Romeo&Romeo

Von dippix

55.9K 2.2K 1.4K

Non capita spesso di essere catapultati in una realtà completamente diversa da quella che si è sempre vissuta... Mehr

- Romeo&Romeo -
Secondo Capitolo
Terzo Capitolo
Quarto Capitolo
Quinto Capitolo
Sesto Capitolo
Settimo Capitolo
Ottavo Capitolo

Primo Capitolo

6.3K 252 226
Von dippix

           

La nostra quotidianità continua in modo sublime, se non perfetto.

Le nostre giornate sono ricche di sincerità e amore reciproco.

Oggi è mercoledì, sono le 7:00 e sono già sveglio visto che tra un'ora circa dovrò essere a lavoro. Una doccia veloce, mi vesto e preparo la colazione a Daisy per quando si sveglierà.

Mi reco nella nostra camera, ancora dorme tranquilla e un sorriso mi scappa.

Le lascio un bacio sulla fronte ed esco di casa. Prendo la moto così arriverò prima infatti in un quarto d'ora sono qui. Entro nello stabile, timbro il cartellino e mi metto a lavoro.

Il mio lavoro non mi pesa, è abbastanza sopportabile anche se ogni giorno sono immerso tra un'infinità di carte che mi tocca controllare, modificare e ricontrollare.

Mi sono appena seduto sulla mia adorata sedia di pelle nel mio ufficio quando bussano alla porta. Invito ad entrare ed ecco Carla, la segretaria.

«Alan, ho una notizia bella e una brutta, quale vuoi sapere per prima?» mi chiede sedendosi di fronte a me

«Quella bella» la guardo interrogativo

«Domani ce l'hai libero»

«E qual è la caricatura?» chiedo

«Hai del lavoro in più oggi»

Al sentire ciò metto la testa sulla scrivania e lei ridendo mi scompiglia i capelli

«Dai, prima fai, prima te ne vai»

«Col ca...volo»

«Forza e coraggio» ride ed esce dal mio ufficio

Ricevuta la notizia mando un SMS a Daisy

«Oggi è probabile che faccia un po' più tardi a lavoro.»

«Ma no, perché? Saremmo dovuti andare al centro commerciale con Arya e il suo ragazzo :( » risponde

«Lavoro doppio, ma domani è libero. Ti devo lasciare. A dopo»

E mi metto subito a lavoro con il doppio delle carte da gestire.

Ne faccio appena un quarto prima della pausa pranzo che decido di fare in ufficio per velocizzare il lavoro.

Sono le sette e mezzo e ho appena finito, sono sfinito. Rimetto a posto in fretta, salgo sulla moto e torno a casa. Apro con le mie chiavi.

«Amore ci sei?» chiedo chiudendo la porta alle mie spalle ma la mia domanda non riceve risposta

«Daisy, dove sei?» comincio il giro per casa ma a quanto pare lei non c'è.

Allora decido di telefonarle e lo ha lasciato qui. Mi appoggio sul divano e dopo un po' mi addormento.

Dopo circa un'ora sento qualcuno accarezzarmi il viso, apro gli occhi e ho Daisy davanti.

«Alan, sei tornato.»

Mi strofino gli occhi.

«Ero scesa per comprare le pizze» mi bacia a stampo «vieni dai, prima che si freddino»

A fatica mi alzo e mi siedo a tavola.

«Sono stanchissimo, mi pesano gli occhi in modo esagerato» dico addentando una fettina di pizza.

«Lo immagino amore, si vede» mi accarezza una mano e comincia anche lei a mangiare «ma almeno domani ce l'avrai libera e non dovrai lavorare» mi sorride

«Già» finisco la mia pizza in fretta e lascio un bacio sulla fronte di Daisy «ti dispiace se vado a letto?» dico.

«No amore, tranquillo... anzi se vuoi ti faccio compagnia»

«Allora andiamo» la prendo per mano e ci tuffiamo sul letto

Mi levo pantaloni e t-shirt e resto libero sul letto con solo i boxer addosso, spalanco le braccia e Daisy mi si appoggia sul petto e dopo nemmeno dieci minuti che prende ad accarezzare i miei capelli mi addormento.

Il mattino dopo sono sveglio verso 10:00, allungo il braccio dal lato di Daisy e non la trovo, allora apro gli occhi e la mia vista conferma la sua assenza.

«Amore...» dico con la mia solita voce roca del mattino ed eccola arrivare in camera con solito top e pantaloncino. Allargo le braccia e mi si tuffa addosso.

«Finalmente ti sei svegliato, amore» e mi bacia il petto

«A quanto pare si, ho dormito parecchio ma mi sento fisicamente a pezzi» le accarezzo le gambe

«E allora» mi dice accarezzandomi il petto «ora ti faccio un bel massaggino, girati»

Rido e mi sdraio sulla pancia, lei si siede sul mio sedere e comincia il suo massaggio e devo ammettere che è molto ma molto rilassante e mentre lei va su e giù sulla mia schiena con le mani io le faccio i grattini sulle cosce, per quanto la posizione me lo permetta.

«Allora, sono o non sono una fidanzata doc?» e affianca il suo viso al mio

«L'ho sempre detto» rispondo tutto rilassato

«Allora può bastare così» dice ridendo e si alza

«Ma no dai, ancora un po'» la prego con la voce da bimbo facendola ridere ancor di più

«Non insistere» mi scompiglia i capelli «dai alzati che oggi la colazione te la preparo io»

«te la preparo io se mi fai ancora un po' di massaggi» la imploro

«NO, alzati!» e si reca in cucina

Mi infilo una t-shirt pulita e la seguo.

«Il tuo cappuccino, il tuo cornetto e un bacio del buongiorno» dice baciandomi a stampo e ridendo

«Solo uno?»

«Basta e avanza, oggi sei esigente più del solito» continua a ridere.

Allora mi alzo, le prendo il viso tra le mani e la bacio dolcemente.

«Questo sì che è un bacio» e torno a sedermi per poi fare entrambi colazione tra una risata e l'altra.

«Allora, oggi che si fa?» chiedo «a sorpresa o hai programmato qualcosa?»

«Aspettavo un sms di Arya, doveva farmi sapere se oggi poteva venire al centro commerciale col suo fidanzato» risponde controllando il suo iPhone.

«Allora aspettiamo, altrimenti ci andiamo solo noi.» le sorrido

«Nel frattempo io vado a lavarmi» e si alza posando le ciotole sulla cucina.

«Io metto un po' a posto qui e poi mi vesto»

«Ma che fidanzato perfetto che ho» mi bacia a stampo

«Hai visto? Sei davvero fortunata ad avermi» le dico ridendo

«Lo sapevo già amore mio bello» ride e si chiude in bagno.

Come detto metto a posto la cucina e mi reco in camera cercando nell'armadio qualcosa da mettere.

Prendo un pantalone blu e cerco una camicia da abbinare e mentre ne scelgo una camicia bianca e una azzurrina esce lei dal bagno, mi giro e a vederla quasi mi va di traverso la saliva: era in intimo. Anche se non è la prima volta, ne rimango secco.

«Amore... quale metto?» chiedo senza toglierle gli occhi di dosso.

«Quella bianca Alan, avevi dubbi?» ride e mi passa dietro per recarsi alla sua parte di armadio e mi accarezza la schiena.

Sorrido e poso l'altra camicia mentre sbottono la bianca per metterla.

«Dovrei restare io senza parole ogni volta che ti vedo in intimo e invece è al contrario» ride frugando nell'armadio.

«Non è colpa mia se ho scelto una donna perfetta» le sorrido, sincero e lei mi abbraccia. I suoi abbracci valgono più di mille parole.

«Dai sbrighiamoci, Arya mi ha confermato che verranno» torna a cercare qualcosa nell'armadio.

«Ma che tipa è questa Arya?» le chiedo abbottonando uno a uno i bottoni della camicia dopo aver tolto la t-shirt che avevo addosso.

«Un po' svampita però simpatica» dice prendendo un vestitino blu.

«Speriamo» rido e poi continuo «ma questo vestitino?»

Mi guarda interrogativa

«Non è uno dei più corti che hai?» scherzo ma senza farglielo capire

«Ma è bellissimo»

«Ma attirerai gli occhi di tutti i ragazzi»

«Ma dai amore, chi mi guarderà»

«Io sicuramente, e non sarò il solo»

«Vuoi che ne prenda un altro?»

«Sto scherzando Daisy» rido

«Fanbrodo» mi mette il muso e io continuo a ridere

«Dai vieni qui amore» le dico prendendola per i fianchi e continuando a ridere.

Mi dà un piccolo morso sul collo e ridendosela sotto i baffi indossa il vestitino.

Entro in bagno e finisco di prepararmi per poi mettere il profumo che tanto adoro, e non solo io.

«Allora, sei pronta?» chiedo dandomi un ultimo sguardo allo specchio

«Prontissima, andiamo» prende la pochette dal tavolo e si avvia alla porta, io la seguo e le tiro una piccola pacca sul sedere «Vamos muchacha» dico ridendo, lei mi guarda sbalordita e poi scoppia a ridere.

Usciamo di casa e saliti in macchina ci rechiamo al centro commerciale dove ci dobbiamo incontrare con l'amica di Daisy e il suo ragazzo.

Arriviamo e parcheggiamo per poi aspettarli all'entrata.

«Sai se sono già qui?» chiedo guardandomi intorno senza avere però la minima idea di che aspetto avessero i due.

«Sto chiamando Arya»

- «Pronto tesoro, sono Daisy» la sento parlare a telefono «noi siamo qui, vi aspettiamo all'entrata principale, a dopo»

«Credo siano loro» dico indicando con lo sguardo una bionda tinta snella che sembrava la fotocopia di Barbie con il suo Ken, biondo con gli occhi azzurri che la teneva stretta a lui, anche se all'apparenza i due sembravano gli opposti.

Si avvicinano

«Ciaooo» dice la bionda tinta sorridendo a trentasei denti.

Saluta prima Daisy poi mi porge la mano

«Piacere, io sono Arya»

Le stringo appena la mano «Alan» e fingo un sorriso.

Dopo di lei anche lui fa lo stesso, porgendomi la mano

«Dylan, molto lieto»

«Alan, piacere» gli sorrido, sincero, e poi lui sorride e porge la mano alla mia ragazza.

«Allora entriamo?» dico

«Ovvio» risponde la bionda con una voce al quanto irritante.

Daisy mi guarda e capendo i miei pensieri mi guarda e sorride.

Le prendo la mano e iniziamo il nostro giro nel centro.

«Perché non andiamo prima a prenotare il ristorante al piano di sopra? Altrimenti rischiamo di non trovare posto dopo» propone Dylan.

Ecco, avevo ragione. È l'opposto di quella finta Barbie.

«Ottima idea» dice Daisy «andiamo pure»

«Ma no andiamo dopo che c'è un sottocosto incredibile nel negozio di trucchi, non voglio rischiare di perdermi niente» risponde Arya acida.

«Vogliamo andare noi due nel frattempo che loro vedono i trucchi?» chiedo a Dylan.

«Si, andiamo»

«Vi aspettiamo qui» mi dice Daisy

«Sono sicuro vi troveremo ancora nel negozio» rido e le do un bacio sulla fronte

Arya mi guarda storto e con una sbuffata gira i tacchi e tirando con sé Daisy entra nel suo adorato negozio.

Io e Dylan ci avviamo al ristorante e mentre camminiamo gli faccio

«ma come fai a sopportarla?» lui mi guarda, sospira e torna a guardare avanti senza rispondere alla mia domanda.

Ordinato e tutto torniamo giù e come previsto le troviamo ancora nel negozio che gironzolavano tra uno scaffale di cosmetici e l'altro.

«Meglio sederci» propone Dylan. Detto fatto.

«Allora, tu sei di qua? Non hai un viso molto familiare» chiedo

«Si, vivo proprio in centro» risponde sorridendo «tu invece?»

«Sono anch'io di qui, ma abito più in periferia. Forse per questo»

«Probabilmente» mi sorride e vediamo uscire le due piene di borse. Si avvicinano.

«Era il primo negozio e già lo avete svuotato» dico prendendo le buste dalle mani della mia ragazza. «Se continui così non entreremo più in macchina»

«Ma dai, non compro mica così tanto» ride, la guardo e cominciamo a girare per gli altri negozi.

Si fa presto ora di pranzo e armati di tutte le compere fatte ci sediamo al tavolo prenotato.

Si avvicina il cameriere.

«Siete pronti per ordinare?»

«Si, per me fettuccine al forno» dico

«Anche per me» aggiunge Dylan

«Per me spaghetti alle vongole» ordina Daisy

«Per me basta e avanza un'insalata»1

Tutti e quattro, cameriere compreso, ci giriamo verso Arya.

«Che ci fai con un'insalata?» le dice Dylan

«Non lo sai che devo mantenere la linea? Pff» risponde acida

«Contenta tu» le dico io

«Allora due fettuccine al forno, un'insalata e spaghetti a vongole» conferma il cameriere annotando le ordinazioni

«Grazie» sorrido

Il cameriere si allontana.

«Ma se domani ce ne andassimo a mare?» chiedo a Daisy mentre Dylan e la finta Barbie si sbaciucchiavano.

«Ottima idea, mi servirebbe proprio. Ma tu con il lavoro come fai?»

«Sono libero»

Mi getta le braccia al collo

«finalmenteeee, allora domani mare» e mi bacia la guancia.

Dopo non molto arrivano i nostri piatti e cominciamo a mangiare.

Vedere Arya mangiare fa passare la fame. Troppa perfettina, così colì.

Guardo il suo ragazzo e ha la mia stessa espressione.

Finiamo di pranzare e ricominciamo il giro dei vari negozi, mentre Daisy e Arya entrano in un negozio di abbigliamento femminile, io e Dylan aspettiamo fuori seduti su una panchina.

«Ehm...Ti andrebbe di venire a prendere un aperitivo domani sera?» mi chiede

«Certo, nessun problema» rispondo «dimmi dove e l'ora esatta e ci sarò» sorrido

«Ti passo a prendere io alle venti»

«Perfetto» gli faccio un occhiolino e ci stringiamo la mano

Poco dopo escono le ragazze dal negozio con altre buste

«Ancora?» dico sgranando gli occhi

«Tutta roba utilee» risponde Daisy sedendosi sulle mie gambe

«Esagerata!» le stringo la vita

«lo so che mi ami anche per questo» mi dà un bacio a stampo per poi alzarsi

«Dai vieni, ora tocca a te comprare qualcosa» mi tira per un braccio portandomi in un negozio maschile

«Ma sai che non mi piace» le dico sbuffando come un bimbo

«Non te ne pentirai» mi dice tenendomi ancora per mano e avvicinandoci a delle t-shirt

«Quale ti piace di più?» mi chiede prendendone due in mano.

Una bianca con scritte nere e una azzurra con scritte bianche.

«Mi piace questa» le dico prendendone una terza verde fluo.

«Ma non ci pensare proprio! Posa questa obbrobriosa maglia»

«Uff...»

«Dai misurati questa, questa e quest'altra»

Entro in camerino e ne misuro una alla volta per poi uscire e mostrargli come mi va.

«Sono stupende tutte, prendiamole»

«Ma se ne prendiamo una?»

«No tutte e tre! E ora vieni, prendiamo anche i pantaloni»

«Oh mamma, salvatemi»

«Muoviti e non lamentarti più» ride.

Presi altri pantaloni da misurare, tra cui un jeans e due pantaloni semplici, paghiamo anche quelli e finalmente usciamo dal negozio.

«Ecco, ora non ti puoi lamentare che compro solo cose per me» ride

«Sempre la solita» fingo di guardarla male.

«Ma quei due?» le faccio notare che Dylan e Arya non sono più fuori al negozio

«Non ne ho idea» dice guardandosi intorno «ora provo a chiamare lei»

«Lo sai, Dylan mi ha invitato ad aperitivare con lui domani sera»

«Visto? già andate d'accordo» prende il cellulare e digita il numero

«Hey ma dove siete? Ok allora vi raggiungiamo»

«Dove sono?» chiedo

«Al bar»

«Allora andiamo»

Li raggiungiamo e dopo un caffè si erano ormai fatte le 19.

Ci salutiamo e tornando a casa ci fermiamo a una paninoteca per due panini per chiudere la serata in bellezza.

Weiterlesen

Das wird dir gefallen

24.7K 1.2K 46
L'amore è un suicidio, è un rosso antico che ti stringe il cuore e non lo lascia andare più. Lo spreme, goccia dopo goccia, lasciandoti morire dissan...
4.6K 375 44
Payoo è un ragazzo di 25 anni , affetto da sordità , infatti usa un apparecchio acustico , lavora in una scuola per sordi e vive da solo da qualche m...
21.5K 1.2K 29
Ci eravamo conosciuti a scuola ed è stato.. Hey leggi la storia e capirai meglio
10.2K 874 22
Matthias e Gideon si sono conosciuti sotto a un post sul rugby e subito la sintonia è stata evidente. Entrambi non conoscono la vera identità dell'al...