Baci scoperti #Wattys2016

By saradardikh

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Sequel di Baci nell'ombra. Vincitore di Libriamoci. Vincitore nella categoria Most Nominated Italian Story. V... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Aggiornamento.
Capitolo 8
Capitolo 9
Answers
Capitolo 10
Capitolo 11
News
Capitolo 12
Help me please!
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Answer
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Spiegazioni!
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Aggiornamento!
Capitolo 30 parte 1
Capitolo 30 parte 2
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
La fine perche'....?
Capitolo 34
Epilogo
Thanks
Cartaceo!
Jesh are back!
Baci nell'ombra
Meet Sara
Baci scoperti is OUT!
#MeetSara

Capitolo 7

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By saradardikh


Due braccia avvolte su di me.

Quanto potra' mai trasmettere un abbraccio? Quante sensazioni potra' mai darti una semplice stretta? Tantissime.

Essere stretta da Josh e' come essere stretta da una lastra di ghiaccio che pero' ti trasmette fuoco.

E' cosi contradditorio ma e' proprio quello che sento in questo momento.

Mi stringe forte a se ma riesco a percepire che e' rigido ed agitato per questo gesto che non dovrebbe accadere ma allo stesso tempo mi trasmette un calore unico.

Mi fa sentire come un'oggetto prezioso che tiene stretto a se sapendo che se mollera' la presa potrebbe scomparire.

Il punto e' che io non voglio scomparire. Io voglio rimanere qui tra le sue braccia. Io ci voglio vivere in questo gelido fuoco.

Ma purtroppo per quanto io stia bene in questo momento so che e' sbagliato e che non possiamo fare cosi percio' poggio le mani sul suo petto e mi allantono.

"Non possiamo fare cosi" sentenzio quasi severa.

Non so nemmeno da dove mi esca questo tono autoritario visto che in realta' mi sento cosi vulnerabile.

Un cerbiatto tra le fauci di un leone.

"Lo so" sospira.

I suoi occhi sembrano ancora piu' scuri e mi sembra notte fonda solo guardandoli. Non voglio essere incantata da quell'oscurita' nelle sue iridi che mi ha sempre affascinata percio' distolgo subito lo sguardo prima che il mio verde ne rimanga sottomesso.

"'Josh decidiamo di mettere distanza tra di noi e poi la annulliamo. Decidiamo di mettere dei muri e poi li distruggiamo. Che senso ha tutto questo? Ho davvero pensato al tuo discorso e credo tu abbia ragione"

"Come?" mi domanda accigliato come se in realta' non volesse che io fossi d'accordo con lui.

" Hai ragione. Forse e' stato un bene che io abbia trovato quella lista. Stavamo portando avanti una cosa che non esisteva" dico cercando di non guardarlo "Ci facciamo del male..." sussurro infine.

Il vento tira gelido e solo ora mi ricordo di essere in camicia e gonna. Josh nota la mia pelle d'oca e senza dire un'altra parola mi apre la porta per tornare alla mostra.

"Ma dove eri finita?" chiede Meredith "Michael ti sta cercando da un sacco di tempo"

Michael!

Poverino l'ho lasciato da sola per chissa' quanto tempo a gestire tutto questo da solo.

"Dov''e'?"

"Laggiu' " mi indica il posto in cui ci ponevano le domande prima.

Mi dirigo a passo veloce verso il tavolino rialzato e Michael mi regala un'altro dei suoi sorrisi.

"Risolto qualcosa?" mi sussurra.

Deve aver visto me e Josh rientrare dal corridoio.

"E' come andare a sbattere in un muro" gli rispondo.

"Crede che verra' organizzata un'altra mostra?" domanda un'uomo con un'auricolare all'orecchio.

"Beh se si puo' fare perche' no? Mi prenderebbe molto tempo ma sarei felice di dedicargliene"

Ovviamente e' sempre il solito entusiasta quando si parla di questo. Ama letteralamente cio' che fa e le materie che studia percio' non li da nessuno peso fare cio' che fa.

Riesco a vedere tutti gli altri girovagare in giro e Josh mi osserva con sguardo gelido.

Cosa vuole? Spero per lui che non sia arrabbiato perche' ho semplicemente appoggiato la sua idea.

Quindi se si dovesse arrabbiare per le mie parole allora dovrebbe prendersela anche con se stesso.

"Jennifer tu lo assisterai ancora una volta?" chiede sempre l'uomo.

Assisterlo un'altra volta? In realta' ci siamo messi d'accordo che lo avrei aiutato solo questa volta.

Anche perche' io non faccio parte della sua accademia e non lavoro con o per lui. Mi aveva semplicemente chiesto un'aiuto per questa mostra e io ho accettato dopo tutti gli svariati aiuti che mi ha dato lui.

Mi giro verso Michael mentre l'uomo che mi ha posto la domanda sta aspettando una risposta.

Lui mi da un'altro dei suoi sorrisi tranquilli confermandomi che qualsiasi cosa diro' a lui andra' bene.

"Non ho nessun contratto o un lavoro stipulato con Michael. Come ho gia' detto in precedenza io e lui siamo amici,se avesse bisogno del mio aiuto in futuro,non esitero' a darglielo"

Michael sembra soddisfatto della mia risposta e in lontananza vedo Alan alzare la mano in segno di batti cinque e trattengo una risata.

"Eppure sembrate una coppia molto affiata. Non siete ancora pronti a rivelarlo o non c'e' veramente niente?" domanda una donna con un caschetto castano.

"Come ha gia' detto Jennifer: solo amici" conferma Michael di nuovo"

"Signorina Jennifer,posso dire che e' diventata una ragazza a dir poco bellissima,mi sta dicendo che a Londra non ha mai avuto una relazione? Nemmeno al ritorno a Mahnattan?"

"Non credo siano affari suoi" rispondo acida. Sto cominciando a innvervosirmi.

"Ha intenzione di prendere le rendini nel lavoro di suo padre?"

Cosa centra tutto questo con la mostra di Michael? Quella donna sta cominciando a darmi sui nervi.

"Non credo siano domande attinenti quelle che sta porgendo e ora se volete scusarci il tempo delle domande e' finito" risponde Michael pacato.

Mi prende per mano e scendiamo i tre piccolini scalini per confonderci nuovamente tra la gente.

"Mi dispiace Jennifer non immaginavo ci sarebbero state anche domande del genere" si scusa dispiaciuto lui.

"Figurati non e' colpa tua"

"Ascolta potrei chiederti una cosa?" mi domanda ora leggermente nervoso.

"Dimmi"

"Come mai Melissa non e' venuta? L'avevo invitata io stesso e mi aveva assicurato che sarebbe passata"

Oh.

Ora che ci penso visto che si tratta di Michael avrei scommesso anche io che avrebbe fatto di tutto pur di venire e mi fa strano che lei non sia qui.

Che le sia successo qualcosa?

"Non ne ho idea Michael. A dire il vero e' un po che non la sento" lui sembra agitarsi ancora di piu' "Ma stai tranquillo. Probabilmente ha avuto un'imprevisto e si e' scordata di avvisarti. Se vuoi dopo la chiamo oppure ci parlo domani a scuola"

Provo a tranquillizzarlo in qualche modo perche' raramente vedo Michael agitarsi e quando succede e' esclusivamente per Melissa.

Ma la cosa che mi preoccupa di piu' e' un'altra. Quando Melissa scompare dalla circolazione cosi il motivo e' solo uno.

Roy.

Quante volte stavo per parlare a Michael di questa situazione ma ricacciavo subito l'idea pensando che non sta a me parlargliene.

"Ora siete in famiglia eh?" ride lui.

"Te l'ha detto lei?"

"Si me ne ha parlato qualche tempo fa. So che non e' mai scorso buon sangue tra voi in realta' ma sembrava essere tranquilla" mi rivela.

"Come fai a saperlo?" domando stranita.

"L'ho capito dalla prima volta che vi ho viste insieme" ridacchia.

Me lo ricordo quel. E' un po difficile dimenticarsene.

Quel giorno negli spogliatoio credo sia cominciato tutto. Quando l'ho trovata per terra a piangere e ha cominciato a farmi quegli strani discorsi su come credeva di amare Josh ma in realta' non lo amava. E su come si potesse amare fino a stare a male.

Subito dopo incontrammo Michael che mi aveva accompagnata e per la prima volta la vidi arrossire vulnerabile.

Indimenticabile.

"Si diciamo che siamo in tregua. Se cosi si puo' chiamare"

Non so bene in cosa siamo io e Melissa ma sicuramente non e' come agli inizi. Ora abbiamo troppo altro a cui pensare per farci la guerra tra di noi.

Certo i bisticci non mancano ma ora ci sono i nosti genitori che continuano fare gli uccelini in'amore e un nostro scontro violento potrebbe rovinare la quiete che si sta creando.

E poi c'e' Roy e dobbiamo ancora capire cosa fare con quell'essere. Se solo potessimo dire tutto alla polizia sarebbe piu' felice.

Ma ha il coltello dalla parte del manico. Se noi parliamo lui fa del male a Michael e Melissa e' completamente terrorizzata da questo.

E sinceramente parlando non voglio che Michael venga esposto a qualche gioco malato di Roy.

Ma perche' esistono persone del genere? Ci sarei un falo' con persone come lui. Le userei come legna da ardere.

"Ma secondo te..." si tocca i capelli nervoso "Io cosa dovrei fare? Cioe' mi avevi detto di darle tempo e infatti la vedo e la sento piu' spesso ma e' comunque cosi distaccata. So che non tornera' mai come prima,quando eravamo inseparabili,ma adesso sembra che ogni passo che facciamo avanti ne rifacciamo due indietro"

Come faccio a dirglielo?

Come posso spiegargli che se lui si avvicina troppo a lei rischia di mettersi in guai grossi. Se solo sapesse quanto mi rompe Melissa riguardo a lui.

"Ah oggi Michael mi ha sorriso tantissimo" "Oggi siamo andati di la e mi ha preso la mano" "Michael Michael Michael"

E' tutto un Michael. Ormai me lo sogno la notte.

Ma so che deve essere difficile per lei. Voler star con lui,dopo tanti anni di lontananza,ma non poterlo fare realmente.

"Secondo te sto sbagliando?" mi domanda vedendo che non rispondo "Forse lei non prova piu' cio' che provava un tempo e io sto solo sprecando il mio e il suo tempo. Mi manca la vecchia Melissa"

"Quando era castana?" rido al ricordo della foto.

"Si" ride amaramente "Forse dovrei lasciar perdere"

"No" dico decisa "Non devi!"

Ma cos'e'?

Olly che decide di lasciar perdere Alan,anche se so che durera' tre giorni massimo.

Josh che ha innalzato una muraglia cinese contro di me e ora Michael che vuole lasciar stare Melissa.

Cos'e' tutta questa mania di mollare? E' tutta colpa di Josh!

Come puo' essere colpa sua?

E' colpa sua e basta.

"Non devo? Ormai e' ovvio che..." ma non lo lasciai finire.

"Michael no!"

So che la cosa piu' ovvio che si puo' pensare dai comportamente di Melissa e' che lei non voglia avere a che fare con lui ma non e' cosi.

Non lasciero' che Michael molli e non la lasciero' vinta a Roy.

"Ascoltami..." prendo un respiro grande "Melissa ti vuole davvero. Te lo posso assicurare"

"Come puoi esserne cosi sicura? E io cosa dovrei fare?" chiede ancora abbattuto.

"Ti fidi di me?" gli domanda senza dargli una volta risposta.

"Come?" e' evidemente confuso.

"Rispondi. Ti fidi di me?"

"Certo che si"

"Allora fidati che Melissa ti vuole e le cose si sistemeranno presto"

Michael mi guarda pensieroro e poi sospira pesantemente.

"Ho come la sensazione che mi state nascondendo qualcosa" dice sospettoso.

"Ehi!" lo colpisco su un braccio "Hai detto che ti fidi di me"

Michael comincia a ridere e poi inaspettatamente mi abbraccia. Rimango con le braccia ai lati dei miei fianchi ma quando stringe ancora di piu' la presa provo a ricambiare.

Stringo la sua schiena in un modo un po impacciato ma so che in questo momento ne ha bisogno.

Ha sempre voluto Melissa,un po' come Drake,con la differenza che in realta' lui l'ha avuta e poi e' stato gettato via di punto in bianco.

Senza sapere esattamente il perche' e' stato mollato e fino ad oggi non l'hai mai veramente dimenticata.

Quanto puo' essere brutto innamorarsi di qualcuno,essere mollato e proprio quando puoi riprendertela lei fa avanti e indietro nella tua vita.

Ci vuole coraggio ad aspettare qualcuno senza sapere mai se fara' davvero parte della tua vita.

"Io la amo,ne sono certo" sussurra ancora nell'abraccio.

"Anche lei,anche lei..." non so cos' altro dire.

Non so cosa si prova ad amare qualcuno cosi tanto.

Solo un dubbio mi sorge ora.

"Hai mai amato qualcuno fino a stare male?"

Questo e' quello che mi aveva chiesto Melissa tempo fa quando l'avevo beccata nello spogliatoio.

Che si riferisse a Michael?

Ci stacchiamo dall'abbraccio e mi sorride amabilmente ma mi accorgo che non e' l'unico a sorridere.

Mi guardo attorno e noto molti sguardi verso di noi e sorrisi furbi. Mi ero completamente dimenticata di essere alla mostra e ora sono totalmente imbarazzata.

Tra tutti i borbotti e i sorrisi riesco anche a vedere uno sguardo serio,oserei dire quasi furioso.

Josh mi osserva a braccia conserte per poi dirigersi a passo veloce verso l'uscita sotto il mio sguardo stranito.

Quasi spontaneamente mi muovo per raggiungerlo ma dopo due passi mi fermo in mezzo alla gente.

Perche' dovrei raggiungerlo? Non ha niente per cui arrabbiarsi,sopratutto non ora.

Che si sia arrabbiato per l'abbraccio tra me e Michael?

Decido di lasciar perdere e torna di nuovo tra la folla senza pensare a Josh ma non ci riesco.

Proprio non lo capisco. Non ero sorpresa di vederlo alla mostra perche' ormai era una settimana che Olly e Meredith minacciavano tutti in modo che venissero e non accettavano obbiezioni.

In realta' io le ho pregate svariate volte di non venire perche' mi sarei sentita in imbarazzo e sopratutto perche' non era niente di speciale ma e' stato come parlare al vento.

Sopratutto con Olly che e' passato dal parlare della mostra a su quanto fossero piccole le bustine di ketchup del Mc Donalds.

Ora capisco perche' nelle interrogazioni orali va sempre male. Non riesce a tenere il filo del discorso per piu' di 15 minuti ed Alan e' sempre pronto a prenderla in giro per questo.

Rido per come sta cercando di evitarlo ma tutte le volte che puo' lo osserva di nascosto. La cosa che piu' mi fa innervosire pero' e' che lo fa anche lui.

Non ho mai veramente parlato con Alan di questa situazione ma non lo riesco davvero a capire.

A lui piace ma non vuole averci una relazione. Potrei dire che gli piace solo fisicamente ma se cosi fosse allora non si comporterebbe cosi.

Cip e ciop continuano a stare sulla loro nuvola d'amore estraniati dal mondo.

"Ma mio fratello dov'e' finito?" chiede Meredith.

Tutti continuano a guardarsi intorno notando l'assenza di Josh. E ora dove si e' andato a cacciare?

Sembrava piuttosto arrabbiato ma io davvero non lo capisco.

Prima mi fa quel discorso da poeta dei miei stivali dicendo che non puo' e non deve starmi accanto e dopo mi abbraccia cosi forte da non farmi respirare.

Se non mi fossi staccata io chissa' per quanto mi avrebbe tenuta stretta a se.

Poi sembra quasi arrabbiarsi quando gli dico che non puo' fare cosi e dopo che mi vede abbracciata a Michael va furioso verso l'uscita.

Le persone che lo capiscono sono brave e io non sono tra quelle,sfortunatamente,ma comincio a credere che non lo capisca mai davvero nessuno.

Io credevo di farlo,ero davvero convinta di riuscire a capire un po' Josh,perche' a volte il dolore che abbiamo passato ci accomunava ma a quanto pare mi sbagliavo alla grande.

Ho capito molto di Josh.

Ho capito che e' stato tradito da cio' che riteneva il suo primo vero amore e che lei e' scomparsa nel nulla.

Ho capito che una delle figure principali delle sua vita,Kevin,ora e' in chissa quale prigione.

So che cerca in tutti i modi di vivere serenamente in quella casa,per non creare problemi a Meredith,sua madre e Chloe. Ma che in realta' gli da fastidio che tutti facciano finta di niente perche' ritiene che suo padre sia la causa dell'allontanamento di Kevin.

So anche che il suo periodo buio era costituito anche da brutti giri e anche da droga.

Ma fra tra tutte queste cose non avevo capito le cose piu' importanti. Quelle che ora mi eviterebbero di soffrire tanto.

Non avevo capito che Josh risultava sicuro di se solo in apparenza ma che in realta' la sua mente era piena di dubbi. Anzi il suo cuore lo e'.

Non avevo capito che il timore che incuteva nelle persone anche solo guardandole era pari a quello che provava nello stare con qualcuno seriamente.

Avrei tanto voluto capirle un tempo queste cose ma credo che non le avrei mai capite veramente se non avessi letto quella lista e lui non si fosse sfogato quel giorno.

Tra il suo atteggiamento menefreghista,il suo usare le ragazze e i suoi atteggiamenti maliziosi c'e' molto di piu'.

C'e' il fatto che Josh non si sente abbastanza forte. C'e' che il suo passato lo ha risucchiato fin troppo tanto da riempirlo di crepe.

Un po mi sento egoista. Continuavo ad appoggiarmi a lui senza rendermi conto che lui stesso rimaneva in bilico.

L'ho accusato di non voler piu' camminare sul filo del rasoio senza rendermi conto che lui ci camminava con me.

A volte infatti è orribile, altre invece ,e' la cosa migliore che si possa provare. A volte ami cosi tanto una persona che anche se stai soffrendo per causa sua non riesci a lasciarla andare. Preferisci vivere nella sofferenza che ti provoca piuttosto che vivere senza di lei.Può farti tutto il male del mondo ma continuerai a stargli accanto,può tradire la tua fiducia un milione di volte ma gli darai una seconda,terza o ventesima possibilità. Continureai a dire a te stesso che la prossima volta te ne andrai ma in realtà non succederà perché sai che se ti allontenerai dalla tua fonte di dolore ne proverai altro ancora più forte. Questo vuol dire amare qualcuno fino a star male.

Questa era stata la sua risposta quando gli avevo chiesto cosa significa amare qualcuno cosi intensamente fino a stare male.

Ero rimasta abbastanza sconvolta dalla sua risposta ma dopo quel giorno non ci avevo piu' pensato piu' di tanto.

Ma ora rimbomba nella mia testa come un mantra. Quando ha realmente sofferto Josh? Quante lacune gli ha lasciato Caroline sparendo? Rimanere con qualcuno sapendo di soffire e' da pazzi. Eppure e' proprio quello che faceva Josh con Caroline.

Lui in un modo contorto sapeva che Caroline non condivideva in pieno cio' che c'era tra loro.

Era lui quello innamorato dei due o almeno,il piu' innamorato. Lui mi aveva detto di essersene accorto dopo,che Caroline stava con lui per altro e non per amore,ma dal discorso di quello volta ho capito che non e' vero.

Lui gia' sapeva ma non voleva lasciar perdere. Voleva provare e lottare per lui e Caroline.

Sento un buco nello stomaco consapevole che per loro due aveva lottato tanto e che con me aveva chiuso ancora prima di cominciare.

Ma cosa succede dopo che aver risposto tutti i tuoi sforzi,la tua fiducia e il tuo amore in una persona questa se ne va?

Succede proprio quello che e' successo a lui. Si diventa rotti.

Siamo stati tutti e due troppo ciechi. Forse troppo presi da quei baci rubati,quelle carezze che colmavano le parole e quegli sguardi che ci incatenavano per terra.

Troppo presi ad annegare ognuno negli occhi dell'altro o a insultarci e litigare per poi fare pace.

Sempre pronti a farci la guerra tenendo sempre le armi nascoste,con l'intenzione di non ferirci per davvero.

Troppo presi da tutto cio' per renderci conto di come stavano realmente le cose. Di quanto lui non si sentisse pronto per ricominciare tutto e di come fosse instabile in realta'.

Solo una cosa mi chiedo: cosa sarebbe successo?

Cosa sarebbe successo se non avessi mai trovato quella lista? Sarebbe andato avanti sapendo che non sarebbe mai riuscito a darmi una vera relazione.

Se i primi giorni maledicevo me stessa per aver messo le mani in quei libri e aver trovato la lista ora ne sono contenta.

Illusione.

E' proprio questa la parola adatta per descrivere cio' che stavo vivendo. Illusione.

Un giorno ho persino pensato che non fosse cosi male. Che avevo affrontato cosi tante dure realta' nella mia vita che l'idea dell'illusione non mi dispiaceva.

Ma subito dopo scacciai via l'idea perche' io non volevo un'illusione. Io volevo qualcosa di vero,di vivo,di mio.

Ho sempre pensato solo e sempre a Josh in questa situazione ma io?

Guardo le persone girarmi attorno mentre Meredith continua a dirmi quanto io sia bella nelle svariate foto.

Le persone si fermano per congratularsi con me e Michael ma io sono in un'altro mondo.

Mi sto addentrando nella mia mente cupa alla ricerca di rispote.

Io ero pronta ad avere una relazione con Josh? Ero davvero pronta a lasciarmi completamente andare con lui? Mi sentivo davvero cosi forte da poter dargli un sostegno e aprirmi con lui?

E' tutto un forse e io odio tutti questi ripensamenti. Tutti questi: forse,ma o se.

Io voglio dei punti alla fine delle mie frasi e non dei punti interrogativi.

Sono cosi stanca di essere sempre alla ricerca di domande a cui non trovo mai risposta.

Voglio un punto fermo nella mia vita e credevo di averlo trovato. Credevo che quel punto fosse Josh ma a quanto pare mi sbagliavo.

Perche' invece che un punto avevo trovato un incognita.

****

Sono passati cinque giorni dalla mostra e Michael continua a dirmi che sta continuando ad avere un sacco di successo.

E' sempre cosi euforico e pieno di energie e sono contenta di vederlo cosi. Sono contenta che non abbia piu' quell'aria afflitta che aveva alla mostra mentre parlavamo di Melissa.

I giorni sono passati ma la faccia da culo di Josh a quanto pare no.

Non fa altro che tirarmi occhiataccie e sbuffi e questa situazione sta cominciando proprio a darmi sui nervi.

Infatti ieri dopo tanto tempo ci siamo insultati a pranzo. Nelle settimane dopo la nostra discussione sul ritrovamento della lista ci eravamo sempre evitati regalandoci sguardi fugaci.

Solo alla mostra avevamo parlato un po ma mai davanti agli altri infatti quando abbiamo cominciato a discutere gli altri ci guardavano sorpresi,piu' che altro sembravano contenti,chi li capisce.

Il tutto e' cominciato quando ha sbuffato dopo che ho detto che Michael mi sarebbe passato a prendere dopo pranzo.

Da li non ci ho piu' visto e gli ho detto,poco elegantemente,che se doveva sbuffare un'altra volta se ne poteva anche andare.

Da li e' stato tutto un seguito di: <Se voglio sbuffare sbuffo non sono affari tuoi> <Josh ti prenderei la faccia solo per sbattertela contro il tavolo>.

Abbiamo continuato per tipo venti minuti fino a che Michael non e' arrivato e me ne sono andata.

E' stato cosi strano litigare in quel modo dopo cosi tanti giorni di silenzio ma devo ammettere che quando sono tornata a casa ieri sera e mi sono messa a letto mi e' spuntato un sorriso.

In quel momento sembrava non fosse successo niente. Come se non ci fosse stata nessuna paura,nessuna lista o limiti.

Josh si lamentava di me e io di lui. Io lo insultavo e lui ribatteva. Il tutto contornato dalle risate degli altri e dal batticinque di Alan che non ha fatto altro che far sbuffare Josh il doppio.

"Papa' io vado!" lo avviso urlando dalla cucina ma probabilmente non mi ha sentito.

"Signorina vuole un passaggio?" mi chiede premuroso Greg.

"No tranquillo uso la macchina"

Mi avvio verso la macchina e perfortuna dopo poco tempo arrivo a scuola e mi ritrovo un Olly che corre verso di me.

"Mi devi aiutare in letteratura!" sbotta subito.

"Buongiorno anche a te Olly" la derido.

"Tra due giorni abbiamo il test e io non ne sapevo nulla"

"Ovvio che non ne sai nulla non vieni mai a lezione"

E quando dico mai intendo che l'avro' vista si e no quattro volte al corso di letteratura.

Non so perche' si ostini a frequentarlo se tanto non viene mai.

"Tralasciamo questi piccoli dettagli. Quindi mi aiuterai?" mi domanda con voce squillante.

"Se smetti di parlare come un'oca starnazzate si ti aiuto" dico comprendomi l'orecchio dopo che mi ci ha praticamente urlato dentro.

"Scusa" ride per niente offesa "E che quando Josh me l'ha detto stamattina ci sono rimasta di sasso"

"Josh?"

"Si oggi la squadra di basket e quella delle cheerleader e' arrivata un po prima perche' a breve ci sara' una partita e i coach volevano parlarcene"

Annuisco e continuamo a camminare facendomi spazio tra i vari studenti.

"Quindi con Josh..." ma non la lasciai finire.

"No olly" la fermo subito "Non ho davvero voglia di sentirmi parlare di Josh"

"Ma..." la interrompo nuovamente.

"Ma niente. Piuttosto con Alan?"

Olly fa una smorfia,la stessa che ha sempre tutte le volte che lo tiro in ballo,ma devo deviare l'argomento.

Non voglio comiciare a parlare di lui gia' di prima mattina. Mi sono alzata col piede giusto e non voglio rovinarmi la giornata.

"Credo vada bene. Cioe' per quanto possa andare bene tra noi due. Ho deciso ormai da un po' di non lasciarmi andare piu' con lui visto che so che non vuole niente di serio"

"E ci stai riuscendo?"

"Beh si" ma ne sembra poco convinta "Il punto e' che non sto facendo niente"

"Cioe'?" chiedo confusa.

"Quando l ho deciso,l'ho fatto solo per me. Quindi non sono andata da Alan a dirgli che d'ora in poi non sarei stata piu' al suo gioco. Avevo semplicemente deciso che in caso si fosse riavvicinato a me in modo inappropriato gli avrei spiegato che non volevo andare avanti cosi"

"Ma?" la incalzo a continuare.

"Ma non ho dovuto farlo perche' lui non mi ha piu' detto niente. E' come se lui sapesse che avessi presi una sorta di decisione e si sia allantonato,ma e' impossibile. Non gli e ne avevo mai parlato prima quindi mi rimane solo da pensare che abbia deciso anche lui di prendere le distanze da me. Mi parla e scherza con me ma non va mai oltre. Non mi bacia piu'. Non viene piu' da me o io da lui. Non mi tocca piu'"

"E questo e' un problema? Mi sembra che fosse proprio quello che volevi"

"Si ma e' diverso. Io l'ho allontanto perche' provo qualcosa per lui e non ci voglio stare male ma lui?"

Bella domanda Olly.

Alan puo' apparire il solito stupido simpaticone ma la verita' e' che e' molto intelligente.

Fa tanto quello che non sa niente ma e' il primo a capire tutto.

E' molto socievole ma e' anche il piu' misterioso. Infatti oltre a poterlo descrive caratterialmente io di Alan non so niente.

So solo il suo nome,nemmeno il suo cognome,il che mi rende confusa.

Solo ora comincio a rifletterci veramente e scopro che io sono estraniata dalla vita di Alan ma nonostante tutto lo sento parte di me.

Di solito non mi fido di chi non conosco ma Josh si e' sempre fidato di lui quindi di conseguenza l'ho fatto anche io. Fino ad ora non me ne sono mai pentita.

Ma posso capire Olly perche' non si sanno mai le vere intenzioni o cio' che passa per la testa ad Alan.

"Non so davvero che dire Olly" le dico sinceramente dispiaciuta" Vorrei dirti che andra' tutto bene e che devi solo parlare con lui ma ti mentirei. Perche' sappiamo benissimo che da Alan non otterrai mai una vera risposta"

Olly abbassa lo sguardo sconsolata e comincia a mordersi il labbro segno che sta per piangere ma vuole trattenersi.

"Ehi" la richiamo "Non c'e' mica solo Alan al mondo"

"Lo so ma da quando ci siamo allontanati sento che mi sto pentendo. Voglio averlo vicino"

"Piu' tempo avresti passato con lui piu' avresti sofferto in futuro" le dico e lei annuisce "E comunque Flex del corso di matematica non fa altro che fissarti"

"Ma chi?" sbarra gli occhi "Quel belloccio che si siede sempre vicino a Drake"

"Si quello" rido per il suo repentino cambio d'umore.

"Oddio ma tu credi? Una volta credo anche di averlo beccato guardarmi ma ha distolto lo sguardo in un millesimo di secondo quindi credevo di essermelo sognato. A volte mi capita sai? Sogno cose assurde e poi mi sveglio nel mio letto. Una volta ho sognato di cavalcare un pony mentre andavo a scuola era cosi reale che...ma aspetta un attimo? Ne sei sicura? Flex mi guardava"

Rimango a guardarla perplessa per il suo solito discorso sparato senza fiato e poi comincio a ridere lasciandola li appena suonata la campanella.

"Ci vediamo a pranzo Olly"

"Ma quindi mi guardava?" la sento domandare in lontanaza e ricomincio di nuovo a ridere.

Le ore dopo passano in fretta per fortuna e credo di non aver mai ringraziato cosi tante volte una persona una persona quanto io abbia fatto oggi con Leo.

Mi ero completamente scordata del progetto di arte e il prof. Lennon non ci avrebbe pensato un'attimo a farmi una sfuriata.

Perfortuna Leo ha detto che mi vedeva fuori posto e con la testa tra le nuvole in questi tempi e ha fatto anche la mia parte.

Dire che la mia faccia era sconvolta,ma piena di gratitudine quando ha consegnato il progetto con il nome di entrambi,e' dire poco.

Anche le due ore prima erano passare in fretta e stranamente l'omino Michelin si era decisa a spiegare qualcosa che capisse anche lei.

Avevo passato l'ora a osservare Olly che cercava di cogliere in fragrante Flex ma lui non girava lo sguardo.

Ho provato a spiegarle che se lo fissava cosi insistemente e' ovvio che lui avrebbe fatto di tutto per non farsi vedere ma non mi ha voluto ascoltare.

Drake si e' messo vicino a me oggi e non ho fatto altro che prenderlo in giro chiamandolo riccioli d'oro sapendo quanto gli dia fastidio.

"Jennifer mi fai sembrare poco virile cosi" mi diceva continuamente.

Ma io non lo ascoltavo e gli cho chiesto di scegliere tra riccioli d'oro e Ciop,ma a quanto pare non era entusiasta di nessuno dei due sopranomi.

"Leo davvero grazie ancora"

"Jennifer tutta questa tua gentilezza sta cominciando a spaventarmi" ride.

"Se non ci fossi stato tu chi lo sentiva poi Lennon?"

"Non era poi cosi difficile la tua parte e poi ci avevamo lavorato insieme in pratica avevi gia' deciso cosa dire io l'ho semplicemente trascritto" fa spallucce.

"Beh grazie comunque" ridico ancora.

"Se proprio vuoi ringraziarmi allora mi merito un'abbraccio. Sono o non sono il migliore compagno di banco del mondo?" mi sorride lui.

Sorrido al suo sorriso gentile e ai suoi capelli verdi mentre mi sporgo leggermente per abbracciarlo.

Di solito non lo farei ma oggi mi ha letteralmente salvata. Come ho potuto dimenticarmene?

Sono sempre stata brava a scuola e i miei voti sempre altri,sopratutto in arte,questa dimenticanza segna quanto io sia distratta ultimamente.

Colpa di Josh ovviamente.

Ovviamente.

"Ora devo andare,ci vediamo a lezione" mi saluta Leo.

"Guarda che se vuoi venire a pranzare con noi vieni pure" propongo.

Non credo che per gli altri sia un problema.

"Ho delle cose da fare ma grazie per l'invito"

Mi fa un'ultimo cenno con la mano e subiro dopo mi dirigo verso il mio tavolo.

Che strano chiamarlo cosi. Chiamare 'mio' un tavolo attornato da cosi tante persone ma infondo io lo sento mio.

All'inizio eravamo solo io e Meredith,ma ora siamo un gruppo abbastanza numeroso e ne sono contenta.

"Ehi rossa" mi saluta Drake

"Jennifer" mi sorride Meredith.

"Oh la mia rossa preferita" mi batte il cinque Alan che ricambio subito

"Ciao cip e ciop"

Meredith ride e Drake alza gli occhi al cielo per il sopranome.

"Olly?" chiedo.

"Eccomi" spunta da dietro di me facendomi prendere un colpo.

Siamo tutti seduti intenti a mangiare e parlare tra di noi tranquillamente. Ovviamente io e Josh non ci siamo rivolti la parola come sempre.

"Ti vedo spesso con quel tizio dai capelli verdi" dice Alan.

"Leo? Si e' nel mio corso di arte" dico senza problemi.

"Lo stavi abbracciando. E' solo un'amico?" mi fa un sorriso malizioso.

Alzo lo sguardo dal mio pasto per guardare le occhiate maliziose di Alan ma riesco a scorgere anche le occhiataccie di Josh.

Non gli e' mai andato a genio Leo e non ho mai capito perche' ma ora mi diverto.

"Ma chi lo sa" sorrido falsamente.

"Come?" quasi urla Olly.

"Non fatevi troppo viaggi mentali lei abbraccia tutti"

Questa volta e' Josh a parlare e tutti spostano lo sguardo su di lui che mi guarda con quel suo sorrido soddisfatto che non vedo l'ora di toglierli.

"Oppure sono loro ad abbracciare me. Sai la coerenza della gente comincia a vacillare molto,tu non credi Josh?"

Sguardi di fuoco si lanciano tra noi e so che se qualcuno non si mette in mezzo puo' solo che finire male.

"Oggi ho davvero un sacco di cose da fare. Jennifer mi accompagneresti a fare compere?" chiede Meredith ansiosa.

Sa quanto odio andare al centro commerciale ma credo abbia detto la prima cosa che le sia capitata in mente per porre fine al nostro dialogo.

"Non credo potra' venire. La signorina Milton e' troppo impegnata a fare la modella per Michael" dice Josh ironico.

Mi sta facendo innervosire in un modo davvero assurdo e voglio porre fine a questo battibecco il prima possibile.

"Meredith sai cosa dovresti fare quando hai tanti impegni?" le chiedo guardando invece Josh "Dovresti scrivere i tuoi impegni in una lista"

Josh spalanca gli occhi e gli altri distolgono lo sguardo come imabarazzati dalla mia risposta.

Il silenzio cala tra di noi ma Josh non mi guarda piu' in faccia.

Allora? Dov'e' finito il suo grande ego e la sua vena di scherzare?

"Ehi ragazzi"

Perfetto.

Ci mancava solo lui adesso. Ma cosa vuole?

"Ehi ciao" risponde una Olly anche troppo esuberante.

Tutti gli altri salutano tranne me e Josh che facciamo finta di niente. A un certo punto sento la sua mano sulla mia spalla e sia il mio che lo sguardo di Josh scattano su Clark.

"Non mi saluti?" chiede sempre con quel sorrisetto da 'sono piu' furbo di voi'.

"Ciao Clark" rispondo atona.

"Oh oh frena l'entusiasmo" ride per niente offeso.

"L'entusiasmo mi muore sotto i piedi quando spunti cosi all'improvviso"

Clark mi rivolge uno dei suoi sorrisi piu' fastidiosi e stringe ancora di piu' la presa sulla mia spalla.

"Agitatina eh?" sto per parlare ma un'altra voce mi ferma.

"Senti Clark cosa vuoi?" chiede brusco Josh.

"Volevo chiedere a Jennifer se e' vera la storia del giornale"

Giornale? Quale storia del giornale?

Clark sembra notare gli sguardo confusi di tutti e per la prima volta vedo uno sguardo quasi di stupore nei suoi occhi.

"Non ditemi che non avete visto l'articolo sul giornale!"

Questa volta gli sguardi miei e di Josh ci confrontano ma senza rabbia solo confusione.

Comincio a rifletterci e poi un'idea mi balena subito in testa e a quanto pare anche Josh l'ha avuta perche' spalanca immediatamente gli occhi.

"Ma che succede?" chiede Olly.

Prendo subito il mio cellulare e noto tre chiamate da Michael e sette da mio padre.

Josh si acciglia al mio stesso modo appena vede il suo cellulare.

Sembra quasi di rivere un deja vu.

"Il giornale!" sbuffo frustrata.

"Sezione Gossip" continua lui.

Anche Drake sembra aver capito infatti scoppia in una grande risata. L'ultima volta si era divertito molto a prendermi in giro su quello stupido articolo ma a me la cosa mi innervosisce molto infatti Meredith lo ammonisce subito.

"Quindi non l'avete letto?" domanda ancora Josh.

"Hai il giornale con te?"

Mi risponde di si e lo tira fuori andando direttamente sulla pagina in questione.

Tutti si avvicinano a me appena me lo porge e io prendo un grande sospiro prima di cominciare a leggere.

Triangoli amorosi a Mahnattan?

I triangoli amorosi nel mondo del gossip sono all'ordine del giorno ormai ma questo e' un triangolo speciale. Questo e' il trangolo del mese.

Un tiangolo composto da bellezza,alta societa' e ricchezza.

Josh Cliver,Jennifer Alexandra Milton e Michael Johnson sono i protagonisti della sezione 'Gossip' di oggi.

Gia' un'articolo era stato scritto riguardo ai nostri Josh e Jennifer ma chi lo avrebbe mai detto che avrebbero di nuovo attirato l'attenzione?

Eravamo tanto preoccupati che Josh si sarebbe presentato con la ragazza di turno al prossimo party ma a quanto pare e' Jennifer ad aver cambiato idea.

I sorrisi e gli abbracci questo giro sono stati dedicati a Michael in un'importante mostra per quest'ultimo.

Piu' e piu' volte durante l'intervista hanno entrambi ribadito di essere solo amici ma a quanto pare le parole non combaciano con i fatti.

Ormai che Jennifer sia diventata una ragazza dall'aspetto molto affascinante lo avevamo capito tutto ma il fatto che Michael abbia scelto proprio lei per dare il via alla sua carriera lavorativa vuol dire molto.

Da quanto e' iniziata la loro amicizia? E sopratutto perche' era rimasta nascosta fino ad adesso? Che volessero tenere la loro relazione segreta. Ma il punto e' nasconderla ai nostri occhi o a quelli di Josh?

Beh qualsiasi cosa volessero nascondere e a chi,non ci sono riusciti.

La mostra ha avuto un grande successo ma oltre a un'altra dimostrazione della bellezza di Jennifer abbiamo avuto anche dimostrazioni di affetto.

La domanda ora e': chi sta con chi?

Forse Jennifer sta facendo il doppio gioco tra i due ragazzi ma di solito il doppio gioco va nascosto e non spiattelato apertamente in una mostra,quindi qualcosa non quadra.

La complicita' tra Jennifer e Josh era stata evidente gia' da tempo ma nessuno avrebbe scommesso su di loro eppure alla mostra era presente anche lui,dando prova che c'e' ancora un legame tra di loro.

Infatti sono stati avvistati uscire dalla mostra e fare rientro molto tempo dopo. Cosa sara' successo in quel lasso di tempo?

Se Josh a occhi solo per Jennifer allora' dovra' cominciare a stare attento perche' a quanto pare i rivali ci sono e che rivali!

Michael e' conosciuto per i suoi vari lavori nelle gallerie e sopratutto per il lavoro del padre,che per chi non lo sapesse,ha forti allacci con John Greg Milton,padre di Jennifer.

Ma oltre ad avere una forte posizione sociale e' anche un bel ragazzo e questo alla nostra Jennifer non e' sfuggito.

Che stia tenendo entrambi sulle spine? Sono semplici amicizie? Oppure c'e' davvero un'amore tra di loro?

Michael non ha fatto altro che regalarle sorrisi e strette di mano o abbracci molto intimi e il loro lavoro di squadra sembra ottimo,che sia piu' di un lavoro di squadra?

Cosi tante domande e cosi poche risposte ma d'altronde non e' sempre stata cosi la vita di Jennifer?

Dalla sua scomparsa da Mahnattan anni fa non si e' piu' saputo niente ma il ritorno e' stato una vera bomba a orologieria per tutti.

Se prima si pensava che Jennifer fosse solo la ragazza di turno di Josh ora si comincia a credere che ci sia stato qualcosa di profondo tra loro ma che ora sembra essere finito.

Forse Michael e' il nuovo inizio di Jennifer,chi lo sa.

A quanto pare ha rubato il cuore di entrambi ma il punto ora e' un altro.

Josh Cliver o Michael Johnson? Quale sara' la scelta di Jennifer?

In ogni caso,beata lei!

"Oh mio dio" queste sono le uniche che riesco a dire.

"Ma che cazzo!" ringhia Josh innervosito.

"Credevo aveste letto" si intromette Clark.

"Ti sembra che lo avevamo letto Clark? E poi perche' eri venuto a chiedere spiegazioni? Non sono affari tuoi!"

Josh si avvicina a Clark con sguardo furioso. E' molto piu' agitato dell'ultima volta.

Nello scorso articolo sembrava averla presa quasi con filosofia ma adesso e' davvero nervoso. Che sia perche' mi viene in un certo senso sminuito o e' per la presenza di Michael?

"Calma Cliver" ride Clark e Drake si mette in mezzo perche' sa che quel comportamento fa solo arrabbiare di piu' Josh.

"Clark vattene. E' meglio" dico guardandolo atona.

Si avvicina a me si abbassa leggermente fino a raggiungere il mio orecchio.

"Tra i due litiganti il terzo gode no? Quindi forse alla fine scegli me"

Mi fa un'occhiolino sfacciato e se ne va sempre con quel suo sorriso maledetto.

Ma cosa diamine blatera adesso? Ora e' l'ultimo dei miei problemi visto che Drake sta trattenendo Josh dall'andare a menare Clark.

"Datti una calmata che menandolo non risolvi niente!" sbotto "Come minimo scrivono un'articolo anche su questo"

Josh sembra quasi calmarsi e si accascia sulla sedia in modo brusco.

"Okay calmiamoci tutti. Jennifer potresti darci un'altra volta dimostrazione della tua bellezza?" chiede imitando l'articolo.

Meredith gli da un colpo sul braccio ma vedo che si sta trattenendo dal ridere.

"Sei un coglione" lo insulto.

"E tu una bomba a orologieria" continua Alan.

"Ah ah ah" faccio una finta risata.

"Josh raccontaci" Drake fa finta di avere di avere un microfono in mano che poggia vicino alle labbra di Josh "Com'e' vivere in un triangolo amoroso?"

"Con chi ti presenterai al prossimo parti?" fa gli stessi gesti Alan ma Josh li guarda duro.

"Avete finito?" domando innervosita.

"Zitta ragazza affascinante" mi ammonisce Drake.

Olly scoppia in una grande risata seguita da Meredith e subito dopo da tutti noi. Ci provo ad essere arrabbiata con loro ma e' piu' forte di me.

"Quindi chi sceglierai?" chiede Olly.

"Io non devo scegliere proprio tra nessuno!" sbotto subito.

Credo di essere diventata rossa in viso anche perche' so che Josh sta osservando ogni mio gesto.

"In ogni caso,beata lei" recita le ultime parole Meredith prendendomi in giro.

"Anche tu adesso?" sbuffo.

"Brava amore" Drake fa finta di togliersi una lacrima "Sono fiero di te"

Josh si alza raccogliendo il suo borsone per palestra.

"Dove vai?" chiede Alan.

"Devo parlare col coach" risponde per poi puntare il dito su Drake e Alan "Voi due siete degli imbecilli e me la pagherete" in risposta loro ridono ma dopo punta il dito su Meredith "Con te ne parliamo a casa" e dopo guarda me "Con te parlo dopo,vieni a fine lezione in palestra,mio padre deve parlarci"

Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che ne va velocemente verso l'uscita.

Sicuramente anche mio padre in questo momento sara' con lui se ha detto che deve parlare ad entrambi.

"Vado a lezione ragazzi" li saluto alzandomi.

"Attenta mentre cammini non si sa mai che si mette in mezzo un quarto e va a finire che formate un quadrato amoroso"

"Drake me la pagherai sappilo!"

Mi dirigo verso la mia classe ma subito vengo affiancata di nuovo da Clark.

"Clark quale parte del 'vattene' non hai capito?" chiedo ormai frustrata.i

"Credevo valesse solo nel momento in cui Josh voleva uccidermi" sorride soddisfatto.

"Tu ti diverti a farlo arabbiare vero?"

"Si" risponde subito sincero e io alzo gli occhi al cielo ma sorrido.

Se il suo scopo e' farlo arrabbiare per puro divertimento io non ho niente in contrario,anzi.

Solo che a volte ho davvero paura che Josh scatti e la sua versione arrabbiata non mi piace per niente.

"Hai un bel sorriso dovresti farlo piu' spesso"

"Non lo faccio perche' sono gli sbruffoni come te lo usano come scusa per provarci"

"Credi ci stia provando?" chiede alzando un sopraciglio e io mi fermo mettendo una mano sul fianco.

"Si" mi fissa con sguardo serio ma poi accenna un sorriso malizioso.

"Si hai ragione,ci sto riuscendo?"

"No" lo sorpasso ma riesco a sentirlo ridere mentre mi raggiunge "Per quanto hai intenzione di seguirmi?"

"Non so,mi diverto"

"Ti diverti con poco allora"

Camminiamo ancora un po' e arrivo davanti alla mia classe di scienze ma Clark invece di andarmene mi fissa serio.

"Quanto di quell'articolo e' vero?" chiede quasi severo.

"Praticamente niente"

Come posso aver scritto un'articolo del genere? Tra Michael non c'e' e non ci sara' mai niente. Sopratutto non siamo in una maledetta telenovela ma qui la gente si diverte a rigirare le cose a modo loro.

"Sara'" dice poco convinto.

"Michael e' solo mio amico e Josh e' complicato" spiego.

"Cosa e' successo tra te e Josh?"

"Non sono affari tuoi"

Faccio per andarmene ma Clark mi blocca la strada avvicinandosi pericolosamente a me.

Mi guardo freneticamente attorno ma perfortuna al laboratorio non e' ancora arrivato nessuno.

Mi guarda fisso negli occhi e stavolta non c'e' nessuna malizia o acceni di derisione.

Solo tanta serieta'. Mi guarda come se cercasse di leggermi dentro.

"Qualcosa e' successo" sussurra poggiando le mani ai lati della mia testa "So gia' che non me lo dirai ma non lasciarti abbattere da lui"

"E tu che ne sai se sono abbattuta o meno? Magari sto benissimo" il mio tono e' duro perche' mi da fastidio che cerca di fare il 'so tutto io' con la mia vita.

"O magari no" il suo viso ora e' ancora piu' vicino.

"E tu che ne sai?"

"So riconoscere quando una persona sta male. L'unica cosa che mi dispiace e' che tutte le volte che ti vedo riesco a riconoscerlo. Sono state rare le volte che ti ho visto sorridere e non e' mai stato un sorriso sincero. Quindi dimmi Jennifer...cosa succede?"

Il cuore mi batte troppo velocemente e non riesco a farlo rallentare. Troppa vicinanza e troppe parole da assimilare ora.

Mi da cosi fastidio che riesca sempre a colpirmi o a mandarmi in confusione la testa.

Non ho ancora capito com'e' fatto Clark ma sembra un'ombra vagante senza un vero carattere.

Appare e compare a suo piacimento ma quando lo fa mi sconvolge sempre tutto.

Lo vedo avvicinarsi verso il mio viso e in meno di un secondo la mia mano e' sul suo petto per allontanarlo.

"Clark stai giocando col fuoco. Non sono affari tuoi quello che e' successo tra me e Josh ma se vuoi un consiglio lascialo stare. Per quanto possa divertirti farlo arrabbiare non lo conosci veramente e quando e' arrabbiato cambia. Diventa un'altra persona ed e' capace di farti del male senza che nemmeno se ne accorga" lo avviso squadrandolo.

"Credi che io non possa fargliene di conseguenza?" sembra quasi mi stia sfidando.

"Lo faresti?"

"Non mi conosci Jennifer. Posso fare molto male se voglio e a volte anche quando non voglio"

Gira i tacchi mettendo le mani nei suoi jeans neri senza piu' girarsi lasciandomi davanti al laboratorio che ora si sta piano piano riempendo.

Prendo subito posto ma sono completamente assente dalla lezione. E' proprio questo a cui mi riferivo quando dicevo che e' capace di scombussolarmi in poco tempo.

Non riesco proprio a dare un'inquadratura di Clark so solo che l'ultima frase mi ha colpita molto.

Non per cio' che ha detto ma per come lo ha detto.

"Non mi conosci Jennifer. Posso fare molto male se voglio e a volte anche quando non voglio"

Sembrava quasi una constatazione malinconica. Come se per lui fosse una cosa certa ma non potesse farci niente.

Cosa vuol dire 'anche quando non voglio' ? Lo costringono a fare del male? Lo fa senza accorgersene?

Cero di non pormi altre domande ma la sua voce triste nel pronunciare quella frase si ripete nella mia testa come una canzone.

E' la prima volta che sembrava poco sicuro di se stesso. Vorrei dire che se fosse rimasto avrei chiesto spiegazioni ma la verita' e' che sarei rimasta li impalata a guardarlo.

Non sono sicura di voler scoprire davvero cosa cela dietro quella frase.

Forse mi faccio troppo coinvolgere da tutto e dovrei smetterle.

A volte mi faccio troppi viaggi e vedo piu' del dovuto dietro alle parole eppure sembrava quasi un libro aperto in quel momento.

Clark e' sigillato con un lucchetto senza chiave per questo vederlo cosi aperto per una frazione di secondo mi ha scombussolata tanto.

La lezione passa in un batter d'occhio,forse perche' troppo immersa nei miei pensieri,ma ovviamente non posso avere un'attimo di pace.

Melissa viene verso di me come un treno senza freni e sembra piuttosto furiosa.

"Jennifer!" praticamente urla e meta' corridoio si gira.

"Se hai intenzione di urlare allora levati" la sorpasso subito non volendo dare spettacolo.

"Questo cosa significa?" stropiccia l'articolo di giornale tra le dita.

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo infastidita.

Ma oggi hanno tutti deciso di rompermi? Sembra che facciano a gara!

"Allora?" domanda imperterrita.

"Non e' niente,sono solo cavolate" le rispondo tranquilla.

Non mi da minimamente ascolto e comincioa parlare a raffica. Parla troppo veloce e la meta' delle cose che dice non hanno senso quindi smetto semplicemente di ascoltarla.

Non le sembra importare che non le sto prestando la minima attenzione nonostante lei stia sclerando.

Non ho niente da spiegare a nessuno visto che niente di tutto quello che c'e' scritto e' vero.

"Jennifer mi stai ascoltando?" sbotta infastidita.

"No"

Ricomincia subito a blaterare e io continuo a non ascoltarla camminando tranquillamente per raggiungere l'uscita.

Appena ci avviciniamo al cancello riesco a intravedere Josh appoggiato alla sua moto nera.

I jeans gli ricadono sui fianchi in modo perfetto e il maglione beige e' coperto leggermente da una giaccia di pelle scura.

Ma non ha freddo? Io quando torno a casa per spogliarmi di tutti gli indumenti ci metto quindici minuti.

Se ho ben capito dal messaggio di mio padre,mi aspetta a casa dei Cliver,per parlare della situazione.

Che poi c'e' ben poco di cui parlare visto che niente di tutto cio' e vero. Punto.

"Mi hai capita?" domanda Melissa con tutti i capelli scompigliati e la faccia rossa.

"Sai a volte credo che tu sia nata per darmi fastidio"

Melissa lascia un grugnito e pesta il piede sul pavimento come una bambina.

"Sentimi bene. Le mie giornate stanno diventando veramente pesanti ultimamente e l'ultima cosa di cui ho bisogno e' una finta bionda isterica che mi sbraita contro. Non testare i limiti della mia paziena perche' in questi giorni sono molto bassi e questo stupido articolo ha abbassato la mia pazienza ancora di piu' " ora sono io a urlarle contro "Niente di tutto cio' che hai letto e' vero e dovresti saperlo bene. Michael e' mio amico,solo ed esclusivamente mio amico. Ho gia' un coglione a cui badare" indico Josh che mi guarda confuso vedendo che lo indico "E non me ne serve un'altro hai capito?"

Melissa annuisce piano con gli occhi sbarrati forse per il mio sfogo contro di lei.

Vado subito diretta da Josh furiosa lasciandola li interdetta. Probabilmente ho esagerato ma ha preso davvero il momento sbagliato.

Josh mi guarda abbastanza confuso e io incrocio le braccia al petto.

"Che vuoi?"

"Hai il mestruo?" chiede calmo.

"Se c'e' l'avessi avuto tu non saresti vivo"

La mia voce e' serissima lui non ha idea di come io diventi intrattabile in quel periodo. Fortunatamente non ha mai dovuto testarlo perche' tutte le volte che arrivava quel giorno del mese io e lui,per un motivo o un'altro,eravamo distanti.

"Perche' mi stavi indicando prima?"

"Le stavo spiegando che e' inutile che prova a cercare il tuo cervello perche' tanto ormai e' andato perso"

"Sei simpatica" sbuffa lui.

"Lo so" sorrido falsamente.

Gli sfilo subito il casco dalle mani e lui mi guarda accigliato,anzi,sorpreso.

"Cosa?"

"Niente storie per venire con me in moto?" mi domanda e sorrido per tutte le volte che l'ho fatto dannare per salire in moto con lui.

"Non ho voglia di altre storie ma se vuoi posso cominciare a lamentarmi e dopo dovrai trascinarmi di peso"

Fa una risata leggera e si allaccia il suo casco divertito mentre mi intima di salire.

"Per quanto vorrei trascinarti via con me siamo in ritardo perche' tu eri troppo occupata a sclerare con Melissa e mio padre non ama i ritardi"

"Nemmeno il mio. Seconde to cosa vogliono?"

"Ma ci diranno sempre le solite cose inutile che non risolveranno niente,ormai l'articolo e' stato pubblicato. Avanti sali"

Salgo sulla moto dietro di lui e cerco di ogni modo possibile di mettere distanza. Si gira verso di me accigliato e alza gli occhi al cielo.

"Jen tieniti"

"Non chiamarmi Jen" scatto subito.

"Ancora con questa stupida mania?"

"Non-chiamarmi-Jen" scandisco a dentri stretti.

Mi guarda circospetto quasi a volermi sfidare ma io mantengo il mio sguardo duro su di lui e lui si gira mettendi in moto.

All'inizio mi chiamava cosi per darmi fastidio ma quando ha capito che mi infastidisce al punto da farmi arrabbiare ha smesso.

Le poche volte che mi chiama cosi e' perche' gli sfugge ma ancora non gli va giu' che me la prendo cosi tanto per una cosa per lui stupida.

Un rombo forte mi distrae dai miei pensieri e Josh parte cosi veloce che caccio un urlo.

Sto per cadere all'indietro quindi subito stringo forte la vita di Josh e lo sento ridere.

"Josh rallenta subito!" urlo mentre cerco di togliere i capelli dalla faccia.

"Mi dispiace ma non sento niente" mente spudoratamente.

"Ho detto di rallentare!" mi sporgo leggermente al suo orecchio.

"Cosa? Accelerare? Va bene" urla di rimando.

Va ancora piu' veloce facendo battere il mio cuore all'impazzata mentre il vento mi pizzica forte il viso.

Mi aggrappo ancora di piu' a lui perche' so che potrei scivolare da un momento all'altro e sono sicura che lui e' piu' che soddisfatto di tutto cio'.

Sfreccia tra le strade facendo uno slalom che praticamente mi ferma il battito cardiaco per po fermarsi dopo qualche minuto.

"Eccoci qui"

Scendo dalla moto alla velocita' della luce e gli butto il casco contro il petto facendola mugulare dal dolore.

"Ma sei impazzita?"

"Io? Tu vuoi uccidermi!" sbotto mentre apre il cancelletto.

"Come la fai lunga Jennifer" dice divertito "Per un po di velocita'"

"Un po di velocita'?" sembro un'isterica "A momenti mi si staccava la pelle ma tu ovviamente dovevi fare il 'Guardate come sono figo sulla mia moto'"

"Quindi tu credi che sono figo sulla moto?" mi chiede con uno stupido sorrisetto.

"No non lo sei sei solo uno sbruffone" gli sfilo il casco dalla mano comincio a colpirlo sulla schiena ma lui se la ride beatamente eppure dovrei fargli male.

Appena mi giro vedo mio padre,Daniel e Margaret guardarci un po' straniti ma divertiti dalla cucina. Non mi ero nemmeno accorta di essere gia' entrata in casa.

"Ciao ragazzi" ci saluta sorridente Margaret.

"Jennifer Josh" ci saluta mio padre.

"Ehm ciao" sorrido imbarazzata.

Guardo dov'e' finito Josh e lo devo intento a cercare qualcosa in frigo lasciandomi sola a crogiolare nel mio imbarazzo.

Una piccola testolina ramata si fionda su di me e io subito la accolgo a braccia aperte.

"Ehi Chloe" le sorrido e lei stringe le mie braccia al mio collo quasi a strozzarmi.

"Cosa stava succedendo?" chiede Daniel.

"Niente Jennifer cercava di uccidermi col casco" risponde Josh a suo padre.

"No tu cercavi di uccidermi con la tua velocita'"

"Ti lamenti troppo sei viva mi sembra no?"

"Sicuramente non per merito tuo" ribatto.

Josh sta per riaprire bocca ma un finto colpo di tosse di mio padre ci richiama inzittendoci.

Ovviamente ci guardano divertiti e soddisfatti come sempre.

Sembra quasi che a loro piaccia vedere me e Josh litigare. Che razza di genitori sono?

"Chloe tesoro vai di sopra a giocare,ti raggiungo tra un po'" le intima Margaret.

Lei si acciglia e stringe ancora di piu' la presa su di me sotto lo sguardo stranito di mio padre.

"Chloe..." la richiama Daniel.

"Dai Chloe vai" le sorrido mettendola per terra "Ci rivediamo presto"

Mi tira per i jeans facendomi abbassare di nuovo e mi da un'ultimo piccolo abbraccio prima di salire in camera di nuovo.

Era da tanto che non vedevo Chloe e il suo faccino furbo. Mi era mancata.

"Allora perche' siamo qui?" chiede Josh.

"Sicuramente avrete letto l'articolo" dice Daniel.

"Si il falso articolo" rimarco bene sulla parola falso.

Mio padre e il padre di Josh si lanciano un paio di sguardi mentre Margaret ci fissa attentamente.

"Si falso articolo" ricomincia sempre Daniel "Quindi abbiamo deciso di inviare una lettere di smentimento"

"Una lettera di smentimento?"

"Ormai l'articolo e' stato pubblicato e purtroppo noi non siamo in attivita' con quel giornale percio' non veniamo informati sulle loro pubblicazioni e tanto meno sul loro contenuto" questa volta e' mio padre a prendere parola " Percio' invieremo semplicemente una lettera in cui smentiamo l'articolo e loro saranno praticamenti costretti a prenderla in considerazione"

"E' perfetto direi" esclama Josh e io annuisco.

I nostri genitori si guardano ancora un po' nervoso mentre Margaret e' stranamente silenziosa attenta ad osservarci.

"Quindi e' tutto?" domando smorzando il silenzio.

"No voi dovete aiutarci a scriverla" dice Daniel.

"Bene cosa dobbiamo fare?"

"Dovete dirci cosa e' vero e cosa no" sbotta Margaret stanca di tutti questi giri di parole.

"Cosa?" spalanco gli occhi "Niente di tutto cio' che c'e' scritto e' vero"

"Quindi cosa dobbiamo scrivere? Che voi due state insieme o..." ma blocco subito mio padre.

"Noi due non stiamo insieme!" dico frettolosa.

Do un'occhiata a Josh che ora ha un'espressione dura in volto e Margaret lo guarda bene.

Ua confusione di sguardi occupa i nostri genitori e Josh e' visibilemente nervoso.

"Allora?" chiede un po' troppo ad alta voce "Adesso abbiamo finito?"

"Quindi scriviamo che non c'e' niente va bene" dice Daniel e io annuisco convinta.

"E per Michael?" domanda mio padre.

"Non sta nemmeno con Michael" scatta subito Josh.

L'espressione severa di Margaret di tramuta in un sorriso e io mi sono gia' stufata di stare qui dentro.

"Potevo benissimo dirlo da sola" ribatto.

"Non si sa mai. Hai gia' fatto fraintendere troppo con i tuoi gesti"

"Cosa vuoi dire?" adesso il mio tono di voce e' arrabbiato.

"Hai capito benissimo"

"L'unico ad aver fatto fraintendere con i suoi gesti sei tu Josh"

Lo vedo serrare la mascella perche' ha capito benissimo a cosa mi riferisco. Lui non mi ha fatto fraintere una situazione o un'abbraccio ma un'intera relazione che a quanto pare non c'era.

"Sentite" sospiro stanca di questo spettacolino "Semplicemente smentite tutto cio' che c'e' scritto perche' niente di cio' che c'e' scritto e' vero"

Prendo la mia borsa furiosa e mi dirigo fuori da casa Cliver non volendo rimanere li un minuto di piu'.

Mi sembra di essere ritornata agli inizi. Quando ogni scusa era buona per litigare. Quando una semplice parola ci faceva scattare come furie.

All'inizio c'era rabbia dopo aver scoperto della lista. Una rabbia cosi grande da voler solo annulare la presenza di Josh dalla mia vita.

Poi dopo cio' che mi ha detto la rabbia e' stata sostituita dalla tristezza e dalla comprensione.

Tristezza perche' so che in realta' lui avesse ragione e che non abbiamo abbastanza cerotti per curarci l'un l'altro.

Comprensione perche' in realta' io mi sento come lui. Diceva tanto di non essere in grado sostenermi,di non essere la colonna adatta a me. Ma la verita' e' che nemmeno io potrei sostenerlo.

Nemmeno io se stessi con lui sarei capace di controllare tutti quei sentimenti che ho provato e probabilmente finiremmo per rovinarci insieme.

"Jennifer!" mi richiama Josh mentre mi avvio alla fermata.

Mi allontano ancora piu' velocemente non avendo nessuna intenzione di vederlo ancora o di parlarci.

Quasi mi maledico per essermi scordata che avevo la macchina con me e di essere andata con Josh.

Ora devo prendere l'autobus andare fino a scuola e da li prendere la mia macchina.

Ero cosi impegnata a discutere con Melissa e a imprecare contro Josh che mi ero scordata di avere il mio veicolo.

Ultimamente ho sempre la testa da tutt'altra parte e la colpa e' di colui che sento avvicinarsi a me.

"Smettila di seguirmi!" sbotto girandomi.

"Ti accompagno" risponde fermandosi di colpo per strada.

"No"

Mi giro di nuovo per dirigermi verso la fermata ma Josh mi prende per il polso facendomi girare di nuovo.

"Fatti accompagnare"

"Josh smettila!" dico nervosa strattonandomi dalla presa "Non so perche' tu ti sia innervosito cosi tanto dopo la mostra e nemmeno voglio saperlo perche' e' sempre cosi. Prima dici che devi starmi lontano ma la vuoi la notizia dell'ultimo momento? Non ci stai riuscendo! In un modo o in un'altro mi sei sempre attorno. Ma chi ti credi di essere eh? Mi regali il tuo silenzio quando scopro della lista e dopo mi sconvolgi con quel tuo discorso fuori dalla biblioteca,ma ovviamente a te non basta! Non ti basta perche' devi sempre darmi quello sguardo in piu,quell'accenno di sorriso nascosto. Mi devi abbracciare e sussurrare parole che non fanno altro che farmi stare ancora piu' male"

Lo sguardo di Josh vacilla nell'udire l'ultima frase ma non si sposta di un centimetro intendo ad indagare col suo sguardo inquisitore.

"Si Josh sei contento? Tutta questa situazione mi sta facendo andare in tilt. In confusione. Sei contento di sentirtelo dire? Sei contento di sapere che ci sto male?" le mie domande sono piu' un'urlo.

Lo sguardo confuso e afflitto di Josh cambia all'istante facendosi impossessare di nuovo dall'oscuro nero.

Ora sembra arrabbiato mentre avanzo verso di me deciso e con i pugni stretti.

Sta cercando di trattenere la sua rabbia ma a vedere dal suo sguardo non sembra riuscirsi.

"Credi di essere l'unica vero?" ride in modo inquietante "Credi di essere l'unica vittima tra i due ma ora te la do io la notizia dell'ultimo momento: non sei l'unica! Sai cosa vuol dire vederti sorridere con gli altri e sapere che uno di quei sorrisi cosi luminosi non sono piu' dedicati a me? Sai cosa vuol dire vederti toccare i tuoi capelli rossi e non poterli attocigliare nella mia mano o vederti in giro e non poterti correre incontro spaventandoti per poi ridere di te? Tu non sai cosa vuol dire vedere Clark stringerti la spalla oppure Michael abbracciarti mentre io non posso neanche starti vicino. Ma la vuoi sapere la parte piu' brutta di tutta questa storia? E' che io se voglio posso ma non devo! Piu' ti vedo parlare serenamente e scherzare con gli altri piu' mi rendo conto di quanti passi avanti tu abbia fatto. Quanti cambiamenti e quanta forza tu ci abbia messo per arrivare fino a questo. So che stando con te rovinero' tutto perche' un giorno ti accorgerai di quanto io sia rotto e tu affonderai con me!"

Lo guardo mentre mi urla contro tutta la sua frustrazione facendola volare nell'aria fino a raggiungere le mie orecchie in un'esplosione di dolore. Mi mordo il labbro perche' so che qualsiasi cosa diro' ora la mia voce uscira' incrinata.

"E non morderti quel labbro Jennifer perche' mi viene una maledetta voglia di baciarti! Perche' tu non sai cosa vuol dire volere qualcuno cosi intensamente dopo tanto tempo e non poterlo avere!"

Se ne va lasciandomi in mezzo alla strada mentre assaporo ancosa la sua rabbia uguale alla mia.

Perche' alla fine non e' proprio questo quello che facciamo noi due? Ci buttiamo addosso la nostra nel tentativo di non far uscire la nostra tristezza che potrebbe trasformarsi in lacrime amare.

Proprio quelle che sto trattenendo con tutta me stessa. Lacrime che trattengo dentro al mio corpo e credo che stiano cadendo sul mio cuore.

Perche' lo sento bruciare intensamente mentre assorbe tutte le mie lacrime interne.

****

Nella stanza di Josh.

Ormai e' mezzanotte e nonostante io domani mattina debba alzarmi alle sei per andare agli allenamenti sono nel mio letto a girarmi e rigirarmi.

Mi rigiro ripensando a quegli occhi verdi cosi spaventati. Quelle labbra dischiuse che volevano fare uscire cosi tante parole ma che subito venivano risucchiate.

Quando sono rientrato in casa tutti mi guardavano con sospetto ma sono subito salito in camera senza farmi piu' vedere.

Non sono nemmeno sceso giu' per cena e stranamente mio padre non ha obbiettato come credevo.

Dei colpi alla porta fanno scattare il mio sguardo verso l'entrata e ancora prima che possa dire qualcosa la porta di apre rivelando una Meredith in pigiama.

Mi fa un debole sorriso e subito alzo le coperte sapendo gia' che vuole dormire con me.

Era da tempo che non succedeva e non ho le forze di chiederle cosa la spinta a venire.

C'e' stato un tempo che lei dormiva quasi tutte le notti con me tormentata dai fantasmi della nostra famiglia.

Si avvicina al mio letto e si infila sotto le coperte e subito la stringo forte a me. La stringo cercando di dimostrarle che qualsiasi cosa sia la stia tormentando la proteggero'.

Un mugolio mi fa alzare di nuovo lo sguardo verso la porta e vedo Chloe con un codino su e un'altro mezzo sciolto mentre si strofina gli occhi.

A quanto pare stanotte nessuno riesce a dormire. Meredith ride nell'osservare la faccia assonata di Chloe.

"Vieni Chloe" Meredith fa subito gli stessi che ho fatto con lei e Chloe si fionda al suo fianco.

"Quando avevo chiesto ai miei un letto matrimoniale. Lo volevo per altro,sicuramente non per ospitare voi due" scherzo quando Chloe si accocola su Meredith.

Chloe ride non capendo il doppio senso mentre Meredith si gira solo per darmi un pugno sul braccio e poi ritornare di letto.

Passa svariato tempo ma io ancora non riesco a dormire. Almeno ora sono piu' rilassato perche' stringo tra le mie braccia i due pezzi piu' importanti della mia vita. Le mie donne.

Sento i sospiri di Chloe che fa sempre mentre dorme ma sento anche un singhiozzo.

"Meredith girati" ma lei non lo fa e adesso piange un po piu' rumorosamente "Meredith..."

Lei si gira per far scontrare i suoi occhi ora arrossati con i miei.

"Che succede?" chiedo piano.

"Tu...tu credi che Kevin tornera' mai?"

Spalanco leggermente gli occhi perche' e' l'ultima domanda che mi sarei aspettato. Sinceramente credevo che avesse litigato con Drake ed ero gia' pronto ad andare a ucciderlo.

"Non lo so" rispondo sincero.

"Non e' assurdo che una persona che abbi avuto al nostro fianco per cosi poco tempo mi manchi cosi tanto?"

"Credo che non importa quanto tempo tu abbia passato con quella persona ma quanto importante essa sia"

Alla fine Kevin se ne e' andato definitivamente quando io avevo sette anni. Meredith ha ragione. Nonostante se ne sia andato via quando io ne avevo sette e lei sei,negli anni precedenti,non c'e' comunque stato sempre.

Era un via vai dalle nostre vite ma era il nostro fratello maggiore. Sangue del mio sangue. Quando tornava sembravamo davvero una famiglia e non mi scordero' mai i sorrisi di adorazione che mi regalava. Come mi faceva salire sulle spalle con facilita' e di come mi raccomandava di badare sempre a Meredith.

Ho intenzione di mantenere questa promessa perche' io amo mia sorella con ogni cellula di me. Darei la vita per lei e Chloe e non e' un modo di dire.

Lo farei davvero perche' saprei che comunque non riuscirei a vivere se una di loro se ne andasse.

Meredith continua a piangere il piu' silenziosamente possibile per non svegliare Chloe.

Si sporge e accarezza con la mano la sua 'M' sul mio braccio.

"Te ne andrai anche tu?" sussurra piano.

"Io rimarro' qui" dico deciso e pieno di sincerita' ma le lacrime continuano a rigarle il viso.

"Josh sembra che tu stia ricadendo in quel baratro di un'anno fa. Quando hai incontrato Jennifer sembravi davvero essere cambiato. Passavi molto piu' tempo con me e Chloe. Le discussioni con papa' erano diminuite. Sorridevi piu' spesso e le litigate con Jennifer erano sempre scherzose"

"Meredith..." ma un suo singhiozzo strozzato mi ferma ancora.

"Ora sei sempre cosi arrabbiato e quasi triste e io non voglio. Io voglio mio fratello Josh" ora piange aggrappandosi alle mie spalle cercando di nascondere il viso ma gli e lo impedisco "Io ho paura che se cadrai di nuovo in quel baratro di tempo non riusciro' piu a venire a prenderti. Non ti trovero' piu' e te ne andrai"

La allontano e asciugo le sue lacrime stringendola a me. E' stata lei a salvarmi. Drake e mia madre sono stati parti fondamentali e anche Chloe. Ma lei e' stata la mia vera ancora.

Era lei a venirmi a prendere dai bar. Ad abbracciarmi la notte. Ad asciugare le ferite che avevo nel corpo quando mi coinvolgevo in una rissa.

Era la mia ombra,la mia salvezza,la mia ancora. La mia Meredith.

E ora lei sta piangendo. Non per il suo dolore ma per il mio. Perche' e' sempre stato cosi.

E' come se fossimo legati da un filo che ci permetesse di sentire le emozioni dell'altro.

Sono state piu' le volte che uno piangeva per l'altro che quelle che piangeva per se stesso.

Ora lei sta piangendo per me e io asciugo tutte le sue lacrime prima che cadano sul suo collo.

Non voglio che le senta correre per il suo corpo me ne voglio appropriare io.

La porto vicino a me stringedola forte e le permetto di calmarsi nell'incavo del mio collo.

Passa qualche minuto e il suo respiro sembra regolarsi ma ancora non mi mostra il suo viso.

"Perche' non sei piu' con Jennifer?"

"Cosa succede quando ti appoggia a una colonna ma quest'ultima crolla?"

"Cado" risponde subito.

"Esatto. Io non voglio farla cadere"

"Sei forte Josh. Forse non crolli. Forse lei non cade,non cadrete"

"O forse si"

Le accarezzo i capelli mentre lei nonostante il suo viso sia nascosto nel mio collo continua a strofinare il pollice sulla sua 'M'. Quella 'M' le appartiene,e' sua,io sono suo.

Sono suo fratello e non permettero' che nessuno le faccia del male. Gli e ne ho gia' fatto abbastanza e non voglio che accada mai piu'.

L'ultima frase che dice e' piu' un sussurro che mi fa leggermente spalancare gli occhi e farla stringere ancora di piu' a me.

"Magari cadete insieme e poi vi rialzate"

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