Perché? Perché non posso avere una vita normale? Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?
Mi chiamo Park Hawong, ho 16 anni, la mia famiglia è composta da: me, mio padre, mia madre e mio fratello.
È una domanda che mi faccio da quando esiste mio fratello.
Mio fratello si chiama Park Jimin, un vero stronzo. Ha 18 anni.
Sapete perché? A lui piace prendermi in giro, insieme al suo gruppetto di amici, e la sua ragazza, che, a parer mio, è peggio di una Barbie. Una vera stronza anche lei.
Ormai è da quando ero piccola che lo fa, sono cresciuta con le prese in giro, scherzi e altro.
Non sono come mio fratello: bello, popolare, pieno di amici.
Lui ha i capelli neri, occhi scuri, alto e bello.
Poi ci sono io, né troppo alta né troppo bassa, insomma, nella norma, capelli neri lunghi fino a metà schiena, occhi nocciola, magra.
Io e Jimin non ci somigliamo, abbiamo in comune solo una cosa: odio. Lo odio con tutto il cuore.
A scuola mi fa fare sempre figuracce, la sua ragazza poi, una vera idiota. Vestiti corti, capelli neri e lunghi, tacchi vertiginosi. La odio.
Amo ascoltare musica, cantare e ballare.
Adoro leggere, il cibo è il mio migliore amico, dammi solo un paio di cuffiette e non mi vedrai più.
Questo è il mio piccolo mondo.
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《Won, sono le sette! Vedi di non fare tardi!》ovviamente, la voce di mia madre deve sempre farmi venire un infarto, come ogni mattina. Spesso sono caduta dal letto.
Sbuffando mi alzo, infilo le mie ciabatte blu e scendo giù. Mio padre legge il giornale, la mamma prepara la colazione, e Jimin mi squadra dalla testa ai piedi con un'espressione che non so definire.
Gli faccio il medio con un sorrisetto e vado a sedermi.
《Won, oggi devi andare a piedi a scuola, non posso accompagnarti》mio padre piega il giornale e lo poggia sul tavolo guardandomi.
《Va bene papà, non fa niente.》sorrido e faccio spallucce.
《Dai piccola Won, le gambe le hai》Jimin poggia il viso sulla mano e mi guarda.
《Sta zitto Jimin.》la sua voce è così irritante. Lui è irritante.
Inizio a mangiare sotto lo sguardo di Jimin, finito, vado su a prepararmi.
Dopo 20 minuti sono pronta.
Prendo lo zaino, telefono cuffie e saluto mamma e papà,《buon lavoro》dico abbracciandoli.
《Grazie tesoro》
Oggi la mamma lavorerà fino alle 11 di sera, ha molte cose da fare, mio padre anche. Succede spesso.
Infilo le cuffie e parte solo di Jay park. Fuori scuola incontro Amber, la mia migliore amica. Ha i capelli biondi corti, abbigliamento sportivo, sembra un maschio. Ha una personalità particolare, per questo è unica.
《Hey Won!》sventola la mano e si dirige verso di me sorridente.
《Hey Amber》mi abbraccia e ricambio, ci allontaniamo dopo alcuni secondi. Sistemo lo zaino sulla spalla per evitare che scivoli.
《Ragazze!》Chanyeol, il nostro migliore amico, lo conosco dalle elementari, è come un fratello per me.
《Heila, come mai tutto contento?》chiedo vedendo un enorme sorriso stampato sulla sua faccia.
《Notizia bomba! Naeun ha accettato di uscire con me!》alza le braccia al cielo contento.
Ci prova con Naeun da mesi, è davvero una bella ragazza. Alta, capelli scuri e grandi occhioni, qualche volta ci ho parlato, ed è davvero simpatica.
Si veste sempre con leggins e felpe, non si trucca, acqua e sapone.
《Finalmente! Sono quattro mesi che ci provi!》Amber sbuffa, 《tutte le tue fatiche sono state ripagate!》
《Pff, dici così solo perché non hai un ragazzo!》Chanyeol incrocia le braccia sbuffando.
《Ma chi lo vuole! Sto bene da sola!》mette il broncio, 《se c'è un ragazzo ideale per me, può benissimo restare dov'è.》
La campanella suona, sono costretta a salutare i ragazzi. Entro in classe e già mi lanciamo brutte occhiate. Abbasso lo sguardo sospirando e vado a sedermi.
Mezz'ora dopo entra Jimin tutto tranquillo, come se avesse tutto il tempo del mondo.
《Sa signor.Park, qui c'è un orario da rispettare.》il professore lo guarda male, segna qualcosa sulla sua agenda con la penna rossa.
《Si ritenga fortunato che io sia qua.》sbuffa rumorosamente e si siede dietro di me spostando la sedia con la delicatezza di un elefante.
Mi giro e vedo la sua ragazza, Hyeon, fargli l'occhiolino. Bleah, mi fanno venire il voltastomaco.
《Ragazzi, aprite il libro a pagina 422, oggi spieghiamo un nuovo argomento. Haneul, puoi leggere tu per favore?》
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Arriva l'ora della pausa, mi alzo e mi dirigo in bagno, incontro Amber vicino alle macchinette, sapendo dove sto andando, decide di venire con me. È successo molte volte che le ragazze mi facciano scherzi.
Fatto quello che dovevo fare, lavo le mani e usciamo. Non c'era nessuna ad aspettarmi fortunatamente.
Nel corridoio, incontro Jimin con il suo gruppetto, e ovviamente, la sua ragazza.
《Ma guarda chi c'è qui...》Hyeon si avvicina con fare superiore. Mi guarda dalla testa ai piedi e fa una smorfia. All'improvviso, mi prende per le spalle e mi butta a terra, poi prende la bottiglia di una ragazza e mi versa l'acqua addosso.
Sento gli occhi pizzicare, sto per scoppiare a piangere, ma non devo.
"Non farlo qui...Non farlo qui..."Mi ripeto. Mi alzo e corro sul tetto della scuola. Mi siedo in un angolino con le ginocchia al petto e finalmente posso piangere. Sfogo tutta la rabbia e la tristezza che accumulo ogni giorno.
Sento qualcuno toccarmi la spalla, alzo la testa ed è Chanyeol. 《Hey...》si siede accanto a me e allarga le braccia,《vieni qui...》
Mi fiondo tra le sue braccia, sentendomi subito al sicuro.《C-cosa ho fatto p-per meritarmi questo channie, cosa...?》sussurro tra i singhiozzi.
《Won, guardami...》Alzo lo sguardo e fisso il mio sguardo nel suo,《tu sei una bellissima ragazza, tu, sei una ragazza d'oro. Metti al primo posto le altre persone per aiutarle, sei sempre gentile, disponibile... Won, loro sono solo degli sbruffoni, si credono superiori, ma non hanno cervello. Credimi Won...》sorride dolcemente.
Lo stringo più forte, mi coccola finché non smetto di piangere.
《G-grazie Channie...》tiro su col naso e asciugo le lacrime.
《Per te questo e altro》sorride e mi scompiglia i capelli.
Ci alziamo e andiamo in classe, sono bagnata dalla testa ai piedi, vado in infermeria, la donna mi degli asciugamani, almeno posso asciugarmi un po'.
Passate le ultime ore, posso finalmente tornare a casa. Prendo velocemente le mie cose buttandole nello zaino. Esco dalla classe, cerco con lo sguardo Amber, la vedo farsi spazio tra gli studenti per avvicinarsi a me.
《Vuoi venire a casa mia Amber? vorrei stare un po' con te...》gioco con le dita sperando in un sì.
《Un attimo solo...》prende il cellulare e digita qualcosa《sì, posso venire da te.》rimette il cellulare in tasca.
Sorrido contenta e faccio per dire qualcosa, ma Jimin compare dietro Amber 《oggi non torno a casa, sto da Hyeon, di' alla mamma che sono a casa del mio amico, se le dici che sto con la mia ragazza, non la passerai liscia.》alla mamma non è mai piaciuta quella tipa.
Sbuffo roteando gli occhi,《okay, ciao e buon divertimento citrulli.》
Prende Hyeon per mano e se ne vanno, la Barbie si appiccica al suo braccio.
《Come fai a sopportarlo?!》Amber sbuffa guardandomi.
Faccio spallucce,《Non lo so. La mia pazienza è tanta.》sospiro.
Tornate a casa, inizio a cucinare. Parliamo di varie cose. Di Jimin, di Hyeon, della scuola, di Jimin, di Hyeon, dei ragazzi, shopping... ho già detto Jimin e Hyeon?
Dopo aver fatto i compiti, ci guardiamo in faccia non sapendo che fare.
《Senti, non mi va di stare qui, ti va di uscire?》chiedo alzandomi.
《Ovvio.》come una furia esce dalla camera. Ridacchio scuotendo la testa.
Prendo le chiavi ed usciamo. Giriamo per i negozi, alla fine ci fermiamo a prendere un gelato. Mentre parliamo, vedo un gruppetto di ragazzi, e tra loro c'è Jimin. Girano in un vicoletto.
《Hey... vieni con me...》borbotto prendendola per il polso, mi alzo trascinandola con me. Raggiunte le voci, ci nascondiamo dietro ad un cassonetto.
《Allora, l'hai presa, vero?》sentiamo dire da Jimin.
《Pensavi me ne dimenticassi?》un altro ragazzo ride. Mi affaccio un pochino, giusto per vedere.
Vedo un biondo prendere una bustina con della roba bianca, la passa a Jimin che sorride tutto contento. Annuisce rigirandola tra le mani.
《m-ma quella è... è d-》Amber mi tappa la bocca per non farmi urlare. Mi allontano subito da lì. Non credevo che Jimin si drogasse.
Se sa che l'ho scoperto, mi minaccia. Sì, esatto, mi minaccia, come ha sempre fatto con qualsiasi cosa.
Durante il tragitto, penso a tante cose. La mia mente è come un foglio scarabocchiato, è tutto confuso e non si capisce niente.
Perché sto male per lui? La vita è sua, non deve interessarmi quello che fa.
《Ammetto che questo mi ha sorpresa...》Amber calcia un sassolino immaginario e tiene lo sguardo basso, 《mi aspettavo di tutto ma non questo》
Già, neanche io. Non mi importa di ciò che fa, la vita è sua. Che faccia quel che gli pare.
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[Capitolo corretto]
(avviso: sto revisionando questa storia, per questo vedrete nomi cambiati e capitoli che non combaciano con il precedente/successivo.)