Infinity (Incompleta)

By selfdisclosure

97K 6.6K 1.3K

"Per un attimo è come se fossimo soltanto noi due, senza nessuno intorno, senza il peso di dover nascondere i... More

PROLOGO
CAPITOLO I
CAPITOLO II
CAPITOLO III
CAPITOLO IV
CAPITOLO V
CAPITOLO VI
CAPITOLO VII
CAPITOLO VIII
CAPITOLO IX
CAPITOLO X
CAPITOLO XI
CAPITOLO XII
CAPITOLO XIII
CAPITOLO XIV
CAPITOLO XV
CAPITOLO XVI
CAPITOLO XVII
CAPITOLO XIX
Personaggi :)
CAPITOLO XX
CAPITOLO XXI
CAPITOLO XXII
CAPITOLO XXIII
CAPITOLO XXIV

CAPITOLO XVIII

3.3K 268 54
By selfdisclosure

La casa di Jo, è nel mio stesso isolato. Ecco perché, prima di andare alla festa, passo da casa per lasciare la macchina e, con la scusa, torno a cambiarmi.

Dopo aver conosciuto Cleo, tantissimi dubbi sono tornati.

Ho paura che, questa volta, Damian mi manderà a fanculo in maniera effettiva. E, allo stesso tempo, sono anche terrorizzato da una sua eventuale reazione.

E se dicesse a tutti la verità su di me?

E se, invece, l'avesse già fatto?

Ho imparato a conoscere Damian e, nonostante questa paura, so, ne sono quasi certo, che non direbbe mai che sono gay all'intera scuola.

Avrebbe potuto farlo settimane fa, no?

Faccio un respiro profondo e mi osservo allo specchio: gli occhi verdi sono spenti, i capelli non riescono ad avere una forma decente e, come se già non fossi messo abbastanza male, non trovo niente da mettere.

Alla fine, infatti, torno ad indossare la t-shirt verde che avevo nel pomeriggio solo che, sopra, metto una camicia nera di jeans, lasciandola aperta.

«Su, Oliver.» dico a me stesso, prima di andare.

**

Casa di Jo, come vi dicevo, è nel mio stesso isolato ma, in fondo alla strada. E' grande, dallo stile tipico dei sobborghi residenziali americani ma, il punto di forza, è l'ampio giardino sul retro, con tanto di piscina.

Un luogo favoloso in cui far festa.

Quando arrivo, c è già un gran casino.

Tante sono le persone che mi sorridono. Qualcuno mi dà una pacca sulla spalla, altri mi salutano col pugno e, purtroppo, le troppe ragazze presenti, si avvicinano, toccandomi con qualche scusa, nonostante abbiano bevuto solo qualche goccia.

Mi addentro in casa e, finalmente, vedo i miei amici.

«Meglio tardi che mai!» mi urla Jo, porgendomi un bicchiere di birra.

Non so se ho voglia di bere, sono venuto solo per vedere Damian, chiedergli scusa e sperare che non reagisca male.

Però prendo la bibita, così che non me ne offrano altre. Ho intenzione di tenere il bicchiere, pieno, tra le mani, per tutta la serata.

In lontananza intravedo Andy. E' favoloso con la t-shirt grigia e i jeans stretti e neri.

Irriconoscibile.

Sta ballando con Nancy Stuart, una delle ragazze più carine della scuola, dopo Bet.

Sorrido per lui.

Sono felice che abbia preso le redini della sua vita.

Mi intrufolo nella folla e mi guardo in giro. Decido di uscire in giardino. La casa è sempre più piena e ho bisogno di prendere aria.

«Ciao Oliver.» è Betty, dannazione.

«Ciao Betty.» le dico, continuando a guardarmi intorno.

«Possiamo parlare?» mi chiede.

Porto gli occhi sui suoi e la osservo silente.

«Dimmi.»

«Non possiamo spostarci? C è troppa gente.»

La guardo con biasimo. L'ultima volta che l'ho seguita da qualche parte, mi sono trovata la sua lingua in bocca.

No, grazie, non voglio ripetere l'esperienza.

«C è troppa confusione perché qualcuno ci senta. E poi ho da fare, quindi sputa il rospo.» le dico.

Sono stato troppo freddo? Dio, come sono nervoso.

Si gratta il mento, pensierosa, poi annuisce.

«Non è che Andrew ti ha parlato di me?»

Bingo!

Trattengo un sorriso.

«No, non mi pare.» rispondo vago.

Lei sospira. Finalmente sta aprendo gli occhi, la ragazza.

«Quando, quando lo vedrai, potresti dirgli di ballare con me? O comunque mettere una buona parola?»

Mi avvicino e le carezzo una guancia.

«Perché, invece, non vai semplicemente da lui e gli dici che ti piace?»

«Ma a me non piace!» quasi urla, paonazza in volto.

Sorrido.

«Dai Betty, ti piace dalle elementari!» le dico, finalmente, dopo anni.

Lei si guarda intorno.

«Come-come fai a saperlo?»

Sono gay, tesoro!

Faccio spallucce.

«Chiamalo sesto senso.» le dico, per poi darle qualche pacca sulla testa, come si farebbe con un cane, e superarla.

**

Alla fine, ho deciso di bere quel bicchiere di birra, non tanto perché mi ero stancato a tenerlo in mano, quanto perché, sinceramente, credo di aver bisogno di un po' di coraggio liquido.

Metteteci pure che, sono qua da quasi un'ora e di Damian neanche l'ombra, e siamo a posto.

Ho già evitato due ragazze che ci hanno provato spudoratamente, detto di no a una partita a birra pong e, adesso, sono in un angolo, seduto su una sedia sdraio a bordo piscina e osservo gli altri divertirsi.

Forse dovrei passare sopra tutto questo, dimenticare Damian una volta per tutte e magari che so, tornare con Matt.

Mi faccio schifo solo a pensarlo.

Mi alzo, lascio il bicchiere ancora mezzo pieno, su un tavolino vicino, e mi dirigo verso l'uscita.

Non sarei dovuto venire.

Cerco Jo, per salutarlo e dirgli che sto andando via ma, l'unico che riesco a intravedere, è Steve, che sta pomiciando con una ragazza dai capelli castani.

Sono avvinghiati come polipi, ma sono contento per il mio amico.

Sembra che questa festa sia una svolta per tutti, perché, prima di uscire del tutto, non posso fare a meno di vedere come Andy, stia parlando animatamente con Bet.

Domani mi farò raccontare tutto.

Proseguo verso il vialetto e, mai come in questo momento, ho sentito il bisogno di fumare una sigaretta. Sinceramente? Non vedo l'ora che queste settimane passino velocemente così da poter guardare avanti e organizzare il mio trasferimento a Los Angeles.

Mi mancherà mia madre e, il pensiero di lasciarla sola nel bel mezzo della separazione da papà, mi rende nervoso.

Ma lei è forte .

E, quello stronzo, non deve prendersi anche la sua felicità.

Ricordo ancora l'ultima volta che l'ho visto, a casa mia, con la faccia di uno consapevole della propria colpevolezza.

Ma, più di tutto, ricordo l'abbraccio spontaneo di Damian, il calore del suo corpo, il suo respiro tra i miei capelli.

Scuoto la testa, e proseguo per tornare a casa mia, ormai manca poco. Penso che vedrò un film, tanto per tenere occupata la mente o forse, darò un'occhiata agli annunci immobiliari a Los Angeles.

Sì, credo che farò così.

Improvvisamente, però, tutta l'aria che avevo nei polmoni, esce fuori.

Vengo scaraventato sul tronco di un albero, letteralmente, tanto da sbattere la testa e chiudere gli occhi per la botta. Due mani, sono ferme sul mio corpo. Entrambe sul petto, entrambe a tenermi fermo e le ginocchia di chi mi sta aggredendo, tengono ferme le mie gambe.

Il respiro, che sa di fumo, esplode sul mio viso e, in quel momento, i miei occhi si aprono da soli, perché so benissimo a chi appartiene.

«Damian...» sibilo, osservandolo in controluce.

Ha gli occhi serrati, il respiro affannoso e mi stringe osservandomi.

Ho paura.

«Che cazzo hai in testa?!» mi dice, a denti stretti, avvicinando ancora di più il volto al mio.

Cosa sta succedendo?

«Cosa? Io...» dico, ma non riesco a far uscire la voce. Non capisco cosa gli succede.

Porto le mani sul suo petto, per spingerlo via, ma lui capisce le mie intenzioni e mi ferma, per i polsi, portandomi le braccia sopra la testa, tenendole ferme con una mano sola e usando l'altra per tenermi fermo dal petto.

«Perché cazzo sei andato a casa mia?!» continua, con un tono che non ho mai sentito uscire dalla sua bocca.

«Io...volevo...»

«Noi non siamo amici! Devi farti i cazzi tuoi!» alza la voce, ma non si muove da quella posizione.

Adesso sono arrabbiato.

Cosa cazzo ha lui, in testa?!

Perché fa così? Cosa c è di male se sono andato a casa sua?

«Volevo solo chiederti scusa, stronzo!» gli dico.

Adesso sono io che alzo la voce.

Vado per fare un passo avanti ma lui mi tiene bloccato, così avvicino solo il viso, respirandogli addosso.

«Non hai capito un cazzo di niente! Vedi solo quello che vuoi vedere, dannazione! Non volevi che andassi a casa tua? Allora potevi rispondere ai miei sms, coglione!»

Lui continua ad osservarmi, serio, con il respiro affannato, e io continuo a parlare.

«Ho sbagliato a dirti che non siamo amici, ma cerca di capirmi! Appari nella mia vita, improvvisamente, vieni a sapere tutto di me, tutto, cazzo! E poi non riesci a capire quando sono terrorizzato! Cosa c è di male se sono andato a casa tua? Eh? Ho conosciuto Cleo, ed è stupenda, e tu non mi hai detto mai niente di lei, perché io non so un cazzo di te mentre tu sai tut-»

Ed è proprio quando sento di volergli dire tutto che, le sue labbra, toccano le mie, con esigenza, facendo sbattere i nostri nasi, lasciando che le mie labbra si schiudano naturalmente, per permettere che il bacio approfondisca, che la sua lingua tocchi la mia, che i nostri respiri diventino uno, unico, stupendo, fatto di tabacco, menta e birra scadente.

Lascia la presa sulle mie braccia e porta entrambe le mie mani sulla mia nuca, strisciando le dita tra i capelli mentre, io, faccio lo stesso, stringendolo a me, portando i suoi fianchi vicino ai miei, sentendo quanto sia eccitato all'idea di baciarmi e facendogli sentire quanto lo sia io.

Apro la bocca e un sospiro esce, da solo, mangiato subito dalla sua bocca, che non attende un altro secondo prima di unirsi di nuovo con la mia e sento che, se dovesse essere un sogno e dovessi risvegliarmi, adesso, rendendomi conto che, quello che sta succedendo, non è reale, potrei voler non vivere più, perché non potrei più respirare, sapendo cosa si prova dopo aver baciato Damian West.

Eppure, continuiamo a baciarci, senza renderci conto che siamo per strada, nel mio vicinato, a pochi metri da casa mia e, talmente vicini a un lampione che, se chiunque dovesse passare, non impiegherebbe molto prima di capire che siamo due uomini, avvinghiati l'uno all'altro, come se avessimo bisogno di tenere unite le nostre labbra, per respirare.

Così lui si stacca, allontanandosi il giusto per tenere le punte dei nostri nasi unite e gli occhi chiusi, respirandomi sul viso e lasciando che io faccia lo stesso.

Non ho il coraggio di dire niente, non ho il coraggio neanche di aprire gli occhi.

Ho paura che, se facessi anche solo il minimo movimento, potrei rovinare tutto, facendolo rinsavire, ricordandogli che sono un dannato maschio e che lo è anche lui e che, forse, l'idea di essere amico di un ragazzo gay, lo ha confuso o magari semplicemente incuriosito.

Eppure, spero con tutto me stesso che le mie supposizioni non siano vere, che Damian West sia totalmente gay e che, in realtà, il bacio indimenticabile che ci siamo appena scambiati, sia nato perché anche lui lo voleva, con tutto se stesso.

«Da te. Subito.» dice, invece, lui, lasciandomi letteralmente a bocca aperta.

Non aspetta una risposta, mi prende per mano e cammina veloce, passando dal retro e non lasciandomi neanche il tempo di mettere piede in casa, prima di prendermi per i fianchi e unire, di nuovo, le labbra con le mie.

Sento, però, di dover fare qualcosa, perché so che, questa volta, quando Damian si risveglierà da questo stato di trance, rendendosi conto dell'errore che ha fatto, il mio cuore, potrebbe non sopravvivere.

E così mi allontano, osservandolo con gli occhi semichiusi.

Sono sudato, posso sentire il mio cuore battere freneticamente nel petto e mi tremano le mani.

«Cosa stiamo facendo?» domando, senza usare del tutto la voce e senza smettere di passare la mani sul suo viso.

«Quello che avremmo dovuto fare molto tempo fa.» risponde e mi bacia ancora e ancora, prendendomi da sotto le natiche e lasciando che, le mie gambe, gli stringano i fianchi, iniziando a camminare a ritroso, verso le scale, verso la mia stanza.

Verso un'unione che, probabilmente, cambierà tutto ma che, in questo momento, non ho la voglia, né il coraggio, di interrompere.




Continue Reading

You'll Also Like

2.5K 343 22
Una passeggiata tra le stelle, un sogno che profuma di salsedine, un raggio di luce che sconvolge la notte. "Ansimo leggermente, lui mi guarda assor...
9.7K 783 17
Raven è la figlia di Trigon , il che la rende una mezza demone . Beastboy era un ragazzo normale , ma un virus lo ha costretto a diventare quel che...
1.9K 56 18
Versione umoristica, ma soprattutto ridotta de «Orgoglio e pregiudizio». Il titolo è dovuto al precipizio morale in cui si ritrovano i personaggi del...
508K 20.2K 76
DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE E ONLINE STORES!💓 http://m.albatrostore.it/1/occhi_dentro_occhi_lori_carmine_11544538.html COPYRIGHT TUTTI I DIRITT...