Destroyed Angels || Larry Sty...

By -Withoutdreamss

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Louis crede di vivere perrenemente nelle bugie delle persone che lo circondano. Sono ormai anni che si è chi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
SEQUEL

Capitolo 18

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By -Withoutdreamss

Quando ritornarono a casa, ad accoglierli c'era una Mrs Jonas esasperata, le mani su i fianchi e uno sguardo severo. Erano in ritardo di un ora lo sapevano. Ma non era colpa loro, tra una cosa e l'altra il tempo era voltato. Diciamo che quando stavano insieme il tempo volava in un battito di ciglia.

«Benedetti ragazzi, dove vi eravate ficcati?» . Li squadrò dalla testa ai piedi e scosse la testa. «La parrucchiera e la truccatrice stanno preparando Niall. Muovetevi»

«Truccatrice? Parrucchiera? Ma non siamo delle ragazze» disse Harry arricciando il naso.

«Tesoro, questo è un evento importante. E Louis ha bisogno di coprire questi lividi e i tuoi capelli devono essere domati» disse spingendo i ragazzi su per le scale. «Charles prendi le cose dall'auto del signorino. I vostri completi sono di sopra. Muovetevi» ordinò mentre continuava a spingerli per le scale.

Entrarono ognuno nelle proprie stanze per farsi una doccia. Harry appena entrò nella sua camera rimase a fissare il suo completo a bocca a aperta. Quello non era un semplice completo. Era un completo di alta moda.

Si fece una doccia, contro voglia non voleva togliersi di dosso il profumo di Louis. Quando uscì dalla doccia sentì un trambusto nel corridoio, passi che correvano. Aprì la porta per vedere cosa stava succedendo e vide Louis correre con Mrs Jonas alle calcagna. Quella donna per quanto fosse piccolina e non più giovane era piena di forza.

«William vieni qui» urlò correndo verso Louis, che indossava già camicia e pantaloni.

Louis scosse la testa e corse verso di Harry che li guardava divertiti. Lui a differenza di Louis era ancora in accappatoio.

«Harry fermalo» urlò la donna.

«Perché gli corre dietro, cosa ha combinato?» chiese Harry ridendo, cercando di acchiappare Louis che rideva di gusto.

«Non vuole mettere la cravatta, ogni anno è sempre la stessa storia» sbuffò la donna fermandosi per prendere aria.

«Deve per forza?» chiese Harry fermando la corsa di Louis.

«Certo» disse la tata ancora con l'affanno.

«Mr Tomlinson ha detto che Louis poteva indossare quello che voleva» ricordò Harry.

«Sul serio?» chiese la tata accigliata.

«Certo, lo ha detto anche a me» disse Harry.

«A me non ha detto nulla, poteva risparmiarmi questa fatica. Louis vieni ad aggiustarti. Tu inizia a vestirti arrivo tra poco» ordinò.

Harry sorrise all'ennesimo ordine della tata ed entrò in camera. Neanche il tempo di indossare i boxer che qualcuno busso alla porta. Si aspettava Mrs Jonas che entrava ed iniziava ad urlare. Ma era solo Niall già pronto.

«Wohoo! Niall sembri un modello» disse il riccio prendendolo in giro.

«Divertente! Questa cosa mi prude» disse allungando il colletto della sua camicia. «Che avete fatto oggi tu e Louis?» chiese innocentemente.

Harry si irrigidì. «Ehm... N-nulla un giro» rispose cercando di apparire indifferente.

«Stai calmo» disse il biondo alzando un sopracciglio. «Lo so che scopate come conigli».

«Davvero? Cioè ma che dici» fece una risatina nervosa.

«Harry, va bene»

«Mi dispiace Ni...cosa?» chiese confuso

«Ho detto che va bene. Basta che non gli fai del male» disse facendogli un occhiolino e lasciando la stanza.

Harry rimase a bocca aperta, fissa la porta in stato di shock. Davvero Niall aveva appena detto che andava bene? Questa era una cosa surreale. La porta si riaprì di nuovo, ma Harry si era perso nei suoi pensieri che non ci fece caso.

«HARRY!» urlò Mrs Jonas facendolo sobbalzare. «Per l'amore del cielo figliolo vuoi sbrigarti?»

«Mi scusi» arrossì.

Si avvicino ai vestiti e iniziò ad indossarli, sotto lo sguardo attento della tata che gli aggiustò il colletto della camicia. Dopo poco entrarono la parrucchiera e la truccatrice. Harry si sentiva una ragazza che stava andando al ballo di fine anno. Arricciò il naso quando la truccatrice gli passò il pennello sul viso e brontolo per tutto il tempo,facendo capire quando odiasse quella roba appiccicosa che gli stava applicando sul viso. Una volta finita quella tortura la parrucchiera iniziò ad aggiustargli i capelli.

«Mrs Jonas» richiamò la tata che stava mettendo in ordine la camera.

«Dimmi tesoro» rispose dolcemente.

«Com'è la voce di Louis?» chiese mentre prese a mordersi un labbro.

La donna si fermò, sorrise a quella domanda così innocente. «Lui non ti ha mai parlato?» chiese sedendosi sul letto.

Harry scosse la testa, ma poi si ricordò. «Una volta ha sussurrato il mio nome e... però non glielo dica» la donna annuì incitandolo ad andare avanti. «L'ho sentito suonare il piano e cantare».

La tata sgranò gli occhi a quelle parole. «Suonare? Cantare? Non lo faceva da quando...» si interruppe. Sospirò e; «La voce di Louis è....come posso dire»

«Dolce» disse la parrucchiera.

«Esatto dolce, e sottile. Non sembra la voce di un ragazzo della sua età,ecco» disse la tata.

Harry sorrise a quella informazione. Sentire una voce cantata non è mai come la voce originale, e quel sussurro era roco per via del piacere che lui stava provando. Ora poteva immaginare la voce di Louis dolce e sottile. O forse era anche meglio di come la stavano descrivendo. Forse un giorno lo scoprirà, forse no.

«Tu gli piaci» disse ad un tratto la tata.

«Davvero?» chiese il riccio mentre le sue guance si coloravano di una sfumatura di rosso.

«Certo, tesoro» alzò gli occhi al cielo. «Il mio scricciolo ti mangia con gli occhi. Ed anche tu non scherzi» finì facendogli un occhiolino. Harry avvampò ancora di più a quelle parole.

«Mrs Jonas lo sta mettendo in imbarazzo» ridacchiò la parrucchiera che in quel momento finì.

«Oh Lou, ben fatto» disse alla ragazza che raccoglieva tutte le sue cose. «Harry metti la giacca e le scarpe, ti aspettiamo giù». E con queste uscirono dalla camera.

Harry si sentiva un po' agitato, lui non aveva mai partecipato a queste cose era un semplice ragazzo. Aveva un ansia, era come se si stesse per sposare. Non sapeva cosa doveva fare una volta fuori dalla casa, non sapeva cosa fare a questo evento. Cosa si fa di solito a questi eventi?

Indossò la giacca e le scarpe, si chiedeva come facesse il padre di Louis a sapere le sue misure. Ma in quel momento accantonò subito il pensiero, aveva altro a cui pensare. Si avviò verso le scale, e in cima ad esse vide Louis giù che lo aspettava, bellissimo nel suo completo, con i capelli acconciati all'indietro, era stupendo. Harry gonfiò le guance. Si sentiva come una cazzo di adolescente. In quel momento Louis alzò i suoi occhi verso di lui e sorrise. Harry sorrise di rimando e iniziò a scendere le scale. Quando era quasi arrivato Louis allungò una mano verso di lui, che la prese senza pensarci. Appena giù il piccolo si alzò sulle punte e gli lasciò un piccolo bacio a stampo.

«Sei bellissimo» sussurrò Harry sulle sue labbra. E con sua sorpresa Louis mimò un 'Anche tu'

«Prendetevi una stanza voi due» disse Niall facendo il suo ingresso seguito dalla tata che gli passava un panno per togliere la lanugine. «Tata mi stai irritando con questo coso» afferrò le mani della tata sorridendo.

«Scusa tesoro» disse la donna avvicinandosi poi a Louis ed Harry. «Siete bellissimi. Le vostre limousine stanno arrivando» disse ancora la tata pulendo Harry.

«Limousine? Ma non dobbiamo andare alla casa accanto?» corrucciò le sopracciglia.

«Si Har, ma dobbiamo arrivare con quelle. C'è una specie di Red Carpet» disse storcendo il naso Niall. Solo al pensiero di sfilare davanti ai fotografi lo faceva rabbrividire.

«Red Carpet? Fotografi? Perché non mi dite mai un cazzo?» sbottò Harry.

«Ehi giovanotto bada a come parli» lo richiamò Mrs Jonas.

Qualcuno tossì all'entrata. «Signori le vostre auto sono arrivate se volete accomodarvi» disse un ragazzo.

«Arriviamo» lo avvertì Niall. «Harry tu vai con Louis» disse facendogli un occhiolino.

Uscirono dalla casa, lasciando un bacio sulla guancia a Mrs Jonas che continuava a dare raccomandazioni e a dirgli quanto fossero bellissimi. Una volta fuori i loro autisti li stavano aspettando con le portiere aperte. Niall entrò nella sua che partì immediatamente. Quella di Louis ed Harry partì dopo poco, giusto il tempo di far arrivare quella di Niall a destinazione.

Harry continuava ad agitarsi sul sedile guardando fuori dal finestrino. Vedeva tante, troppe macchine di lusso parcheggiate. Louis avvertì la sua tensione gli prese la mano e lasciò un bigliettino dentro.

'Andrà tutto bene, stai tranquillo ci sono io'

Harry sorrise e gli diede un bacio. Quando la limousine si fermò, Harry trattene il respiro. Dal finestrino oscurato vedeva tante persone, tanti fotografi ad aspettarli. In quel momento c'era Niall che si lasciava fotografa con tutta naturalezza. Louis al suo fianco continuava a lasciargli baci sul viso ed a stringergli la mano per rassicurarlo. Quando l'autista aprì la portiera Harry sussultò e il più piccolo al suo fianco iniziò a ridere. Uscì fuori dall'auto aspettando l'uscita di Louis che causò il caos totale. Tutti iniziarono a fare domande su domande, ed Harry ricordò le parole di Bob ' Non rispondere a nessuna domanda'. Si limitò a seguire Louis sul Red Carpet. Quando iniziarono a fargli le foto si fece da parte, ma con sua sorpresa Louis lo tirò vicino a lui. Continuavano a chiedergli 'Louis è il tuo fidanzato?', e dopo la settimana o l'ottava volta Louis annuì, lasciando Harry a bocca a aperta. Poco dopo anche Niall si unì a loro e i fotografi chiesero alcuni scatti da solo anche ad Harry.

Quando entrarono nel grande salone di casa Horan, la situazione non era tanto diversa da quella fuori. Era pieno di persone dall'aria sofisticata, camerieri che passavano in giro con vassoio pieni di flute di champagne. Uno di loro gli passò davanti e tutti e tre presero un flute. Una donna bassina con un caschetto biondo si stava avvicinando, dalla sua espressione si poteva capire che era furiosa.

«Siete in ritardo» sbottò troppo ad alta voce, tanto che si girò per controllare se qualcuno l'avesse sentita.

«Mamma non iniziare» rispose Niall con le mani in tasca.

Louis dal canto suo, storse la bocca e senza badare a sua zia, prese Harry per mano e si allontanarono da lei. Gli occhi di Harry saettavano da una parte all'altra del salone. Non avrebbe mai creduto che un giorno, lui un ragazzo normale di periferia, potesse partecipare ad eventi così lussuosi. Individuarono il padre di Louis parlare animatamente con delle persone e si avvicinarono. Mark sembrava rilassato e continuava a sorridere. Quando notò i due ragazzi avvicinarsi, gli sorrise per poi presentare Harry a quelle persone.

«Signori, voglio presentarvi Harry Styles, è il compagno di mio figlio».

Gli uomini si girarono verso di loro e si presentarono, salutarono Louis con una pacca sulla spalle e ripresero a parlare animatamente tra loro. Harry continuava ad essere a disagio e il più piccolo lo capì tanto che si avviò su per le scale, sotto lo sguardo confuso del riccio. Entrarono nella camera, che suppose fosse di Niall, e si mise davanti al riccio. Come ormai succedeva ogni volta i loro occhi si incastrarono tra loro. Louis sorrise allungando una mano sulla guancia di Harry.

«Mi sto cagando in mano» sbuffò il riccio.

Louis annuì e gli sorrise. Piano si alzò sulle punte, le sue braccia andarono dietro il collo di Harry e fece incontrare le loro labbra. Le braccia di Harry andarono subito dietro il sedere di Louis in modo che il più piccolo circondasse i suoi fianchi con le gambe. Camminò fino al letto e ci poggio Louis sopra delicatamente, tutto questo senza mai lasciare la sua bocca.

«Per quanto mi piacerebbe restare qui e fare l'amore con te piccolo..non possiamo» disse Harry staccandosi dal bacio per prendere aria.

Louis storse la bocca ed annuì.

«Ehi, da quando sono il tuo fidanzato?» chiese, mentre era ancora tra le gambe di Louis.

Questa volta Louis scrollò le spalle e tirò Harry per un altro bacio. Quando si staccarono Harry sembrava nervoso, come se gli stesse per chiedere qualcosa.

«Beh..ma tu vorresti?» disse insicuro. Louis non capì e lo guardò confuso. «Intendo..vuoi essere il mio ragazzo?» chiese mentre iniziava a torturare il suo labbro.

In un primo momento Louis sgranò gli occhi, la bocca aperta per lo shock. Poi sembrò risvegliarsi inizio ad annuire e abbracciò Harry iniziandolo a baciare di nuovo, mentre quest'ultimo si rilassava e iniziava a ridere.

Quando ritornarono giù, il brusio di voci sembrava essersi raddoppiato come le persone presenti. Mentre scendevano Harry incrocio gli occhi di Niall che li guardava sorridendo, sorrise di rimando al biondo alzando un pollice. Appena arrivati giù, con ancora le mani intrecciate, un cameriere informò tutti che la cena sarebbe stata servita a breve e di prendere posto. Si accomodarono al loro tavolo, insieme ai genitori e Niall,e i loro calici vennero riempiti subito dai sommelier con del vino bianco. Dopo poco una fila di camerieri ben vestiti portarono la prima porta di tre e così iniziò la serata. Per tutta la cena le loro mani rimasero intrecciate sotto al tavolo. Harry nel corso della cena si era anche rilassato, ed ora chiacchierava con le persone sedute al tavolo amabilmente. Louis sorrise per tutta la durata, non aveva mai tolto gli occhi da Harry, e questo non passò inosservato a nessuno, ma a lui non importava.

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