Grades ⚜ j.jk & h.gy [M]

De alaskanoona

202K 7.9K 4.9K

«La scuola non era mai stata più interessante...» ❝ Erano entrambi cocciuti, testardi, e orgogliosi. Se l... Mais

GRADES
i. primo, secondo e terzo in classifica
ii. schiena curvata e collo chiaro
iii. sguardi proibiti e frustrazioni sessuali
iv. cravatte mezze sciolte e domande invadenti
v. estati afose e gelidi inverni
vi. chiamate notturne e coperte stropicciate
vii. angeli azzurri e colori neon
viii. reazioni d'istinto e taxi fuori dal nulla
ix. librerie silenziose e riflessi fulminei
x. infermiere sexy e fontane di cioccolato
[ dirty dirty ]
xii. maglie unicolore e tazze di caffè
xiii. compiti non fatti e yoongi in panico
xiv. docce bollenti e camini infuocati
xv. kimoni di seta e succhiotti troppo scuri
xvi. l'alba dei perfetti e il tramonto dei perfetti
xvii. spille appuntite e vibratori fastidiosi
xviii. ciocche rosa pastello e capelli arancione sfumato
xix. granite gelate e rosso vellutato
xx. gemiti repressi e labbra troppo esperte
xxi. rossetti sbavati e album dei bts
xxii. vino rosso e piccoli nipoti
xxiii. jeans strappati e vasi egiziani
xxiv. birre disgustose e morbide poltrone
xxv. ripetizioni private e attacchi di diarrea
xxvi. gomme da masticare e nuove regole
xxvii. quadri incfuocati e bathbomb dorati
xxviii. jimin sottomesso e la classifica alterata
xxix. nuove tinte e schiaffi cocenti
xxx. fresche relazioni e minifrighi ben dotati
xxxi. leggi dimenticate e alcol gratis
xxxii. consigli di moda e carichi di pistola
xxxiii. threesome consigliati e pringles urlanti
(NEW) xxxiv. petali di rododentro e covi di marmotte
ᴀsᴋ ᴄʜᴀʀᴀᴄᴛᴇʀs °¹⁷⁰⁴⁰²
Cover Ufficiale, Cambi e Update Generale
GRADES È STATA PLAGIATA!(di nuovo)

xi. dee greche e iridi dorate

7.1K 226 293
De alaskanoona

//Vorrei solo dirvi che (come gia sapete) ci ho messo impegno a scrivere sta cosa , l'ho scritta, cancellata e riscritta 6 volte contate. Vi potrà sembrare strano ,ma ci ho pensato, meditato e contemplato come una guru su come ornare questo capitolo, e ho capito che questa versione è la piu adeguata (capirete perche sono così drammatica) . Mi ci è voluto veramente molto tempo e riflessione e questa era la cosa giusta da fare (?)

+ io so che ancora non sono particolarmente brava a scrivere però dATEMI UN PO D'AMOUR (????) Ormai mi conoscete e io da voi voglio commenti -tanti tanti- belli o brutti, commentate .
so che potrei fare di meglio e prometto che migliorerò omfg sembra che sto facendo l'elemosina....

Non lo so , solo che ci tengo

(Capitolo lungo quanto il cazzo di tae e jungkook messo insieme, consigliata una lettura intera senza mamme che vi chiamano perche dovete fare il bucato o apparecchiare + preferibilmente di notte lol
5,622 parole)

~buona lettura piccioncine mie

;; smut warning

☽⚜☾

Dicevano che il bianco rappresentava la genuinità, l'innocenza, il bene. Rappresentava la purezza.

Una cascata del tessuto di quel colore scendeva atterrando sul pavimento. Un colpetto fatto in pizzo che arrivava al punto vita e ristretto in una semplice cintura solida e lucente color oro. Coprendo i seni in una morbida forma a cuore sorretta da spalline spesse ed inclinate,decorata da una stoffa di merletto preciso. Si poteva vedere uno spacco laterale ma che rimaneva tuttavia quasi inesistente dato che la donna non lo faceva notare.
I capelli erano semi raccolti, le ciocche iniziali color pece ristrette dietro e rivestite da quell' accessorio che Jiyoon aveva tanto insistito nel mettere : un sottile semi cerchio d'oro che riportava le caratteristiche di una corona di foglie, la quale Jiyoon aveva impostato alla perfezione sui capelli e che si fermava poco prima delle tempie.
A contrastare il viso pallido e i capelli neri, c'era quel trucco mozzafiato, in cui dominava il colore nero e leggere sfumature ocra, che si abbinavano alla perfezione con la cintura e il fermaglio nei capelli. Le labbra velate da uno strato lucente, il che portava a renderle più morbide.
Infine gli occhi, sempre felini e taglienti, ma, invece di essere castano chiari , erano mutate in lucenti pupille con lo stesso colore del sole, esageratamente brillanti con linee e scaglie di nero, arancione e oro.

Era la meravigliosa reincarnazione di una dea greca.
Una divinità scesa dai cieli.

«....È davvero...Wow» sospirò Yoongi, ripetendo lo "wow" per la quarta volta .

«Ma è la prof d'inglese quella??»

Sia Yoongi che Taehyung sussultarono per l'improvvissa apparizione di Jimin alle loro spalle. Si presero due secondi per ammirare il costume dell'amico ovvero una camicia bianco latte infilata dentro ai dei eleganti pantaloni neri, come accessorio aveva la cravatta del medesimo colore , ed un paio di occhiali tondi : stava bene,anzi, molto bene.

«Wow è sexy...» commentò scrutandola da lontano.
«Scusami,tu saresti?» chiese Taehyung, cercando di capire cosa Jimin stesse interpretando .
«Un professore da stupro .» rispose ghignando.

Per qualche momento regnò il silenzio tra i quattro finchè il rosso non decise di spezzarlo .
«Jungkook esisto anche io»
«Vai a farti fottere»
«Non mi dispiacerebbe se ci fossi tu con me»
Jungkook spostò di poco il viso, rivelando la sua espressione tinta di disgusto e disprezzo, incontrando quello di Jimin che stava cercando di evitare al più possibile di far fuoriuscire una sonora risata .

«E con questo io mi congedo. » parlò il moro, allontanandosi dal gruppo dei compagni.
Avrebbe tanto voluto avvicinarsi a Gayoon , ma sarebbe stato troppo stupido, contando il fatto che aveva ancora gli occhi dei suoi amici addosso, troppo sospetto avrebbe destato.
Si intrattenne nel gironzolare un po intorno, tuttavia senza staccare gli occhi dalla figura di della dea, la quale ancora non si era accorta della presenza lontana del ragazzo, un po strano dato che lui la stava letteralmente divorando con gli occhi.

«Ehi Jungkook...» si sentì ad un tratto, da una vocina femminile. Il diretto si girò incuriosito , incontrando involontariamente due protuberanze che minacciavano di scoppiare e saltare fuori da quel strettissimo colpetto in pelle nero. Senza perdere tempo alzò lo sguardo, riconoscendo Miyoung sotto quel pesante strato di trucco e fondotinta. Quella tipa che attendeva alcune classi con lui, e la quale ci si notava alla perfezione che aveva occhi per lui . Un'altra cosa che ''si notava alla perfezione'' era il fatto che era una vera stronza per l'attenzione e per i cazzi, dato che si alternava da Jungkook a Jimin, quando le pareva.
A Jimin non interessava più di tanto, quindi si, ci aveva passato una notte o due con lei, ma più di quello, niente . Taehyung la disprezzava quasi, insomma era sexy e tutto, ma a lui piacevano le ragazze con una personalità. Miyoung non ce l'aveva - a suo parere.
In quanto a Jungkook, lui non ci aveva minimamente pensato, non aveva mai avuto un minimo d'interesse per quella ragazza.

Non era il suo tipo.
Gayoon lo era, una vocina sibilò piano.

«Hey.» salutò neutro. I suoi occhi scesero rapidamente giù per il corpo studiando il costume : una versione volgare di cappuccetto rosso, con una gonna corta e voluminosa color lava, abbinato ad un mantellino del medesimo colore, ristretta in un semplice nodo attorno al collo e cappuccio alzato. Il viso giovane coperto dall'acceso rosso del rossetto, e uno smokey-eye nero e pesante. Esagerato.

«Stai davvero molto bene.» complimentò la ragazza sorridendo. «Grazie, anche tu sei bella stasera.» ricambiò. Non poteva negare che era sexy, ma da qualche altra parte nella sala c'era già un'altra femmina che aveva catturato i suoi occhi, quindi era inutile.

Jeon Jungkook aveva questa caratteristica di ottenere ciò che voleva. Era difficile per lui arrendersi. Forse era una cosa positiva oppure poteva essere anche una vera e propria rottura di palle. La sua non veniva descritta proprio come un ossessione o fissazione, più come... un obbiettivo da raggiungere e che si concludeva quasi sempre con lui vincitore in possesso del suo tanto voluto trofeo, cioè il raggiungimento dell'obbiettivo.

Ad un tratto Miyoung iniziò a parlare, ascoltarla era una delle ultime cose che Jungkook avrebbe fatto in quel momento. Non sapeva neanche di cosa stava blaterando.... era semplicemente disinteressato. I suoi sguardi continuavano a spostarsi da qua a là.

«Comunque Miyoung....» iniziò, interrompendo il suo discorso. La ragazza lo guardò incuriosita,aspettandosi almeno delle belle parole .
»Non me ne fotte un cazzo di ciò che stai dicendo.» sorrise mostrando le sue adorabili guanciotte.
Cosa cazzo c'era da sorridere così genuinamente e innocentemente , Miyoung non lo capì. Il ragazzo aveva pronunciato quelle parole così normalmente come se non ci fosse stato niente di scortese.
Miyoung sbatté più volte le palpebre non sapendo se aveva sentito bene o no.
«Potresti ...non so , girare i tacchi, coprirti quelle bombe piene di silicone e magari andartene ?»
A questo punto la ragazza rimase lettarlmente a bocca aperta.
Mai nessuno aveva rifiutato una come lei. E mai nessuno aveva dedotto che il suo seno fosse falso. Mai.

Non disse niente. Stupita e incredula se ne andò.

Purtroppo Jungkook si era incosciamnete creato una nemica, ma ovviamente non gliene poteva fregar di meno.

In giro di pochi secondi, le attenzioni del ragazzo erano di nuovo intorno a sé.
Aveva notato che le gente si era inoltrata a ballare, e che nonostante la serata fosse appena iniziata, la palestra continuava a riempirsi di studenti e il posto più affollato.

Ahimè, l'aveva persa di vista...

«Allora... Uno: a chi stai cercando?»
«Due: perché quella tipa con le tette che sembrano due palloncini pieni d'acqua stava parlando con te??»

Jungkook roteò gli occhi.
« Uno: non sono cazzi tuoi Jimin .
Due: non ne ho la minima idea, Taehyung.»
Doveva ammetterlo. Le tette di Miyoung sembravano seriamente dei palloncini d'acqua.

Passarono un po di secondi finché ad un tratto Jimin non sbottò:
«Avete presente la nostra prof sexy ?»
Jungkook alzò di scatto il capo, prestando maggiore attenzione.
«Si...?» rispose Taehyung al suo posto.

«Ho un idea...» affermò il rosso.
Ed in quel momento sia Jungkook che Taehyung capirono che qualsiasi cosa fosse uscita dalle labbra di Jimin... sarebbero finiti costretti ad annuire e consentire.

☽⚜☾

Gayoon posò i gomiti su quel bancone aspettando impazientemente di essere servita.
Era seduta sullo sgabello, e la scia del tessuto bianco della gonna cadeva giù seguendo la gravità, lo spacco laterale era quasi inevitabile, nonostante lei cercasse in tutti i modi di coprirlo.

Forse è troppo scollato....
Forse è troppo scoperto....

Continuava a farsi paranoie e distrarsi, senza riuscire a godersi per bene la serata.

«Professoressa?» chiamò all'improvviso una voce morbida.
Gayoon girò il capo verso le provenienza del suono, scoprendo che Park Jimin stava proprio alla sua destra. Velocemente notò il suo abbigliamento elegante e professionale.
Gli occhi del ragazzo risplendevano dietro quei occhiali tondi.

«Buonasera.» rispose educatamente con un sorriso.

Cazzo se è bella...
Nonostante Jimin fosse un totale flirt, ed era abituato ad essere lui quello col "totale controllo" , non poteva evitare il fatto che l'aspetto della donna lo stava mandando in tilt.
«Siete splendida stasera.» disse ad un tratto un'altra voce, dal suono molto più profondo.
Gayoon girò il viso dalla parte opposta , ovvero verso sinistra.
Incontrò Taehyung, già seduto, e con due occhi lucenti color sangue. Anche lui riposava i suoi gomiti sul tavolo, e , dato che mosse il suo viso, si ritrovò ad una decina di centimetri vicina al naso del moro. Istintivamente si mise retta sulla sedia, aumentando le distanze dal vampiro.

A che gioco stavano giocando ?
«Grazie.» sorrise. Il sospetto era lievemente visibile, automaticamente un sopracciglio si alzò.

Okay, poteva dire ciò che voleva, poteva mettersi in difesa con parole stupide come : siete più giovani, siete miei alunni e cosi via, ma in fondo anche lei era curiosa di sapere cosa frullava nelle loro teste.

Taehyung la stava ammirando senza vergogna, sembrava non volersi staccare visivamente.

Quella camicetta scura, i pantaloni di pelle, i capelli disordinati, e quelle labbra insanguinate...
Dopo pochi secondi, ridiede le attenzioni al primo ragazzo, che rilassato e tranquillo , sorrideva maliziosamente... come se non fosse davanti alla sua professoressa d'inglese la quale era più vecchia di lui.

«Prof ci chiedevamo se....»
«Jimin , Yoongi ti sta cercando.» richiamò ad un tratto qualcuno, con tono fermo e rigido, interrompendo il rosso. «Taehyung ti vuole Chanyeol, ha detto che gli serve un attimo il tuo aiuto.»
Straordinario come un suono solitamente tenero e morbido potesse trasformarsi cosi cupo e freddo.

I due diretti cercarono subito di mettersi sulla difensiva ma invano .
«Muovetevi.» ringhiò quasi. Era una minaccia o cosa?

Ambedue i ragazzi sbuffarono infastiditi , scendendo dalla sedia. Non perche avevano paura di Jungkook o cose del genere ma era meglio non iniziare una discussione e forse, erano veramente attesi da qualcuno.

Eh gia.... Jungkook.

Non ci volle molto per loro sparire tra la folla e scomparire del tutto. Meglio cosi.

Ritornando a Gayoon... ormai la donna era persa.
Altro che vampiri e uomini eleganti. Ciò che aveva davanti era molto meglio. Molto più attraente, sexy e...intrigante .

Quella camicia blu scuro decorata da due tasche, e un delizioso ricamo argenteo sulla parte sinistra, si adagiava alla perfezione sul petto del giovane ragazzo, rendendolo più muscolare di quanto già non fosse, le braccia scoperte dato che l'indumento si fermava a metà manica, come già detto, mettendo in risalto la pelle e i bicipiti pronunciati. I pantaloni del medesimo colore , ristretti in vita da una cintura in pelle scura, la stessa materia fu riportata nel pezzo di sopra, due specie di fasce che adornavano le spalle.
E come ultimo dettaglio, i suoi capelli. Ormai invasi da un ondata di sfumature viola, anche se molto scuri, parecchio notabili.

Jeon jungkook,anzi... Ispettore Jeon Jungkook ; pura lotta nel non rimanere a bocca aperta.

«Per quanto mi piaccia questo bellissimo abito bianco, sono più che certo che staresti meglio senza» sospirò ad un tratto sorridendo sotto i baffi.

«Per quanto mi piaccia la visuale di te interpretare il ruolo da ispettore sono più che certa che staresti molto meglio ammanettato nel letto» azzardò la donna.

Ovviamente a stuzzicare era un esperta ma la domanda era : flirtare o non flirtare ?

Il fatto era che lei non se lo chiedeva neanche. Stare vicino al suo alunno rendeva le cose terribilmente spontanee. E forse le parole uscivano prima ancora che ci pensasse col cervello.

Jungkook rise.
Erano in una scuola, con tante presenze, tanti alunni quanto professori. Tutti conoscevano tutti, e le voci giravano in giro di pochi secondi.

Era un momento e posto troppo inopportuno. Troppo.

Cosa se non lui espulso e lei licenziata ?

Quindi contemplò .

«Andiamocene» mormorò, incatenando i suoi occhi castani con quelli dorati di Gayoon.
Vide l'espressione della femmina subito cambiare.

«Cosa intendi?»

«Andiamocene e basta.»

«Cos - come?» si confuse.
Ella non riusciva a capire cosa giravaava nella mente del ragazzo, ma l'entusiasmo si faceva già sentire.

Jungkook roteò gli occhi al cielo. «Aspetta, arrivo tra un attimo» dicendo così, s'incammiò verso chissà dove, in mezzo alla folla.

☽⚜☾

Dopo aver girovagato, in cerca della del suo hyung, finalmente lo trovò.

«Jin hyung!» lo chiamò.
Il diretto si girò, con un sorriso, rivelando il suo realistico costume da dottore, che guarda caso gli stava alla perfezione - non che fosse una novità...
«

Hey jungko-»
«Ho bisogno di un favore.» affermò, sperando di non sembrare troppo scortese .
Diciamo che Jin già aveva parzialmente intuito, dato che il minore lo chiamava "hyung" solo quando gli necessitava qualcosa.

«Spara.»
«Potresti prestarmi la tua auto?» chiese con un tono leggermente affrettato.
Le probabilità del hyung che avrebbe rifiutato era molto alta, ma il tentativo non faceva male.
«Non se ne parla!» ribadí il moro.
«Ti prego è urgente!!»
«Se è tanto urgente allora t'accompagno io.» consigliò.
«No! Non ti devi scomodare hahahahah. Sul serio. Ti prego!» insistette.
«Jungkook non hai neanche la patente!» Jin incrociò le braccia, irritato dal comportamento infantile del poliziotto davanti .
«Lo so! Ma non mi metterò mica a guidare come un pazzo. Starò attento e ti riporteró la macchina sana e salva tra qualche minuto. È urgente...» cercò di farlo ragionare.
«Kook, se ti beccano senza patente -»

«Eddai Jinnie... se è un'urgenza allora credo che glielo debba concedere, no?» Spuntó ad un tratto Seulgi, un'incantevole ragazza travestita da una perfetta infermiera, con due bevande in ciascuna mano, una per lei ed una per Jin.

«Vi siete messi d'accordo per il costume?» chiese di punto in bianco Jungkook, notando lo stesso tema tra le due persone.

«Credici o no, non ne eravamo minimamente al corrente...É stata una stranissima coincidenza. » raccontò la ragazza dando una veloce occhiata al suo costume.

Jin dopo aver preso il bicchiere dalle mani di Seulgi, cercò rapidamente tra le tasche il mazzo di chiavi. Appena percepita la meteria metallica, in una delle sacche della bianca camicia da dottore, le prese e le lanciò a Jungkook, il quale le prese al volo.

«Wowowo! Se te lo chiedo io, ci vuole la mano di dio, se te lo chiede noona allora cedi senza pensarci due volte ?? Cos'è sto fatto?»

«Sparisci prima che cambi idea. E sii prudente altrimenti ti prendo a frustate.»

«CINQUANTA SFUMATURE DI JIN-ECOLOGO A QUANTO PARE»

«Ridammi le chiavi.» lo minacciò, avanzando di pochi passi.

«No! OK ok... sparisco..»

☽⚜☾

Jeon : ti sto aspettando fuori scuola, al parcheggio. Non farti notare mentre vieni ;)

GayoonNoona😏 : e se ti dicessi che non vengo?

Jeon : vuoi resterare la dentro con i vecchi?

GayoonNoona😏 : hmm..

Jeon : ti porto in un posto più bello

GayoonNoona😏: sarebbe?

Jeon : se non ti presenti qua fuori, davanti a me, in carne e ossa, non lo saprai mai...

GayoonNoona😏 : sono dietro di te

☽⚜☾

Jungkook si voltò, incontrò la dea greca nella sua postura .
Nonostante fuori fosse interamente buio, quei occhi dorati luccicavano, e brillavano come due gemme preziose incastonate in quel viso felino.

«Dove mi vorrebbe portare l'ispettore?» sorrise maliziosamente, mettendo enfasi nell'ultima parola.

«Entra.» affermò, dopo aver aperto la porta dell'auto scura. Gayoon non obbiettó e fece come le fu detto. In giro di pochi secondi, Jungkook si fece il giro finché non entrò anche lui dentro, al posto del guidatore.

« È tua la macchina?»
« Ehm...in realtà no.» rise.
L'espressione della donna cambio letteralmente.
«Hai almeno la patente??» si allarmó. Purtroppo Jungkook aveva già avviato il motore e oltrepassato i cancelli dell'accademia.

«Beh..ehm, hahah. Diciamo che la devo ancora avere...» disse, inoltrandosi tra le buie strade illuminate dai alti grattacieli e grandi tabelloni.
«Ma fai sul serio?!? Jungkoo-»
Venne interrotta dalla risata improvvisa del ragazzo, dove il naso si arricciava e gli occhi si curvavano.

Gayoon era più che certa che lui stesse sfogando il nervosismo dietro un tenero riso, e quella visione non poteva non farla compiacere.

Quel suono era definitamente contagioso.

«Ma perché ridi?!» chiese ritrovandosi a ridacchiare insieme a lui. «Cretino!»

Ci vollero solo pochi secondi per arrivare. E prontamente Jungkook fermò la macchina accostando in una parte abbastanza lontana da una casa.
«È qui?» chiese lei inarcando un sopracciglio. Lui le sorrise solamente, prima di uscire dal veicolo per poi aprire la porta alla donna. Da notare che questi piccoli gesti la stavano facendo sciogliere internamente.
Quando Gayoon uscì definitivamente, lui si accertò di serrare l'auto e circondarle il girovita col proprio braccio, e guidarla verso chissà dove.

«Al mio diciottesimo compleanno i miei genitori per farmi felice mi regalarono...» si fermò continuando a camminare. Gayoon non era sicura di cosa aspettarsi ma era certa di sentire una musica selvaggia provenire da non troppo lontano. Non ci volle molto per intravedere una vera e propria villa, basata sui colori del legno e panna.
« Questa casa.» terminò sospirando.
Un piccolo dettaglio era che , già nel portico, c'era una dozzina di persone, sobri o ubriachi non si sapeva.

« In pratica mio fratello maggiore , approfittandosene, ha lanciato questa festa con i suoi amici, anche perché è un tipo d'addio dato che deve andare per il servizio militare. » spiegò, guardando davanti a se. «oh» disse semplicemente Gayoon, pensando che i genitori del ragazzo avevano davvero molti soldi da spendere, si spiegava anche il come attendesse un'accademia cosi prestigiosa.

Sorpassando tutte quelle persone davanti all'entrata, entrarono nell'immensa casa, affollata da una moltitudine di ragazzi e ragazze, vestiti in modi bizzarri ma allo stesso tempo provocanti. Beh diciamo che se alla scuola i maschi e le femmine avevano (anche se poco) rispettato il codice d'abbigliamento, cercando in vari modi di stare lontani dall'occhio del preside e dei docenti, qui non ci avevano minimamente pensato, anche perché non c'era il problema da porsi. I presenti in quella festa erano praticamente spensierati...un po troppo spensierati.

Dietro a tutte quelle persone, bicchieri rossi sorretti alti nel cielo, la musica bombardante, gli urli ed esulti di tutti, Gayoon riusciva ad intravedere la struttura interna e molto moderna della casa. Dominava il colore bianco, e forse alcune parti in cui si intravedeva il riflesso trasparente del vetro.

«Heeyyyyyyyyy» salutò ad un tratto un ragazzo, fisicamente grande, forse della stessa età di Gayoon. Non ci volle molto a capire che si trattava de fratello di Jungkook, dato che l'assomiglianza era molto notabile, assurda quasi. Ma ... la professoressa doveva ammettere, che il minore aveva un attrazione diversa, molto più seducente .

«Pensavo stessi a scuola!» urlò, sorridendo. Ciò stupì silenziosamente la donna ; avevano lo stesso sorriso.
«Si! ma mi annoiavo!» rispose, costretto a spingersi in avanti, attaccando il proprio petto alla schiena della donna, dato che stava dietro di lei. A quel punto, il fratello maggiore posò gli occhi sulla femmina, dopo pochi secondi, riguardò Jungkook ed infine il modo in cui la teneva stretta a se. Un lieve sorriso si dilatò tra le sue labbra. «Vabbè... divertiti fratellino»si avvicinò per sfregare i capelli al suo consanguineo, per poi sparire in mezzo alla folla.

«Voglio bere» disse improvvisamente Gayoon, ghignando, come se quasi percepisse i pensieri di Jungkook.
Mica si sbronza come l'ultima volta ?!? .
«Calma ci andrò piano.» lo assicurò. Lui rimase indeciso per qualche istante, ma alla fine, la sua era solo un'esagerazione e sicuramente non sarebbe successo niente di estremo con due o tre bicchieri...no?
Dunque, si ritrovarono entrambi a sorseggiare più volte bevande alcoliche altamente pungenti e piccanti, davanti alla penisola della maestosa cucina grigia e lucida.

«Okay calmati ragazzo.» avvertì lei, notando come Jungkook - questa volta- si scolava lisciamente l'intero liquido dentro quel bicchiere di carta rosso. Si stavano invertendo i ruoli ?
Però ripensandoci bene, la visuale di un poliziotto con le guance leggerissimamente rosee non era una cosa tanto male, anzi. Ovviamente non era ubriaco, lievemente brillo, ecco .

La distanza tra i due era minima ma a nessuno dispiaceva.
«Non avresti dovuto metterti questo vestito...» mormorò il ragazzo.
Gayoon inarcò le sopracciglia «Cos'ha che non va?» si chiese, istantaneamente portando i suoi occhi sul proprio candido vestito, ammirando i dettagliati merletti del corpetto, la liscia e luccicante cintura d'oro, e intravedendo il lungo spacco laterale, anche se la gamba rimaneva nascosta dentro. Non gli piaceva ?

Appena rialzò il viso , per incontrare quello di Jungkook, al contrario , fu accolta dalle sue labbra.
Quel ragazzo era abituato ad attaccare di sorpresa.
Gayoon ritrovò una sensazione di frastuono e stupore invaderle il corpo e la mente. Quel suo alunno ci sapeva fare, bene. Molto bene... troppo bene. Così tanto da essere quasi doloroso.
Qui non si trattava solo di labbra che si univano, ma anche le mani del maschio, che la stringeva a sé con un braccio e si prendeva cura della guancia con l'altra, ciò non faceva altro che a perfezionare l'arte dei suoi ammalianti baci.
Terribilmente bravo.

Si staccarono per riprendere fiato, lei rimase con gli occhi chiusi, ancora leggermente frastornata. Miagoló in disapprovazione, volendo riavere il contatto con il ragazzo, il quale sorrise allontanandosi da lei, tuttavia lasciandole le braccia attorno.
«Senti Jeon, non provocarmi. » affermò, guardandolo dritto. Le lenti colorate aiutavano a rendere lo sguardo più tagliente di quanto già non fosse.

Jungkook non sapeva esattamente cosa stava interpretando quella notte di Halloween la professoressa, aveva capito che si trattava di una sorta di Dea , ma non quale delle tante.
La mitologia greca era piena di divinità differenti. E l'unica cosa che appariva come risposta nella mente del ragazzo era : Dea del sesso ; abbastanza azzeccato, no?

Quelle bevande scolate stavano iniziando a fare effetto, i pensieri completamente più...sporchi.

Jungkook alzò la mano, accarezzando con le candide dita la mascella della donna, scendendo piano verso il collo, si accertò di buttare dietro le spalle i capelli color tenebra, avendo la visuale perfetta delle clavicole e il petto prosperoso, ricoperto di pizzo. Rimase lì a guardare, col viso basso, ammirando le curve di Gayoon.
Non era solo perversione e fame, ma anche di ''adorazione''.
Lui adorava come Gayoon era sexy nel suo modo, senza aver bisogno di complicarsi. Adorava come tra tutte le femmine a scuola, lei era spiccata con un semplice vestito bianco. E adorava il fatto che le altre tendevano a definirsi "provocanti" indossando roba attillata e corta. Gayoon invece no... lei era erotica senza neanche fare niente. Adorava tutto questo.

Non era neanche pronto, che si ritrovò la calda lingua della femmina esplorargli il collo, in una parte fissa. Le distanze totalmente annullate fra i due corpi.

La gente era troppo sballata per accorgersene, calcolando il fatto che nessuno sapeva che quella dea fosse in realtà una professoressa, e Jungkook il suo studente. In fondo gli invitati erano esclusivamente amici e conoscenti del fratello quindi,nessuno avrebbe saputo dire chi lei fosse. E per il fatto che avessero iniziato a limonare... beh c'erano altri, e facevano anche di peggio.

In quanto a Jungkook... era estasiato. Non sapeva esattamente quali magie Gayoon stesse facendo, ma gli piaceva...eccome se gli piaceva. Purtroppo, si potrebbe dire che lui era una persona insaziabile, se tu davi, lui continuava a volere. E in quel momento , lui voleva di più... molto di più.

Si abbassò leggermente, infilando la mano dentro quello spacco, invadendo quella stoffa di seta, appena afferrò la coscia della femmina, la sollevò, facendo lo stesso con l'altro braccio , così che ella si ritrovò con le proprie gambe circondate sul bacino del ragazzo. Doveva ammettere che la forza del maschio non avrebbe mai smesso di stupirla. Quella gamba che lei teneva nascosta dentro la lunga gonna rimase totalmente scoperta, ma sinceramente, non gliene poteva fregar di meno.
La donna finalmente si staccò, ammirando rapidamente quella macchia rosea che si era creata in un lato del candido collo.
Successe che entrambi incrociarono lo sguardo, vicinissimi ma senza sfiorarsi. Lei sorrise . C'era qualcosa di diverso in quel ghigno, come se lo stesse sfidando. Si celava cosi tanta maliziosità....

Automaticamente lui iniziò a camminare, con Gayoon in braccio e gli occhi incatenati.
Per lui la femmina era una piuma, non pesava niente, era morbida, quasi piacevole da sorreggere.
In giro di pochi secondi, si accorse che lui stava salendo delle scale, probabilmente al piano di sopra. Appena vi furono lì, il suono della musica si affievolì istantaneamente, diventando solo un rumore indistinto e confuso.

Successivamente, svoltò a destra incontrando una porta, si girò leggermente, per poi aprirla con la spalla. Si inoltrò dentro, facendola finalmente scendere dalle sue muscolose braccia. Spingendola all'indietro, si accertò di chiudere la superficie di legno con la schiena di Gayoon, cosi che lui restò anche davanti alla sua figura, incatenandola col proprio corpo.
Erano finalmente soli.
Appena ne ebbe l'occasione, riconnesse le labbra, baciandola così forte, da sentirsele quasi addolorate. Questa volta era molto più affrettato, scatenando una certa voglia da entrambe le parti.
Il petto di Gayoon venne invaso dalle mani del ragazzo, le quali toccavano senza alcuna vergogna. Ciò portò a farla fuoriuscire un delizioso mugugno, permettendo a Jungkook di far sfiorare le calde lingue.

Talmente preso dall'azione,lui, non si accorse che le sue dita avevano raggiunto il candido collo della donna, mettendo una lieve ma decisa pressione.
Era una cosa che faceva raramente; quando era fortemente eccitato.

Nonostante Gayoon fosse altamente vulnerabile in quella situazione, non era abituata ad essere dominata, ed i suoi istinti le urlavano di capovolgere le cose, tanto ad arrivare al punto di lavorare al posto suo.
In un istante, Jungkook era quello con le spalle al muro, mentre lei gli stava succhiando avidamente la mascella, lasciando segni molto probabili e scuri.

Non c'era tempo per ammirare i dettagli della stanza, l'unica cosa che si sapeva era che era una camera da letto. Punto.

Una cosa che lei non sapeva era che anche Jungkook era un dominatore. Ossessionato nello stare al controllo, con la competivitá che ribolliva nel sangue, insieme all'eccitazione ed euforia.

Gli sembrava tutto così assurdo. Lui con la sua professoressa. Nella stanza da letto.
Dei suoni armoniosi iniziarono ad uscirgli dalla bocca, mentre pensava a ciò che stava accadendo e con cosa si sarebbe concluso, soprattutto con l'umido muscolo di Gayoon che strisciava contro il lato del suo pomo d'Adamo.

Lei non se l'era dimenticato. Ricordava benissimo come, a scuola parecchi giorni prima, nella sala professori, quando gli aveva fatto quel lavoretto di mano, lui aveva rumorosamente ansimato quando lei aveva sorpassato con la lingua quel punto specifico del collo. Dal quel giorno si era promessa di non scordarsi quel dettaglio e che quello era il suo punto più debole.
Infatti la reazione del poliziotto davanti era stato più che gioioso per lei.

Era l'ultimo giorno d'ottobre, la freschezza continuava a diffondersi nell'aria di tutti i giorni. Eppure in quella stanza sembrava che ci fosse la temperatura del sole, che rischiava di infuocare i loro corpi e incendiare il tutto .
Non c'era da dire che il calore veniva emanato dai loro corpi, dai loro respiri e dai loro movimenti. Nonostante facesse un caldo atroce, era un caldo quasi piacevole.

Jungkook fece un passo in avanti , staccandosi dalla porta, costringendo a Gayoon di indietreggiare. La fece allontanare da se, ammirandola per brevi secondi. Una mano passò dietro i suoi capelli ebano, le dita si inoltravano tra le ciocche ed in uno scatto il semicerchio
dorato che era impostato sulla sua chioma scura venne strappatto e buttato per terra. Il suono tintinniò nell'aria. Lui continuava ad andare avanti, mentre lei indietro, finché ella non si ritrovò con la parte posteriore delle ginocchia attaccata al bordo del letto . Le dita di Jungkook passarono a quel invisibile fermaglio che raccoglieva le due ciocche iniziali dei capelli intrecciandoli dietro alla nuca , e lo tolse, buttandolo via in un posto scuro della stanza. I capelli setosi caddero sul viso.

Gayoon restò immobile, restando con un sottile ghigno malizioso che veniva delineato dai raggi argentei della luna che si infiltravano dalla tenda di quella porta-finestra.

La prossima a raggiungere il pavimento con un tonfo metallico fu la cintura in oro. Ed il vestito era finalmente privo di accessori.

Lo studente ancora non riusciva a capire come lei potesse essere cosi divinamente bella, quei occhi dorati rischiavano di accecarlo. Il collo lungo. I merletti aggiungevano ancora più sensualità di quanto lei già non possedesse.
Era una fottuta dea. In tutti i sensi . E lui ne rimaneva sempre più ammaliato secondo dopo secondo.

«Non sai quante cose ti farei...» mormorò, vicinissimo alle sue labbra. Gayoon percepì il suo respiro profumato di menta, e le calde mani che si avventarono attorno al giro vita.
Finche lei non sussurrò : «Mostramele.»

Le labbra di Jungkook si fiondarono di nuovo , così forte da farle curvare la testa all'indietro.
La mani che un secondo fa erano all'addome , salirono sopra , entrambe impugnandosi in ciascuna dei lati della scollatura a V di pizzo. Il secondo dopo .... un rumoroso strappo, che si fece sentire forte e chiaro.
Aveva letteralmente separato il tessuto in due, e quella scollatura che un tempo era decente , ora arrivava molto più giù , scoprendo la pancia fino all'ombelico.

Gayoon fece fuori uscire un sonoro sospiro di sorpresa, non se lo apettava minimamente. Non ebbe neanche il tempo di reagire che la lingua del ragazzo leccò la sua, dando inizio a un intimo ed erotico bacio senza fine.

L'abito le scivolò giù dalle spalle, atterrando per terra in un disordine.
Un bellissimo vestito andato a puttane.

I progetti di Jungkook erano di farla stendere e mettirsi sopra , ma ahimè, successe il contrario.
Era bastata una singola distrazione nell'osservare cosa aveva ancora addosso la professoressa, per fasi battere.
Lei era ora sopra di lui a cavalcioni sopra il suo bacino, stritolando e mettendo pressione sulla parte più vulnerabile ma allo stesso tempo più forte del ragazzo .
Aveva un erezione che minacciava quasi di strappare il tessuto dei pantaloni. Il rigonfiamento era cosi ovvio e grande che percepirlo in mezzo alle gambe era piacevole ma in contempo, una tortura.
Le sensazioni che otteneva lei erano molto simili a ciò che provava lui.
Vederla sopra di se , con solo il completino in pizzo, i seni semi esposti , e le curve completamente coperte era... un immagine dolorosamente intrigante.
Jungkook aveva il cervello che stava andando in fumi.

«Mi è costato quel vestito» affermò con un tono duro, come se volesse rimproverarlo.
Stava seduta con la schiena ritta , e lui non tardò a fare lo stesso , cosi che i loro nasi si sfiorassero in un batti ciglio.
«Stai molto meglio senza» sussurrò, soffiando sul collo della donna, prima di avventarsi con la lingua.

Le mani di Gayoon raggiunsero i bottoni della camicia di Jungkook disfacendoli rapidamente. Appena fu interamente aperta si affretto a far scivolare il tessuto scuro giù dalle ampie e muscolose spalle,insieme a quei accessori di pelle che ciondolavano dalla stoffa. Il ragazzo completò l'azione, togliendosela definitivamente e buttandola in un posto non definito sul pavimento .

Rimase a torso nudo , percependo il materiale in pizzo dei reggiseni contro il proprio petto.

Afferrò le coscie di Gayoon sollevandola leggermente, finché non si girò del tutto , costringendo al corpo della femmina stare sotto di lui. Si sollevò sui gomiti,per continuare a marchiarle il collo. La mano scese giù, coppando il seno.
Mentre le dita della femmina raggiunsero la cintura, slacciandogliela e lasciandola aperta. Sbottonò i pantaloni, divarcando la zip. Abbassò il tutto giusto per far fuori uscire l'erezione che si presentò alzata, venosa e dura.

Prima ancora che potesse fare qualcosa, Jungkook si alzò , mettendosi retto sulle ginocchia.
Gayoon fece fuoriuscire un miagolio, cercando di capire perché lui avesse smesso.
Il ragazzo osservò la figura curvosa, toccando il suo membro e pompandoselo più volte .
La sola immagine, lo faceva eccitare tremendamente.

Erano entrambi invasi da una dolorosa impazienza che li stava divorando dall'interno.
Gayoon non riusciva a togliere lo sguardo dal torso di Jungkook , colorato in un bellissimo color ambra, da sembrare quasi d'oro, non aveva dei addominali voluminosi e prosperosi ma c'erano ed erano scolpiti. Le braccia erano possenti.
Era il tipico ragazzo muscoloso, ma non esageratamente , proprio come le piaceva (ad alaska mlmlml)

Il suoi corti capelli con le tonalità del viola, erano leggermente umidi, per il sudore che si era formato. Gli occhi erano scuri e profondi, immersi nella lussuria. Le labbra bagnate e lucide, il petto continuava ad alzarsi ed abbassarsi mentre continuava a toccarsi davanti a lei.
Il controllo era fottuto.

Con la mano sinistra, lui le sfilò le mutandine, abbasandosi e stendendosi di nuovo su di lei. Cosi che le loro intimità erano finalmente allineate .

Le dita del ragazzo, scesero giù, infiltrandosi tra le labbra della femminilità di Gayoon, percependo tutta quell'umidità che si era accumulata. Accarezzò i nervi sensibili giocandoci e stuzzicandola.

Il visto di Jungkook si nascose sull'incavo del collo della ragazza.

E poi ...



_________________

Continue lendo

Você também vai gostar

5.9K 523 37
Ilaria è una ragazza di 20 anni che non aveva mai pensato di poter trasformare la sua passione per la musica in un lavoro finché non è entrata ad Ami...
7.1K 1.6K 33
Can e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della...
10.4K 692 26
Fanfiction holdarah
45.4K 2.3K 39
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...