You're worth it

By baciami2015

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"Alla fine di tutto ne vale la pena." 1^ VOLUME DI QUATTRO LIBRI. More

INTRODUZIONE
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
#MyWattysChoice
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36 ~ULTIMO CAPITOLO~
RINGRAZIAMENTI.
ESISTE UN SEQUEL.
CARTACEO

Capitolo 32

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By baciami2015

What do you mean?

~Justin Bieber

Sono seduta sul marciapiede davanti alla discoteca in attesa che Dylan mi porti via da questa merda.

Ancora non mi capacito di tutta la preoccupazione che Dylan aveva quando dieci minuti fa ero con lui al telefono.
Se mi rendo conto della realtà lui è l'unico che si preoccupa realmente di me. Tutti gli altri, invece, non fanno altro che prendermi in giro costantemente, ogni giorno come se fosse la cosa più divertente del mondo.
È questo che mi ha portato a scoppiare a piangere: il fatto di essere un gioco per il mondo, e la cosa peggiore è quando ci casco con entrambi i piedi.

Una macchina stride sull'asfalto facendomi alzare immediatamente lo sguardo.
Dylan sta correndo con la sua Jeep e frena in modo assordante tanto da farmi tappare le orecchie.

Ma a che a velocità stava andando?

Apre la portiera della macchina e corre verso di me non curandosi neanche di richiuderla.
"Ally piccola, che cazzo ti ha fatto?" Si inginocchia alla mia altezza prendendomi il viso tra le sue mani.

Dio mio, è molto più preoccupato di quanto pensassi. Lo sento dal suo forte respiro, dal panico nei suoi  occhi, e dal suo 'piccola' che mi ha fatta letteralmente sciogliere nonostante questa situazione di merda.
Merda! Quanto mi sento in colpa per averlo fatto venire qui.

"Dylan non è successo niente. Ti ho detto che stavo bene al cellulare"

Fa un respiro "si ma stavi piangendo e io non sapevo- Ti ha toccata in qualche modo?" Chiede con la voce tremolante.

"No no, perché hai pensato questo? Non è successo niente. Solo non dovevo venire qui, per favore portami a casa"

Sospira "okay"

Mi fa alzare prendendomi la mano e si avvia in macchina, dove la portiera del conducente è ancora aperta. È fortunato che qui fuori non ci sia nessuno, non avrebbero esitato a rubargliela.

Mi siedo al mio posto decidendo mentalmente se raccontargli cosa è successo oppure inventarmi qualche altra cazzata.
Mi prenderebbe sicuramente in giro, e non lo biasimerei comunque.

Dopo cinque minuti di silenzio inizia a parlare frustrato "non esiste che non mi dirai cosa è successo là dentro. Voglio sapere cosa ha fatto, perché, dove eri e sopratutto perché piangevi"spara a raffica le sue domande nervoso.

"Se te lo dico tu non dovrai fare nessun genere di commento sarcastico o offensivo, altrimenti esco immediatamente dalla macchina e non mi rivedrai mai più"

Il mio "ricatto" è un po' stupido, ma se davvero gli importa di me farà ciò che gli ho appena detto.

"Okay" dice subito

"Mi ha chiesto di uscire e mi ha portata in discoteca soltanto per far ingelosire il suo ragazzo"

Si volta verso di me scioccato poi torna a guardare la strada "il suo ragazzo?"

"Si. È gay"

Aspetto una delle sue risate derisorie ma fortunatamente non arriva, o si sta trattenendo il che è molto probabile.
Voglio soltanto che questa giornata finisca all'istante.

"E perché piangevi?" Chiede

Sospiro "non posso risponderti"

"Perché no?"

"Perché sono patetica"

"Se piangevi per lui, si sei patetica" risponde irritato

"Non stavo piangendo per lui. Lo conosco da quanto? Nemmeno un mese." Controbatto

"Se non stavi piangendo per lui allora perché piangevi?" Chiede nuovamente spazientito

"Se ti rispondo tu risponderai sinceramente alla domanda che farò io" propongo

Mi sta confondendo troppo questo ragazzo, e nonostante l'umiliazione che ormai ho ricevuto, posso almeno trarre qualche vantaggio per ricevere una delle sue dannate risposte.

Esita per un po' ma poi annuisce in accordo.

"Okay. Perché tutto il mondo si diverte a prendermi in giro.. Lo sai .. Quella cosa del mio ex.. Quelli che consideravo miei amici.. Mio padre, e adesso questo stronzo" dico velocemente e mi rimprovero subito mentalmente per chi ho appena menzionato.

"Che ha fatto tuo padre?" Chiede con noncuranza

"Non voglio parlarne Dylan" rispondo secca sperando di cambiare immediatamente argomento

"Ma-"

"Per favore" guardo un basso cercando di controllarmi.

"Okay" acconsente

"Tocca a me. Perché mi hai chiesto se Trevor mi ha toccata?"

Si irrigidisce e tiene stretto il volante tanto da intensificare il colore delle vene che minacciano di esplodere da un momento all'altro.

"Stupidaggini" risponde dopo un'eternità

"Questa non è una risposta" gli faccio notare

"Non sono tenuto a risponderti" accosta la macchina davanti a casa sua.

Cosa?
"Invece si. Avevamo un accordo"

Sbuffa in una risata ed esce subito dalla macchina ignorandomi.
"Io non ho firmato niente" fa un mezzo sorriso facendomi ancora più irritatare.

"Non fare il simpaticone. Io ti ho risposto alla mia domanda tu adesso rispondi alla mia"

Alza gli occhi al cielo ignorando le mie proteste e gira i tacchi per entrare a casa.

Ma con me non la passa liscia.

"Se non me lo dici ti graffierò il tuo bellissimo bolide con le chiavi di casa" minaccio

Ovviamente si gira di scatto facendomi ridere "non oseresti" dice convinto

"Vuoi provare? Fossi in te non mi sfiderei" dico prendendo la chiave e avvicinandomi alla macchina.

"Lo sai che se lo fai sei morta, vero?" Ho paura che non lo dica per scherzo.
I maschi tengono troppo alle loro macchine. La sua poi, la tratta come se fosse una regina.

Mi avvicino con la mia arma sperando vivamente di intimorirlo ma non si muove di un pelo. Aspetta solo una mia azione.

O la graffio o mi ritiro, in entrambi i casi non mi dirà nulla, ma nel primo caso rischio di rimetterci la pelle.

"Vaffanculo" urlo frustrata ed entro a casa mia sotto le sue risate.

"Notte piccola" urla facendomi nuovamente rabbrividire.

Il giorno dopo mi affretto a scuola prendendo uno schifo di autobus per non farmi portare da Dylan.
Dopo ieri sera non ho assolutamente intenzione di rivolgergli la parola. Mi ha fatto praticamente parlare e lui non ha risposto alla mia domanda.

Non riesco ancora a capire perché mi ha fatto quella domanda...

Cammino verso il corridoio della scuola e rapidamente prendo i miei libri della prima ora. Richiudo l'armadietto e vedo in lontananza Dylan e Jason avvicinarsi.
Mi volto di spalle, e mi metto il cappuccio della felpa per non farmi notare.

"Ally!" La voce di Dylan risuona e io affretto subito il passo.

"Ally! Che cazzo!" Urla e sento i suoi passi farsi più vicini

A questo punto non posso fare a meno di correre. Arrivo davanti alla porta di classe ed entro subito chiudendo la porta dietro si me.

Il professore è arrivato da poco suppongo, sta ancora rovistando dentro la  sua ventiquattro ore. Mi siedo al mio posto di sempre e passo l'ora a cercare modi per evitare Dylan.

Semplicemente è impossibile. So che dovrò parlarci prima o poi, ma per adesso preferisco non vederlo.

"Bene ragazzi! Ci vediamo martedì e preparatevi perché inizierò ad interrogare"

Fantastico! Già non ci capisco un cazzo in matematica.

"Hey" fermo una ragazza di cui, ovviamente, non mi ricordo nemmeno il nome.

Perché non riesco a ricordarmi i nomi della gente?

"Si?"

"Puoi farmi un favore? Puoi guardare se nei dintorni c'è Dylan Wilde, lo conosci no?"

Ovvio che lo conosce.

"Oh certo che lo conosco." Sorride sognante
"Non mi dispiace rivederlo ancora"

Alzo un sopracciglio. Non voglio nemmeno immaginare a cosa si sta riferendo.

"Ehm okay. Puoi farmi questo piacere?"

Annuisce ed esce dalla classe guardandosi intorno, torna dentro e sorride "via libera"

"Grazie" dico uscendo dalla classe

"Ah piacere, io sono Theresa" sorride.

Ricambio un sorriso falso. Per qualche motivo non mi sta per niente simpatica questa ragazza "Ally"

"Come conosci Dylan?" Chiede, ma io la ignoro ed esco subito dalla classe per entrare in un'altra.

Odio questa fottuta routine.

Dopo le pesanti cinque ore di lezioni, cammino nel lunghissimo corridoio per uscire subito da questo manicomio, ma il mio polso viene bloccato da un tocco che non mi è per niente difficile riconoscere.

Vengo strattonata e in un millesimo di secondo sono dentro uno sgabuzzino.
"Non puoi evitarmi in eterno, lo sai questo, vero?"

Lo so bene.

"Dylan fammi uscire immediatamente" cerco di uscire ma lui mi blocca mettendosi davanti alla porta.

"Perché mi stai fottutamente evitando?" Chiede passandosi una mano sul viso frustrato

"Perché non voglio più vederti."

"Ma davvero?" Chiede in tono sarcastico

"Si."

Mi prende dal polso e mi fa rigirare con la schiena rivolta alla porta e il suo corpo si attaccato al mio.
Merda.

"Sei sicura che non vuoi più vedermi?" Sussurra attaccando le sue labbra al mio collo e iniziando a lasciare dei piccoli baci facendomi impazzire.

So il suo piano, e per quanto abbia voglia di cedere alle sue tentazioni, non posso farlo.
"Togliti" dico scollandomelo di dosso.

Si stacca e non perché la mia minuta forza ci sia riuscita ma perché si è staccato volontariamente, guardandomi come se non capisse chi sono.

"Vuoi dirmi che ti prende?" Chiede stringendo i denti

"Non hai risposto alla mia domanda di ieri"

Alza le sopracciglia in modo teatrale come se non potesse credere alle sue orecchie "Quanto sei infantile Ally. Mi stai evitando e tenendo il broncio per tutto questo tempo, soltanto per un tuo capriccio"

"Certo che non è soltanto quello. Se non vuoi rispondere alla mia domanda mi viene da pensare anche che mi stai prendendo per il culo. Hai intenzione di portare avanti questa buffonata finché non finiranno i tuoi felici due mesi? O dimmi? Probabilmente stavi scopando anche con altre, senza che io lo sappia"

Ormai sono partita in quarta e so anche di sembrare una pazza sclerotica.
Ma è questo ciò che ho pensato ieri notte quando sono andata a letto. Se non mi ha voluto dire il significato di una frase, figuriamoci se mi racconterà cosa è successo a sua sorella.

Sono stata un'idiota ad accettare quello stupido patto.
Uno strano e stupido patto, se vogliamo essere precisi.

"Stai blaterando come una pazza, rilassati"

"Ti ho detto un'infinità di volte che non mi devi dare della pazza" urlo effettivamente come una pazza.

"Cazzo! Stai zitta. Non ti sto prendendo per il culo, non ho più scopato nessuna da quando ho iniziato a scopare te. E se tanto ci tieni a sapere una risposta mia cara Ally, bene te la darò." Si avvicina a me inchiodandomi alla porta

"Odio fottutamente tanto quando qualcuno prova anche solo lontanamente a guardarti, figuriamoci a toccarti. Solo io posso farlo. Mi hai capito?" Pressa in modo rude le sue labbra sulle mia e mi sposta velocemente per uscire dalla porta.

Resto senza fiato, con un cuore che batte all'impazzata e il tempo che sembra essere sospeso, senza nessun contatto con la realtà.

////////////
DAI CHE QUESTI AGGIORNAMENTI AD OGNI MORTE DI PAPA STANNO PER FINIRE.
DOPO IL TRE SETTEMBRE TORNERÒ AD AGGIORNARE CON LA REGOLARITÀ DI QUALCHE MESETTO FA, YEEEEEH

-VOLEVO PUBBLICARE PRIMA MA ERO TROPPO OCCUPATA A CERCARE DI FAR CANCELLARE LA STORIA AD UNA RAGAZZA CHE, ERGO MI HA PALESEMENTE COPIATO LA STORIA SOSTENENDO ADDIRITTURA CHE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON LA MIA! LOL.
FORTUNATAMENTE L'HA CANCELLATA, E RINGRAZIO ANCHE LA MIA BELLISSIMA YOU'RE WORTH IT FAMILY PER AVERMI AIUTATA!

Ci vediamo il 3 settembre 😍😍😍

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