Stavano continuando a baciarsi.
Era come se non si volessero più separare.
Oramai si erano lasciati andare e non volevano più fermarsi.
Erano tutti e due rossi e benché fosse abbastanza freddo quella sera loro due erano bollenti.
Non riuscivano più a smettere di baciarsi, era troppo tempo che lo agognavano e non volevano né potevano fermarsi.
Il loro bacio si fermò quando sentirono Aaron nitrire sonoramente.
Credendo fosse successo qualcosa, tutti e due di scatto si staccarono, interrompendo il loro momento magico.
Matthew andò a controllare, e una volta accorto che effettivamente non era nulla di grave tornò da Leila che nel frattempo era seduta ad osservare il mare con le ginocchia al petto.
Ovviamente lui si era accorto dell'evidente tristezza nel volto della ragazza, ciò non toglieva però la felicità nel bacio che c'era stato tra i due poco prima.
Quando lui si sedette di fianco a lei non esitò a domandarle il perché di quello sconforto.
«Ehi. Cosa succede?»
La fanciulla lo guardò con le lacrime agli occhi, di nuovo.
«Succede che sto male. Sto male perché vorrei averti ma non posso. Nel senso che non posso stare con te liberamente. È la mia vita che me lo impedisce. Se solo io fossi stata meno importante di quello che sono... è tutta colpa mia....»
Lui la guardò come per confortarla.
«Non ha alcuna importanza. L'importante è che noi due ci amiamo, e nulla potrà dividerci. Come hai detto tu, due anime rimarranno per sempre legate, nonostante tutto. E non dire più che sei un problema. Io ti amo Leila. Non mi interessa di tutto quello che ci divide. Voglio stare con te.»
Era la prima volta che la principessa si sentiva così tanto amata da qualcuno. Nemmeno i suoi genitori l'avevano fatta sentire amata così.
Quel "Voglio stare con te." la fece rassicurare, Matthew la conosceva così bene che riusciva sempre a farla tranquillizzare.
Lei si girò a guardarlo negli occhi.
Le lacrime di lei erano ancora presenti sul suo viso.
Lui non esitò ad abbracciarla, in un abbraccio forte, come per farla sentire ancora più vicina a lui.
Oramai tutti i dubbi di lei erano svaniti, ma ovviamente non poté fare a meno di fargli una domanda, era sicura di sé e altrettante volte era il contrario.
«Promettimi che un giorno mi sposerai e vivremo per sempre insieme lontano da qui. Salvami da questo incubo.»
Le disse lei come per avere una conferma.
Lui le asciugò le lacrime ancora presenti sul suo volto: «Lo prometto. Non permetterò mai di sposare uno per cui non provi nulla. Io ti salverò mia principessa. Un giorno ci sposeremo e scapperemo da tutto, saremo solo noi due.»
Quelle parole la rassicurarono.
Le braccia di lui che la stringevano la facevano sentire protetta.
Leila era molto stanca e appoggiò la testa sulle gambe incrociate di Matthew.
Lui le accarezzava i folti capelli castani.
Ad un tratto lei domandò:«Raccontami una storia...»
Lui rimase molto perplesso dall'insolita richiesta.
«...come quando io avevo tredici anni...però la devi inventare.» finì lei.
«Ma io non so inventare storie.» rispose lui.
«Non importa. Non importa se non ha senso, mi basta sentire la tua voce.»
Matthew allora iniziò a raccontare mentre accarezzava il viso dell'amata:«C'era una volta un fiore...» disse lui guardando il cielo stellato.
«...quel fiore era uno dei più belli del mondo. Tutti avrebbero voluto raccoglierlo se lo avessero trovato...»
Leila si stava incuriosendo ma nel frattempo i suoi occhi si stavano pian piano chiudendo.
«Continua...» sussurrò.
«Un giorno lo trovò un un uomo. Poteva raccoglierlo, ma non lo fece.
Lo innaffiò ogni giorno. Lui amava quel fiore...»
Leila ormai era nel mondo dei sogni e Matthew se ne accorse.
Era come se fossero tornati indietro nel tempo, come quando lei aveva tredici anni e lui diciannove.
In quel momento pensò che era molta l'età che li divideva, ma che comunque non era rilevante.
Lui sussurrò sull'orecchio a lei anche se non poteva sentire:«Buonanotte. Sappi che io sarò per sempre qui con te.»
Lui si spostò delicatamente vicino a lei, con il suo braccio sotto la schiena di lei.
In men che non si dica anche lui la accompagnò in un sonno profondo.
***
Ormai il sole era all'orizzonte e gli occhi di Matthew si aprirono per il fastidio della luce del sole.
Si strofinò gli occhi e si accorse che al suo fianco non c'era Leila.
Una volta alzato vide che la principessa era con i piedi dentro l'acqua.
Certe volte faceva cose insolite, ma era proprio per questo che la amava più di ogni altra cosa al mondo, era così bella e strana in ogni minimo particolare.
Una volta accorta che Matthew si era svegliato Leila non esitò a chiamarlo.
Sembrava più felice della sera prima..
«Vieni Matt!! L'acqua è tiepida.» disse la ragazza.
«Ma poi mi bagno!» rispose lui
«Non fare il bambino!»
Il sorriso di lei lo incoraggiò ad avvicinarsi.
Però Leila quando lui si avvicinò gli schizzò l'acqua addosso.
«Come osi?» rise lui imitando una voce spaventosa.
Lei scoppiò in una sonora risata, e lui per vendicarsi schizzò altrettanta acqua addosso a lei.
Tutti e due ridevano.
Per un momento erano tornati bambini, perché è anche questo l'amore, divertirsi come bambini.
Si rincorrevano e ridevano schizzandosi l'acqua addosso.
Erano tutti e due bagnati fradici.
Finché si fermarono uno di fronte all'altro.
Si guardarono intensamente negli occhi.
Gli occhi verdi di lei incontrarono quelli color ghiaccio di lui e per un attimo tutto quello che c'era attorno si fermò.
Avevano tutti e due il fiatone.
Lui le prese i polsi e accompagnò le braccia di lei attorno al suo collo.
Lui le stringeva la vita.
Non si baciarono in quel momento.
Si limitarono soltanto ad appoggiare le proprie fronti l'una sull'altra e a guardarsi sorridendo.
Anche se le loro labbra non si toccarono, comunque la stessa emozione era presente in tutti e due.
Non si parlarono, i loro sguardi dicevano già tutto.
***
Per fortuna Matthew aveva una coperta per asciugarsi.
Erano a vedere la riva del mare tutti e due sotto la stessa coperta che li riscaldava ben poco.
«Non trovi che sia bellissimo il mare di mattina?» domandò Leila tra le braccia di Matthew.
Lui la guardò e poi rispose.
«Hai ragione. Ma il tuo sorriso di primo mattino è mille volte meglio.»
«Adulatore.» ridacchiò la fanciulla mordendosi le labbra.
Matthew si accorse che il sole era quasi completamente sorto e non poté fare a meno di guardarla come per domandarle quando aveva intenzione di tornare a casa, perché sicuramente i genitori di lei si stavano preoccupando.
Non voleva domandarlo per non essere sgarbato, ma la ragazza quando vide lo sguardo di Matthew non poté non capire cosa frullava nella testa dell'amato.
Subito ella si irrigidì, e si voltò verso il mare.
«Lo so a cosa stai pensando, e si, tornerò.
Ciò non toglie che sia ancora arrabbiata con i miei genitori.»
Nel volto di lui comparve un piccolo sorriso.
Lei si tolse la coperta e si alzò.
«Tu vai Matt. Io tornerò tra un'ora.»
Matthew si alzò anch'esso e le prese le mani tra le sue.
«Promettimi che tornerai.» quasi la implorava in ginocchio.
Lei annuì.
«Come potrei non farlo? Quella è la mia casa. Però tornerò soprattutto per te.»
La fanciulla gli accarezzò la guancia sorridendo.
«Ora vai Matthew. Di' ai miei genitori che non mi hai trovata. Una volta tornata mi assumerò io le colpe di tutto.»
Lui non fece altro che annuire, però prima di andarsene le sussurrò all'orecchio : «Comunque vada, sappi che ti amo.»
La fanciulla arrossì e il servitore si incamminò per andare a prendere il suo cavallo.
Prima di andarsene la ragazza lo chiamò: «Matt.Aspetta.»
Lui si fermò e si girò a guardarla, come se sapesse già quello che la principessa stava per fare.
Lei si diresse verso di lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
Lui le cinse la vita per tenerla ancora più vicina a sé e insieme assaporarono quel bacio.
Però quel bacio non era solo passionale, quel bacio voleva principalmente dire "io ci sarò sempre per te, ti aspetterò. Io sarò qui."
Era un bacio costruito su un'amore durato per anni.
Quel bacio era uno scambio reciproco di promesse senza nemmeno dire una parola.
***
Matthew era tornato al palazzo e non era per nulla felice.
Era sicuro che il re e la regina lo avrebbero odiato, anzi, peggio.
Il re e la regina avevano passato la notte insonne, erano in pena per la loro figlia.
Erano preoccupati, molto.
Forse avevano sbagliato i modi, ma ormai la frittata era fatta.
Il re era seduto sul trono con un volto assorto.
Una volta entrato Matthew, un barlume di speranza si accese negli occhi del sovrano che andò subito a chiamare la consorte.
Il servitore si inchinò dinnanzi ai sovrani e con un filo di voce disse:«Sire, maestà sua regina, ho passato tutta la notte a cercarla, ma non l'ho rinvenuta...»
I loro volti si spensero ancora una volta.
Il sovrano diventò freddo e stava per mandare via Matthew quando l'enorme portone del palazzo si aprì.
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Nota autrice
Ma ciauu!!
Come state?
Scusate se non ho aggiornato la settimana scorsa ma non ho avuto molto tempo e quindi per farmi perdonare vi ho scritto esattamente 1527 parole di Royal love😂😂😂.
No comunque spero vi sia piaciuto perché ci ho messo abbastanza a scriverlo.
Vi ringrazio per le stelline che mi lasciate e in particolare ringrazio moonlightswriter e merysampa che seguono sempre la mia storia💕💕💕.
Ora vi lascio.
Ciaoo💕