||All Night||

By stxles98

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Laura e Ross sono due ragazzi cosí diversi eppure cosí simili. Una notte capita qualcosa che cambierá la lor... More

Party
wake up
meet you.
go home.
parents.
Bowling
my father.
talk to you.
argued with you.
go to the cinema
Ross and Laura
hospital
Lynch's home
welcome back father
Do it again.
another girl
Hi,mom
Oh my gosh.
Britney
a weird present
Who is her?
trust me.
Black Eye.
This weird love.
"Good"morning
Problems
Nice to meet you
Rose miller
My girlfriend
at dinner
John
Sons
Rudolf Beirge.
hello
Colin
The truth
Where re u?
Germany
Where re we going?
Katerbucky
On the road
Caos
Goodbye
All night.

Sadness

279 41 37
By stxles98

"Io non ho bisogno di nessuno" urló il ragazzo alzandosi ed allontanandosi dalla castana.

"Si hai bisogno di me,come io ho bisogno di te" affermó la castana.

Lui si avvicinó alla finestra e si giró solo quando avvertii la presenza di Raini sul ciglio della porta.

"Perché le hai detto che ero qui?" chiese inferocito.

Raini non rispose.

"Perché sa che ci amiamo" affermó Laura esprimendo per la volta i suoi sentimenti.

Il biondo la guardó un pó stranito. Non aveva mai detto di amarlo,anche se lui sapeva che fosse cosí.
Evitó di dire qualsiasi cosa e Laura notando la sua espressione lo riconfermó.

"Si,Ross ti amo...ma se non vuoi saperne di me dimmelo,cosí vado via" confessó aspettando una risposta.

Lui continuava a non dire nulla,cosí lei la prese come una risposta affermativa ed inizió a scendere per le scale.
Uscii addirittura nel giardino non riuscendo piú a trattenere le lacrime che scivolavano copiose sulle sue guance.

E si bloccó immediatamente quando sentii la voce di Ross che gridava disperato mentre piangeva.

"Laura,io ho bisogno di te" ripeteva continuamente.
Lei si voltó a guardarlo.
Lo guardava con gli occhi arrossati.
E non lo riconosceva.
Lui rideva sempre.

"Ti amo,Laura..davvero" urló svegliando tutto il vicinato ed avvicinandosi a lei.

La afferró per i fianchi e la bació appassionatamente.
Quanto gli mancavano i suoi baci.
Ma quel bacio era cosí strano.
Sapeva di disperazione.
Le lacrime continuavano a scendere sul loro volto.

Si staccarono.

"Anche io,ti amo" bisbiglió la castana.

"Ti prego,non mi lasciare solo..ti supplico"

Lei lo abbracció stringendolo forte.
Lo amava troppo per abbandonarlo.
"Non lo faró"

"Giurami che non c'é niente tra te e il tuo ex" affermó continuando ad abbracciarla e nascondendosi nel suo collo.

"Te lo giuro,io amo te" ripetè.

Quella cosa detta da Laura era cosí nuova.
Ross non si sarebbe mai abituato a sentirglielo dire,ma era bello.
Era piacevole sapere che anche lei lo amasse.

"Anche io ti amo,troppo" mormoró piangendo.

______________

Stormie continuava a guidare senza una meta precisa,non sapeva dove andare né cosa fare.
Suo figlio era disperso nel nulla e lei sperava con tutto il cuore che non fosse successo nulla di grave.

"Questa é tutta colpa vostra" tiró su con il naso.

"Che colpa ne abbiamo noi?" domandó Rose nei posti inferiori.

"Siete venuti qui,e gli avete totalmente scombussolato la vita" mormoró la donna.

"Sai per quale motivo siamo venuti qui" affermó Rose

"Voi e questo dannato patto" urló la madre di Ross.

Si pentiva di aver stretto un accordo con quelle persone,non avrebbe mai dovuto mettere in mezzo il proprio figlio. Lui non se lo meritava.

"Voi avete accettato quando Ross é nato" affermó la donna.

E Stormie si chiese che cosa le fosse passato per la mente quando aveva detto di si ad una follia simile.

"Io penso che non voglio piú farlo" affermó la donna convinta.

"No,avete dato la vostra parola ed ora portate a termine" disse con tono dittatoriale.
Avevano fatto un disastro.

"Ross verrá con noi in Germania,era questo il patto che avevamo stretto quando lui avrebbe scoperto tutto"
spiegó
"Ed ora voi lo rispettate" impose.

Mark si maledisse di aver accettato. Lui e Stormie avevano completamente eliminato quel ricordo. Forse perché lo ritenevano loro figlio,sempre e comunque.
Loro lo avevano cresciuto.
E lo amavano come se fosse il loro figlio naturale.

"Lui é nostro figlio"disse Mark.
"Lui ci ama e vuole restare con noi,come potete sottrarlo alla sua famiglia?" continuó l'uomo un pó disgustatodal loro comportamento.

"Lui é nostro figlio,non il vostro" rispose Rudolf incalzante.

Ed aveva ragione in effetti,ma alla fine un genitore é colui che ti cresce,non quello che ti partorisce.
Ma Rudolf e Rose non sembravano capirlo.

_____________

Ross e Laura erano tornati alla normalitá. Quella notte rimasero svegli in compagnia di Raini a parlare.
Decisero di evitare l'argomento "genitori di Ross" per non farlo intristire,ma sapevano entrambe che lui non faceva altro che pensarci.

"Tanto io non torno a casa mia,dopo quello che ho scoperto" borbottó lui dopo che Laura gli chiese dove avesse intenzione di andare.

"Ma sei sicuro? Loro sono pur sempre i tuoi genitori" esclamó.

"Mi hanno mentito per tutto questo tempo"

"Lo hanno fatto per proteggerti" affermó la castana.

"Proteggermi da cosa?" chiese lui

"Dalla tristezza" rispose la ragazza.
"Una vita triste é la peggior cosa che possa offrire un genitore al proprio figlio...cosí loro lo hanno evitato"continuó.

Il ragazzo sorrise.
Aveva ragione.
I suoi genitori avevano cercato di difenderlo.
E lui li amava per questa protettivitá.
Nonostante avesse incontrato Rose e Rudolf,i suoi genitori rimanevano Stormie e Mark. Loro erano stati sempre lí per lui.

"Hai ragione,ma preferisco restare da solo,per ora.." disse con semplicitá.

"No,con me" affermó lei.

Il ragazzo la guardó con dolcezza e le andó accanto stringendola tra le sue braccia. La voglia di piangere e la tristezza erano quasi scomparse,ma ancora una strana emozione si sviluppava dentro di lui.

"Con te,per sempre" la guardó lasciandole un bacio sulla guancia.
Lei si voltó baciandolo sulle labbra.
Continuarono a baciarsi di fronte allo sguardo quasi disgustato della riccia.

"Siete anche piú sdolcinati di me e Calum"

Entrambi sorrisero.

_____________

Erano ormai le nove del mattino e Ross e Laura stavano preparando la loro roba per andare via da quella casa.
La madre di Raini aveva tentato in tutti i modi di cacciarli e sebbene lei insistesse perché rimanessero,avevano preso la decisione di andare via.
Non volevano che passasse dei guai a causa loro cosí se ne andarono.

Ross ancora non era certo di dove andare,ma stava rivalutando l'idea di tornare a casa propria nonostante quel pensiero gli bruciasse ancora nel petto.

"Vorrei farti venire a casa mia,ma é il giorno libero di mio padre" disse la castana tristemente.

"Non ti preoccupare,sto pensando di tornare a casa mia" confidó il biondo continuando a camminare mentre le teneva la mano.

"Penso che sia la cosa migliore"

"Vieni anche tu" le propose con tono supplicevole.

Lei annuii.
Le avrebbe fatto piacere accompagnarlo in quel momento difficile.

Quando arrivarono a casa del biondo e lui aprii la porta,non fu accolto da abbracci,ma da una strana confusione.

Tutti si voltarono a guardarlo.
Stormie piangeva.
E Rose e Rudolf avevano una strana espressione mentre si stava rivolgendo a Stormie e Mark.

Loro due si girarono a vedere il biondo e con lo sguardo,lo incitarono ad andarsene.

"Siamo contenti che tu sia qui,prepara le valigie...andiamo in Germania" impose Rose.
Il ragazzo aprii la bocca confuso e si voltó a guardare prima i suoi genitori e poi Laura.
Anche lei era disperata.

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