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L'uomo dei miei sogni mi sta aspettando, poggiato sul banco, con il viso rivolto verso la spiaggia.
Ho difficoltà a camminare sul pavimento con queste scarpe vertiginose, figuriamoci sulla sabbia.
<< Eccomi. >> Gli annuncio, con voce tremante. Ho paura di non piacergli. Cade si volta verso di me e rimane incantato.
<< Spero di essere all'altezza della serata che hai programmato. >> Gli sorrido timidamente, rossa in volto.
<< Saresti perfetta vestita in qualsiasi modo. Sei bellissima. >> Sussurra. Rimane con gli occhi sbarrati a fissarmi.
<< Be' che te ne pare?>> Giro su me stessa per farmi vedere completamente. In quest' arco di tempo, Cade si è avvicinato a me. È a pochi centimetri dal mio corpo. Emana un profumo ammaliante.
<< Sei...sei stupenda, Noele. >> Mi poggia le sue mani sul mio viso. Il cuore batte forte e sento dei brividi di piacere percorrermi tutto il corpo.
<< Neanche tu scherzi. >> Ho le mani sotto la sua giacca, a livello dei fianchi. È caldo. Non mi sembra neanche vero che un ragazzo come Cade si sia imbattuto in me. Faccio cenno per togliermi le scarpe ma Cade mi blocca.
<< Perché le togli?>>Chiede, tenendomi per il braccio.
<< Non sono in grado di camminare sulla sabbia con questi tacchi. >>
<< Non preoccuparti. >> Poggia un braccio sotto le ginocchia, l'altra, in contemporanea, nella schiena e mi prende tra le sue braccia.
<<Che fai?>> Chiedo sorridendo.
<< Non voglio che togli le scarpe, ti stanno benissimo. >>
Affondo il viso nel suo collo, ha un dopobarba delizioso. D'istinto comincio a comprimere piccoli baci dall'incavo della clavicola fino a sotto l'orecchio.
<< Fossi in te mi fermerei. >> Sussurra mentre ci dirigiamo in cima alle scale.
<< Perché?>> Lo stuzzico dandogli altri baci, ma stavolta aggiungo la lingua.
<< Potresti pentirtene. >> Mi stringe a se e fa un sospiro.
<< Correrò questo rischio. >> Sussurro a bassa voce. Sento il mio corpo riscaldarsi sempre di più.
Siamo giunti in cima alle scale ma non mi poggia per terra. Continuo a baciarlo e affondo le dita nei suoi capelli, sono morbidi e profumati. Non voglio più scendere. Vorrei stare tra le sue braccia per il resto della mia vita.
<< Perché non mi poggi per terra? La sabbia è terminata da un pezzo. >> Esclamo. Sono curiosa di scoprire il motivo della sua scelta.
<< Perché mi piace tenerti stretta a me. >> È serio, ha i lineamenti del viso duri. Mi guarda negli occhi e mi poggia dolcemente per terra.
<< Dove mi stai portando?>>
<< Da Lanoir. >>
<< Chi è...Lanoir?>> Chiedo con tono curioso.
<< È lei.>>
Mi volto e vedo una Shelby Mustang GT 500KR, tutta grigio metallizzata con due strisce azzurre al centro.
<< È tua?>> Chiedo allibita.
<< Un regalo di mio padre. >>
<< Wow, è bellissima. >> Rimango ad ammirarla. È così lucida che i nostri corpi ci si riflettono. Cade apre la portiera e mi fa accomodare. L'interno è tutto in pelle nera e profuma di lui, muschio bianco. Faccio un sospiro profondo per inalare la fragranza e chiudo gli occhi. Cade sale dall'altra parte e mette la cintura di sicurezza.
<< Dove andiamo?>> Chiedo.
Mi poggia una mano sulla gamba, coperta dal vestito.
<< A breve lo scoprirai. >>
Percorriamo circa venti minuti di strada prima di fermarci nella 132 Punahoa Street. Mi guardo intorno e noto il ristorante dei miei sogni, in cui sarei voluta andare con l'uomo dei miei sogni. Cade si affretta ad aprire la portiera per farmi scendere dall'auto. Mi porge la mano e io poggio la mia.
<< Andiamo.>> Posa una mano sul mio fianco e mi faccio guidare da lui. Alla fine entriamo nel ristorante da me desiderato.
<< Mr. Evans, mi segua. >> La signorina ci fa strada mettendosi avanti a noi. Cade mi tiene per mano e pochi secondi dopo mi fa accomodare come un gentil uomo sulla sedia ricoperta da un telo bianco. Il tavolo è rotondo e al centro si trovano delle rose rosse e bianche. Cade si siede di fronte a me e poggia la mano sulla mia che è posta sul tavolo. Si crea un momento di imbarazzo e silenzio. Divento rossa in volto, Cade l'avrà notato perché sorride. È così bello quando ride. Si creano delle fossette sulle guance.
<< Ecco a voi i menu, signori. >> Un ragazzo con i pantaloni e gilet neri e camicia bianca ci porge i blocchetti.
<< Grazie. >> Cade gli rivolge un sorriso gentile.
Leggo il menu, ma qualsiasi tipo di cibo è affiancato da enormi cifre. Non vorrei fargli spendere un patrimonio.
<< Prendi quello che desideri. >> Dice. Avrà notato la mia espressione quando ho aperto il menu.
<< Buona sera signori, cosa desiderate?>> Stavolta a prendere le ordinazioni è una ragazza vestita allo stesso modo del ragazzo precedente.
<< Vorrei del carpaccio al salmone, pennette al salmone, salmone in salsa di pistacchi e come dessert un cuore caldo al cioccolato con salsa inglese e ribes. >> Ordina Cade.
<< E lei signora, cosa desidera?>>
Cade mi sorride perché ha notato la mia reazione quando la ragazza mi ha chiamata signora. Magari fossi la sua signora. Mi piacerebbe.
<< Oh si, io...>> Cade mi fa cenno con la mano di non preoccuparmi e di ordinare.
<< Vorrei un Cocktail esotico di gamberetti, linguine ai gamberetti, gamberetti saltati e un cestino di mascarpone e fragole. >> Guardo Cade imbarazzata. Non amo fare spendere soldi agli altri per me.
<< Da bere cosa desiderate?>>
<< Dello Chardonnay per favore. >>
<< Perfetto, a breve porteremo gli antipasti. >> Fa un sorriso a Cade e va via.
" Perché ti sei rivolta solo a Cade? Ci sono anch'io. "
<< Fai colpo con tutte le ragazze che incontri?>>
<< Sono un uomo affascinante. >> Sorride strizzandomi l'occhio.
Vorrei tanto rispondergli ma preferisco stare in silenzio. Non ho nulla da ridire sulla parte dell'uomo affascinante ma sulle ragazze che si buttano ai suoi piedi non appena lo vedono, si. Eccome!
Dopo due ore siamo fuori il ristorante e ci incamminiamo verso l'auto.
<< Grazie di tutto, Cade. >>
<< Per cosa? >>
<< Per avermi portata in questo meraviglioso ristorante. >>
<< Ma la serata non è finita qui. La notte è giovane. >> Mi guarda con occhi pieni di impeto. Una scintilla gli percorre il verde candido dei suoi occhi. Poi mi poggia di spalle contro la sua Mustang e mi prende il mento tra l'indice e il pollice.
<< Grazie a te per aver accettato di uscire con me stasera. >> Dopodiché poggia le sue labbra sulle mie. Mi sento disorientata. Il mondo gira intorno a noi, privo di qualunque cosa. Ci siamo solo noi. Con la mano scende lentamente sul mio fianco e mi avvicina a lui. Poi apre la portiera.
<< Sali. >>
<< Dove mi porti?>> Sono ancora frastornata, piena di desiderio. Lo voglio. In questo momento non mi importa cosa lo trattiene ma l'unica cosa che desidero è lui. Voglio baciarlo, carezzarlo, fare l'amore.
Entra dall'altra parte dell'auto e percorriamo la strada in silenzio.
Lo guardo e noto nel suo viso la serietà. Guarda la strada e non mi rivolge uno sguardo neanche per un attimo. È teso, ha i lineamenti del viso perfetti, la barba di un giorno. Fa lunghi respiri. Probabilmente starà provando le mie stesse sensazioni. Cosa darei per saperlo!