I PARTE
Mentre la signora Irie, schizzava gioia ovunque, continuando ad esultare, perché avrebbe potuto fare con me le cose, che con figli maschi una madre non fa.
Una porta, di fronte a me, delicatamente si apre, e un bambino, come la versione tascabile di Irie-kun, sia nell'aspetto, sia nella sua espressione, in quel piccolo volto, l' Everest era racchiuso nei suoi occhi.
- Lui è Yuuki, saluta!
- È il fratello minore?
- Si. Piacere di conoscervi, sono Irie Yuuki.
Frequento il terzo anno della scuola elementare.
- Che bambino dall'aria intelligente!
- Io sono Aihara Kotoko. Piacere di conoscerti, Yuuki-kun.
Il suo suo sguardo mi mette ansia.
Mi osserva, come se stesse scrutando nella mia mente e i suoi occhi, altrettanto glaciali, mi guardano con astuzia e malizia. Con aria innocente:
- Kotoko-san, stavo facendo i facendo i compiti...puoi aiutarmi?
Mi sento in imbarazzo, siamo tutti in salotto e questo bambino mi mette a disagio.
Dopo aver sbagliato le risposte del suo compito, se ne va nella sua stanza, chiamandomi "Stupida".
Nel giro di 48 h. Sono stata respinta da entrambi i fratelli e come se non bastasse, entrambi allo stesso modo, prendendomi per stupida!
Chiudo la porta della mia nuova camera, il cuore ancora una volta oggi fa i salti mortali, la parete dove è appoggiato il mio nuovo letto è la stessa ove dall'altra parte del muro c'è il letto di Irie-kun. Riuscirò a dormire la notte, quando nel profondo sentirò quasi il suo respiro penetrare?! Questa stanza sarà la mia dolce rovina.
Ha tutta l'aria di essere stata arredata con amore, mi domando come ha fatto la signora Irie, a trasformare in un giorno questa stanza, era di Yuuki, essendo un bambino, dubito fortemente che tutto questo rosa, ci fosse qui dentro.
Piena di bambole e orsacchiotti, c'è anche una mia foto scattata stamane, sul comodino accanto al letto, questa donna è incredibile!!
Le tende sono di raso, profumano di nuovo e il suo colore rosa sgargiante, riempire la stanza, facendo da scudo a una finestra che ti porta a esplorare un panorama straordinario. Mi affaccio, i profumi dei ciliegio invadono non invano il mio olfatto, una luce cattura la mia attenzione, la finestra di Irie-kun è distante da questa solo qualche centimetro. Non è solo il panorama, neanche i ciliegio, ma il cielo a rapire il mio interesse, talmente bello da darmi forza. La luna sembra lontana qualche metro, grande e particolarmente bella, sembra sorridermi e apprezzarmi almeno lei. È accompagnata da miriadi di stelle, dicono che quando il cielo è stellato, il giorno seguente sarà soleggiato. Beh, allora domani sarà un nuovo giorno, un nuovo inizio.
Sto facendo colazione assieme a quell' Irie-kun. Mi sento strana, c'è tutta la sua famiglia attorno a me, e mi sento bene, questa atmosfera mi scalda il cuore, una famiglia è ciò di cui ho sempre avuto bisogno, ciò che mi è sempre mancato e questa è una sensazione bellissima!
-Come stai Kotoko? Dormito bene stanotte?
- Si, grazie! Grazie per tutto quello che state facendo per noi.
- Molto bene, è un piacere avervi con noi, comunque sono successe tante cose, vedrai che da ora in poi andrà tutto bene.
A queste parole non so più rispondere,un brivido mi blocca la postura, e mi chiudo in un gomitolo di eventi. Sono successe davvero tante cose, il rifiuto alla lettera di Irie-kun, il crollo della mia nuova casa e poi questa convivenza, con queste splendide persone che non conosco e con il ragazzo che fino a ieri ho ammirato e che da ieri stesso odio. Non conosco bene Irie-kun, ma non ci vuole molto a capire quanto sia gelido di personalità! Mi domando se non sia stato adottato?! Non ha davvero niente a che vedere con la famiglia....
- Io vado. Grazie per la colazione.
- Kotoko, vai con lui, non sai ancora la strada da qui a scuola.
È vero, non so come arrivarci da qui, ma la paura improvvisamente riappare, in questi giorni mi sento strana, non ho certezze, non ho la mia sicurezza, mi sento più fragile, e poi c'è lui, ho un senso di timore anche nei suoi confronti.
Cerco di tenere il passo, ma alto e atleta, dove ogni suo passo è un metro di strada, cosi com'è mi tocca correre, per strargli dietro.
Io sono minuta, non sono bella, l'unica cosa che posso apprezzare sono i miei lunghi capelli castano rossiccio, certo come potrebbe guardarmi uno come lui, non sono neanche intelligente. Se avessi saputo tutto questo, non avrei mai e poi mai dichiarato i miei sentimenti. Sono in una bolla di caos, e lui continua a passo veloce...
- Mettiamo in chiaro le cose;
• non dire a nessuno che viviamo assieme.
• e ovviamente a scuola, non dovrai rivolgermi la parola.
Eehh?! Ma che razza di persona è questo?! Si vergogna di me a talpunto?!
Resto in silenzio proseguo. La stazione del treno è estremamente affollata. Sul treno, lui se ne sta tranquillo, addirittura legge un libro. Io faccio fatica persino a respirare, e con la gonna della divisa scolastica, mi sento a disagio, ho un sacco di persone attorno, e qualcuno mi tocca le cosce, voglio uscire da qui, mi sento male, voglio piangere, e lui se né sta tranquillo, sei squallido Irie-kun, potresti almeno aiutarmi, ma ti faccio ribrezzo a talpunto!
A-aiutoo, le porte del treno si aprono e una folla mi spinge a scendere...
- I- Irie-kun, per favore tieni aperta la poo.....r-ta, come non detto.
Dovrò aspettare la prossima linea, non voglio crederci è talmente gelido da avermi lasciato fuori del treno. Ma Dio non voglia che lo incrocio....
- Hei tu! Avresti potuto tenermi aperta la porta, cosa ti costava?
- Uno, ti ho detto di non rivolgermi la parola a scuola.
Due, odio le ragazze sbadate più di quelle poco intelligenti.
Incapace, stupida, senza cervello, sbadata, mi odia!! Ha la capacità di farmi sentire vuota. Glaciale, nelle sue vene scorre solo ghiaccio!
La sua bellezza esteriore è una maschera della crudeltà interna. Ma chi si crede di essere??! Mi tratta così perché sono nella sezione F? Si crede superiore a me, a chiunque non sia alla sua altezza, lui, che si nutre di libri, di cultura, sa cos'è l'umanità solo perché l' ha trovato scritto in un libro! Devo fare qualcosa, devo dimostrare prima a me stessa che posso in qualunque cosa, si, devo dimostrarmi che non sono incapace; come lui mi fa sentire. È questo che devo dimostrare anche a lui, in che modo?! Ci saranno gli esami a breve... ho capito! Ho deciso anzi! Devo, anzi riuscirò a batterlo, studierò fino allo sfinimento. Ho raggiunto quel livello di determinazione! Devo finire nel tabellone, dove si classificano i primi cinquanta. E dato che, della sezione F, mai nessuno sé classificato tale, non so come, ma cambierò il corso della storia!....
Inglese, matematica, fisica...halp! Sono ancora le 21:10 h. Non so da dove iniziare, i libri profumano di nuovo, dovrei iniziare a leggere di più, per me stessa, ma non ci capisco niente.
- Permesso? Kotoko-chan, studi ancora? Ti ho portato uno spuntino.
- Mhh, woow, grazie! È delizioso!!
- Grazie a te, Kotoko-chan, ora mia sento davvero una mamma. Naoki non studia mai e non posso mai fare spuntini per lui.
- Come non studia mai? È lo studente più bravo della scuola, anzi del Giappone.
- Già, è davvero incredibile; non credi? Ora sta già dormendo...
Senti.., se c'è qualcosa che non capisci prova a chiedere a lui...
- Se solo ci riuscissi...
Ma chi ci parla più, con quell'essere superbo e arrogante!?
- Ti mostro una cosa...
Davanti a me, un album fotografico rosa... sfoglio le foto, che ritraggono un'adorabile bambina, splendida, occhi grigi, capelli corti color biondo cenere, assomiglia l'attuale Yuuki, sarà una della famiglia....
- S-ssignora, scusi ma questa bimba...
- È Naoki.
- Eehh?!? Come sarebbe a dire?!
Incominciai a sentire un discorso assurdo; la signora voleva così tanto avere una bambina, che dopo il parto; scoprire che era nato un maschio, fu uno shock. E fino ai cinque anni vestiva a Irie-kun da femmina.
- E mi chiedo quindi, se non sia colpa mia; che Naoki abbia un carattere così freddo e indifferente con tutti....
Eh eh, non so come reagire a queste parole, lo shock è venuto a me adesso...
- Ecco tieni. Ti do queste foto di lui per ricordo, sarà il nostro piccolo segreto. Buonanotte.
Mi ritrovo in mano queste foto, le terrò con me, per oggi ne ho viste abbastanza. Vado in bagno e vedere le cose di Irie-kun mi fa uno strano effetto, l'odore del suo dopobarba, mi fa battere forte il cuore, il suo spazzolino davanti ai miei occhi, non va bene, no no, vorrei usarlo e assaporare la sua bocca. Basta! Troppa fantasia, mi autodistruggo. Torno nella stanza, affondo la testa sul cuscino, sento i respiri dei fratelli Irie, attraverso la parete, staranno già profondamente dormendo. Questo strano senso di buon umore, mi infastidisce, ora Irie-kun è il mio rivale, non devo dimenticare cosa devo fare, per dimostrare che tra i due la stupida non sono io. Non avrò conoscenze di libri, ma ho un cuore! Che è ciò che mi rende superiore a lui.