A Secret World {#Wattys2016}

By Dreamer1810

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*Avviso per i nuovi lettori. Premetto che la storia non parlerà solo di lupi mannari, anzi prenderà una piega... More

☆ INTRODUZIONE ☆
PROLOGO

Capitolo I

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By Dreamer1810

La mia corsa spensierata venne presto interrotta. A quell'ora di solito la maggior parte delle
persone ancora dormiva, mentre quel giorno erano tutti già in piedi. Ed essendo in giro mi
impedivano di correre per schiarirmi la mente.
Le foglie scricchiolavano sotto i miei piedi e la luce che filtrava attraverso i rami degli alberi
mi bruciava gli occhi.

Non fu facile mantenere la calma, specialmente perché tutti si girarono a fissarmi
mentre mormoravano.
Persino i Guardiani erano troppo impegnati nel fissarmi che persero di vista i Cuccioli, che si
misero a correre ovunque.
Sapevano tutti che avrei sostenuto la Scelta nelle sue Prove e quegli sguardi mi intimidivano.
Ero anche a conoscenza delle abituali scommesse sui partecipanti.
Scommettevano razioni di cibo in più, pellicce e abiti sottratti agli Huma.

Feci un profondo respiro e procedetti imperterrita nel mio tragitto, solo parlare con mio fratello o con il mio migliore amico mi avrebbe calmata.

«Maddy?» una voce mi chiamò alle spalle, e mi girai prontamente.

«Ciao Maryna» la salutai.

Era quella che più si avvicinava ad un'amica per me, tutte le altre ragazze mi consideravano più un maschiaccio che una di loro, ma non me ne importava molto.  Maryna, invece, con i suoi lunghi capelli biondi e i suoi occhi chiari, mi rivolgeva la parola con tranquillità. Mi trovavo bene con lei, ma mai come con Drake. Non ero d'accordo sul fatto di tenere i capelli così lunghi, le arrivavano alle ginocchia.

Io me li tagliavo alla bell'e meglio, quando mi arrivavano non più sotto delle spalle, mi
davano meno ostacolo quando mi allenavo alla lotta. Maryna aveva sedici anni, quindi ancora non era il suo turno per affrontare la prova della Scelta.

«Volevo solo augurarti buona fortuna, e dirti di fare attenzione. Ho sentito da Caroline, che a
sua volta ha sentito da Matheo, che la Prima Prova sarà di caccia».

Maryna era la mia informatrice personale.
Mi estraniavo da tutto il gruppo costituito dalle mie coetanee, o comunque dalla maggior
parte delle ragazze del branco, di conseguenza perdevo la maggior parte delle notizie;
Maryna era l'unica ragazza abbastanza normale, secondo i miei canoni, per tenermi informata.
Sapevo che tutte quelle ragazze mi stavano alla larga anche per paura, non era una cosa
che mi dava fastidio ma nemmeno una cosa di cui andavo fiera.

Approfittarmene non era nel mio modo di agire, e dal momento che con loro non passavo mai il mio tempo libero, non avevo problemi.
Avevano questo timore nei miei confronti solo perché mentre loro si innamoravano o se
discutevano sul licantropo più affabile, io mi allenavo o correvo. Era la mia unica scappatoia
per restare tranquilla, per liberarmi la mente e per trovare la mia pace interiore.

Drake, il mio migliore amico, non era come me. Non era molto d'accordo quando si parlava di violenza, cercava di usarla proprio come ultima risorsa, ma quando lo si faceva arrabbiare
a sufficienza era un ottimo guerriero.
La maggior parte delle volte non ne aveva per niente voglia ma era con lui che mi allenavo.
Ero stata io a contagiarlo con il sogno di diventare Guerriero, per quanto fosse contro alla
violenza amava correre libero nei boschi, adorava aiutare chi aveva più bisogno e poi, nel
nostro sangue scorreva il sangue guerriero dei licantropi. Drake poteva imporsi quanto voleva, ma la nostra voglia di lottare e a volte anche il desiderio di sangue era indomabile.

Tornando a Maryna, sapevo che Caroline era la sua migliore amica mentre Matheo il
ragazzo dell'amica. Potevo anche fidarmi di quelle notizie, lo scorso anno la Prima Prova era stata quella di combattimento ma di solito venivano invertite.

«Grazie per avermi avvisato. Hai visto Drake o Nathan da qualche parte?»

«Nathan a quest'ora sarà già partito, mentre Drake mi sembra di averlo visto con Josh».

Le dissi «Grazie» e la salutai.

Josh era un amico di Drake. Ripresi la mia corsetta, cercando di ignorare tutti gli sguardi.
Finché non notai mio fratello da lontano.
Per fortuna non era ancora partito.
Era appoggiato ad un albero, intento a parlare con Maybelle, una ragazza del branco. Era una
Cercatrice, e sapevo che la maggior parte dei giovani licantropi impazziva per i suoi capelli
color caramello e per i suoi occhi azzurri.

Mio fratello non era da meno, era rinomato per essere il lupo mannaro che tutte desideravano, certe ragazze trovavano i suoi capelli biondo platino e i suoi occhi azzurri irresistibili. A volte mi chiedevo come facevamo ad essere fratelli; io avevo una folta e disordinata chioma di capelli nocciola mentre i miei occhi erano verdi. Sospirai profondamente.

Sapevo che se lo avessi interrotto si sarebbe infuriato e non poco, quindi lo ignorai e cercai Drake. Lo trovai vicino al Pozzo, ovvero una sezione del nostro stanziamento dove tenevamo tutte le nostre riserve di acqua e di cibo, in contenitori che mantenevano freschi gli alimenti, sottratti agli Huma. Mentre di Josh non ebbi nessuna traccia.

Mi avvicinai e chiamai con voce abbastanza chiara: «Drake!».
Lui era davvero l'unica persona di cui mi potessi fidare, oltre a Nathan. Era il mio migliore amico, oltre ad essere mio confidente e consigliere.
Anche lui era biondo, ma il suo era più un biondo paglia mentre i suoi occhi erano azzurri ma
non freddi e profondi come quelli di Nathan.

«Maddy! Sei pronta?» mi chiese sorridendomi.

Risposi al suo sorriso con il mio, più timido: «Assolutamente no».

Con chiunque altro avrei finto di essere dura e coraggiosa, ma con Drake non ne avevo
bisogno. Ero molto agitata per la Scelta e il risultato mi spaventava nel profondo.

«Andrà tutto bene...» disse, tentando di alleviare le mie paure, purtroppo senza convinzione.

«Ah si?» risposi un po' più duramente.

«Beh, è quello che direbbe una persona matura».
Per la risposta cominciai a ridere, e una cosa che adoravo di Drake era proprio la sua capacità di farmi ridere anche in situazioni disperate.

«E allora perché lo dici tu?» ribattei prontamente.

«Ma sentila!» rispose, spintonandomi leggermente per provare la mia reazione.

«Maryna mi ha detto che la Prima Prova sarà di caccia» gli raccontai.

«Ce la caveremo, come abbiamo sempre fatto. Comunque, dobbiamo cominciare ad avvicinarci al luogo di incontro».

Annuii, abbassando la testa.

«Volevo prima parlare con mio fra...» dissi, e in quel momento Nathan si avvicinò.

«Ehi!» salutò Nathan allegramente.

«Ahia...non sei riuscito a fare colpo su Maybelle?» dissi ridendo.

«Altroché, ma non sono cose che andrò a raccontare a mia sorella» riprese Nathan con toni seri.

Alzai gli occhi e Drake scoppiò a ridere.
«Parlando di cose serie...che ci fai qui?» chiesi.

«Sono qui per vedere mia sorella vincere la Prima Prova» rispose, stentando un lieve sorriso.

«Non ho visto nessun altro Guerriero, dove sono gli altri?» risposi, guardandomi in giro.

«Partiti. Ho chiesto un giorno libero per sostenerti» mi spiegò dandomi un leggero abbraccio.

«Invece i Cercatori sono tutti qui...» notò Drake.

Risi amaramente, interrogando me stessa se davvero pensavano che saremmo stati così stupidi.

«Ed ecco la dimostrazione che la Prima Prova sarà quella di caccia! I Cercatori faranno da
moderatori, e ci osserveranno mentre agiremo; dato che sono loro gli esperti valuteranno
loro e proclameranno il vincitore...o la vincitrice» spiegai gesticolando.

«Come ci potrà essere d'aiuto sapere quale Prova affronteremo, un paio di minuti prima di parteciparvi?» chiese Drake.

«Per prepararci psicologicamente» risposi, anche se non molto convinta.

«In cinque minuti?» rispose sbigottito Drake.

«Si! Nathan hai qualche consiglio utile?» chiesi a mio fratello.

«Si...queste competizioni, dove si può avere solo un vincitore, tendono a far dimenticare
l'importanza del lavoro di squadra. É vero, nelle tre Prove si possono avere solo tre vincitori
o vincitrici ma non significa che solo quei tre verranno scelti come Guerrieri, Cercatori o
Guaritori e gli altri non faranno niente per il resto della loro vita. Quindi, quest'anno i
diciassettenni sono solo una ventina e tutti verranno scelti perché...»

«...Nel branco non c'è posto per i fannulloni...» completai.

«Esatto, é vero i tre vincitori godranno di una certa gloria in più ma dal momento che verrete
scelti tutti e che in ogni categoria la cosa fondamentale è il lavoro di squadra; concentratevi a fare il massimo senza danneggiare gli altri e giocate pulito» concluse.

«Nessuna gioca mai pulito» notò Drake.

«Vero ma...vincere per le proprie capacità e non per aver barato non è meglio?» puntualizzò Nathan.

«Si, hai ragione. Bene, dobbiamo andare» dissi, abbracciando mio fratello, mentre in risposta mi augurò buona fortuna.

Io, con Drake al mio fianco, ci inoltrammo verso il lato opposto del nostro stanziamento, dove
l'Alpha, il nostro capo, avrebbe dato le direttive.
Arrivammo e constatai che io e il mio migliore amico eravamo gli ultimi. Ci mescolammo al gruppetto che si era formato davanti all'Alpha.

Erano tutti i miei coetanei, ragazze che non sopportavo e che ero certa che nella loro vita
non avrebbero potuto far altro che le Guaritrici, in quanto non avrebbero fatto sforzo fisico ed
era comunque un mestiere che non richiedeva abilità motorie; e i ragazzi che mi stavano
simpatici anche se alcuni erano troppo esibizionisti.

«Adesso che ci siamo tutti possiamo rivelare la natura della nostra classica tradizione che
vede i nostri giovani licantropi mettersi alla prova per adempiere a quello che sarà il loro
futuro!» annunciò l'Alpha sorridendo.

E la folla, io compresa, applaudì all'annuncio.
L'Alpha, Isaiah era il suo nome, era un uomo adulto, sui circa trentacinque anni, aveva corti
e ispidi capelli neri e occhi scuri. Era l'Alpha perché era il più forte e coraggioso licantropo
del branco, era spietato ma giusto, il che lo rendeva un ottimo capo. Accanto a lui, schierati come la sua scorta, c'erano tutti i Cercatori del branco in posizione fiera e con le mani dietro alla schiena.

«La Prima Prova sarà quella che vi metterà in competizione l'uno contro l'altro, per scegliere
chi tra di voi ha un vero e proprio talento naturale per adempiere al ruolo di Cercatore!» e la
folla scoppiò in un altro applauso.

«Nei prossimi minuti i Cercatori qui affianco a me si distribuiranno lungo il lato nord di tutto il bosco. I Cercatori, come voi sapete, lavorano in gruppo ma può succedere che nella vostra vita vi capiterà di ritrovarvi soli, senza l'aiuto del branco. Il dono della caccia é un dono naturale, e verrete messi alla prova proprio su questo. Vi
posizionerete a venti metri di distanza gli uni dagli altri lungo questa linea» indicando un solco
nella terra dietro di lui, «e al suono del corno partirete. Lo scopo è uccidere un animale,
senza straziarlo, quindi riportarlo intatto in modo tale che sia mangiabile per il resto del
branco; dovete pulirlo, acconciare la pelle e tornare qui. Il primo che torna con la preda
vince. Chi prende la preda più difficile e torna per primo vince. Come sapete, la valutazione
è a punti quindi anche se non arrivaste per primi ma riusciste a prendere la preda più grossa avete vinto. I punti e tutto il resto verranno distribuiti dai nostri Cercatori e il Principale, loro capo, deciderà il vincitore. Buona fortuna e che vinca il migliore».

I Cercatori si girarono e corsero con destrezza nel centro del bosco, ci avrebbero controllati
a distanza, pronti per captare ogni nostro errore.
Isaiah ordinò di posizionarsi lungo la linea, io e Drake finimmo vicini ma a una ventina di
metri di distanza.

Lo guardai e lui ricambiò.
Mi rispose annuendo, per incoraggiarmi, e io gli sorrisi per fare lo stesso con lui.

Tornai a guardare la distesa sconfinata di bosco, dove gli alberi erano molto fitti e dove non
avevo mai messo piede prima.

Mi girai verso la folla alle nostre spalle, e la prima cosa che vidi fu mio fratello pomiciare con
Maybelle e quando finalmente si staccò da lei mi rivolse un grande sorriso e io tornai a
girarmi verso la boscaglia. Respirai profondamente, in attesa del suolo del corno.
Sentii l'Alpha suonarlo, seguito da un suo urlo disumano.

«Si inizia!» tuonò.
«Si inizia» ripetei sussurrando.

Mi concentrai, focalizzando tutti i rumori del bosco e tutti gli odori. Le gengive mi iniziarono a bruciare, una sensazione familiare e piacevole. I miei denti si erano sostituiti alle zanne, lunghe e affilate. Lo stesso per gli artigli.
Sentii un leggero pizzicore agli occhi, premonizione che erano diventati gialli.
Con quegli occhi vedevo tutto diversamente.
La folla, i miei avversari, non esistevano più.

C'eravamo io, la mia libertà e la natura.
Inspirai per l'ultima volta e corsi in avanti, senza guardarmi indietro.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
SPAZIO AUTRICE

Ciao!
Come potete vedere diverse cose sono cambiate ma un lettore attento avrà certamente notato che ho mantenuto alcune cose che considero importanti ma che forse non lo sono sembrate a causa della poca attenzione che ho messo nella prima stesura.
Purtroppo io per prima mi sono resa conto troppo tardi che il mio stile di scrittura in qualche modo si evolveva e migliorava man mano che andavo avanti a scrivere. E al quarantesimo capitolo, rileggendo i primi, mi sono venuti i conati.
Nel mentre ho iniziato a scrivere un'altra storia (Predestination - L'inizio) alla quale ci ho riservato un impegno e un attenzione disumana. E leggendo quella e leggendo A Secret World sembrano davvero scritte da due persone diverse, e questo mi dispiace. Spero che riscrivendola e migliorandola vi possa appassionare anche più di prima.

Accetterò ogni tipo di critica e/o suggerimento, scrivete tutto quello che vi passa per la testa e scrivetelo nei commenti, e non dimenticate di far brillare una stellina!☆


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