L'unica stella

By BohoLove17

104K 4.5K 618

Chiara sembra la classica ragazza riservata e studiosa. Ma la realtà è che lei si sta nascondendo da un passa... More

Prologo
Uno
Due
Tre
Quattro
Cinque
Sei
Sette
Otto
Nove
Dieci
Undici
Dodici
Tredici
Quattordici
Quindici
Sedici
Diciotto
Diciannove
Venti
Ventuno
Ventidue
Ventitrè
Ventiquattro
Venticinque
Ventisei
Ventisette
Ventotto
Ventinove
Trenta
+ uno
+ due
Ringraziamenti

Diciassette

2.5K 121 20
By BohoLove17

Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle.
•Edward Young•

"Pronto Carlotta?"

"Sì sono io. Chi parla?"

"Ciao, sono Chiara De Stefani, allieva di tuo papà.", dissi tremante al cellulare.

Mi sudavano le mani e non sapevo bene come comportarmi.

"Ah! Ciao! Sì mi ha detto mio papà che mi avresti chiamata!", esclamò allegra.

Aveva una vocina acuta un po' da bambina. Non sapevo immaginare che aspetto potesse avere, ma i figli di medici sono geneticamente belli. Era una mia teoria basata solo su alcune conoscenze, ma sufficiente per avanzare l'ipotesi che anche lei dovesse essere bella (e magra).

"Ti ho chiamata per sapere se ti va di venire con me ad una cena tra amici stasera. Ehm, in realtà sono io che vengo da te ma il concetto non cambia. La cena sarà a casa di Tommaso, su al terzo piano." Sudavo.

"Davvero? Sì certo! Che bello! Grazie mille!", squittì entusiasta.

"Perfetto, ti suono il campanello alle sette. Okay?"

"Benissimo! Ciao Chiara!"

Ecco. La mia tattica era dunque questa. Avrei fatto avvicinare Carlotta e Tommaso. In questo modo avrei potuto avere una possibilità di sostenere l'esame che mi preoccupava tanto. In più avrei tenuto distante Tommaso senza rischiare di sentirmi coinvolta da lui. Non potevo e non volevo rischiare di sentirmi fragile e abbandonarmi ad un sentimento per poi rischiare di star male di nuovo. Avevo promesso a me stessa e a Micol che avrei fatto uno sforzo per vivere al meglio ogni momento. E in quel momento ciò che stavo facendo mi sembrava sensato. Alla fine quello che volevo era vedere i frutti del duro lavoro all'università e che io e Tommaso fossimo solo amici.

Giusto?

"Chiki?" Micol entrò nella mia stanza guardandomi con espressione perplessa. "Tutto bene? Sembri preoccupata."

"Oh no. Va tutto splendidamente.", dissi senza convincere nemmeno me stessa.

"Sono venuta per sapere cosa hai intenzione di metterti stasera. Conoscendoti ho un po' paura." Aprì il mio armadio con espressione rassegnata.

"Jeans e t-shirt andranno benissimo Michi. Non è una serata di gala. È una serata tra amici."

"Faccio finta di non aver sentito. Ti prego solo di non metterti il cappellino da baseball. So che ami vestirti alternativa ma non siamo a New York, okay?"

"Mi aiuti a preparare l'insalata di riso per stasera, Michi?"

"Non cambiare argomento!", esclamò lanciandomi addosso il mio berretto preferito.

*****

Alle sette Micol ed io arrivammo sotto casa di Tommaso. Cercando di non farmi vedere da Micol suonai il campanello: -Dott. R. Cattelano

"Chi è?" (voce femminile)

"Chiara!"

"Scendo subito e prendiamo l'ascensore!" (voce femminile)

"Okay!"

Dopodiché suonai: -M. Altieri

"Chi è?" (voce maschile)

"Chiara e Micol!"

"Vi apro!" (voce maschile)

"Credo di aver perso qualche passaggio.", disse Micol guardandomi curiosa.

"Tranquilla! Ho solo invitato un'amica alla cena. Abita proprio in questo palazzo, pensa che coincidenza!", dissi iniziando a sudare nuovamente.

Aprimmo il pesante portone e aspettammo che arrivasse Carlotta. Ci raggiunse quasi subito scendendo dalla rampa di scale.
Proprio come immaginavo. Bella e magra. Bionda ovviamente. Portava un vestito blu corto con degli stivali marroni di pelle. Un look vagamente retrò anni Settanta, ma di classe. Vedendola arrivare Micol si girò verso di me osservando con disapprovazione i miei jeans stropicciati e la mia felpa grigia.

Salimmo al terzo piano e trovammo Ettore come apriporta ufficiale.
"Signorine Buonasera!"

"Ettore!" esclamammo io e Micol all'unisono.

"Lei è Carlotta. Carlotta lui è Ettore."

Mi accorsi che lui rimase colpito e affascinato da Carlotta nel momento stesso in cui la vide entrare. Colta dal panico che si verificasse un colpo di fulmine tra i soggetti sbagliati della mia sceneggiatura, velocizzai la presentazione prendendola sotto braccio per portarla da Tommaso.
Entrammo in cucina e appena Alby vide Micol corse ad abbracciarla con le mani sporche di farina.

"Tesoro sto impanando le cotolette. Tommaso mi sta facendo lavorare!"

Tommaso era di spalle concentrato per non bruciare quelle che dovevano essere delle verdure in padella. Quella sera aveva un look molto formale, con jeans morbidi e una t-shirt sgualcita. Se possibile risultava ancora più affascinante del solito.

Si voltò per salutarci e appena vide che accanto a me c'era Carlotta gli venne un'espressione di stupore.

"Ho pensato di portare un'amica se non ti dispiace. Soprattutto visto che abita nel tuo stesso palazzo!", esclamai con voce palesemente innaturale.

"Oh, ma certo. Ciao Carlotta. Come va?", disse cortese.

"Benissimo! Grazie Tommaso, sono molto contenta di essere qui!", esclamò con la sua vocina da dodicenne, anche se aveva la mia stessa età.

Carlotta seguì Micol in salotto per aiutarla a finire di preparare la tavola per la cena, ma io rimasi in cucina da sola con lui per prendere le posate.

"E così conosci Carlotta. Non lo sapevo.", disse guardandomi.

"Non la conosco da molto ma l'altro giorno vedendo che abitavi qui mi è venuto in mente che ci abitava anche lei.", mentii. "È simpatica. Ed è anche moooolto carina, vero?", dissi ormai con la sudorazione fuori controllo.

Mi squadrò per un momento sempre cercando di leggermi nel pensiero.
In quel momento entrò Alby urlando perchè aveva dimenticato di controllare le cotolette.

Per fortuna non si bruciarono e la nostra cena fu salva. Eravamo una decina di persone e ognuno aveva portato qualcosa quindi c'era cibo per un esercito.
Ci sedemmo a tavola ed io improvvisai una caduta per fare in modo che Carlotta si sedesse vicino a Tommaso.
Mi versai subito un bel bicchiere di vino per farmi forza ed affrontare quella serata. La mia impresa titanica prevedeva che riuscissi ad avvicinare la figlia del mio professore e il ragazzo dei miei sogni. Senza dubbio avrei avuto bisogno di molto coraggio e molto alcool.

Al quarto bicchiere iniziavo a sentirmi più sciolta e sentii con piacere che Tommaso finalmente le rivolgeva la parola.
"Allora Carlotta, se non sbaglio studi Giurisprudenza. È difficile come dicono?"

"Ti ricordi cosa studio? Comunque, sì, è piuttosto dura. Per fortuna al liceo ho studiato bene il latino, sennò non ci avrei capito nulla! Una bella differenza con quello che studi tu. Scienza, fisica e matematica se non sbaglio! Non dev'essere una passeggiata."

La sua vocina era fastidiosa e tutta la situazione era surreale ma potevo immaginare che non fosse facile per lei trovarsi in mezzo a persone sconosciute. Cosi cercai di aiutarla a metterla a suo agio e soprattutto a farla interagire con Tommaso nel modo giusto. Decisi di inserirmi nel discorso come un abile deus ex machina.

"Beh.", intervenni io, "Ci sono anche degli aspetti piacevoli in quello che studia lui. Per esempio gli da la possibilità di avere un telescopio fantastico in casa da cui si vedono un mucchio di stelle. Potresti venire qualche volta qui ad osservarle con lui."

Sentii addosso lo sguardo incredulo di Micol e di Tommaso non appeni ebbi finito di pronunciare quelle parole.

"Oh sì sarebbe fantastico!", esclamò Carlotta incapace di trattenere l'entusiasmo. "Se per te va bene, ovviamente.", disse rivolgendosi a Tommaso.

"Ma sì certo. Vieni quando vuoi.", disse lui in tono piatto.

Mi guardò ancora una volta pensando che mi fossi ammattita e poi continuò a parlare con Carlotta di latino.

Più tardi andai in cucina leggermente barcollante per prendere i piattini per il dolce che aveva portato Ettore.
Immediatamente mi raggiunse Micol portando con sé un piatto sporco, avendo così una scusa per venire in cucina.

"Che cosa combini Chiara?", mi chiese andando dritta al punto.

"Prendo i piattini."

"Stai cercando di farli mettere insieme?", domandò sospettosa.

"Ah, quello. Li vedrei bene come coppia, tutto qui."

Bugiarda. Bugiarda. Bugiarda.

"Hai preso una botta in testa per caso Chiara? Ma lui piace a te! Come puoi volere che si frequentino?"

"Ma nooooo! Noi siamo solo amici. Lui può uscire con chi gli pare. E Carlotta è simpatica."

Come no.

"Ma sei seria?" Mi guardava come se fossi un alieno sbarcato sulla Terra da una navicella.

"Dai su Micol! È tutto okay. Goditi la serata."

Presi i piattini e tornai in salotto. Nel frattempo Ettore aveva cambiato posto e lo trovai immerso in una fitta conversazione con Carlotta.

Oh no!

"Carlotta! Vieni con me a tagliare il dolce!", strillai.

Ettore mi riservò uno sguardo maligno e ritornò a sedersi al suo posto.

Tornai in cucina sempre barcollando e iniziai a tagliare la torta.

"Allora, come procede la serata? Sei felice?"

"Tantissimo! Grazie Chiara. Ti devo proprio ringraziare!"

A quelle parole iniziai inspiegabilmente a sentirmi più rilassata e in qualche modo riuscii ad arrivare a fine serata ottenendo addirittura la promessa da Tommaso che sarebbe uscito a bere un caffè con Carlotta e che lei sarebbe tornata da lui nella terrazza panoramica.

Non appena intuii che la cena stava volgendo verso la fine decisi di tornare a casa da sola a piedi. Avevo proprio bisogno di fare una passeggiata per scaricare la tensione. Salutai tutti e lasciai che Alby riportasse a casa Micol. Accompagnai Carlotta al suo piano e mi sembrò che fosse molto contenta di com'era andata la cena.

Rientrai a casa dopo più di mezzora. Non appena appoggiai la testa sul cuscino crollai esausta per la stanchezza e per l'eccessiva dose di vino.

Ma la mia missione sembrava compiuta.

~~~~~

Ciaooo! In che guaio si sta cacciando Chiara? ;)
Sto cercando di abbellire un po' i capitoli con immagini e frasi ( sulle stelle ovviamente)
Spero vi piaccia :)
A presto e grazie a chi sta leggendo
Baci :-)

Continue Reading

You'll Also Like

26.1K 698 63
Lexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno è quello di diventare una cantante famosa e si sta impegnando sodo per raggiungere il suo...
144K 4.6K 37
Se un ragazzo fa una scommessa su una ragazza,e questa ragazza sa della scommessa ma ci sta e fa a sua volta una scommessa con una sua amica ma il ra...
5.2K 160 23
༑ ࿐ྂ𝒓𝒐𝒍𝒆𝒑𝒍𝒂𝒚 una competizione, un famoso tesoro, diversi vascelli. (conclusa) ⁺🐚◟-𝘣𝘷𝘰𝘬𝘦𝘯'𝘴, 𝘥𝘰𝘯'𝘵 𝘴𝘵𝘦𝘢𝘭 ︎ꜜ
61.9K 3.2K 24
-mamma!mamma!-mio figlio mi si avvicinó con cautela e con preoccupazione -amore..dimmi-sorrisi -quel signore mi fissa-con la sua piccola manina indi...