Dopo aver rivolto un'ultimo sguardo verso Ashton, per assicurarmi fosse pronto, schiaccio definitivamente il pulsante per far partire il suono di un allarme sul suo telefono, collegato alle casse dei ragazzi.
Non appena vedo i due svegliarsi di soprassalto, spegno velocemente il suono, ritirandomi leggermente indietro per nascondermi nel buio mentre il silenzio scende nella stanza.
"Che cazzo è stato?"
Borbotta Michael con voce ancora, logicamente, assonnata.
"Non ne ho idea"
Ribatte Calum, alzandosi e cercando di accendere la luce dall'interruttore vicino al letto, che io ed Ashton abbiamo coperto con alcuni strati di nastro adesivo.
Penso che quella sia stata la parte piú complicata, ma tutto sommato siamo comunque riusciti nell'impresa.
"Non si accende la luce"
Esclama frustrato Calum, facendomi ridacchiare leggermente.
Ormai Ashton dovrebbe aver capito che manca pochissimo perchè faccia ció che avevamo stabilito.
"Cosa vuol dire?"
"Forse che non si accende, genio?"
A questo punto, faccio partire la seconda musica nel cellulare di Ashton, la quale riproduce il suono di una porta cigolante; mentre lui esce dall'anta dell'armadio dalla parte opposta della stanza rispetto alla mia posizione.
La blocco non appena l'anta è arrivata alla sua massima apertura per poi godermi finalmente lo spettacolo.
All'interno del bungalow non è poi così buio da non riuscire a distinguere chi hai di fronte, ma la situazione di penombra rende tutto piú tetro e perfetto per lo scherzo.
La figura di Ashton, incappucciata in un lungo mantello nero con un'ascia finta fra le mani, sormonta sulle figure di Calum e Michael a dir poco stupite e spaventate.
"Avete ignorato le mie avvertenze"
Esclama Ash, con una voce così bassa e diversa che non sembra nemmeno lui a pronunciare queste parole.
"Michael che cosa sta succedendo?"
"E lo chiedi a me?"
Urlano i due, cercando di allontanarsi mentre lui avanza verso di loro.
"La morte vi raggiungerà come il vento gelato in inverno"
Esclama nuovamente, avvicinandosi ancora ai due.
"Un'ascia vi strapperà la vita"
Continua, facendo spaventare nuovamente i due mentre si avvicinano sempre di più a me, rivolgendomi le spalle.
"L'angelo della morte ha reclamato le vostre anime, e io non posso deluderlo"
Esclama nuovamente, aggiungendo alla fine una risata tetra che fa accapponare la pelle anche a me.
"Michael"
"Cosa?"
"Sacrificati"
Esclama spaventato Calum, spingendo leggermente in avanti il ragazzo.
"Ma sei fumato? Con il cavolo"
Urla di rimando l'altro, tornando indietro, e riparandosi alle sue spalle.
"É arrivata la vostra ora"
Dice Ashton, per poi fare la stessa risata di prima.
Non appena i due sono di fronte a me, volgendomi sempre le spalle, tocco ad entrambi un braccio, facendoli sobbalzare e girare mentre Ashton accorre ad accendere le luci dall'altro interruttore.
"Bu"
Esclamo ridacchiando mentre Michael si siede a terra e Calum si porta una mano al cuore.
Ashton mi raggiunge, togliendosi solo successivamente il lungo mantello e buttando a terra l'ascia.
"Faceva caldo con quel coso"
Esclama stiracchiandosi leggermente mentre gli altri due ci guardano sbalorditi.
"Era solo un piccolo scherzo"
Affermo trattenendo un sorriso divertito.
"Ma voi due siete completamente rincretiniti. Mi avete fatto venire un colpo"
Esclama Michael alzandosi di scatto e puntando un dito contro me ed Ashton.
"Non azzardatevi mai piú a rifarlo!"
Aggiunge Calum, concordando con il ragazzo al suo fianco.
Mi giro lentamente verso Ashton, così come fa lui, prima di sorriderci complici.
"É stato divertente"
Esclamo all'unisono, battendoci il cinque e mettendoci a ridere.
"Avreste dovuto vedervi"
Commenta il riccio, nonostante gli sguardi assassini dei suoi migliori amici.
"Vorrei spezzarvi in due in questo momento. Con l'ascia"
Borbotta Calum, avvicinandosi al suo letto ed iniziando a togliere il nastro adesivo dall'interruttore lì accanto.
"Sembravate terrorizzati"
Commento, divertita mentre i tre ragazzi raggiungono tutti i loro letti.
"Lo eravamo"
Sbottano insieme Michael e Calum, guardandosi un ultima volta.
"Okay okay. Adesso sappiate che dovete aiutarmi per lo scherzo di Alaska"
Metto in chiaro, posizionandomi davanti al letto vuoto di Luke, ma rimanendo comunque in piedi.
Tutti e tre si scambiano un'occhiata piena di curiosità prima di riportare l'attenzione su di me.
Spiego velocemente il mio piano e quello che ho in mente per ciascuno di loro per poi chiedere se è tutto chiaro.
"Sì capitano"
Risponde Calum nello stesso momento nel quale Michael ripete ad alta voce il piano.
"Calum sarà già nel bungalow con Alaska, ovviamente, e io ed Ashton abbiamo il compito di andare a prendere l'occorrete in città, usando come scusante da dire ad Amanda, il ballo di fine estate"
Sorrido soddisfatta per poi annuire.
"Adoro questa cosa"
Affermo per poi allontanarmi e dirigermi verso la porta.
"Ora, essendo già abbastanza tardi, penso sia il momento che torni nel mio bungalow"
Alcune affermazioni di approvazione arrivano dai tre ragazzi, alle quali faccio poco caso, prima di aprire la porta con l'intento di uscire.
"Buona notte bella addormentata"
Esclama Calum prima che io esca definitivamente dalla porta.
Ridacchio leggermente prima di rispondere al saluto e chiudermi la porta alle spalle.
Cammino abbastanza velocemente nel buio della notte, arrivando solo dopo alcuni minuti al mio bungalow.
Entro cercando di fare meno rumore possibile per poi cambiarmi e mettermi a letto.
Non dormiró molto, ne sono consapevole, ma posso sempre dormire.
Lascio un bacio sulla guancia a Luke, anche se sono consapevole che non se ne accorgerà nemmeno, prima di sistemarmi sul cuscino e cercare di prendere sonno.
La cosa strana di quando si è stanchi è che non ci si ricorda minimamente di come e quando ci si sia addormentati. E questa cosa continua a capitarmi.
"Buon giorno"
Mi sussurra Luke, dopo aver spento la sveglia sul comodino.
"Lasciami dormire"
Borbotto, coprendomi la testa con il lenzuolo.
"Oggi dobbiamo organizzare le sfide"
Emetto un verso di lamento prima di scacciare le lenzuola di lato ed alzandomi di scatto dal letto.
"Non mi hai lasciato dormire e ora mi dai anche questa notizia? Hai iniziato male la tua giornata, potresti finire male prima di questa sera"
Esclamo, guardandolo mentre si alza lentamente dal letto e con la stessa lentezza si avvicina a me per poi baciarmi dolcemente.
"Non ne sarei così sicuro"
Mi sussurra stringendomi a se.
Alzo gli occhi al cielo prima di allontanarlo con l'intento di andare in bagno per farmi una doccia. É l'unico modo per svegliarmi.
"Perchè devi avere sempre ragione?"
Borbotto, aprendo la porta del bagno e chiudendola successivamente alle mie spalle.
"Ti ho sentito"
Mi urla dalla parte opposta, ridendo chiaramente.
Faccio una linguaccia nella sua direzione essendo consapevole che non puó vedermi, ma il gesto mi viene spontaneo.
"Vado a prendere una cosa dai ragazzi, aspettami prima di andare in mensa"
Mi spiega, prima che senta la porta del bungalow aprirsi per poi chiudersi.
Alzo gli occhi pensando al fatto che non ha nemmeno aspettato una mia risposta, mentre mi spoglio e apro l'acqua della doccia.
Solo l'idea di farmi una doccia fredda mi terrorizza; così sposto la manopola sull'acqua calda, fregandomene di quanto possa sembrare addormentata.
Guardo il mio riflesso nello specchio, aspettando che l'acqua si riscaldi, e con mia sorpresa non vedo quasi nessun cambiamento a parte la carnagione leggermente piú scura.
Sciolgo i capelli, che precedentemente avevo raccolto in uno chignon scombinato, lasciandoli cadere sulle spalle prima di entrare in doccia.
Il getto d'acqua è della temperatura giusta e ora non mi pesa nemmeno troppo la consapevolezza di non aver praticamente dormito nulla.
Inizio a lavarmi e solo quando arrivo a risciacquarmi i capelli, sento la porta del bagno aprirsi.
"Rikki, stai facendo la doccia?"
Chiede Luke, probabilmente entrando un poco necessario per farsi sentire e per non far uscire il calore dalla stanza.
"Luke"
"Si?"
"L'acqua sta andando?"
Chiedo, togliendo tutta la schiuma dai capelli e pettinandoli con la spazzola.
"Si"
Esclama incerto, non capendo dove io voglia arrivare con queste domande alquanto stupide e cretine.
"Sono dentro la doccia?"
"Si"
Afferma ancora una volta titubante.
"E allora cosa pensi che stia facendo? Birdwatching?"
Ribatto sarcastica, facendolo ridacchiare leggermente e probabilmente facendogli anche alzare gli occhi al cielo.
Sento la porta chiudersi nuovamente e così finisco di fare la doccia per poi uscire per cambiarmi.
"Amanda ha detto che non dobbiamo piú occuparci delle sfide"
Esclama, giocherellando con il suo cellulare sul letto.
"Cosa? Le ha fatto visita un angelo o è diventata santa per sua volontà?"
Chiedo stupita, iniziando a cambiarmi e cercando di asciugarmi un minimo i capelli con l'accappatoio.
"Ha detto che hanno un progetto speciale per quanto riguarda oggi e che dovremo iniziare a pensare al ballo"
"Solo a me preoccupa questa cosa del progetto speciale?"
Chiedo guardandolo allarmata, prima che lui si alzi dal letto e venga a darmi un bacio.
"Non possono fare peggio di quello che hanno già fatto"
Esclama dopo essersi allontanato, permettendomi di mettere le scarpe.
Non sono molto fiduciosa su questa cosa.
Quei due potrebbero anche farci partire per la luna domani stesso se ne avessero l'opportunità; e sarebbe perchè dobbiamo interagire con forme di vita aliene. La mia conclusione é quella che bisogna preoccuparsi. Eccome se bisogna farlo.
"Direzione mensa per colazione?"
Mi chiede andando verso la porta ed aprendola, per poi farmi passare.
"E lo chiedi anche?"
A questa mia frase si morde il labbro inferiore per poi alzare gli occhi al cielo in un gesto naturale.
Lentamente ci incamminiamo alla mensa, e una volta arrivati non posso fare a meno di prendere qualsiasi cosa mi capiti sotto mano che mi ispiri.
Non appena raggiungiamo il nostro solito tavolo siamo tutti riuniti e riesco solo a pensare al fatto che alla fine, per una cosa o l'altra, mi sto divertendo.
Non avrei mai pensato di dirlo; ma è proprio così.
Quest'armonia e questa felicità è letteralmente spezzata dalla bellissima apparizione della regina e dell'orso.
Quanto avevo ragione quando ho detto di non volermi fidare di quei due!
Cosa si sono inventati questa volta?
Per riuscire a descrivere i nostri sentimenti, dipingeremo con il nostro corpo.
Adesso, capisco tutto ma è davvero necessario tutto questo? Dovrebbero rinchiuderli.
"Cos'è che avevi detto?Non possono fare peggio di quello che hanno già fatto?"
Mi lamento verso Luke, una volta che siamo nuovamente nel nostro bungalow.
Visto che quello che dicono è legge, a quanto pare, siamo tutti obbligati a fare questa cosa e quindi dobbiamo metterci dei vestiti vecchi nel caso si sporcassero. Cosa che credo molto probabile.
"Non è un dramma"
Commenta lui, ricevendo da parte mia uno sguardo che esprime tutto ció che avrei potuto dire in mille parole.
Mi cambio velocemente mettendomi le cose piú vecchie che avevo messo all'interno della valigia per poi andare in bagno con l'intento di lavarmi i denti e lasciando che Luke si cambi nell'altra stanza.
Penso che una delle cose che non capiró mai di me stessa è per quale assurdo motivo mi venga voglia di cantare mentre mi sto lavando i denti. Questi sono esattamente quelli che io chiamo misteri della vita che non avranno mai una cazzo di risposta.
"Che stai facendo?"
Mi chiede il biondo, facendomi spaventare leggermente e facendomi smettere di cantare.
"Nulla"
Dico per quanto mi sia possibile, continuando a lavarmi i denti.
"Non è vero"
"Hai ragione, mi sto lavando i denti"
Affermo cercando di essere il piú chiara possibile.
"Stavi cantando"
"Tu hai le allucinazioni"
Lo liquido semplicemente per poi sputare all'interno del lavandino e sciacquarmi la bocca.
"Cosa cantavi?"
Gli faccio segno di avvicinarsi con il dito, mentre mi asciugo il viso con un piccolo asciugamano.
Non appena è a pochi centimetri di me, mi sporgo verso il suo orecchio, lasciandogli un bacio nell'orecchio e facendo in modo che si porti una mano su di esso mentre io vado in camera.
"Bella canzone, vero?"
Esclamo ridacchiando mentre lui mi mostra un dito medio entrando nella stanza.
Dopo esserci sistemati e dopo aver finito di cambiarci raggiungiamo gli altri per le prove e tutto prosegue come programmato.
Ashton e Michael in città per l'occorrente, Calum con Alaska e io semplicemente facendo ció che mi passa per la mente.
Il pomeriggio e la sera passano piú velocemente di quanto avessi mai pensato e quando mi ritrovo a dover uscire nuovamente dal bungalow, i problemi della sera precedenti sono completamente inesistenti in quanto Luke si addormenta di sasso subito.
Raggiungo a passo svelto gli altri davanti a quello che era il mio vecchio bungalow.
"Strano, sei puntuale"
Esclama sarcastico Ashton, prima che io gli tiri un leggero pugno sul braccio e gli faccia la linguaccia.
"Pensa a cosa dobbiamo fare, invece di fare il cretino"
Ribatto, facendolo ridere leggermente mentre iniziamo ad organizzarci per sistemare il tutto.
Non appena siamo pronti, i ragazzi mandano un messaggio a Calum dicendogli di aprire, e così fa.
All'interno del bungalow è sempre piú difficile fare silenzio; ma Alaska non ha mai avuto un sonno leggero.
Non appena è tutto pronto pronto ci sistemiamo di fianco al suo letto, prendendolo dalla struttura della rete ed assicurandoci di avere la presa ben salda.
"Al mio tre"
Mimo con le labbra ai ragazzi al mio fianco.
"Uno"
Sussurro cercando di mantenere la voce piú bassa possibile.
"Due"
"Ragazzi che state facendo?"
Esclama Alaska, ancora mezza addormentata, voltandosi verso di noi.
"Tre"
-Piccolo Spazio per voi-
Mamma mia quanti capitoli! Non avrei mai pensato di arrivare fino qui, voi?
Per quanto riguarda il trailer ho un problema non indifferente e mi serve il vostro aiuto e le vostre idee:
Come faccio a farvelo vedere?
E dopo questa domanda da un milione di dollari (perchè ci sta meglio) ho altre due domande.
Quali sono i vostri misteri della vita che non avranno mai una cazzo di risposta?
Voto da 1 a 10 per questa cosa, sempre si possa chiamare capitolo?
Spero vi sia piaciuto, e aspetto tutti i vostri commenti, le vostre idee e mille altre cose. Qualsiasi cosa vi passi per la testa, SCRIVETELO.
Scusate per eventuali errori, grazie e alla prossima