Infinity (Incompleta)

By selfdisclosure

97K 6.6K 1.3K

"Per un attimo è come se fossimo soltanto noi due, senza nessuno intorno, senza il peso di dover nascondere i... More

PROLOGO
CAPITOLO I
CAPITOLO II
CAPITOLO III
CAPITOLO IV
CAPITOLO V
CAPITOLO VI
CAPITOLO VII
CAPITOLO VIII
CAPITOLO IX
CAPITOLO X
CAPITOLO XI
CAPITOLO XII
CAPITOLO XIII
CAPITOLO XIV
CAPITOLO XV
CAPITOLO XVI
CAPITOLO XVIII
CAPITOLO XIX
Personaggi :)
CAPITOLO XX
CAPITOLO XXI
CAPITOLO XXII
CAPITOLO XXIII
CAPITOLO XXIV

CAPITOLO XVII

2.7K 246 33
By selfdisclosure

ANDY

«Andy! Andy!» è la terza volta, stamattina, che faccio finta di non sentire Betty.

Come pensavo, il mio piano di rivoluzione stile, sta funzionando.

Le ragazze non fanno altro che osservarmi e, negli sguardi di molte, posso riconoscere curiosità e fascino.

Mi sento come quello stronzo fortunato di Oliver.

Ma, l'unica di cui veramente mi importa, è anche colei che sto evitando come la peste.

Dopo il rifiuto, Andy Corbell non si fa prendere in giro.

Vuole la mia perfetta carne fresca? Bene, l'avrà, ma solo dopo aver sudato, e non poco.

«Andrew.» dice, affaticata, fermandomi per il polso.

Mi volto per osservarla dall'alto. Dannazione quant'è bella. Credo di avere una cotta per lei sin dalla quarta elementare. Con quei capelli lunghi e scuri, gli occhi chiari e le curve al punto giusto, Betty Sullivan è, in assoluto, la perfezione.

«Non ti avevo sentita.» le dico, fingendo indifferenza.

Sono un attore, cazzo.

«Eh sì, l'avevo capito.» risponde, sventolando le ciglia folte.

Rimango in silenzio, incrociando le braccia al petto e interrompendo, così, il nostro contatto.

«Ci-ci sarai stasera?» mi chiede.

«Ovvio. E' casa di Jo.» rispondo, fingendomi infastidito.

«Sai, pensavo...quella cosa di uscire insieme. Magari potremmo provare stasera, che ne dici?»

La guardo, fingendo di rifletterci qualche secondo, addirittura, alzo gli occhi al cielo, come se davvero io avessi bisogno di pensarci su.

«Mi dispiace, piccola, ma voglio godermi la serata.» le dico, infine.

La sua faccia? Fantastica, ragazzi.

«Ci si vede.» aggiungo, prima di andar via.

**

OLIVER 

All'ora di pranzo, mi siedo al solito tavolo ma, ancora nessuno dei ragazzi è arrivato.

Non ho fame, non ho voglia di stare a scuola ma, soprattutto, stasera non vorrei proprio andare a quella maledetta festa a casa di Jo.

Mi guardo intorno, alla ricerca di Damian, ma lui non c è.

«Ehi...» la voce di Matt attira la mia attenzione.

Mi volto per ricambiare le sue attenzioni e accenno un sorriso.

«Ehi...» gli dico, riportando gli occhi sulla bibita che, ancora, non ho nemmeno aperto.

«Tutto bene?» mi domanda e, sinceramente, non so se è il caso di accennare alla cosa.

«Sì, certo. Tu, tutto bene?»

Lui mi osserva qualche secondo, storcendo le labbra e mettendo in evidenza la fossetta sulla guancia che ho sempre adorato.

«Davvero! Sto bene.» aggiungo, accennando un sorriso.

«Sarà.» borbotta, poco prima che gli altri ci raggiungano.

L'unica cosa divertente, di tutta la situazione, è vedere come Betty stia puntando al mio migliore amico già da un quarto d'ora.

«Non ti toglie gli occhi di dosso.» mormoro ad Andy.

«Lo so amico, mi ha anche chiesto se possiamo stare insieme alla festa di stasera.» sorride.

Lo osservo incredulo.

«Cosa?!»

«Abbassa la voce!» mi riprende.

«E che le hai risposto?!»

E quando fa un sorriso sghembo, capisco che, il mio migliore amico, sta proprio cambiando.

**

Sono le cinque e un quarto, tra un paio d'ore andrò a casa di Jo ma, in questo momento, i miei pensieri sono completamente diretti a Damian.

Alla fine, in mensa, non l'ho neanche visto.

Cosa dovrei fare?

Sbuffo, controllando, ancora una volta, il cellulare.

Ho già provato a chiamarlo, gli ho mandato qualche sms e ho anche giocato la carta di Ian Solo.

Rimane solo un'ultima cosa, prima di arrendermi del tutto.

Indosso un jeans chiaro e una t-shirt verde, che si abbina perfettamente ai miei occhi, prima di scendere di corsa. Voglio passare da casa sua, scusarmi di presenza e poi, andare direttamente alla festa, magari con lui.

Anche lui, abita in una zona residenziale, in una villetta molto simile alla mia ma, probabilmente un poco più grande.

Posteggio lungo il vialetto e poi scendo, sicuro.

Sono un suo compagno di scuola, è giusto che lo vada a trovare, no?

Davanti alla porta, tentenno qualche secondo. Non conosco la sua famiglia e, ora che ci penso, non ne abbiamo mai parlato. Ho sempre dato per scontato che, la vita di Damian West, fosse perfetta, proprio come lui.

Ma, la cosa che più mi spaventa, è la possibilità che, quando mi vedrà possa prendermi in giro o che ne so...tirarmi un pugno in faccia.

Eppure, sono arrivato fin qui.

Quando busso, passa qualche secondo prima che qualcuno apra e, quando questo accade, sono costretto ad abbassare la testa perché una ragazza con corti capelli neri a caschetto e occhi grigi, esattamente come quelli di Damian, mi osserva, seduta su una sedia a rotelle.

«Ehm, ciao?» dico.

Non so che fare.

Lei mi osserva qualche secondo e poi, sorride. E' così simile a Damian.

«Io so chi sei.» mi dice, puntandomi il dito contro.

Rimango immobile, non capisco se mi sta accusando di qualcosa o...

«Tranquillo! Entra pure!» ridacchia, facendo retromarcia e lasciandomi spazio per passare.

Sono un po' titubante.

«Ehm...non voglio disturbare...» ho le mani nelle tasche e sono imbarazzato.

«Ma quale disturbo? E' la prima volta che ti vedo di presenza e sembra quasi irreale!» gioisce.

«Tra l'altro sei carino proprio come in foto.» aggiunge, mostrandomi una fila di denti bianchissimi.

Sono stordito, la cosa veramente irreale, qua, è la situazione.

«Sono Cleo, la sorella di Damian e tu...sei Oliver Stone!»

«Già.» rispondo, passandomi una mano tra i capelli, imbarazzato.

«Vieni, ti offro qualcosa.» aggiunge, muovendosi verso quella che credo sia la cucina. Nel frattempo, mi guardo intorno. Damian ha una casa splendida, con un pavimento in parquet chiaro e un arredamento sui toni del bianco.

«Non c è nessuno per la cronaca. Neanche Damian. Credo sia andato a disegnare da qualche parte...» dice, porgendomi una lattina di aranciata.

«Grazie» le dico, prendendo la bibita.

«Quindi...» inizia, sembra quasi una detective. Mi ricorda mia madre. «sei venuto per?»

«Giusto. Volevo parlare con Damian ma visto che non c è...» faccio spallucce.

«Di cosa dovete parlare?»

Incredibile.

«Ehm...volevo chiedergli com'era andato il test...» invento.

«Non potevi chiamarlo?»

La osservo, è troppo furba.

«Ok, abbiamo litigato.» ammetto, lasciandomi andare su uno sgabello.

Lei sorride.

«Bingo!»

«Prego?» chiedo, stranito.

«Sapevo che c'era qualcosa che non andava! Era tutto "Sono da Oliver di là...", "Vado da Oliver di qua..." e improvvisamente, è nervoso, ed è tornato a fare l'eremita.»

Sembra quasi felice.

«Parla di me?» domando, curioso, come una ragazzina in calore.

«Ovvio che parla di te!»

Non posso fare a meno di sorridere.

«Perché avete litigato?»

«Sono stato, come dire...»

«Uno stronzo?» mi interrompe, cogliendo in pieno le mie parole.

«Esatto.» mormoro.

«Beh, hai provato a scusarti?»

«Sì, ma...»

«E' un testone.» di nuovo, finisce la mia frase.

Annuisco.

«Fa sempre così.» storce le labbra, facendo un dolcissimo broncio.

«Non sapevo avesse una sorella.» le dico, sincero.

«E' come dire...»

«Protettivo?» questa volta finisco io, e scoppiamo a ridere.

«Sei proprio carino Oliver Stone.»

«Anche lui mi chiama così.» affermo, con tono nostalgico.

«Beh, è meglio che vada.» aggiungo, poi, troncando ogni discorso.

Cleo sembra molto intelligente, proprio come suo fratello.

Ho paura che possa capire qualcosa.

«Sicuro di non volerlo aspettare?» mi domanda, con gli occhi da cucciolo.

«No, davvero. Tanto lo vedrò stasera.» sorrido e faccio per andarmene.

«E' stato un piacere, Cleo.» concludo, davanti alla porta principale.

«Anche per me, Oliver. Ci vediamo presto.» risponde, facendomi un occhiolino



Continue Reading

You'll Also Like

27.2K 2.1K 33
Mason vedeva solo nero. Non desiderava vedere più la luce in fondo al tunnel perché ormai era sceso a patti con quel nero, talmente tanto, che era d...
1.3M 38.3K 56
Tyler Evans è stronzo, egoista ed orgoglioso. Non sa cos'è l'amore, nessuno ha mai voluto insegnarglielo. Ha un passato difficile, che continua a to...
508K 20.2K 76
DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE E ONLINE STORES!💓 http://m.albatrostore.it/1/occhi_dentro_occhi_lori_carmine_11544538.html COPYRIGHT TUTTI I DIRITT...
12.1K 64 16
Evan ha un solo modo per non perdere il trono ed è quello di accontentare il padre dandogli un erede, ma non ha nessuna intenzione di sposarsi, per...