You stood by me. || Ziam Mayn...

By azraelmayne

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L'essere più insignificante al mondo? Zayn Jawaad Malik. L'essere più decerebrato al mondo? Zayn Jawaad Malik... More

Prologo.
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By azraelmayne

"Di chi è stata l'idea di merda di comprare un albero il giorno della Vigilia per addobbarlo?"
"La tua, Boo Bear, la tua..."
"Allora rettifico: perché la mia idea brillante di addobbare un albero qui in baita deve essere rovinata da Niall e Josh che preferiscono impiccarsi con le luci colorate, invece che metterle sull'albero in questione?"
"SAPETE CHE SONO INCAPACE AD ADDOBBARE L'ALBERO, NON ROMPETE! PIUTTOSTO AIUTATECI!"
"ORA TI FOTTI, HORAN!"
"BRUTTO NANO MALEFICO!"
"BRUTTO BRUFOLO ERUTTANTE!"
"AIUTATE ALMENO ME!"
"JOSH!"
"Persino il tuo ragazzo ti lascerebbe in quelle condizioni!" lo prese in giro Louis, correndo successivamente in camera, non appena sentì il suo cellulare squillare.
"Vieni qui, Niall!" roteò gli occhi Harry, aiutandolo.
"Mi passi quella decorazione?" chiesi a Zayn, ridacchiando per la scenetta.
"AHIA, HARRY! I CAPELLI!"
"MA SE STO SCIOGLIENDO I NODI ALL'ALTEZZA DELLE ASCELLE!"
"Ecco..." mi rispose Zayn, passandomi la decorazione a forma di angelo con l'aureola brillantinata. La appesi ad un ramo libero, controllando come stesse procedendo il tutto. Mancavano solo le lucine con cui si erano impigliati i ragazzi, e la stella in cima. Sorrisi al pensiero di Louis e del fatto che abbia avuto un'idea simile. Si dimostrava sempre scostante, cinico, quasi disgustato dalle tradizioni, ma tutti sapevamo che, alla fine, era proprio lui il primo ad avere il cuore tenero. Ed eravamo tutti a conoscenza di quanto ci tenesse a festeggiare - non solo il Natale, ma anche il suo compleanno - al meglio, circondato da affetto e complicità. Sentiva, ovviamente, la mancanza della sua famiglia in questa circostanza, e chissà. Magari era stato proprio questo ad incentivarlo ad organizzare qui in baita qualcosa che non lo facesse sentire fuori posto. Gli avevamo anche consigliato di tornare prima dalla vacanza, ma lui ci aveva subito rassicurato, sostenendo che noi eravamo la sua seconda famiglia e che non si sarebbe mai pentito di festeggiare queste ricorrenze con noi. Fu a quel punto che propose di prendere un albero nel mentre beveva un sorso di tea, quasi come se la cosa non lo toccasse in prima persona. Ad Harry gli si erano subito illuminati gli occhi alla proposta, in quanto, a detta sua, non sarebbe stata la solita, calda e rassicurante atmosfera natalizia senza albero sotto cui mettere i regali. Ma ero sicuro che il suo unico pensiero e scopo fosse quello di rendere felice Louis, e quindi perché non addobbare un albero, regalandogli così un sorriso? Nikki e Roo, dopo colazione, andarono a comprare le decorazioni in un negozietto poco distante, Louis e Josh andarono a scegliere l'albero, mentre Niall, Harry, Zayn ed io facemmo le pulizie, facendoci aiutare da Logan a fare spazio in soggiorno, dove poi avremmo organizzato tutto.
"Ti piace il Natale?" mi chiese improvvisamente Zayn, aiutando Josh nel disincastrarsi dai fili.
"Non particolarmente." ammisi, mettendo sull'albero le ultime decorazioni della scatola. Erano anni, ormai, che tutte le festività mi erano indifferenti.
"Scusate, era la mia famiglia, volevano farmi gli auguri per primi!" ridacchiò sorridente Louis, tornando da noi. Harry gli sorrise tutto fossette, raggiungendolo per poterlo baciare a fior di labbra.
"Mi aiuti con le luci?" gli chiese poi, in tono amorevole.
"Certo, Cuppy!" sorrise il suo ragazzo, accarezzandogli la mano. Allontanò i fili da Niall con sguardo minaccioso, ed il biondo in risposta gli fece una linguaccia.
"Siete stomachevoli!" sorrise Josh, rivolto alla coppia, una volta liberatosi e ringraziato Zayn.
Niall lo raggiunse, addentando un altro biscotto a forma di ghirlanda con glassa verde che aveva preparato Hazel quella mattina stessa.
"Suvvia, Joshie, non capisci? Louis sta solo cercando il modo per dire ad Haz che stasera vuole toppare!"
"Se tu iniziassi a strozzarti con quel biscotto, Horan, ed io avessi una confezione di latte in mano, sappi che preferirei versarmelo tutto nei pantaloni, invece che darlo a te!"
"Louis!" lo riprese ridendo Harry.
"Infame!" si imbronciò Niall, masticando comunque con più calma il biscotto.
"Pulce, la mamma e Yaser insieme a Nikki e Logan, sono andati al centro benessere, giù al villaggio." mi avvisò Ruth, sbucando dalla cucina. "LORO A DIVERTIRSI RILASSANDOSI IN UNA SPA, ED IO A SOPPORTARE VOI BRANCO DI DEFICIENTI. SENZA PAROLE, CHE SCHIFO LA VITA!"
"Ma sentitela!" sbuffò Louis, alzandosi sulle punte per completare l'albero con le luci colorate, aiutato da Harry.
"Ma se siamo la compagnia ideale per divertirsi!" asserì Niall, incrociando le braccia al petto.
"La convinzione fotte la gente, biondo." gli rispose Ruth, guardando poi l'albero. "Mh, sembra triste, visto così."
"Come può un albero apparire triste?" chiese Josh, alzando un sopracciglio.
"Magari ha solo bisogno di un abbraccio!" ironizzò Niall.
"Ci penso io!" mi avvicinai all'albero scherzosamente, per poi circondarlo con le mie braccia.
"Non lo sta facendo davvero." scosse la testa Ruth, in un facepalm.
"Payno, ma che cazzo fai?" chiese Louis.

"Colui che abbraccia gli alberi." affermai, quasi imbronciato. Qualche secondo dopo fui raggiunto anche da Niall ed Harry, che risero della situazione.
"Gli orsi-abbraccia-tutti dei poveri..." rise Josh.
"E' ufficiale. Siamo degli idioti." sorrise Louis, osservandoci.

"IO INTENDEVO CHE MANCA QUALCOSA IN CIMA!" strillò esasperata Roo, alzando le mani al cielo.
"Il puntale!" esclamammo tutti, una volta osservato per bene l'albero.
"E grazie a Orazio!" sbuffò Ruth. "Incompetenti!"
"Lo voglio mettere..." iniziò Niall.
"Lo faremo mettere a Kyle!" lo precedette mia sorella, senza sentirlo. "E' in cucina insieme ad Hazel!"
"...io." terminò il biondo a bassa voce, per poi tossicchiare, facendo finta di nulla.
"Perché non prendi in braccio Kyle? Lo aiuti tu a mettere il puntale!" tentò di consolarlo Josh, baciandolo a stampo. Il pensiero fece riprendere Niall, il quale subito annuì saltellando.
Il biondo non perse tempo a prendere in braccio mio nipote, che batté le mani felice.
"Tio Nì, più tu!"
"Più io...?!" chiese confuso Niall.
"Più su, imbecille!" roteò gli occhi Zayn.
"AHH! Subito, ometto!" rise Niall, accontentandolo. Kyle, dopo vari tentativi, riuscì a mettere il puntale sull'albero, e gli facemmo tutti un applauso complimentandoci. Hazel per poco non scoppiava a piangere, osservando la scena.
"Vieni da zio Lee, peste! Lo vuoi un biscotto?" chiesi al piccolo, prendendolo in braccio.
"Tiiii!" esultò lui, felice. "Voglio pappo nanale!" esclamò, facendomi ridere di cuore.
"Arriva!" sorrisi, portandolo in cucina.


Zayn's POV

Vedere Liam alle prese con un bambino era ciò che di più dolce avessi mai potuto vedere in vita mia. Il sorriso angelico, la risata genuina, la voce idiota, i nomignoli affettuosi, le piccole attenzioni. Sarebbe stato sicuramente un buon padre, un giorno. Autoritario quanto bastava, ma il più delle volte un dolce e tenero pezzo di pane che si sarebbe diviso in quattro pur di accontentare e rendere felici i suoi bambini.
A quel pensiero, non potei evitare di immaginare me, al suo fianco. Sorrisi.
Io avrei mantenuto il pugno fermo con loro, agendo da poliziotto cattivo, ed ovviamente lui avrebbe ricoperto il ruolo di quello bravo.
Non mancherebbero di certo gli scontri su come educarli, nel caso in cui...scossi la testa.
Ma che mi prendeva?
Era già difficile, per me, immaginarmi in una relazione con lui. Figuriamoci un matrimonio ed un'adozione! Lo osservai, studiando il modo in cui teneva in braccio Kyle ed il suo sguardo premuroso e gentile. Era incredibile.
Più pensavo - e tentavo - di allontanarmi, più lui mi attirava a sé, senza pretenderlo, senza provarci realmente. La sua voce calma, i suoi modi riflessivi e pacati, il suo sguardo ricco di affetto, il suo buon cuore...tutto di lui mi destabilizzava. Era stato come un piccolo tornado furtivo. Aveva portato il caos nella mia vita, e, dopo il suo passaggio, aveva lasciato tante nuove macerie con cui fare i conti. Non capivo che rassegnarmi ad esse fosse sbagliato, non capivo che quelle macerie avrei dovuto rimetterle insieme per creare qualcosa di nuovo, di migliore. Ma io non ne ero in grado...non da solo, almeno. Era proprio la sua presenza ciò che mi serviva per riuscire ad andare avanti, giorno per giorno, migliorando quel lato di me che avrebbe voluto arrendersi e lasciarsi andare al passato, al dolore, rifugiandosi sotto quelle macerie. Con la sua mano tesa verso la mia, mi rendevo conto sempre di più che niente era così buio come pensavo. All'inizio non riuscivo ad accettare l'attrazione fisica che provavo nei suoi confronti, e quando ad essa si era aggiunta l'attrazione mentale vacillai, pensando di essere completamente fottuto da un ragazzino qualunque. Ma Liam non era uno qualunque. Era...Liam! Tutto ciò che di più bello e puro esisteva al mondo era racchiuso nella sua persona.
Inutile continuare a mentire a me stesso, mi ero affezionato a lui, ai suoi sbalzi d'umore, al suo fingere di essere menefreghista di fronte alle situazioni, al suo tremare ad ogni mio tocco, al suo profumo che mi inondava le narici, al suo sguardo, così innocente quanto provocatore. Mi ero affezionato a lui senza accorgermene, lentamente, giorno dopo giorno, e sentivo il costante bisogno, quasi l'assoluta esigenza di gridare al mondo che era mio, e che, dannazione, avrei ucciso chiunque l'avesse fatto soffrire. Ormai prevaleva l'impulso di stargli accanto, costantemente, e proteggerlo dal mondo circostante, perché qualcuno di così prezioso non meritava certo di soffrire.
Non di nuovo.
"Ti sei incantato?" mi ridestò Louis, sorridendo malizioso.
"Ma smettila!" sbuffai, distogliendo finalmente gli occhi da quel ragazzo così perfetto.
"Perché non glielo chiedi, mh?"
"Cosa?" lo guardai, accigliato.
"Di uscire insieme, di avviare una relazione. Vi guardate allo stesso modo, ma nessuno dei due si decide a fare il passo decisivo. Da Liam c'era da aspettarselo, in fondo si è messo a nudo più di una volta davanti a te - spero non letteralmente, ma in fondo son cazzi vostri - e credo che, stavolta, tocchi a te!"
"Guarda che anche io ho fatto del mio, eh!" mi difesi. Avevo aperto il mio cuore al castano, e non era cosa da poco, visto il mio carattere schivo e chiuso.
"Il fatto che tu non abbia dissimulato la cosa, fingendo di non provare qualcosa per lui, è già un passo avanti!" mi lodò ironicamente. "Però, sul serio, Zayn. Se non vuoi perderlo, se non vuoi che ti scivoli via dalle mani prima che tu possa accorgertene, fai qualcosa. Agisci, prima che sia troppo tardi. Non tirare troppo la corda, essa si spezzerà prima o poi." mi diede una pacca sulla spalla, prima di tornare da Harry, lasciandomi solo coi miei pensieri.
Non aveva torto. Avevo già sprecato troppe occasioni con Lee, specialmente all'inizio, quando passavamo del tempo ad odiarci ed insultarci ogni volta che ci rivolgevamo la parola. Era mia la colpa, me ne rendevo conto, ma non potevo evitare di trattarlo in quel modo. Ci stavo provando davvero a far funzionare le cose, ma ci andavo piano perché non volevo pentirmi di nulla in futuro.
"Tiooo, tei pocco!" rise a crepapelle Kyle, facendomi alzare lo sguardo nella loro direzione.
"Ah, ma davvero? E sentiamo, come mi son sporcato?" chiese ingenuamente Liam, con finta voce grossa, per poi inseguire Kyle per tutto il soggiorno, ridendo spensierato.
Il mio cuore prese a battere più freneticamente.
Anche solo vedere quel ragazzo felice, rendeva felice anche me.
Ero davvero, davvero, davvero fottuto.

Liam's POV

Quando sentii i nostri genitori varcare la soglia, insieme a Nicola e Logan, mi fermai dall'inseguire Kyle, visto che entrambi avevamo il fiatone. Gli diedi un bacio con schiocco sulla sua guancia paffuta, prima di salutare Nikki alla stessa maniera e Logan e Yaser con un cenno del capo. Filai su per le scale, chiudendomi in bagno per darmi una ripulita.
Neanche il tempo di portare l'asciugamano inumidito al viso, che sentii bussare alla porta.
"Avanti..." mi voltai verso di essa.
"Ehi, pulce." mi salutò Zayn, facendomi perdere un battito, entrando in bagno. "Sei ridicolo!" ridacchiò per il mio aspetto. Kyle mi aveva sporcato entrambe le guance di glassa rossa e le sopracciglia di farina. Mi sarei vendicato di quella piccola peste!
"Mh, mi stavo pulendo..." replicai imbarazzato. Possibile mai che doveva sempre beccarmi in queste situazioni?
"Vieni qui." sorrise e mi fece sedere sull'ampio lavabo, posizionandosi in mezzo alle mie gambe. Prese l'asciugamano dalle mie mani ed iniziò a ripulirmi con cura, attento a non sfregare troppo forte.
"Come mai non ti piace il Natale?" mi chiese, dopo qualche minuto di silenzio, riprendendo la conversazione che avevamo iniziato mentre addobbavamo l'albero.
"Non è che non mi piace...semplicemente lo apprezzavo di più da bambino. Sai, con l'eccitazione per l'attesa di Babbo Natale, lo stare tutti quanti insieme attorno al camino, mangiare tante leccornie scherzando del più e del meno, incantarsi a guardare le decorazioni esposte in giro per la città, girare per vari negozi, e così via. Lo spirito natalizio era più vivo, un tempo." feci spallucce. "Poi, da quando si è rotto il rapporto fra i miei genitori e fra me e mia madre, tutte le festività hanno perso la loro importanza. Non mi entusiasmo più come prima, forse perché ho perso del tutto quell'innocenza infantile e quell'unione familiare che mi circondava un tempo." cercai di spiegare, ma come al solito me ne ero uscito con pensieri confusi che mi avrebbero fatto passare per rincoglionito.
"Ti capisco." rispose, invece, sorprendendomi. "Anche io, da quando mia madre decise di divorziare da mio padre, ho iniziato ad avere una visione diversa delle cose. Ti ho fatto questa domanda perché mi ha sorpreso che un tipo solare come te potesse non entusiasmarsi per una festa simile. Ma, come mi dimostri ogni giorno, dovrei smetterla di sottovalutarti e dovrei iniziare a scoprire un po' di più quello che ti frulla nella testa."
"Potrei approfittare di questa cosa, egoisticamente." sussurrai, senza pensarci. I suoi occhi si incatenarono ai miei, ed un brivido mi percorse la spina dorsale. Finì di pulirmi, ed io avvertii la gola farsi improvvisamente secca. Era così maledettamente bello da farmi star male, ed averlo così vicino mi rendeva instabile.
Afferrò delicatamente la mia felpa, avvicinandosi pericolosamente al mio viso. Trattenni il respiro.
"Nessuno ti vieta di farlo, Leeyum." sussurrò di rimando, sfiorando lentamente le mie labbra con le sue.




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Hey, guys!
*schiarisce la voce*
*inizia ad urlare*
*si sbraccia per tutta casa*
28K DI VISUALIZZAZIONI, DIO BATUFFOLO!
V E N T O T T O!
DUE
E
OTTO
!
VENTOTTOOOOOO! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!
(Chi ha pensato ai Larry, alzi la mano!
Chi ha pensato ai Larry ed al tatuaggio di Louis, alzi entrambe le mani!)
VOI VOLETE FARMI SVENIRE IN PREDA AD ATTACCHI DI CUORE, DITELO!
AIUT AIUT AIUT AIUT
Non avete idea di quanto mi rendiate euforica!
Son così felice di vedere, tra le notifiche, molti di voi che seguono assiduamente la storia, tra chi la stellina, chi la commenta e chi la aggiunge al proprio elenco di lettura!
Notare, poi, nuovi lettori, mi fa sentire ancora di più realizzata, perché significa che questa storia sta "crescendo" e si sta facendo notare sempre di più, e questo è anche e soprattutto grazie a voi.
VI ADORO UN SACCO! DAVVERO! GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Vi chiedo, al solito, di scusarmi per gli eventuali errori che mi saranno sfuggiti rileggendo.
Come sempre, ci vediamo alla prossima! GRAZIE ANCORAAAAA!
Un bacio, unicorni!
All the love,
Bree.xx

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