Molto spesso ci ritroviamo in mano, curiosando e quasi sempre per caso, fotografie in bianco e nero, ingiallite, rovinate e altre più recenti a colori. Le domande che sorgono spontanee, ovviamente se non siamo stati spettatori di quell'evento, sono molte e tutte poste per soddisfare la nostra curiosità, la nostra sete di conoscenza...forse anche per toccare con mano quella storia che è stata e come niente se ne è andata lasciando però un segno.
Bene!...Ora però immaginate che la macchina fotografica non esista, bensì che il fotografo si trasformi in un pittore o molto più semplicemente in un disegnatore dilettante e crei il suo mondo, le sue storie, diverse e affascinati, solo con una matita o un pennello.
Il risultato è quasi uguale. Ma attenzione non identico.
Partiamo, quindi, con un zaino in spalla e delle comode scarpe da ginnastica alla ricerca delle innumerevoli tracce lasciate in questi disegni dalle storie perdute rimaste rappresentate o perfino intrappolate. Adesso possiamo allargare ulteriormente i nostri orizzonti, scoprire mondi, luoghi, conoscere personaggi nuovi e creature diverse arrivando così ad interpretare stati dell'animo attimi di pura gioia o impensabile tragicità.