Si Mr. Evans ( Vol. 1)

By _antoninalentini

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Quando Noele Lewis, giovane barista di Hilo venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fu... More

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Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 4( Parte 2)
Capitolo 5 ( Parte 1)
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Capitolo 7 ( Parte 1)
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Capitolo 23 (Parte 1)
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Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 25 (Parte 2)
Capitolo 26
Ringraziamenti
Gratis fino a domani!!!
La bellezza di essere scrittori!!!
Buon Compleanno Noele!!!
Volume 3
Passione...Cade...Natale...
Sinossi Tua per sempre Mr. Evans
Data uscita
Booktrailer!
Online booktrailer Tua per sempre Mr. Evans
Online terzo volume trilogia...
Cartaceo €6
Terzo volume su KU
Collaborazione con giornalista!
Nuovo libro! Il mistero dei tuoi occhi.
Nuovo libro! Già online!!!
Spin-off trilogia Hawaii

Capitolo 5 ( Parte 2)

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By _antoninalentini



<< Di cosa volevi parlarmi ieri sera, Cade?>> Decido di affrontare il discorso. Dovrà pur sempre arrivare il momento e reputo che questo sia quello giusto. Si volta a guardarmi, con i miei vestiti ancora tra le mani. Ha uno sguardo intenso.

<< Volevo scusarmi per averti mandata via quella sera. Non so cosa mi sia capitato. Mi sono comportato da vero stronzo. Forse è stata per gelosia oppure per paura di affezionarmi a te. >> Fa una pausa. Poggia i miei vestiti sul letto e mi cinge le mani con le sue. << Senti, io ho un passato alle spalle, non bello, che mi porto dietro e mi ha portato a diventare così. Spero un giorno di svegliarmi e dimenticare tutto ma non è così. Noele, il mio destino è segnato. >>

Lo sapevo che c'era qualcosa del suo passato che l'ha segnato per tutto il resto della sua vita.

<< Cosa ti è successo?>> Chiedo. Provo compassione nei suoi confronti. Prova ancora dolore.

<< Non ne parlo mai con nessuno. >>

<< Fallo con me. >>

Per un attimo mi sembra che mi abbia lanciato uno sguardo maligno. Non vorrei essere stata fraintesa. Mi affretto a precisare. << Confidati, parla con me. >>

<< Non posso. >> Sussurra con un filo di voce.

Lascerò che sia lui a parlare di sua spontanea volontà. Quando sarà pronto ad affrontare l'argomento.

<< Per favore potresti passarmi i vestiti?>> Gli porgo la mano.

<< Si certo. >>

<< E per favore potresti uscire dalla stanza? Dovrei cambiarmi. >> Arrossisco.

Cade si alza e rimane per qualche secondo bloccato di fronte a me a fissarmi, come se fosse immerso nei suoi pensieri. Poi scrolla la testa. << Si certo. >>

Lo accompagno alla porta e la chiudo. Mi cambio in fretta. Non voglio più sentire parlare di cibo almeno per una settimana. Ho lo stomaco pieno. Devo andare nel mio appartamento e in fretta. Fare una bella doccia rinfrescante e andare a lavorare.

Apro la porta e mi ritrovo Cade di fronte, in piedi. Mi guarda fisso. Lo voglio. Lo voglio tutto per me. Adesso. Non ho mai desiderato un ragazzo così tanto in vita mia. Ha qualcosa in mente, ma si trattiene. Vorrei tanto saperlo. Si mordicchia le unghia. Perché? Non lo ha mai fatto.

<< Tutto bene?>> Mi guarda con occhi pieni di smania.

<< S...si .>> Balbetto. << Tu? >> Lo scruto in viso.

<<Noele non so se resisterò a lungo...>> Fa un sospiro.

<< Resistere a cosa?>> Rimango immobile sulla soglia della porta con la mano poggiata sulla maniglia.

<< A te. >> Mi poggia la mano sulla guancia. Chiudo gli occhi e sento dei brividi percorrermi la schiena e le orecchie divampare.

<< Non farlo allora.>> Esclamo con un filo di voce.

<< Ho promesso di non farti soffrire mai più. >> Sussurra con voce piena di rimorso.

<< Non lo farai. Non mi farai soffrire. >> Lo guardo con occhi piena di frenesia. È agitato e desideroso. Fa scorrere la mano lungo la mia schiena e mi avvicina a lui.

<< So che finirò per farlo. >>

<< Mi fido di te. >>

<< Fai male. Non mi conosci. >> Fa un sorriso malizioso.

<< Provaci almeno. >>

" Baciami. " Esclamo nella mia mente. Il respiro si fa sempre più affannoso. Del cuore non ho più il controllo e la mente si è persa tra i pensieri più impudici.

Non so cosa accadrà ma di una cosa sono certa. Lo desidero più di ogni altra cosa.

Infilo le mani sotto la sua maglia. È caldo e al mio tocco si contrae.

<< Non farlo. >>

<< Lo voglio Cade. >> Non mi importa cosa abbia appena pensato dalla mia frase, lascio a lui il libero arbitrio di tirare una conclusione.

<< No. >> Mi guarda negli occhi ed emette un sospiro.

Faccio scorrere le mani lungo i suoi fianchi alzando la maglia con i pollici ed emana un gemito. La alzo lentamente e sento che rabbrividisce. Non riesco a fermarmi.

Improvvisamente mi fa rientrare nella sua camera. Cammino all'indietro, mi guida lui con le mani poggiate sulle mie guance fino a quando non perdo l'equilibrio e cado sul letto. "È quello che voglio, è quello che voglio ", ripeto, " non me ne pentirò. "

Lo guardo in viso. È serio, energico e seducente.

<<Noe se andiamo o...>> Lo prendo per la maglia e lo butto sul letto.

Mi bacia. Si sentono solo i nostri respiri che si fanno sempre più profondi. Poggia una mano sotto il mio top. È calda.

" Mi sta baciando. " Esclamo nella mia mente. In questo momento non riesco a pensare ad altro. Mi porta sotto di lui. Faccio scorrere le mani lungo i suoi fianchi privandolo della maglia. È bello da morire. Tonico e provocante. Gli addominali sono sempre lì che mi fissano e mi supplicano di essere baciati così come il suo collo. Delizioso e seducente. Con un movimento mi porto sopra di lui. Lo guardo e mi sorride.

Dolcemente comincio a baciargli e mordergli il collo.

<<Noele, per favore. >> Mi supplica. Forse vuole che mi fermi.

<<Shhh...>> Con le mani gli tengo ferme le braccia. Non oppone resistenza. Pian piano scendo fino al petto, baciandolo. Voglio che si fidi di me.

Poi mi soffermo sulla mia parte preferita. Gli addominali. " Mm che bellezza ". Li accarezzo dolcemente e lo guardo in viso. Ha gli occhi chiusi. È in estasi. Ma qualcosa gli impedisce di continuare.

<< No. Basta.>> Esclama. Mi scosta e si alza dal letto.

<< Cosa ho fatto?>> Chiedo confusa. Forse ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Mi sento quasi in colpa.

<< Tu niente. >> Si allontana da me come se avessi la peste. Non riesco a decifrare i suoi pensieri. È agitato.

<< Ma...>> Mi interrompe.

<< Non dovevamo andare oltre. Non voglio. Non con te. >>

"Non con me?" Ma che diamine sta blaterando? Io ho appena fatto quelle cose mai fatte in vita mia e lui mi dice NON CON TE?

<< Che intendi dire?>>

<< Ti accompagno a casa. >> Mi alzo dal letto ed esco senza emettere un fiato dalla stanza.

Prendo le mie cose e mi dirigo verso l'uscita. Mi sento in imbarazzo.

<<Noe...>> Mi prende per il braccio. << Parliamone. >>

<< Parlare di cosa? >> Ho un diavolo per capello e mi vergogno per quello che ho appena fatto.

<< Di questo, di tutto. >> Ha il fiatone e sembra dispiaciuto.

<< Non credo che questo sia il momento ideale per palarne. >> Borbotto.

<< Per favore. >> Mi supplica con fare dispiaciuto. Tenta di chiudere la porta nella speranza di convincermi a restare.

Mi fissa ostinato, con i suoi occhi verdi e senza maglia. Questo mi confonde molto le idee ma scrollo la testa e rimango sulle mie.

<< È stato uno sbaglio sin dall'inizio. >>

Mi guarda come se si sentisse in colpa per avermi conosciuta. Nonostante tutto è stato lui a imbattersi in me. Non sono stata io a voler approfondire la nostra conoscenza quella sera e di dirgli di difendermi. Non so dire se sia stato un bene o un male. Forse se non l'avessi conosciuto la mia vita sarebbe ancora stata normale e monotona. Lavoro, casa, amiche, genitori. Niente Cade, niente pianti, niente addominali da baciare o accarezzare.

<< Non lo pensare neanche per sogno. >> Afferma. Tiene la mano salda sulla porta.

<< Perché mi fai questo, Cade?>>

<< Questo cosa?>> Chiede con espressione confusa.

<< Perché mi hai difesa da quell'uomo e poi ancora da quel ragazzo?>> Al solo pensiero dell'ultima persona da me nominata gli si infuocano gli occhi e la bocca gli si stringe in una linea dura.

<< Te l'ho detto, è il mio mestiere. >>

<< No Cade. >> Esclamo con un tono di voce più alto. << Non cercare come scusa il lavoro. Se così fosse allora fai così con tutte?>> Ho il respiro affannoso. Sono infuriata. << Prima le fai illudere, le porti a casa tua, le baci e poi nel pieno della situazione dici che non puoi, finendo per allontanarti da loro?>>

<< No, Noele, non faccio così con tutte. >> Fa un sospiro. << Non ho mai fatto una cosa del genere. >>

" Che?"

<< Allora io sono la cretina che è cascata come una stupida alla tua tecnica di seduzione?>>

<< No. Con le altre era diverso. >>

<< Ma che diamine stai blaterando?>> Sono più confusa che mai. Che vuole dire. In questo momento è imperscrutabile.

<< Tu sei diversa. >> Esclama ad alta voce. Sembra disperato. Come se nessuno lo comprendesse. <<Vediamoci domani sera. Al bar dove lavori. Ti prometto che risponderò a tutte le tue domande. >>

<<Perché non puoi dirmi tutto adesso?>> Sono esasperata. Perché tanto mistero? Perché non vuole parlarne?

Forse ha una famiglia segreta che tiene segregata in qualche parte di Hilo e non vuole dirlo a nessuno. Oppure è un assassino di ragazze e io gli faccio pena e non lo fa, per questo con me è diverso?

<< Domani, avrai tutte le risposte che vorrai. Ma fino ad allora...>> Fa cenno di no con la testa.

<< Ok...come vuoi. Ora posso andare via?>>

<< Dove devi andare?>>

<< Non devo certo dirlo a te. >> Fra tutti, lui è l'ultimo che deve sapere dove andrò. Insomma, non siamo mica fidanzati. Lui non mi vuole. Ci siamo baciati ed è stato un grosso errore. Ma non so perché continua a piacermi lo stesso, anzi, avrei tanto voluto continuare a fare quello che avevamo iniziato, se solo non si fosse fermato.

<< Si Noele. Sei sotto la mia responsabilità. >> Esclama con espressione seria. Se continuerà a essere ancora così serio, penso che invecchierà presto. Le rughe che si creano tra le sue sopracciglia faranno residenza in casa Cade Evans.

<< Dimmi dove vuoi andare e io ti ci porterò.>>

<< Non ho bisogno di una guardia attaccata a me. Me la so cavare benissimo da sola. >> Alzo la testa all'insù ma i miei occhi non riescono a sfuggire al suo sguardo.

<< Non credo proprio. Tu hai una calamita che attrae tutti i pericoli di questo mondo. >>

<< Me la sono cavata sempre benissimo fino ad ora. Era tutto tranquillo e monotono. Prima che arrivassi tu nella mia vita. >>

Non so perché ma penso di aver detto qualcosa in più di quello che avrei dovuto dire. Gli occhi di Cade si illuminano e le labbra si piegano in un sorriso.

<< Quindi questo vuol dire quello che penso io?>>

"E adesso cosa penserà mai?"

<<Noele, sii sincera, provi qualcosa per me?>>

" Si Cade. Mi piaci sin dal primo momento che ti ho visto. Non si capisce? Perché dovevi capitare proprio a me?"

<< Cosa? Certo che no. >> Esclamo imbarazzata. Non voglio certo dirgli la verità. Non ora. Non qui. Vorrei che i miei sentimenti fossero ricambiati ma non è così.

<< Non stai dicendo la verità. >> Si avvicina a me. Il cuore batte. Batte forte.

<< Invece, sono più che sincera. >>

<< Bugiarda. >> Ora stende il braccio, poggiando la mano nel muro accanto la mia testa. Sto diventando rossa. Lo sento.

<< N...non è vero. >>

"A che gioco stiamo giocando?" Chiede la vocina.

<< Prima, sul letto non dicevi così. >>

<< Prima che mi respingessi. >> Abbasso la testa e creo una distanza con le braccia per impedirgli di avvicinarsi ancora a me.

<< Voglio essere sincero con te, prima che succeda qualcos'altro, devi sapere tutto. >> Si fa serio.

<< Cosa devo sapere?>> Mi fa paura.

<< Domani. >> Ritorniamo punto e a capo. È come un cerchio, puoi fare tutti i giri che vuoi ma alla fine vai a finire sempre nello stesso punto. È così con Cade. Possiamo parlare quando vogliamo ma alla fine a dividerci sarà il suo mistero. Insopportabile mistero. "Cosa vorrà dirmi di così enigmatico?"

<< Senti, potevi benissimo evitare tutto questo. >>

<< Tutto questo cosa?>> Aggrotta la fronte.

<< Prima mi illudi, ti avvicini a me, mi domandi se provo qualcosa per te. Ora voglio solo andare via da qui. Lontana da te. Non seguirmi. >>

Apro la porta e scendo per le scale. Non fa niente per fermarmi, rimane in silenzio. D'altronde gliel'ho detto io di non seguirmi. Mi fa male parlargli in questo modo ma ogni volta rovina sempre tutto. Perché è così sfuggente?

Non riesco a capirlo, prima mi bacia, mi butta sul letto e poi mi respinge. Sono più confusa di prima. Mi giro e guardo verso la porta di Cade ma è chiusa. Una scossa di dolore colpisce il mio cuore. Faccio un sospiro e riprendo a scendere gli scalini.

È stato tutta la notte sveglio per me, ha acconsentito a portarmi a casa sua, ha fatto allontanare immediatamente da me quel ragazzo quando mi ha trovata. E si è infuriato con lui perché mi ha fatto del male. " Nessuno può farti del male. "

Se ci tiene veramente a me, allora perché mi tratta in questo modo?

Apro il portone ma una voce mi blocca.

<<Noe, aspetta. >> Esclama agitato.

<< Che vuoi ancora, Cade?>> Sono esasperata.

<< Lascia almeno che ti accompagni.>> Sembra dispiaciuto e sincero.

<< No. >>

<< Per favore. >> Mi supplica.

Lo guardo in viso. Ha il fiatone. Sicuramente sarà sceso per le scale saltando. Mi intenerisce vederlo così dunque acconsento alla proposta.

<< Prego. >> Mi fa cenno con la mano di uscire per prima.

Non sa dove stiamoandando ma comunque segue me. Faccio un sorriso e lo guardo. È sereno, perqualche motivo mi sfiora la mano con la sua. È calda e la scossa che nonprovavo da tempo mi percorre tutto il corpo. Mi mancava da morire. Faccio unsospiro di piacere e sorride. Se ne sarà accorto. È taciturno e mi sta più chebene perché ogni qualvolta che apre bocca finiamo per litigare. Ma qualcosa milega sempre di più a lui e il desiderio di averlo aumenta a dismisura.

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