Travelling by Plane ( Percico...

By eolide98

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Nico e Percy partiranno per l'Italia in aereo. Cosa succederà ai nostri ragazzi? Tra prenotazioni online, gel... More

Il Biglietto
Le Valigie
Il Volo
Epilogo: Lo scambio dei bagagli

Metal Detector

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By eolide98

METAL DETECTOR


Ossa di quantoimbarazzante stia diventando la gelosia di Percy Jackson


L'aeroporto era un vero eproprio casino.

Ovunque c'erano persone convaligie e carrelli, bagagli a mano e biglietti, intente a mettersi infila, farsi un ultimo caffè prima di mettersi in viaggio o acomprare qualcosa da leggere durante il volo.

A Nico non piaceva pernulla.

Non aveva mai avuto unagrossa predilezione per il luoghi affollati, inoltre il neo-laureatoaveva anche un certa paura, non avendo mai viaggiato in aereo in vitasua.


Se ne stava da solo, accantoad una colonna piuttosto alta, poco distante dal desk di imbarco.Aveva consegnato la sua enorme valigia ed ormai portava solo unaborsa scura a tracolla, nella quale erano stati sistemati un paio dilibri, delle cuffie ed una guida turistica.

Ovviamente non sarebbe mairiuscito a leggere in pace, ma, nel caso in cui Percy si fosseaddormentato, lasciandogli un po' di tempo libero da inutilichiacchiericci, forse avrebbe potuto dare una sbirciata a qualcunadelle storie che aveva portato con sé.


Percy gli depositò un baciosulla nuca e Nico si voltò di scatto. Il ragazzo più grandestringeva tra le mani due tazze piene di quella che sembravacioccolata calda ( nonostante Nico avesse chiesto del caffè amaro)mentre stringeva tra i denti quello che sembrava essere unpasticcino.


-Thi ho prtatho lacicoccolatha- biascicò Percy con tentando di passargli al bevanda.

Il ragazzo più piccolo laafferrò e la strinse tra le mani. Era davvero calda e Nico nonriusciva davvero a spiegarsi perchè il suo ragazzo, con trentacinquegradi all'ombra, avesse comprato della cioccolata.

Non fece però in tempo achiedergli nulla, che quello aveva già finito di mangiare il suopasticcino ed aveva anche tracannato l'intero bicchiere dicioccolata.

Nico contò fino a tre. Edun urlo terribilmente poco virile ed imbarazzante riempì la bocca diPercy.

-SCOTTAAAAA!- gridò ilragazzo, guardandosi intorno alla ricerca di una bottiglia d'acqua.

Il ragazzino dai capelliscuri fu rapidissimo. Appoggiò la cioccolata tra le mani del suoragazzo ed aprì la borsa, traendone fuori una bottiglietta di acquaghiacciata. Poi operò uno scambio, mettendo la bottiglia al postodel bicchiere, Percy bevve tutto d'un sorso.

-Meglio?- chiese il ragazzo,sorseggiando un po' della sua bevanda. Il suo fidanzato annuì,unastrana luce che gli brillava negli occhi.

-Magari... se tu mi baciassiaccelereresti il processo di guarigione...

-Secondo quale ragionamentomedico, Jackson, un bacio...- la frase fu interrotta dalle labbra diPercy, che andarono, immediatamente a posarsi su quelle di Nico.

Nonostante fossero già inun luogo pubblico, il ragazzo più grande fece tutto il possibile perrendere quel momento quanto più imbarazzante possibile. Prese ilvolto di Nico tra le mani, gli leccò le labbra e si lasciò andare acommenti molto ambigui su quanto buona fosse la cioccolata. Insomma,alla fine, se possibile, Nico raggiunse tonalità di colore delleguance che mai era riuscito a toccare in passato.

Alla fine Percy decise diporre fine a quell'assurda tortura, lasciando andare il suo ragazzo.



Una strana fila circolareavrebbe condotto i due ragazzi a quello che Percy aveva chiamato"Metal Detector". Nico ne aveva già sentito parlare in Tv e neaveva letto sui libri e sui giornali. Era una specie di scannerpronto a rilevare oggetti di metallo di modo da rendere impossibileportare sull'aereo armi o bombe artificiali. Inoltre quell'aggeggioserviva anche per identificare ogni tipo di liquido, visto econsiderato che era possibile sciogliervi dentro molti tipi didroghe.

Arrivati allo scanner Percyiniziò a togliersi la cintura, depositò il portafogli, ilcellulare, le monete ed il suo zaino su una grossa scatola e passòsotto al metal detector, che, però, non emise un suono.

Insomma, Percy era salvo.

Adesso toccava a Nicoattraversare il metal detector.


Il ragazzo si slacciò lacintura e la depositò in un'altra scatola, facendo lo stesso con laborsa, il portafogli ed il cellulare. Fece un respiro profondo ed unpaio di passi in avanti.

Si udì un suono moltoacuto, quello di un allarme ed immediatamente un ragazzo, che,probabilmente aveva la sua stessa età, si accostò a Nico.

Tra le mani teneva un arnesedi ferro, in grado di rilevare metallo o qualunque altra cosa nonfosse possibile portare sull'aereo.

Sul cartellinoidentificativo si leggeva il nome Noel. Il ragazzo non eraesageratamente alto, i capelli scuri e lunghi erano pettinatiall'indietro. Indossava una giacca blu ed una camicia bianca.


-Buongiorno, signore- inizil'addetto con un sorriso ammiccante -Il mio nome è Noel, il metaldetector ha rilevato qualche oggetto di metallo sulla sua persona,dovrò perquisirla! La prego di non muoversi troppo e di staretranquillo-. Nico lanciò un'occhiata disperata al suo fidanzato chesi avvicinò a lui, tentando di rasserenarlo.

-Nico va tutto bene, è unaprocedura normale...- lo tranquillizzò Percy, sorridendo.

-E' la prima volta cheviaggia in aereo, signore?- Noel non risultava affatto invadente,stava solo tentando di rendere l'esperienza di Nico quanto piùpiacevole, possibile. Il ragazzo annuì e rispose al sorriso che Noelgli aveva rivolto, mentre Percy, pochi passi distante dal suofidanzato, lanciava sguardi molto poco carini all'addetto aicontrolli.


Il ragazzo percorse le gambefasciate dai jeans e poi l'intera maglietta bianca che Nico avevaindossato, con una delicatezza che fece venire al neo-laureato lapelle d'oca. Sfiorò, poi, forse per sbaglio il collo del ragazzo esorrise nel vedere la faccia imbarazzata del povero Nico.

Il ragazzo, alla fine,scribacchiò qualcosa su un foglietto.

-Pulito! Il metal detectordeve essersi sbagliato...- Noel diede un buffetto sulla guancia alragazzo e poi gli ficcò il biglietto nella mano destra, continuandoa sorridergli.


Nico non riuscì a farenemmeno un passo, che Percy iniziò ad osservare il ragazzo del metaldetector con fare assassino. I due si allontanarono di qualche passoprima che il più grande chiedesse al suo ragazzo cosa tenesse inmano. Nico aveva fatto il tremendo errore di non gettare nellaspazzatura il biglietto. Non lo aveva aperto, sia chiaro, ma erapiuttosto sicuro di cosa vi fosse scritto. Il neo-laureato fecel'errore di lasciar vedere al suo fidanzato il contenuto della suamano destra.


-COSA?!?- l'urlo indignatodi Percy confermò i sospetti del povero ragazzo dai capelli neri.Nico sbirciò il contenuto del biglietto. Era un normalissimofoglietto di carta sul quale era stato segnato un numero di cellularecon vicino la scritta " Chiamami ". Ecco, ci mancava solo il tipodel metal detector che tentava di fare conquiste!

-IO QUEL TIPO LO AMMAZZO!-Percy si voltò, biglietto alla mano, ed iniziò a camminarevelocemente verso il metal detector. Nico gli corse dietro.


-Percy, non ti sembra distare esagerando? Sul serio, è solo un tipo che i trova carino,guarda che è una cosa possibile eh...- Percy si girò verso il suoragazzo, in volto un'espressione terribilmente seria.

-E' ovvio che gli altriragazzi ti guardino, Di Angelo. Cioè, sei carino e dolce e hai unsorriso meraviglioso ed i tuoi occhi....Dio! Quello che mi dàfastidio... è che flirtino con te continuamente!- per tutta ladurata della conversazione Percy non aveva smesso nemmeno per unattimo di muovere le braccia. Si era fatto tutto rosso e continuava amordicchiarsi l'interno del labbro sinistro.

-Percy... questa si chiamagelosia... e non è una buona cosa...- Nico stava sorridendo, maaveva anche tutta l'intenzione di farla pagare al suo ragazzo. Le suecontinue crisi isteriche iniziavano ad innervosirlo.

-NON SONO GELOSO!

-Bene, allora non tidispiace se mando un messaggio a questo Noel vero?- Nico tentò diafferrare il cellulare, ma un Percy Jackson evidentemente folleglielo strappò di mano

-No... nono...nonononono...- sussurrò il più grande, gli occhi improvvisamentesimili a quelli di un cucciolo.

Nico sorrise e gli siavvicinò, strappandogli il telefono dalle mani.

-Cretino..- sussurrò, primadi baciarlo, mentre un certo addetto ai controlli, in lontananza,imprecava.



N.D.A.

Okay, ci sono, sonoancora vivo, ce l'ho fatta a pubblicare.

Sono stato impegnatofino a ieri sera in un concorso con una casa editrice ma, causaproblemi tecnici (io sono scemo), non potrò partecipare. Quindi, midispiace, sarò ancora qui per molto tempo a rompervi le scatole.

A proposito di questoho moltissime idee, che verranno presto messe per iscritto, ma nonoggi, visto e considerato che sto chiudendo le valigie e che, inpratica, sto scrivendo velocissimo per poter pubblicare. Nonostantele vacanze la storia dovrebbe andare avanti lo stesso ( ricordo chemancano solo due capitoli alla fine).

Vi auguro buone vacanzee spero di poter rispondere alle recensioni il prima possibile.

Intanto vi abbraccio...


E.f.


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