Lost in reality - 5SOS

By lovebooksandmusic97

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La vita di Jay è sempre stata complicata, ma l'arrivo di 4 ragazzi stravolgerà completamente la sua esistenza... More

1. The Day
2. Hi guys
3. You're an idiot, dude
4. My story
5. Talking
6. Please, don't go
8. Home
9. London's calling
10. Meeting
11. Wow
12. Cupid's mission
13. Surprise
14. Unexpected
15. Stars
16. Crazy
17. Sorry
18. Gossip
19. It's time
20. I miss you
21. Fly
22. Sweat
23. Goodmorning
24. Incredible
25. Movie
26. Hospital
27. Amazing
28. White
29. You
30. Song
31. News
32. Interview
33. Mad
34. Family
35. Mum
36. Pain
37. Jet Black Heart
38. Coffee
39.Confidences
40. Date
41. Truth
42. Runway
43. Elevator
44. Brashton
45. Ferris Wheel
46. Cookies
47. Proposal
48. Moe
49. Girlfriends
50. Paparazzi
51. Haters
52. Book
53. Bodyguard
54. Ship
55. Social
56. Heartbreak Girl
57. Fear
58. Accident
59. Lovefool
60. Lips
61. Double Date
62. Ocean
63. Shopping
64. Awards
65. Party
66. Jealous
67. Little Fans
68. Fight
69. Joke
70. Wedding
71. Sunday Morning
72. Long Way Home
73. The Way I Love You
74. Colour
75. Blood
76. Don't
77. Memories
78. See You Again
79. Nightmare
80. Serial Killer
81. Binge Watching
82. Spring
83. Always
84. Alien
85. Skype
86. Take Me Home
87. The End
Thank you
New Story

7. Goodbye

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By lovebooksandmusic97

Oggi non ha fatto altro che piovere, come per dimostrarmi che persino il cielo è dispiaciuto per me. Da quando mia madre è rientrata stamattina, la giornata è andata di male in peggio. Mi ha detto che avremmo dovuto fare il funerale oggi stesso, perché stasera avevamo il volo per tornare a casa; mi ha detto che aveva chiamato i miei fratelli per informarli di quello che era successo, ma nessuno dei due poteva raggiungerci per il funerale, perché vivendo ai poli opposti della terra, non sarebbero mai arrivati in tempo e la cosa mi ha davvero fatto arrabbiare: cosa diavolo vuol dire che non riesci a venire al funerale di tuo padre?! Ma che razza di figlio non si presenta al funerale del proprio padre?! Ma non avevo detto niente, perché sapevo che mia madre era già abbastanza provata, e non aveva di certo bisogno di altre cose a cui pensare. Per fortuna i ragazzi e il loro manager non ci hanno lasciate sole: hanno insistito per accompagnarci al funerale, e noi non abbiamo di certo protestato, perché in quel momento avevamo davvero bisogno di aggrapparci a qualcosa, o meglio, a qualcuno. 

Ho sempre detestato i funerali, perché le persone credono che quello sarà l'ultimo ricordo che avranno della persona che ora non c'è più. Ma io non volevo ricordare mio padre così, in una bara, volevo pensare ai momenti belli passati insieme, al suo profumo che mi tranquillizzava sempre, ai suoi abbracci che avevano il potere di calmarmi e confortarmi.

Finita la cerimonia, i ragazzi volevano distrarci un po', ma nessuna di noi aveva la forza per dire o fare niente, perciò ci hanno riportato in albergo.

Perciò ora siamo qui, mia madre e Paul in cucina e io distesa sul divano, mentre i ragazzi stanno preparando le valige, perché tra poche ore dovranno partire. Non posso pensare che non li rivedrò più, perché sì, so perfettamente che le nostre strade non si incontreranno di nuovo. Ma una voce interrompe i miei pensieri.

"Jay? Ci sei?" mi chiede Michael mentre mi sventola una mano davanti alla faccia. "Riesco a sentire da qui il rumore degli ingranaggi del tuo cervello che si muovono" mi dice ridacchiando. "A cosa stai pensando?" mi domanda, sedendosi accanto a me. 

"A tante cose" rispondo vaga, ma lui mi guarda alzando un sopracciglio, come per incitarmi a continuare, così sospiro e riprendo a parlare: "A mio padre, alla situazione, alla vostra partenza..."

"Noi sai quanto mi dispiace dover partire, se non avessimo il concerto domani sera noi..." mi risponde Michael, ma lo interrompo.

"Mike, ti prego, smettila di giustificarti," gli dico dolcemente "questo è il vostro lavoro, e non potete deludere tutte le vostre fan che vi aspettano" continuo, abbozzando un sorriso triste. "E poi avete già fatto tanto per noi, e davvero vi siamo grate per questo" concludo, guardandolo nei suoi splendidi occhioni. Lui mi sorride e spalanca le braccia, e io mi fiondo subito tra di esse. 

"Abbraccio di gruppo!" grida Ashton, e sia lui che Calum si uniscono a noi, mentre Luke rimane in disparte e ci guarda scettico.

"Smettila di fare l'associale e vieni qui" gli dice Calum, prima di prenderlo per un braccio e trascinarlo nel nostro abbraccio. All'inizio lui rimane immobile, ma dopo un po' si lascia andare e sento le sue braccia attorno alla mia vita, e il suo profumo mi invade le narici e mi tranquillizza. E poi penso che questo sarà uno dei nostri ultimi abbracci, e di nuovo quel fastidioso groppo mi si forma in gola. Ma questo splendido momento viene interrotto dal loro manager, Paul.

"Ragazzi, mi dispiace, ma è ora di andare" dice, e loro sbuffano e si lamentano, ma alla fine si staccano dall'abbraccio. "La macchina ci aspetta di sotto, quindi forza, prendete le valige e andiamo" conclude Paul, e i ragazzi vanno in camera a recuperare le loro cose. Dopodiché Paul si rivolge a me e a mia madre: "Ci piacerebbe moltissimo poter restare con voi, ma purtroppo abbiamo degli impegni da rispettare. Detto ciò, permetteteci di accompagnarvi in aeroporto, dato che il vostro volo partirà solo un'ora dopo il nostro" ci dice, e mia madre annuisce. 

Così, non appena i ragazzi tornano con le loro valige, scendiamo di sotto e carichiamo l'auto. Tutti sono dispiaciuti e si vede, ma io non voglio che le ultime ore che passeremo insieme siano tristi, anzi. Voglio che i ragazzi facciano gli stupidi come sempre, scherzino e ridano... 

Il viaggio in macchina è stato davvero silenzioso. L'unico rumore che si sentiva era quello delle dita di Luke che smanettavano sullo schermo del suo cellulare, ed era un suono davvero irritante.

"Posso farvi una domanda?" chiedo io d'un tratto, per spezzare quel silenzio così ingombrante. Loro mi guardano e annuiscono. "Qual'è la vostra destinazione?" domando, anche se la risposta la conosco già.

"Domani sera abbiamo un concerto a Stoccolma" mi risponde Ashton, ma lo dice come se la cosa gli desse quasi fastidio.

"Ti prego, non metterci tutto questo entusiasmo Ash" rispondo io sarcasticamente, sfoderando un sorriso. Loro mi guardano e, dopo quelle che sembrano ore, si mettono a ridere, nonostante quello che ho detto non fosse così divertente.

"Lo so che le svedesi sono carine, ma cerca di contenere la tua gioia" continuo, e loro ridono ancora più forte.

"Sarebbe bello se venissi con noi!" dice Calum, prima di sfoderare il suo solito sorrisetto malizioso, e a quel punto gli tiro uno schiaffetto sul braccio.

"Verrei volentieri, ma purtroppo ho degli esami che mi attendono" dico, e loro mi guardano incuriositi.

"Esami? Esami di cosa Jay?" chiede Ashton.

"Sai, non tutti sono così fortunati da potersi permettere di lasciare la scuola, mio caro Ashton. Noi poveri ragazzi senza talenti particolari dobbiamo rimboccarci le maniche e studiare. E quando ti ritrovi ad avere 18 anni, solitamente alla fine dell'anno scolastico ci sono quelle strane cose chiamate 'esami di maturità', almeno qui in Italia" gli dico io, e lui mi fa la linguaccia.

"Quindi, dato che hai ammesso di essere una ragazza senza talenti particolari, cosa studi? Ragioneria?" mi chiede Luke con quell'aria di sufficienza, e io lo guardo schifata.

"Assolutamente no, Hemmings. Non sono una persona così noiosa" gli rispondo, e per tutta risposta lui alza gli occhi al cielo.

"In realtà, io studio arte. Storia della moda e del costume, per l'esattezza. Dopo gli esami sarò ufficialmente una stilista" continuo, e loro rimangono a bocca aperta.

"Ci stai prendendo in giro o sei seria?" domanda Calum.

"Mai stata più seria"

"Wow, ma è fantastico! E chi se lo aspettava che fossi un'artista" dice entusiasta Michael.

"E meno male che eri una persona senza talenti particolari" mi rimbecca Ashton, e io sorrido imbarazzata.

"Siamo arrivati, ragazzi" ci comunica Paul, e tutti noi scendiamo dall'auto e ci avviamo verso il gate privato da cui da lì a poco partirà il loro aereo.

"Promettimi che ci sentiremo comunque" mi dice Michael dopo che hanno depositato le loro valige.

"Lo prometto, ma solo se mi lascerai il tuo numero, altrimenti sarebbe un po' difficile, non credi?" gli domando, e lui ridacchia. Gli passo il cellulare, e lui mi dà il suo e ci scambiamo i numeri. E ora è arrivato il momento dei saluti, e spero delle ultime lacrime di questa giornata.

"Mi raccomando, fai la brava e non studiare troppo" mi dice Ashton prima di abbracciarmi.

"Ash, così me la consumi, staccati adesso" gli dice Calum, e poi mi abbraccia anche lui. "Ci vediamo presto, e mi raccomando, non stancarti troppo" mi dice, e mi lascia un bacio sulla guancia.

"L'ho vista prima io, amico" lo rimprovera Michael, prima di prendermi dolcemente un braccio e attirarmi tra le sue braccia. "Per qualsiasi cosa chiamami ok? Non mi importa del fuso orario, tu chiamami e basta" mi dice.

"E se per caso in quel momento fossi sul palco?" gli domando con gli occhi lucidi.

"Fermerò il concerto, chiederò scusa alle fan e dirò che mi sta chiamando la mia sorellina, e devo rispondere" mi dice lui ridacchiando, e non mi stupirebbe se lo facesse per davvero.

"Sai che le tue fan non si berranno mai la storia della sorellina, vero?" gli domando sorridendo.

"Questi sono dettagli irrilevanti" dice lui, minimizzando la questione con un gesto della mano. E poi arriva il turno del biondo mestruato, e non so davvero cosa aspettarmi. Allungo la mano e poi dico: "Ciao Hemmings, grazie per aver sopportato questa ragazza piagnucolona e per averle permesso di stare a casa tua" dico sorridendo e indicandomi, e lui scuote la testa e mi stringe la mano.

"Vorrei poterti dire che l'ho fatto solo perché sono un ragazzo dolce e premuroso, ma sappiamo entrambi che non è così" mi risponde facendo quel sorriso arrogante, ma poi aggiunge: "Spero comunque che i tuoi esami vadano bene, Jay."

Okay, è ufficiale: questo ragazzo è davvero incomprensibile!

"Ragazzi, un ultimo abbraccio di gruppo prima di salire su quel dannato aereo" grida Michael, e così mi ritrovo stritolata in un mega abbraccio, ma è la sensazione più bella del mondo. Chiudo gli occhi per bearmi di questo calore, ma quando sento delle labbra morbide che si posano sulla mia fronte, riapro di scatto gli occhi, e mi ritrovo davanti il solito Luke con il suo sorriso sghembo e estremamente irritante che mi guarda intensamente.

"Che c'è?" mi domanda ingenuamente, senza perdere quello stupido sorriso, e io scuoto la testa, ma so per certo che ha notato le mie guance rosse, perché il suo sorriso aumenta.

"A presto ragazzina" conclude prima di allontanarsi, e gli altri lo imitano salutandomi con la mano.

"Ciao ragazzi" sussurro, ma ormai loro sono già saliti sull'aereo.


SPAZIO ME

Ciao ragazze, spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima, bacini

Jay



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