenti o scontati; diciamo che vanno di pari passo con il resto del testo.

- Ritmo della narrazione.

Il ritmo della narrazione è essenziale per capire le tempistiche delle storia e per dare un impatto maggiore o più lento alle varie scene e agli avvenimenti. All'inizio dell'analessi del primo capitolo il ritmo è scandito e regolare mentre proseguendo, già a fine capitolo, si nota un netto cambiamento. Il tempo diventa più incalzante, ci si lascia alle spalle la narrazione degli eventi passati (che durano comunque poco; qualche paragrafo) e intrecciamo gli avvenimenti della vita della protagonista prima della sua rinascita. Ci viene detto in grandi linee qual'è la sua vita e subito dopo il tempo subisce un mutamento e le azioni avvengono in maniera così accelerata che in un attimo dobbiamo prepararci alla sua fuga dal castello, al suo ritrovamento da parte di Alexius e alla sua rinascita. Ciò avviene nei primi capitoli, proseguendo ci si ritrovava catapultati avanti nel tempo di sette mesi, in un ambiente nuovo, con personaggi mai visti ed una protagonista che si stenta a riconoscere poiché subisce una profonda mutazione. Tempo e luogo sono ben scanditi, si capisce perfettamente che ci troviamo nel medioevo grazie alle piccole parti in cui sono citati i signori feudali e le loro terre. Mi è piaciuto molto questo tuo modo di dare spazio anche a chi non partecipa in prima linea, non soffermandoti soltanto su Arieth e Ireleth ma dando un copione anche a quel piccolo sfondo in lontananza di cui la popolazione fa parte.

2. Analisi completa delle tematiche:

Le tematiche sono scarne e, a parte l'incipit iniziale che dà una panoramica generale su elementi distinti come il bene e il male, non abbiamo altro; si accenna brevemente alla reincarnazione ma non è sviluppata nel dettaglio. Altri dettagli riguardano una lunga guerra tra Caos e Ordine che perdura da anni lontani.

3. Originalità:

- Impatto iniziale.

L'analessi iniziale è molto interessante, rievocare eventi accaduti in ere antecedenti al tempo in cui si narra cattura sin da subito il lettore, introducendolo alla visione generale e quasi completa dei fatti avvenuti in quel passato molto lontano e di cui non siamo a conoscenza. Peccato per la modalità di scrittura che, l'attimo prima sembra stia per donare in abbondanza e un secondo dopo si riprende già tutto; è come entrare in un enorme panificio, aspettarsi tante pagnotte e alla fine ritrovarsi soltanto con delle misere briciole. Anche l'uso scorretto della punteggiatura ha influito parecchio rendendo il testo un po' pesante.

- Originalità della storia nel complesso.

La storia nel complesso ha un'originalità nella media, ancora una volta siamo partecipi dell'eterna lotta tra bene e male; qui hanno nomi diversi, abbiamo delle divinità, il Caos e l'Ordine e di come l'uno non possa esistere senza l'altro. La cosa davvero originale sono i nomi, davvero, io li ho amati.

- Originalità del titolo.

Essendo una patita di Miti e Leggende il titolo ha catturato sin da subito la mia attenzione. L'apoteosi ha diversi significati ma in antichità era considerato un rito o una cerimonia attraverso il quale si "glorificavano" o "divinizzavano" imperatori, eroi e a volte anche i defunti. In questa storia però l'apoteosi è intesa come un'ascesa, un'acquisizione di un potere tale da rendere immortali. Quindi sì; è senza dubbio un titolo interessante e originale.

4. Analisi delle falle:

Le falle sono tante, partendo dal tempo di narrazione che cambia da un capitolo all'altro, alla punteggiatura e anche ai verbi. Quello che manca è sicuramente un inizio ben strutturato e uno svolgimento ben delineato, c'è un breve inizio e un prologo che dovrebbero essere sviluppati meglio; bisognerebbe soffermarsi anche sui dettagli, spiegare il modo in cui avvengono i fatti con meno fretta, arricchire il testo delle informazioni che servono per chiarire gli avvenimenti, le descrizioni e i personaggi e farlo impiegando più di due o tre righi o mezzi capitoli.

Esempio:

-Le grandi e rigogliose terre di Ishà' rath si ritrovarono ben presto divise: da anni ormai le città di Arieth e Ireleth avevano dato il via a un'incessante lotta di potere [...] → Se metti i due punti ci si aspetta che venga spiegato il motivo o la modalità in cui sono evolute le cose, quindi, perché non specificare come è avvenuta la divisione delle terre si Isha'rath?

- Contraddizioni: Arrivati ad un certo punto parli di Mahal' krath e di come lui sia morto ed abbia lasciato la sua eredità ad Alexius, ma nel capitolo dopo e in quelli successivi fino all'ultimo, narri le vicende di Lilith e Mahal' krath come se quest'ultimo fosse ancora vivo. Tutto questo mi ha confusa e non poco, quando mi sembrava di andare avanti, ecco che il capitolo dopo tornavo magicamente indietro. Quindi mi sono chiesta: non starà mica parlando della vita di Lilith prima della reincarnazione? Se si, allora perché narri sette mesi dopo il suo ritrovamento e poi ritorni al passato senza avvertire? Se vuoi narrare fatti antecedenti al tempo in cui stai narrando ti consiglio di usare dei Flashback, altrimenti causerai soltanto una gran confusione. Per tutta la lettura ho avuto questa difficoltà, tanto che mi sono ritrovata a rileggere i capitoli più e più volte per cercare di capire.

- Pezzi mancanti.

Quello che manca è sicuramente la struttura. Lo schema narrativo dovrebbe rispecchiare lo stile usato ed essere coerente con tutto il resto.

Per fare ciò ti consiglierei di partire da alcune basi e creare una specie di scaletta con cui poterti aiutare:

-Inizio, svolgimento, conclusione;

-La trama;

-Il tempo;

-Il periodo storico (se occorre);

-Il luogo;

-Il metodo di narrazione (punto di vista);

-I personaggi principali e quelli da introdurre nel corso degli eventi;

-Gli antagonisti;

-Le descrizioni dei personaggi, dei luoghi, delle azioni e delle vicende;

-Le tematiche.

- Altro. /

5. Caratterizzazione dei personaggi:

Abbiamo tanti personaggi, qualcuno appare soltanto per un breve tratto come la vecchietta al primo capitolo, altri si incontrano via via che la storia prosegue. In ogni capitolo si fa la conoscenza di un nuovo personaggio e tanti, a volte, sono introdotti tutti insieme in un capitolo. Il personaggio più delineato e caratterizzato è senza dubbio Lilith, alla quale è lasciata la maggior parte della narrazione; di lei sappiamo che è la reincarnazione della Regina Oscura del Caos, appare forte e invincibile davanti al suo popolo ma dentro anche lei è assalita da mille dubbi e preoccupazioni, come se fosse una semplice umana. Questo è dovuto forse al fatto che prima della sua rinascita aveva vissuto un'esistenza da comune mortale. Altro personaggio importante è Alexius, compagno di Lilith; lui è il comandante dell'esercito dei Rashat ed è anche colui a cui era stato affidato il compito di ritrovare Lilith. La sua caratterizzazione è poco sviluppata ma da quel poco che ho appreso, nonostante sia un guerriero forte e spietato anche lui possiede un cuore dolce e sensibile.

Molte altre figure vengono introdotte andando avanti con i capitoli ma essendo così corti non si ha il tempo di specificare nel dettaglio la loro emotività, il loro carattere e via dicendo. Per esempio Urius, Arthian e Aureus, se sono così importanti per la storia dovresti dare loro maggiore spazio.

6. Coinvolgimento emotivo:

La cosa che sicuramente ha suscitato il mio interesse è stata la costruzione dei luoghi contornati da tutti quei bei nomi, la presenza di un drago ha alimentato la mia voglia di sapere di più ed ho potuto apprezzare le piccole chicche che l'autrice ha sparso per il testo stupendomi all'improvviso, anche il finale dell'ultimo capitolo mi ha colpito e mi ha lasciata col fiato sospeso, ma gli altri così brevi non sono stati in grado di fornire tante informazioni e ciò mi ha lasciata un po' delusa. All'inizio ero davvero entusiasta, scrivi molto bene, descrivi la quasi totalità delle cose in modo da far percepire al lettore lo scenario e le azioni e questo mi è piaciuto particolarmente. Appena ho letto Ordine e Caos i miei occhi si sono illuminati e la mia speranza si è accesa, credevo di aver trovato qualcosa di nuovo, di mitologico e di stranamente diverso, e forse così è stato, da una parte, ma, andando avanti l'autrice ha rischiato di cadere nella solita banalità, facendo scemare la mia cocente emozione. Spero che col proseguire della storia riuscirai a creare un bel po' di suspense.

7. Breve recensione della copertina:

- Quanto attira a prima vista.

Se mi fossi trovata in negozio di videogiochi questa copertina avrebbe sicuramente attirato la mia attenzione; per il libro invece non credo sia molto adatta. Non trasmette abbastanza.

- Sintonia degli elementi.

Il Font usato per il titolo non è adatto al tipo di storia, stessa cosa per il nome dell'autore, il primo non rende abbastanza l'idea di Fantasy e il secondo andrebbe bene per un Horror. I colori sono scuri, cupi e l'immagine risulta sgranata. Inoltre, la disposizione dei personaggi, a mio parere andrebbe modificata, mettendo Lilith in primo piano, dato che la storia sembra girare sempre intorno a lei. Ti consiglio di trovare gli elementi chiave che caratterizzano la storia e di basarti su quelli per creare una nuova copertina; se non ne sei capace puoi sempre affidarti a qualche brava/o grafico/a presente qui su Wattpad. Sono sicura che sarebbero senz'altro felici di aiutarti. E poi perché non cominciare da una buona copertina per creare qualcosa di spettacolare? Le basi sono sempre essenziali per costruire qualcosa di solido.

Consiglio finale:

Il mio consiglio è quello di rivedere tutta la storia, magari cerca di fare una scaletta e di seguire un ordine temporale. Gli episodi che secondo te sono importanti per far capire tutto il resto, invece di disporli a caso nel testo potresti unirli e creare un prologo bello corposo. Non lasciarti trasportare dalla voglia di far sapere tutto e subito, dosa le scene con calma e scegli il punto esatto in cui introdurle per stupire ed emozionare.

Narra scegliendo il punto di vista che più ti aggrada. Cerca di focalizzarti su un personaggio per volta, collocandolo al posto giusto, senza confusione e magari descrivendolo in modo che non appaia come un automa che svolge i compiti che tu gli dai. Presta attenzione al tempo, ciò che è nel passato deve rimanere nel passato e se vuoi riportarlo usa dei flashback o delle analessi proprio come hai fatto all'inizio. Non confonderti con i tempi verbali, se scrivi al passato o all'imperfetto poi non puoi mettere delle frasi al presente, a meno che non siano dialoghi o pensieri. Cerca di pensare come un lettore e staccati per un attimo dalla mente dello scrittore, scrivi capitoli più lunghi e con molta più trama, specifica il perché delle cose; se non sei tu a spiegarlo, noi non saremo mai in grado di capire. Sei partita da un Mito interessante, sviluppalo meglio così da non cadere nel banale perché ne hai le capacità, hai creato alcuni luoghi e delle creature fantastiche, cerca di fare lo stesso anche con il resto e vedrai come la tua storia diventerà una bellissima gemma.

#GmS!

Recensione a cura di:

Ti chiediamo in più di aggiungere il nostro bollino e il nostro tag alla storia per far vedere la tua partecipazione a questa iniziativa, perché l'abbiamo notata mancante di questi requisiti al momento della pubblicazione di questa recensione.

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