Scappata dall'Inferno [IN REV...

By Lagharta

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Si può scappare da un destino che non ci appartiene? More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 25
Capitolo 26
capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
ΨAvvertenze♰
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Venia
Capitolo 36
Capitolo 37
- Angolo scrittrice -
Capitolo 38
Capitolo 39
- Angolo libro -
Finale?
Sorpresa!

Capitolo 24

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By Lagharta

Ancora Lucifer non si smuove, anzi.

Con l'indice e il pollice afferra con eleganza il manico di una tazzina, sorseggiando tranquillamente il liquido al suo interno.

Le Cinque ed io lo guardiamo stupite mentre le guardie dietro di noi si affrettano ad andare a controllare la provenienza dell'esplosione.

Una volta finito di bere, si pulisce le labbra con un tovagliolo, per poi ripiegarlo e metterlo sul tavolo.

Beliel, alle sue spalle, si alza svogliato dal muretto e si avvicina al suo Signore.

<< Ordini? >>

<< Non c'è di cui preoccuparsi. >> detto ciò il Sovrano sorride, alzandosi ed incamminandosi verso l'uscita del piccolo tempio.

<< Andiamo, abbiamo ospiti a quanto pare. >> mi volto per seguirlo, ma una mano afferra il mio braccio.

<< Stai dietro di me. >> mi sussurra Alef.

La ascolto e mi posiziono dietro di lei; arriviamo vicino ai cancelli e dinanzi a loro troviamo una dozzina di uomini vestiti di bianco.

Tra loro riconosco subito la chioma platinata e gli occhi blu come le profondità del mare.

Reiyel.

Vorrei lanciarmi subito contro di lui e fuggire, ma non penso che Alef gradirebbe, tanto meno Lucifer.

Giunti davanti ai cancelli, il Signore si ferma incrociando le braccia ed alzando il mento con aria di superiorità, in mezzo allo schiero di angeli vi sono Azazel e un altro angelo che vidi insieme a Mikael nella stanza bianca.

<< Qual buon vento vi porta a casa mia? >> inizia Lucifer, riferendosi proprio a quell'angelo.

<< Fratello, quanto tempo. Ti trovo bene. >> si avvicina di un passo esso e subito viene respinto da qualcosa, una barriera invisibile che crea subito un altro botto simile a quello che abbiamo sentito poco fa, questo suscita una grossa risata di Lucifer.

<< Sei diventato al quanto maleducato, non fai entrare i tuoi fratelli nella tua casa? >>

<< Taglia corto "fratello". >> dice, mimando con le dita delle virgolette in aria.

<< Perché il terzo Arcangelo si è disturbato a smuovere il suo santo culo dalla sedia per giungere fino a qua? >>

<< Bada Lucifer. Io ti porto rispetto quanto ne porto a nostro fratello Mikael, ne pretendo altrettanto da te. >>

<< Mi parli tu di rispetto? Non mi pare tu abbia bussato alla mia porta o sì? >>

<< Ti chiedo scusa per prima. Uno dei più giovani non sapeva dell'esistenza della tua barriera. >> allarga le braccia il terzo Arcangelo, facendo un rispettoso inchino.

<< Un vero peccato. >>

Nel frattempo non posso fare a meno di voltare il viso verso Reiyel e non appena lo faccio, incontro i suoi occhi.

Mi sta parlando con lo sguardo, vuole venire da me e non lasciarmi più, le sue mani strette in un pugno mi fanno intuire che freme dalla voglia di abbattere questi neri cancelli che ci separano per riavermi.

Perché me l'aveva promesso.

Siamo così vicini ma anche così lontani l'uno dall'altro. Basterebbe poco per andare da lui ma mi è impossibile. Per ora.

Indossa ancora la sua maglia bianca e i capelli spettinati mi invogliano ad avvicinarmi per sistemarli.

Le rosee labbra sono serrate, l'espressione è dura e il suo petto si gonfia sempre di più ad ogni respiro, rendendolo imponente; Reiyel si volta verso il suo Arcangelo e si avvicina ad esso.

Noto che agganciato al suo fianco destro porta una spada argentata dal manico d'oro, viene coperta da un lungo e chiaro mantello che porta alle spalle e che noto solo adesso.

<< Bene bene, l'uccelletto di Mikael. >> stacco gli occhi da Reiyel e mi giro verso Beliel posto vicino a me con il suo solito ghigno.

Reiyel, con il suo infallibile udito, sente Beliel, i due si scambiano un lungo sguardo minaccioso, che viene interrotto dalla voce di Lucifer.

<< Beliel. >>

<< Mio Signore? >> domanda il demone, non staccando gli occhi dall'angelo.

<< Dacci un taglio. >> Beliel assottiglia gli occhi, mandando un ultimo avvertimento a Reiyel.

<< Dunque Gabriel.. Cos'è che vuoi? >> chiede Lucifer, girandosi verso l'Arcangelo che solo ora riconosco.

<< Ciò che realmente non ti appartiene. >>

<< Negli ultimi secoli sei diventato molto più simpatico Gabriel. >> risponde, ridendo come non mai il Sovrano.

<< Però dimentichi che tutto mi appartiene. >>

<< Ed io non capirò mai il tuo sarcasmo. Lucifer, fai tornare la ragazza in Paradiso. >>

Sentendo queste parole mi blocco e fisso Reiyel piena di speranza.

Finalmente! Tornerò in cielo! Tornerò da Reiyel, Azazel e i bambini!

<< Scordatelo Gabriel. >> ma ogni mio sogno s'infrange con queste parole. Mi volto verso Lucifer e avanzo di qualche passo.

Alef tenta di bloccarmi ma non le do ascolto. Sono stanca.

Mi affianco a Lucifer ed egli si gira verso di me aggrottando la fronte.

<< Che vuoi ragazzina? Torna dentro. >>

Stringo i veli del mio nero vestito << Lasciami subito andare o- >> una mano mi tappa le parole in bocca, costringendomi ad indietreggiare.

Mi dimeno cercando di colpire chiunque sia con i gomiti.

<< Smettila di agitarti e non ti immischiarse Sheol. >> riconosco la voce di Beliel e cerco in ogni modo di colpirlo.

<< Inutile che ti agiti ragazzina, neanche i tuoi angeli possono fare qualcosa. >> rilascio un urlo di frustrazione sul palmo della sua mano.

I miei occhi cadono su Reiyel in cerca di aiuto e lo vedo portare una mano sull'elsa della sua spada, pronto a sguainarla, ma viene bloccato dal tocco di Gabriel sulla sua spalla.

<< Lucifer, ultimo avvertimento. >>

Il Signore degli Inferi scuote la testa in segno di disapprovazione.

<< Sennò che fai? >> lo sfida.

<< Non costringermi.. >>

Lucifer si avvicina a pochi centimetri dai cancelli per poi sfiorarli con la mano. Al semplice tatto, essi si aprono facendo indietreggiare gli angeli, permettendo l'apertura completa dei cancelli. L'arcangelo s'incammina dal Sovrano, fermandosi ad un palmo dal suo viso.

<< Nessuno ti costringe. >>

Che sta succedendo? Vedo gli angeli impugnare le spade e Reiyel avvicinarsi a noi. Tutti sono armati, gli scudi scintillano così tanto che una stella in confronto è nulla, ad ogni loro movimento la luce sulla superficie illumina chi ha di fronte.

Dalle spalle di Gabriel fuoriescono due enormi e candide ali, che risplendono come acciaio sotto i raggi del sole.

Le muove prima sinuosamente e poi sempre più velocemente non staccando gli occhi dal Signore. Con un ultimo colpo d'ali un suono metallico eccheggia nell'aria e sulla punta di esse si possono scorgere piccole lame.

<< E' una minaccia, Gabriel? >>

<< Tu che dici? >>

<< Bene. Era da molto tempo che desideravo tagliare la tua gola. >>  entrambi caricano la forza nei loro pugni, ma poco prima che i due possano colpire in pieno viso, una voce tra le nuvole grida.

<< Sempre a litigare! >>

Ci guardiamo confusi, non capendone la provenienza; i due si fermano, non muovendosi dalla loro posizione.

D'un tratto qualcosa piomba vicino a Gabriele e Lucifer come un meteorite, facendo innalzare un polverone che costringe tutti noi a proteggerci con le braccoa.

Una volta che la polvere cessa di volarci intorno, possiamo ammirare due ali totalmente d'oro che ondeggiano verso l'alto ed un viso che già conosco

La donna dai lunghi capelli biondi accarezza i volti dei due uomini, che fino ad un attimo fa stavano per scatenare una battaglia.

<< Uriel. >>

<< Lucifer. >> saluta la donna con un radioso sorriso il demone << Gabriel. >> stessa cosa fa con l'Arcangelo.

<< Che cosa fai qui? >> domanda Gabriel, allontanandosi irritato dai due.
La donna resta al quanto sorpresa e si avvicina ad egli,  poggiando un braccio sulla sua spalla << Michele sapeva che tra voi due non scorreva buon sangue, quindi mi ha mandato a dare un occhiata. Pensavo che ormai foste adulti e non ancora dei bambini, che ad ogni occasione se ne danno come se il mondo potesse finire domani. >>

Il Sovrano degli Inferi indietreggia lentamente, sorridendo ed aggiustando i riccioli corvini, passando una mano tra essi.

Reiyel ha già rinfoderato l'arma, ma rimane comunque vicino al suo Arcangelo.

<< Ma insomma. Non sono vostra madre che devo sempre riprendervi. >>

<< Uriel, è da tanto che non ti fai vedere. >> parla Lucifer, ignorando le lamentele della donna.

<< Potrei dire la solita cosa per te, Fratello Mio. >>

Osservo i tre parlare, ma ancora non capisco se sono venuti a salvare me o a bisticciare come fratelli e sorella.

Mi giro verso le Cinque e mai le avevo viste così preoccupate, Alef ha riunito tutte intorno a sè e le protegge come se fosse sua responsabilità; vorrei avvicinarmi per tranquillizzarle,  ma Beliel ancora non demorde.

Sospiro e muovendomi, cercando di fargli lasciare la presa, così facendo lo istigo solo a stringere di più. Sento la sua mano premere sul mio stomaco e poco più su, questo mi imbarazza non poco; il mio corpo preme contro il suo torace bollente e questa situazione mi sta facendo sudare.

<< Rilassati, così mi fai eccitare. >> mi sussurra con malizia all'orecchio ed io spalanco gli occhi.

Che porco!

Sento rallentare la presa sulla mia bocca in modo da permettermi di parlare << Sei un pervertito. >> mormoro.

In tutta risposta Beliel strofina il naso sul mio collo, facendomi percepire il suo caldo respiro su di me e questo causa brividi a non finire e un aumento di salivazione.

Inizio a credere di non essere più un'anima, percepisco fin troppo.

Guardo Reiyel e noto che ci sta osservando.

Sotterratemi. Non voglio che veda... questa scena.

Serra la mascella e ci fissa con rabbia. Fissa Beliel con rabbia e lo farei anch'io.

<< Che c'è? Non vuoi che il tuo angioletto ci veda? Tranquilla, più tardi staremo soli. >> il mio respiro accelera alla proposta del demone ed io divento gelatina.

Reiyel fa una smorfia di disgusto, ma non cede, continua a guardarci.

La mano di Beliel scivola fino alla mia mascella, obbligando a voltare il mio viso verso il suo.
Incontro i grigi occhi del demone che desiderano ardentemente i miei. Il mio sguardo cade sulle sue labbra ed automaticamente inumidisco le mie.

Posso disprezzarlo quanto voglio, ma è incredibilmente irresistibile.

Quasi non mi rendo conto che le labbra di Beliel stanno premendo contro le mie, morbide e calde.

Mi bacia con dolcezza, senza troppa fretta e per un momento ho sentito la sua mano accarezzare la mia guancia; i miei occhi si stanno per chiudere e il mio corpo cedere a lui, ma tutto finisce non appena vedo lo sguardo soddisfatto di Beliel fissare Reiyel.

Oh no.. cosa ho fatto?

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