Destroyed Angels || Larry Sty...

By -Withoutdreamss

761K 38.8K 50.7K

Louis crede di vivere perrenemente nelle bugie delle persone che lo circondano. Sono ormai anni che si è chi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
SEQUEL

Capitolo 22

19.3K 1K 1.4K
By -Withoutdreamss

Quando ritornò era ormai buoi. La sua rabbia non si era per niente calmata, anzi con il passare delle ore era aumentata, tanto che dai nervi stava tremando. Voleva sapere tutto, e con tutto intendeva davvero tutto. Era stanco delle cazzate di Harry, delle bugie di Niall e di tutti questi segreti che loro nascondevano. Era stanco davvero di tutto, in un certo senso si sentiva escluso dal mondo dei ragazzi. Si sentiva come un oggetto che veniva aggiunto a loro piacimento per cancellarlo sempre a loro piacimento. Non si sentiva parte di quella famiglia, parte del gruppo, no, si sentiva spesso e volentieri escluso e di troppo. Zayn aveva scaricato la sua rabbia e la sua frustrazione su di lui, e forse Louis un po' gliene era grato, si perché ora aveva un motivo per far parlare i ragazzi. Scese dalla macchina e si avviò ai dormitori, voleva fare una doccia per mandare via un pò di tensione e cercare di calmarsi. Ma come ogni volta la fortuna non era dalla sua. Dalla parte opposta Harry camminava a testa basta, guardava il suo telefono e pigiava i tasti con violenza. Come attratto da un magnetismo alzò la testa ed incontrò i due pozzi blu che lo stava fissando. Harry fisso i suoi occhi in quelli di Louis, in una muta richiesta di perdono. Quando iniziò ad avanzare verso il più piccolo, quest'ultimo iniziò a correre per mettere quante più distanza tra loro. Ma Louis sapeva che non sarebbe andato molto lontano, ogni passo di Harry erano due dei suoi. Così appena vide il suo amato albero si arrampicò su, sapendo benissimo che Harry non sarebbe salito.

«Scendi da questo fottuto albero» il suo tono non era gentile come sempre, perché anche Harry era incazzato. Sapeva che Louis avesse ragione, sapeva che le parole di Zayn erano vere. Ma questo non lo aiutava a diminuire la sua rabbia nei confronti del moro e nei confronti di Louis,che gli aveva fatto passare le ultime ore con la tachicardia.

«Affronta le persone, i problemi Louis. Una volta per tutte cresci, scendi da quest'albero e parliamone da persone normali»

Alla parola cresci Louis si girò per guardarlo male, e in uno dei suoi soliti gesti stizziti e impulsivi, si tolse una scarpe e la lanciò in direzione di Harry,colpendolo al petto.

«Smettila di essere così aggressivo Louis» urlò ancora di più incazzato ora.

In quel momento Louis non voleva parlare con Harry. si era preso gioco di lui, gli aveva mentito mentre lo guardava negli occhi. Quindi avrebbe deciso lui, quand'era il momento di parlare e chiarire.

Harry sapeva che ora qualsiasi cosa facesse Louis non avrebbe cambiato idea. Perché come diceva sempre la sua mamma, Louis aveva il coccio delle puttane. Se si metteva in testa una cosa era quella e quella rimaneva, e non potevi fare nulla per fargli cambiare idea. Quindi ora passava al piano B, piano che aveva pensato negli ultimi due secondi. Prese di nuovo il telefono dalla tasca per mandare un messaggio. In pratica il suo piano B consisteva in Liam Payne, una scale, Liam sale sull'albero e calma Louis. Liam sapeva come prendere Louis, quindi forse anche questa volta ci sarebbe riuscito. Dopo poco Harry vide spuntare Liam con una scala altissima che aveva recuperato da qualche zona a lui sconosciuta del campus.

«Bene Louis» proferì Harry alzando lo sguardo verso il ragazzo. «Vediamo chi la vince questa volta»

«Che succede?» chiese Liam una volta davanti all'albero. «Ohw, Louis sei carico lì» disse ridacchiando.

Harry alzò gli occhi al cielo, prese la scala e la posizionò davanti all'albero, sotto lo sguardo attento di Louis che sembrava divertito da quella situazione.

«Sali» disse Harry incitando Liam.

«Io?» chiese urlando. «Hazza sei pazzo?»

«No. Lui ascolta più te che me» e lo guardò negli occhi implorandolo di salire.

«Va bene, va bene» disse esasperato avvicinandosi alla scala.

Una volta ai piedi della scala, iniziò ad esitare. I suoi occhi fissavano la scala,poi Louis che si era messo comodo,Harry al suo fianco che lo incitava a muoversi e lui si stava cagando sotto. Aveva leggermente paura delle altezze, anche se quella era minima, era pur sempre un altezza.

«Daii» disse Harry impaziente.


«Vado»

Iniziò a salire il primo gradino, poi un altro e un altro ancora, nella mente si ripeteva '' andrà tutto bene,Liam''. Quando arrivò al ramo dove Louis era comodamente seduto. Con la sua grazia da elefante, fece andare una gamba dalla parte opposta del ramo e si tiro su. Solo dopo essersi seduto e sospirato di sollievo, notò che era dal lato sbagliato. Invece di ritrovarsi faccia a faccia con Louis, si ritrovo faccia a faccia con l'albero e dava le spalle a Louis, che da dietro se la rideva.

«Girati idiota!» urlò Harry da sotto.

«Calmati,cristo buono».

Cercò di girarsi lentamente senza mai perdere l'equilibrio, e di evitare di guardare giù. Quando ebbe fatto Louis lo guardava sorridendo.

«Piccolo stronzetto, vedi dove mi hai fatto salire» disse mentre lanciava occhiate furtive giù. Louis ridacchiò e allungo una mano verso Liam.

«Dai convincilo» fece Harry da sotto impaziente.

«Dio, non sai proprio aspettare,eh?» chiese ormai sull'orlo della disperazione.

«NO!»

Liam alzò gli occhi al cielo e si concentrò di nuovo su Louis, che sembrava a suo agio li sopra. Sembrava un piccolo Tarzan.

«Scendi giù con me?» chiese dolcemente,mentre i suoi occhi non lasciavano mai quelli di Louis, che prontamente scosse la testa. «Ti prego» disse ancora Liam mettendo su un broncio.

Un broncio che durò poco. Perché in quel esatto momento un piccolo ragnetto si stava calando proprio davanti ai suoi occhi. E se Liam aveva solo leggermente paure delle altezze, era completamente terrorizzato dai ragni. Per questo che fece un scattò all'indietro, la sua mano era ancora in quella di Louis, e poi perse l'equilibrio cadendo giù e tirandosi anche Louis con sé. Harry che era sotto, spettatore di quello spettacolo, cercò di attutire la loro caduta, cercando in qualche modo di prenderli, almeno prendere Louis. Ma finì per essere schiacciato da entrambi.

«Cazzo!!» urlò mentre i due corpi sopra di lui lo schiacciavano.

«Che male» si lamentò Liam.

«Louis stai bene?» chiese Harry, mentre Liam si stava spostando.

Louis era stato il primo a spostarsi da sopra ad Harry. Si era seduto a terra con il polso nella mano cercando di alleviare il dolore che sentiva. Nel cadere aveva messo la mano libera in avanti, e cadendo il suo polso si era distorto. La caduta di Liam invece era stata alleviata dal corpo di Harry, al massimo gli sarebbe uscito un bernoccolo.

«Cazzo,Louis ti sei fatto male?» chiese subito Harry,vedendolo con il polso in mano.

Quando si avvicino a lui e gli prese il polso, Louis fece subito una smorfia di dolore.

«Ti fa tanto male?» chiese Liam avvicinandosi anche lui ai due ragazzi. Louis annuì e cercò di sottrarre la mano da Harry che continuava a muoverla.

«Andiamo in ospedale»

Aiutarono Louis ad alzarsi, Harry come sempre si prese cura del suo piccolo, gli pulì anche i jeans sporchi di terra, gli rimise la scarpe e andarono alla sua macchina. Liam avvertiva Niall dell'accaduto dicendogli di non preoccuparsi.

Una volta arrivati in ospedale, li fecero accomodare in sala d'attesa mettendo una sacca di ghiaccio sotto al polso di Louis che stava iniziando a gonfiarsi. Harry era vicino a lui, un braccio appoggiato sulle spalle del più piccolo e lo stringeva a se baciandogli ripetutamente i capelli. Nonostante le rassicurazioni di Liam, Niall arrivò in ospedale, rosso in viso e gli occhi carichi di preoccupazione.

«Cosa è successo?» chiese con l'affanno. «Devi smetterla di salire su gli alberi,cazzo!»

«Niall non è ne il momento e ne il luogo adatto per parlarne» disse con calma Liam, che ora sfoggiava un bellissimo bernoccolo al centro della sua fronte.

«Cazzo. Cazzo. Mi farete uscire fuori di testa voi e queste dannate bambinate» urla Niall. «Basta. Basta cazzo, dopo andiamo a casa e mettiamo tutte le carte in tavole. Tutte. Chiaro? Non c'è la faccio più. Cristo» disse prima di lasciare i tre ragazzi seduti e confusi.

Harry e Liam lo seguirono con lo sguardo fin quando non scomparve dietro l'angolo. Ancora con la bocca aperta e gli occhi sgranati per la sorpresa. Louis , come sempre era indifferente a quella scenata, era rimasto lì accoccolato ad Harry senza degnare suo cugino di uno sguardo.

«Come fai?» chiese Liam rivolgendo il suo sguardo a Louis.

«Mh?» fece Louis non capendo a cosa si riferisse.

«Ad essere sempre indifferente. Cavolo insegnamelo così mi risparmio tante cose» disse ridacchiando.

«Posso dirti una cosa Lee?» chiese Harry mentre cercava di non ridere.

«Spara»

«Bang»

«Harry,no,no ti prego» disse Liam mentre cercava di non ridere.

«Sembri un unicorno con quel coso, lo tieni proprio al centro» disse Harry prima di scoppiare a ridere seguito da Louis, mentre Liam si tastava la fronte.

Le loro risate vennero interrotte da un infermiera che uscì dalla sala. «Louis Tomlinson?» chiamò.

Louis si alzò,ancora ridacchiando, e andò incontro alla donna che gli chiese. «Sei tu?» e lui annuì.


Si fecero strada tra i vari corridoio, lui camminava dietro l'infermiera distratto e con il suo solito modo svogliato di camminare,strisciando i piedi a terra. Entrarono in una sala per fare una radiografia. Dopo aver fatto tutto e dopo che un altro infermiere gli mise una fasciatura. Louis raggiunse di nuovo Liam ed Harry di sotto. Il suo polso non era rotto, per fortuna, era solo slogato.

Uscirono dall'ospedale, dopo che Liam si era assicurato di prendere tutto il necessario per far guarire il polso di Louis. Quando arrivarono alla macchina il più piccolo sembrò ricordarsi si essere arrabbiato con Harry, perché quando il riccio voleva baciarlo lui evito il bacio e scosse il dito davanti alla sua faccia. Liam guardava la scena divertito, vedere Harry così in difficoltà per lui era un vero e proprio spasso.

«Dai, uno solo» disse mettendo il broncio. Louis scosse la testa ed entrò in macchina.

Liam iniziò a ridere di gusto vedendo la faccia di Harry.

«Dio,Har ti tiene per le palle» disse continuando a ridere.

«Se non la smetti saranno le tue palle a tener qualcosa» disse Harry entrando in macchina. Mentre Liam rideva ancora.

Il viaggio di ritornò continuò così; Liam rideva di tanto in tanto, Louis era imbronciato e aveva il mento alzato ignorando Harry, quest'ultimo guardava Louis accigliato, perché voleva un bacio. Quando arrivarono Liam corse subito dentro lasciando i due piccioncini soli.

«Lou non fare lo stronzo» disse Harry incastrandolo tra la macchina e il suo corpo.

Louis mise la sua mano sul suo petto e cercò di spingerlo, ma era un tentativo invano.

«Mi manchi tanto,tanto piccolo mio» disse mettendo un broncio e avvicinandosi di nuovo a Louis.

Louis sorrise e gli diede un schiaffo sul petto, che non diede nessun dolore al riccio,che sorrise e lo baciò. Le loro labbra si unirono, iniziarono a gustarsi piano piano, volevano godersi quel bacio nel migliore dei modi. Louis mise le braccia dietro il collo di Harry ed Harry mise le sue sotto al suo sedere per sollevarlo contro la fiancata della macchina. Louis passò la lingua sul labbro di Harry per chiedere l'accesso che gli venne subito dato. Le loro lingue danzavano tra di loro, si gustavano. Il bacio si approfondì ancora di più, quando Louis mise le sue mani nei capelli di Harry e li tirò leggermente. Un gemito roco uscì dalle labbra del riccio, che venne soffocato subito dalle labbra di Louis. Si staccarono solo quando non avevano più fiato, e quando qualcuno dalla casa iniziò a urlare di muovere i loro fottuti culi dentro. Sorrisero alle imprecazioni di Niall ed entrarono.

Quando entrarono dentro notarono che Niall era davvero serio in ospedale. Seduti nel salotto c'erano tutti, tranne le ragazze che erano fuori, Luke sulla poltrona che ormai era diventata di Louis,Liam a distanza di sicurezza dal corpo di Zayn, quest'ultimo stava sul divano opposto e lontano da tutti come un cane bastonato e Niall era alla finestra. Harry entro dentro al salotto e si mise vicino a Liam con Louis sulle sue gambe. Aspettarono un po' prima che Niall prendesse tutto il coraggio possibile per parlare.

Perché se qualcuno doveva dire a Louis la verità doveva essere lui.

Continue Reading

You'll Also Like

150K 6.9K 9
"Harry e Louis si sono dedicati giornate di sole, pezzi di pelle e battiti di cuore. Ed Harry sa poche cose di come funziona il mondo. Ultimamente ha...
86.9K 3.9K 29
LARRY STYLINSON - COMPLETA Freddie Tomlison, un diciassettenne come un altro, trova per caso un vecchio diario di suo padre, dove quest'ultimo raccon...
276K 12.1K 37
"Ascolta," disse Harry fermamente, mettendosi seduto sul letto. "Non interrompere.. non parlare nemmeno. Ascolta. Voglio il meglio per le mie figlie...
490K 28.4K 17
Sono passati cinque anni da quando Harry, Louis, Niall, Zayn e Liam sono andati ad XFactor Solisti diventati poi un'unica band... la più grande boyba...