Erano le 4 di mattina e ancora non riuscivo a dormire per colpa della mia mente ancora sveglia.
Volevo dirglielo. Volevo davvero dirglielo.
Avevo solo paura di essere respinta.
E se mi avesse riso in faccia?
"August?" sentii la voce stanca di Michael, che mi fece dimenticare a quello a cui stavo pensando appena si alzò.
"Non riesci a dormire?" chiesi.
Annuì. "Anche te?"
Annuii.
Lui si rigirò un pò nel letto prima di alzare le coperte "Vieni qui."
Mi tolsi le coperte di dosso e in punta di piedi andai al suo letto, cercando di essere più silenziasa possibile anche se non c'era nessun'altro in camera con noi.
Mi sdraiai di fianco a lui, voltandogli la schiena. Anche lui era girato di schiena.
Le nostre mani restarono vicine, sfiorandosi appena.
Non mi piaceva il silenzio tra di noi, così mi rigirai finché non mi trovai nella posizione opposta.
Le sue braccia si strinsero subito intorno a me, ed era come se lo avessi saputo. Ormai era una cosa normale.
"August?" sussurrò.
"Mm?"
"Mi piaci davvero tanto."