In morte di un fratello

By lilylunapotter02

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Percy Weasley. Una figura abbastanza misteriosa. Ecco una short su di lui. Spero vi possa piacere. Lilylunapo... More

In morte di un fratello

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By lilylunapotter02

Una foglia.

Un'altra.

Sembrano infinite.

Continuano a cadere.

Le foglie dai più vari colori si accumulano ai piedi dell'albero.

Rosso fuoco, tiziano, arancione, giallo spento ma anche acceso.

Sono i colori che cospargono il prato.

Il grande parco di Hogwarts è un tripudio di colori.

L'autunno.

Stagione unica.

Tutto è normale.

Questo è solo un altro anno dopo tanti altri uguali.

Sarebbe bello se fosse così.

Peccato che gli ultimi anni non siano statti proprio normali.

Sono morte solamente un numero spropositato di persone.

Che vuoi che sia.

In fin dei conti Hogwarts non è stata distrutta e ricostruita.

Noooo.

Sono successe anche altri miliardi di cose, troppe per essere qui riportate.

Ma ormai è acqua passata.

Si va avanti comunque.

Il parco è pieno di ragazzi che giocano, scherzano studiano, si raccontano le proprie vacanze e si allenano per i provini di Quidditch che si terranno tra pochi giorni come massimo.

Dal lago nero provengono degli schizzi che bagnano tutti gli studenti che si sono seduti sulle sue sponde.

Tutto normale insomma.

Anche dentro al castello è tutto come prima della guerra.

La sala grande, le aule, il laboratorio di pozioni, la biblioteca, i vari dormitori.

Non è cambiato nulla.

Girando per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, l'unico cambiamento che si può trovare sono delle targhette con dei nomi scritti sopra.

Per esempio la sala grande ne è piena.

Sono i morti della battaglia di Hogwarts.

Morti dove hanno imparato a combattere.

I primi amori restano ancorati a quelle targhette come le ultime parole.

"Corri, qua ci..."

"Non dimenticarmi"

Sono tra le più comuni.

Ma nella loro semplicità si legge la vita di una persona.

Le date di fianco ai nomi rendono non rendono neppure l'idea di tutte le giovani vite che sono state troncate.

(1951-1998)

(1978-1998)

(1957-1998)

(1974-1998)

Sono solo pochi esempi.

Le targhe di una vittima e di un assassino sono una di fianco all'altra.

Perché in fondo negare ai "cattivi" un po' di civiltà?

Loro non l'hanno avuta nei confronti dei loro avversari.

Allora faremo in modo che noi sopravvissuti siamo umani nei confronti dei nostri avversari anche se morti.

Sarà poi la coscienza dei peccatori ad essere sporca.

I corpi dei morti privati della loro vitalità sono solo salme tutte uguali.

Ma la sua mi rimarrà impressa nella mente per tutta la vita.

Sarà l'immagine che nei miei incubi mi farà capire che avrei potuto passare più tempo con lui se solo avessi ascoltato le persone che mi volevano più bene al mondo.

Per qualche minuto ho combattuto al fianco del fratello ora morto.

Le ha rivolte a me le sue ultime parole.

E poi è morto.

Sotto i miei occhi.

Mentre in mondo andava avanti anche se si sarebbe dovuto fermare.

Avrei voluto urlare di smettere di combattere.

Io avevo perso un fratello.

Ma più avanti i corpi di Remus e Tonks testimoniavano che qualcuno aveva perso più di un fratello.

Non avrebbe mai conosciuto i suoi genitori il piccolo Teddy.

Fred era solo una delle tante perdite di quella giornata.

Non ci si poteva fermare.

Bisognava andare avanti.

Ma io non l'ho fatto.

Mi sono fermato.

Le lacrime bagnavano il corpo del fratello.

E gli ho recitato un sonetto.

Era la prima cosa che mi era venuta in mente quando il suo corpo ha toccato per terra.

Ho salutato mio fratello con qualcosa che sicuramente gli avrebbe fatto schifo ma nello stesso tempo mi avrebbe riconosciuto.

Solo Percy Weasley avrebbe potuto recitagli quello.

"Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo

Di gente in gente, me vedrai seduto

Sulla tua pietra, o fratel mio, gemendo

Il fiore de' tuoi gentil caduto.

La madre or sol, suo dì tardo traendo

Parla di me col tuo cenere muto;

ma io deluse a voi le palme tendo;

e se da lunge i miei tetti saluto,

Sento gli avversi Numi, e le secrete cure

Che a viver tuo furon tempesta,

e prego anch'io nel tuo porto quïete.

Questa di tanta speme oggi mi resta!

Straniere genti, almen l'ossa rendete

Allora al petto della madre mesta"

Avrei voluto non finisse mai.

Era l'unica cosa che mi permetteva di poter restare accanto al suo corpo.

Ma anche l'ultima parola raggiunse le altre.

Ed ormai le lacrime non sono più una buona scusa.

Altre persone cadevano intorno a me.

In morte di un fratello

Nessuno sembrava accorgersene.

Loro non avevano un fratello che piangeva per la loro perdita.

Probabilmente i loro parenti eraano nell'altro schieramento o gli stavano aspettando "dall'atra parte"

Ma no riuscivo ad essere triste per loro.

Due parole mi avevano appena portato via mio fratello.

Non sarei neanche riuscito a dedicarne una agli altri defunti.

Avrei voluto parlare ancora a Fred.

Come un vano tentativo di riportarlo indietro.

Ma dalla mia bocca uscivano solo singhiozzi.

Avrei voluto svegliarmi e andare dalla mia famiglia a scusarmi.

Quello era solo un brutto sogno.

Un brutto sogno che purtroppo è realtà.

Ma Fred, mio fratello non era morto invano.

Dovevo combattere.

L'avrei fatto per lui.

Con gli occhiali che mi scivolavano sul naso mi sono rialzato.

Ho appoggiato la bacchetta di Fred tra le sue mani ed ho impugnato la mia.

E dopo essermi voltato un'ultima volta indietro mi sono buttato nella folla.

A pensarci ora, mentre guardo le foglie cadere dall'albero, mi chiedo come io abbia avuto al forza di ritornare a combattere, di presentarmi davanti alla mia famiglia dicendo loro che io avrei potuto salvarlo ma non l'ho fatto.

Perché?

Non so neppure io il perché.

Una foglia rosso carota mi cade in grembo.

E mi sembra di vedere il suo volto che mi sorride.

Ho paura di romperla.

Di spezzare qualcosa che mi ricorda lui.

E con la foglia sul cuore cammino per i corridoi di quella scuola dove ho potuto scegliere il mio futuro.

Senza sapere perché mi fermo e abbasso lo sguardo.

Il cuore diventa più pesante e la foglia scivola fuori dalla giacca.

Su una targhetta dorata leggo.

Fred Weasley

(01/04/1978 - 01/05/1998)


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