Shawn 365 (Shawn Mendes)

By bestdrugever

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Cami arriva in Accademia con due giorni di ritardo ed è così costretta a stare nella stanza 365, la stanza di... More

Chapter 1 - Too late
Chapter 2 - Can I help you?
Chapter 3 - Girlfriend
Chapter 4 - Nice to meet you
Chapter 5 - Blonde girls
Chapter 6 - The ending is the same every damn time
Chapter 7 - She bad
Chapter 8 - Mistakes
Chapter 9 - Superstar?
Chapter 10 - Introducing
Chapter 11 - Look around
Chapter 12 - Hard times
Chapter 13 - Little crack
Chapter 14 - Morning
Chapter 15 - Got a secret
Chapter 16 - Unexpected
Chapter 17 - I'm drunk
Chapter 18 - Slap!
Chapter 19 - Night changes
Chapter 20 - Furious
Chapter 21 - Brunch
Chapter 22 - Prank
Chapter 23 - Express
Chapter 24 - Getting better
Chapter 25 - Mess
Chapter 26 - Sweet
Chapter 27 - Feeling
Chapter 28 - Amnesia
Chapter 29 - Kiss
Chapter 30 - Sorry
Chapter 31 - Oops!
Chapter 32 - Break up
Chapter 33 - Disaster
Chapter 34 - Temperature rising
Chapter 35 - No
Chapter 36 - Caught
Chapter 37 - Rebel
Chapter 38 - I want you
Chapter 39 - Gentleman
Chapter 40 - Jingle bells
Chapter 41 - Close
Chapter 42 - Women have got the power
Chapter 43 - I'm gonna stay
Chapter 44 - Reason
Chapter 45 - That day
Chapter 46 - Faded plans
Chapter 47 - On the road
Chapter 48 - Companion
Chapter 49 - Palm trees and white sand
Chapter 50 - Overflowing alcohol
Chapter 51 - Hated
Chapter 52 - Lick my lip
Chapter 53 - Fight
Chapter 54 - I love you
Chapter 55 - Way back
Chapter 56 - Talk
Chapter 57 - Sorting out
Chapter 58 - Kids
Chapter 59 - Mission accomplished
Wattfacts
1st missing moment
2nd missing moment
3rd missing moment
4th missing moment
5th missing moment

Chapter 60 - Triumph

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By bestdrugever

[I brividi di Shawn che dice "I know" a voce bassa, Gooood]

Se non fosse stato un periodo estremamente stressante quello delle ultime due settimane, Cami si sarebbe seduta un attimo e si sarebbe fermata a riflettere quanta felicità poteva trarre dalla sua vita.

Shawn l'amava e stavano insieme ormai da mesi, senza alcun tentennamento da nessuna delle due parti, e questa era la cosa più importante; Halsey le aveva urlato con euforia incontenibile, piombando nella sua stanza la sera stessa, che quella domenica in cui si erano svegliate a casa di sua zia sarebbe stata sicuramente la più felice della sua vita: non era incinta e Luke le aveva chiesto di stare insieme come aspettava da tanto; gli altri suoi amici erano gli stessi di sempre, con i sospiri di ogni giorno e le gioie comuni; nessuna malattia o disgrazia particolare l'aveva colpita e l'anno accademico stava finendo. Presto sarebbe iniziata la tanto attesa estate.

Quel giorno, pero', era decisivo, e lei non poteva perdere tempo così, guardando fisso la parete.

Shawn le aveva proibito di alzarsi presto la mattina per iniziare a provare la loro canzone, che già avevano provato assiduamente per tanto tempo. La sapevano perfettamente ormai.

Eppure, Cami aveva ancora quel familiare timore di sbagliare nota davanti al vasto pubblico che sarebbe stato lì ad assistere. Era convinta che niente avrebbe potuto toglierle quella paura.

Guardò l'orologio per la settantesima volta quel giorno.

Erano solo le due.

Come avrebbe gestito l'ansia fino alle nove? Anzi, probabilmente più tardi.

Inspirò profondamente.

Sei ridicola, torna in te.

Lasciò la chitarra sul letto e uscì dalla stanza, in cerca dell'unica persona oltre a Shawn che non le importava disturbare.

Vide una testa viola in fila alla macchinetta del caffé della sala al secondo piano.

Si appuntò mentalmente di dire a Halsey, con tatto e cortesia, che era meglio tornare al blu. Il rosa e il viola non facevano esattamente per lei.

- Hals? - la chiamò, affiancandola.

- Cami. Cosa c'è?

La mora cercò di appianare la fronte e togliersi dalla faccia quell'espressione ansiosa che l'accompagnava da ore.

- Oh, non dirmi che hai paura per lo spettacolo! Non essere sciocca, ti prego. Sai benissimo che andrà alla grande. - la anticipò Halsey.

- Anche Shawn è fiducioso. Dice che la mia ansia lo fa arrabbiare.

- Tipico di Shawn, figuriamoci se la sua autostima subisce colpi.

- La scorsa volta gli hai dato un bel colpo, a quanto ricordo... - la contraddisse Cami.

Halsey fece due passi avanti nella fila, sperando che le due oche che la precedevano si muovessero. Pensò che forse erano amiche di Jenna, ma non ne era certa.

- A cosa pensi? - le chiese Cami.

- Al tempo che ci vuole ad avere uno stupido caffé. - mormorò lei, infastidita.

- La tua adorazione per il caffé è imbarazzante. Lo sai, vero?

- Lo so, ma cerca di comprendermi: devo aspettare sempre più di dieci minuti perché c'è coda e questo non fa che rendermi più nervosa. Invece di volere della camomilla per calmarmi, mi intestardisco e voglio il mio cazzo di caffé. Se solo avessi una cazzo di macchinetta nella mia cazzo di camera! - disse Halsey, contenendo a malapena la calma.

- Okay, okay, non ti scaldare. Forse Shawn potrebbe intercedere per fartene avere una. - propose Cami.

- Non sono così convinta che lo farebbe. E poi mi sentirei in colpa, ho già fatto danni per cui non ho dovuto pagare e non voglio peggiorare la situazione.

- Aspetta, di che cosa stai parlando? - domandò Cami, confusa riguardo l'ultima parte.

Halsey prese il suo caffé e aspettò di allontanarsi per parlare.

Si avviò sulle scale con l'amica sempre più curiosa, girando il cucchiaino di plastica nel bicchiere.

- Devi sapere - sussurrò d'un tratto, accertatasi che nessuno potesse sentire una parola - che sono stata io a bruciare la stanza dove ora sta Luke. Ero sicura che ci sarebbero volute settimane prima che la stanza fosse resa di nuovo abitabile e quello era un tempo sufficiente per permettere alla nuova arrivata di stabilirsi in camera di Shawn e non voler sloggiare. Insomma, con un po' di fortuna, ringrazio Dio per avermene concessa, la nuova ragazza sarebbe entrata nella vita di Shawn e con della fortuna in più, Dio deve avermi graziata, l'avrebbe fatto innamorare.

Aveva bruciato una camera. Aveva messo tutti in pericolo senza darci tanto peso. Aveva bruciato una camera! Santo Cielo, ma che problemi aveva?

Cami guardò l'amica in silenzio, cercando di capire come fosse possibile una cosa del genere e lo scopo di tale azione. E soprattutto, come era riuscita a farla franca?

- Perché l'hai fatto? Sono curiosa.

- Per separare Shawn da mia sorella. Non sopportavo più lei e la sua aria da Barbie con tanto di Ken. Dovevo pur rovinarle la festa in qualche modo. - sorrise Halsey.

Cami sospirò.

- Non che mi dispiaccia per come sono andate a finire le cose, ma penso che non ci sia bisogno di rovinare una cosa che è già marcia in sé.

Halsey la guardò come per dire "interessante punto di vista".

- Allora, siamo pronte per questo spettacolo?

***

Cami era praticamente isterica.

Correva da una parte all'altra della stanza senza fermarsi, spostando ora un oggetto ora un altro, sospirando qua e là e guardandosi attorno.

Sembrava più una che stava preparando la valigia per una lunga vacanza e non volesse dimenticare nulla di essenziale anziché una che si stava preparando per cantare.

Schiarì la voce svariate volte, provando pezzetti di versi.

- Another's hands have touched my skin
I won't tell him where I've been
He knows, he knows, he knows.

- It's tearing me apart
She's slipping away
Am I just hanging on to all the words she used to say? - canticchiò Shawn, abbracciandola da dietro.

Lei avvicinò la guancia alla sua per sentire il contatto con la sua pelle.

- Halsey si mangerà la tinta dei capelli e sapremo qual'è il suo colore naturale, per quanta invidia avrà della nostra eccezionale esibizione. Non hai nulla di cui preoccuparti. - le sussurrò Shawn all'orecchio.

Cami strinse le sue braccia attorno alla vita. - È castana.

- Poco importa, questa volta non vincerà.

Con Shawn a placarla, Cami si sentì molto meglio e poté affrontare i venti minuti d'attesa restanti all'inizio dello spettacolo con relativa calma.

Era pronta.

I suoi capelli erano a posto, il trucco meglio del solito, il vestito era persino comodo e le scarpe coi tacchi non davano fastidio, ma soprattutto era preparata.

Sapeva le parole, aveva imparato la tempistica, era sicura di quando alzare le note vocali e quando tenerle basse e la coordinazione con Shawn funzionava a dovere. E di Shawn si fidava. Sarebbe stato tutto perfetto.

Lo spettacolo si sarebbe tenuto al Madison Square Garden, nel cuore di Manhattan. Cami si chiese se non fossero stati usati tutti i fondi dei Mendes per organizzare quella serata, dal momento che era un luogo estremamente costoso ed era stato allestito senza badare a spese, apparentemente.

Sugli schermi figurava il logo dell'Accademia e tutti coloro che si sarebbero esibiti erano già dietro le quinte per gli ultimi preparativi.

Cami e Shawn avrebbero dovuto aspettare sedici esibizioni prima di fare la loro.

La prospettiva non piacque a Cami, che voleva togliersi il pensiero il prima possibile.

Ci fu il consueto discorso del preside e la programmazione della serata, poi salì sul palco la prima coppia di studenti.

Cami non la conosceva né fece in tempo a focalizzarsi sui nomi, ma riconobbe che la prima a cantare era brava. Il partner decisamente meno.

Fu sollevata da quell'aspetto: probabilmente lei e Shawn sarebbero risultati migliori nel complesso.

Si susseguirono svariate coppie di ballerini e persino una coppia di attori, nessuno fra i quali aveva un volto familiare a Cami.

Forse ne aveva visti alcuni in giro per l'Accademia, ma di certo non erano suoi amici.

Riconobbe invece due compagne di corso a cantare prima di lei.

Un po' aveva paura: non erano andate affatto male.

E poi il momento.

Il momento di alzarsi, farsi forza, pensare in positivo e ignorare tutti gli occhi che aveva puntati addosso.

Senza guardare i piedi, doveva camminare e non inciampare, sorridendo.

Quello che si vedeva dal palco era terrificante ed elettrizzante: migliaia di occhi fissi e voci urlanti, tutte per loro.

Sembrava che metà New York fosse venuta allo spettacolo.

Iniziarono i primi colpi di chitarra e poi le note presero la forma della canzone.

Cami iniziò a cantare la prima strofa, con la voce più intensa dopo ogni verso, finché non la sentì decisa abbastanza.

Mantenne il tono fino all'attacco di Shawn, sintonizzandosi poi con lui.

La canzone era ritmata e la cadenza che la chitarra creava catturava completamente il pubblico.

I vocalizzi di Cami piacquero molto, ma colpì soprattutto il modo melodioso e intonato con cui Shawn cantava a voce bassa.

I know, i know, i know, i know
I know, i know, i know

I know, i know, i know, i know
I know, i know, i know

Ashley, in mezzo ad innumerevoli persone, rabbrividì.

Si divise fra la gioia di essere ispiratrice di una canzone e l'amarezza di essere dipinta come una troia in tale canzone. Le labbra di Cami avevano dato quella direzione almeno, per quanto avesse percepito lei.

I didn't mean it, no
I didn't mean it, mean it, no

Cami sembrava quasi prenderla in giro.

Can't seem to let you go
Can't seem to hold you close

I know.

Boato di applausi.

Una ragazza dai capelli biondi immobile come pietra fra i corpi urlanti.

Fischi e grida a volontà, entusiasmo palpabile.

Per com'era andata l'esibizione, Cami aveva già vinto.

Aveva vinto la paura di non dare il massimo, di sbagliare, di lasciare che il turbinio di emozioni che aveva dentro rovinasse tutto. Aveva vinto se stessa e quella era l'unica cosa le importava, alla fine.

Shawn non riuscì a rilassarsi tanto invece. Lui voleva vincere, non aveva buttato al vento tanta fatica. Non di nuovo.

Ascoltò Halsey e Luke cantare Strange Love subito dopo di loro.

Ne fu deliziato, benché avesse voluto non esserlo con tutte le sue forze. Perché Halsey sembrava così dannatamente adatta a stare sul palco?

Non che Luke fosse da meno, ma Shawn cercò di non pensarci per non aumentare l'irritazione.

Lauren e Justin invece persero alcuni punti, a parer suo, per colpa di Lauren. Forse non era in forma quel giorno... Era strana. Shawn non avrebbe saputo dire in che modo, ma non gli interessò più di tanto rifletterci. Non era poi così legato a lei.

Makenna, Kaya e Gigi fecero una speciale esibizione di ballo, permessa eccezionalmente da Carpenter, che aveva a carico la parziale organizzazione dell'evento, perché altrimenti una sarebbe rimasta da sola.

Fu il turno di altre cinque coppie di studenti, poi salirono sul palco Austin ed Ally.

Erano più dolci che bravi, pensò Shawn.

Cami fu lieta di ascoltarli e guardarli: catturavano l'attenzione.

Austin era un po' più bravo di Ally a cantare... Aveva una voce particolarmente piacevole all'orecchio.

Fra le altre coppie di studenti, solo una coppia parve rilevante agli occhi di Cami. Nulla per cui agitarsi troppo.

Halsey e Luke trovarono Cami e Shawn tra la massa di gente che rendeva l'intero ambiente estremamente confusionale.

Eppure, al primo schiarimento di gola del preside al microfono, si zittirono quasi tutti.

- Sarò velocissimo - esordì, e chiaramente non lo sarebbe stato - Vorrei solo porre l'attenzione sull'aspetto fondamentale di questa serata e l'elemento portante della Juilliard Academy: l'impegno degli studenti. Questo è sempre stato un valore che... - il discorso prese una piega piuttosto monotona e noiosa... La solita solfa. Quasi nessuno si degnò di ascoltare.

Presto si diffusero mormorii e sussurri, poi fu il momento di applaudire un uomo che fece un breve intervento in merito all'evento in corso... E altri cinque.

- E ora... Il momento di svelare i vincitori! - disse il preside, con entusiasmo quasi giovanile.

Gli fu consegnata una busta color indaco, con i nomi dorati scritti su spessa carta color avorio.

Non indugiò a lungo.

- Camila Cabello e Shawn Mendes, con I know what you did last summer! - annunciò, sorridente.

Cami lanciò un urlo stridulo e abbracciò Shawn d'impeto, il quale sorrise a trentadue denti, stringedola forte.

Si scambiarono un bacio euforico, premendo le labbra vicendevolmente a scatti. Per certi versi fu strano: non si erano mai baciati così.

Shawn sentì la mancanza di un po' di lingua, ma l'avrebbe recuperata in seguito. Rivolse uno sguardo emozionato a Cami.

Salirono sul palco mano nella mano.

E videro il trionfo.

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MENDESSSS!

Quante cose ho da dirvi!

Primo: grazie per tutto il supporto che mi date, ieri questa storia era prima in Teen Fiction e Cady quarta! Sono davvero sorpresa, aw.

Secondo: questo capitolo è più lungo degli altri, motivo per cui non sono riuscita a pubblicare ieri.

Terzo: ho deciso di fare dei missing moments per dare un po' più di completezza. Mi spiego. So di aver incentrato la storia su Shawn e Cami, com'è giusto d'altronde, ma scrivendo non sono riuscita a dare spazio agli altri personaggi e ad approfondirli un po' di più. Mi piacerebbe perciò rendere un pochino di più l'idea su di loro. Saprete presto su chi 🙈

Quarto (ma non per importanza, anzi!): vi adoro ❤❤❤❤

A prestoo 🍅🍅🍅🍅🍅

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