Perle Kimoyo

By CelticGoddness

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Il mio nome è Namera e conservo le memorie del Wakanda. Ci sono storie che non possono essere dimenticate per... More

Prologo
Wakanda. La mia casa
Una strana convivenza. Il centenario e la ragazza
First Love. Il Lupo Bianco e la sua Luna
La caccia. Quando spirito, cuore e corpo diventano una sola cosa.
Natale a New York. Di incontri, verità e... rapita!
Shi'ar. Salvando la Veggente
Il rifugio del Lupo. Di prime volte e...
Il rifugio del Lupo II. Catene d'Argento e fili rossi del Destino

Il cielo del Wakanda. Di mani che si sfiorano, baci e... cosa provo per te?

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By CelticGoddness


"Lo spirito del Lupo Bianco alberga nel Protettore fin dalla sua nascita. Ciò che per egli sembrerà strano è in realtà il Lupo Bianco che cammina con lui..."

Le parole di Nayma continuano a risuonare nella mia testa, quasi insistenti. Soprattutto dove io sarei una sorta di Protettore della Veggente.

Ripensandoci, molte cose erano strane nella mia vita. Le mie abilità in battaglia erano e sono tuttora frutto di anni di addestramento, doti notevoli che in seguito, il siero ha accentuato rendendomi quasi invincibile. Ma non c'è solo il soldato o il sergente. C'è tanto James, c'è Bucky e... Lui. Il Lupo Bianco che freme da quando ho rimesso piede in Wakanda. E Lei.

Certo, Lei non aiuta affatto.

Sto permettendo a una ragazzina sconosciuta di entrarmi dentro. Di far parte della mia vita. Di entrarmi così a fondo, sottopelle, da toccarmi l'anima.

"Avrai di certo visto qualcosa la prima volta che vi siete visti. E quel qualcosa si avvererà... non puoi metterti contro il Destino Lupo Bianco... il tuo Destino è legato al suo indissolubilmente..."

Impossibile. Impensabile.

E mentre raggiungo il palazzo, i miei pensieri continuano a farmi compagnia.

***

Da qualche parte, tra gli universi del multiverso.

"Mio Signore..."

L'uomo osserva un ologramma quasi annoiato e sembra non ascoltare il suo sottoposto, poi solleva lo sguardo verso il dipinto di fronte a lui. Sorseggia il vino per poi posare la coppa sul tavolo. "Mio Signore..." lui alza un dito per zittirlo, non aveva alcuna voglia di sentirlo perché già sapeva.

La donna nel quadro sembrava prenderlo in giro, capelli rosso scuro e occhi verdi, ah sua figlia era identica. Elena aveva preferito Malcolm MacGregor a lui e adesso lui avrebbe preso la figlia, la Veggente, rendendola SUA per sempre. Una schiava che poteva prevedere il futuro.

"Mio Signore, la prigione è vuota..."

Lui non era nemmeno poi tanto sorpreso. Malcolm era uno degli esseri più potenti del Multiverso e nemmeno una prigione come quella lo poteva tenere a freno. Ciò voleva dire che la Veggente era prossima ad avere il suo pieno potere. Bene, fino a quando non fosse uscita dal Wakanda, loro non poteva fare nulla.

"Elena, alla fine vincerò io..."

***

Il pranzo con la regina Ramonda era un modo come un altro per ritrovarsi ma avevo anche il sospetto che volesse vedere come andava avanti la nostra convivenza. Avevo cercato di coprire gli evidenti segni che avevo sul collo anche per evitare le battutine di Shuri.

Bucky era seduto al mio fianco, maglietta nera che metteva in risalto il suo fisico muscoloso e snello, jeans neri sbiaditi, capelli legati e barba incolta. Sa quanto tutto questo sia illegale? Sa quanto mi sta facendo impazzire questo suo essere... bello da fare schifo ma sì, lo sa ed è per questo che soffri?

Mangiamo, parliamo e ad un certo punto la sua mano in vibranio si appoggia sulla mia coscia. Avevo messo una gonna lunga ma si vede che non è stata una buona idea. Trasalgo per un attimo, la mano resta ferma mentre rispondo a Shuri. Perché ho messo una gonna con i bottoni sul davanti? Quella mano scosta la stoffa e arriva sulla pelle, all'interno coscia e mi muovo leggermente. La mia mano va sulla sua togliendola.

Un'occhiata in tralice, lui fa quel mezzo sorriso da sbruffone la mano torna sulla mia coscia. "Tutto bene Imboni?" "Sì, tutto bene..." la mano risale lentamente, le dita metalliche fanno cerchi sulla mia pelle mandandomi brividi lungo la spina dorsale fino a sfiorarmi le mutandine. Serro le cosce e la sua mano si sposta ancora.

**

Mi sto divertendo troppo, lei che si ritrae, ma quando la tocco scopro che è bagnata? Signorina MacGregor, mi meraviglio di lei.

"Vedo che non vi siete ammazzati l'un l'altro, deduco che la convivenza vi faccia bene..." "Sì, vostra maestà. Avevo bisogno di questo per ritrovare me stesso..."

Continuo ad accarezzarla e poi... la sua mano si posa sulla mia accarezzandomi. Ci guardiamo per un attimo perdendoci nei rispettivi sguardi. Lei si volta verso Okoye e posso vedere il leggero rossore che le imporpora le guance. Dopo un po', la mia mano è nella sua, le dita intrecciate e trovo questo gesto molto più intimo di un bacio. Ma la voglia di baciarla permane, più forte di prima.

**

Torniamo al tramonto verso casa. Dopo il pranzo siamo restati e il tempo passa. Non parliamo, anche se avrei tante cose da dirgli, da urlargli. E poi ho un'insana voglia di baciarlo. Il suo sguardo predatorio non si è allontanano da me, sentivo sempre i suoi occhi di ghiaccio addosso.

"Dicono che il cielo qui nel Wakanda sia il più bel cielo del mondo..." "Ma il cielo è uguale ovunque..." "Mmm, vieni – mi prende per mano facendomi voltare verso il sole che sta sparendo all'orizzonte – ho visto tante albe e tanti tramonti nella mia lunga vita ma il tramonto qui è diverso..." vivo qui da due anni e non mi ero mai soffermata nel vederlo sul serio.

Bucky è dietro di me, la mano umana che stringe la mia, il suo petto contro la mia schiena, il braccio in vibranio che mi cinge la vita e la sua voce profonda e calda che mi sussurra all'orecchio.

"Il tramonto in Wakanda è diverso perché qui contempli la bellezza della vita. Le innumerevoli sfumature del sole mi ricordano i tuoi capelli, è la prima cosa che mi ha colpito. E poi i tuoi occhi verdi, non ho mai visto occhi come i tuoi – strofini il naso tra i miei capelli tirandomi più vicino al tuo corpo, tremo ancora, ho il cuore impazzito – sei testarda, combattiva, determinata – il sole sparisce dietro una collina e mi ritrovo stretta tra le due braccia, le sue labbra sulle mie, quando si stacca da me mi guarda, mi accarezza con il pollice un lato del viso – andiamo?"

Scioglie l'abbraccio ma la sua mano è nella mia mentre ci incamminiamo verso casa. Non so come comportarmi o cosa fare. Mi ha veramente baciata e... ed è stato bellissimo. Cosa mi sta accadendo? Si è aperto a me ma io cosa provo?

Ci siamo solo baciati, confortati e beh, un pomicio molto spinto che ancora mi fa rabbrividire. Io cosa provo per lui? Esiste il colpo di fulmine?

***

Una settimana dopo si sarebbe svolta la festa delle Luci. Una delle feste più importati del Wakanda.

***

Si dice che le anime dei defunti ritornino durante la Festa delle Luci Wakandiana, un po' come Samhain, dove il velo tra il mondo dei vivi e dei morti si assottiglia, o come la festa dei morti in Messico. Le luci sono un modo per indicare la via ai defunti per tornare almeno una volta a casa.

***

Odori, colori e sapori.

Sapevo che dopo avrei lasciato una luce per mia madre, di mio padre non so nulla. Mamma diceva che era morto ma non le ho mai creduto. Nakia mi porta ad assaggiare un tipico street food, addento lo spiedino speziato socchiudendo gli occhi per quanto sia buono e quando li riapro, vedo lui tra la folla che viene verso di noi. Per la miseria! Il sergente Barnes è bello da fare male, come è che si dice? Il buon vino più invecchia e più è buono, o bono?

Avanza verso di me, jeans sbiaditi su quei fianchi stretti, le cosce muscolose e la camicia bianca aperta sul collo, le maniche arrotolare. I capelli legati in una mezza coda, la barba lunga in cui voglio affondarvi le dita e il suo sguardo su di me. Quel mezzo sorriso quando mi vede, saluta Nakia "Credevo non venissi in città..." "E perdermi la festa? – continua a guardarmi, poi prende il mio spiedino tirando via un pezzo di carne, la cosa mi provoca uno strano effetto, brividi in tutto il corpo – e poi avevo un appuntamento..." "Ehi, il mio spiedino!" lui ride e per gli Dei, io sono fottuta.

Quando ride si illumina, si formano fossette ai lati e gli occhi si accendono. Ghiaccio infuocato.

"Mmmm, buono, ne prendo un altro..."Nakia ci lascia soli e io lo seguo. Ho notato che il braccio in vibrano è diverso ma non dico nulla e continuiamo il nostro giro per le bancarelle della festa.

**

La sua espressione quando mi ha visto è stata magnifica. Quel rossore sul viso, i capelli sciolti, i suoi occhi curiosi per via delle cose che ci sono sulle bancarelle e quel vestito che l'avvolge delicatamente. Verde. Sì, è proprio il suo colore. L'aria arrabbiata quando le ho fregato lo spiedino, si è morsa il labbro vedendomi e adesso insieme, ci aggiriamo tra le bancarelle.

Prima di venire qui, ho fatto un upgrade al mio braccio e ho fatto tatuare la spalla con un lupo che ulula alla luna. Non so perché ma lo trovo coerente con la nostra situazione. Ora tiene in mano una vaschetta con quello che sembra pesce fritto, infila uno stuzzicadenti e me porge un pezzo, lo addento "Buono?" "Sì, non male..." "E' delizioso. Ma un giorno dovrò cucinarti qualcosa... Lupo..." le sorrido "Sarà un piacere... Rossa..." lei continua a camminare e io la seguo in silenzio.


**

Anch''io mi ero fatta fare un tatuaggio sulla spalla destra, un lupo, lo avevo fatto seguendo il mio istinto e ciò che la Vista mi aveva fatto vedere. Arriviamo oltre la radura, sulla collina e mi siedo ad osservare il cielo. Anche lui si siede al mio fianco, tiro fuori una piccola lanterna di carta con la sua candela che avevo portato. "Per te mamma..." accendo la candela e la lanterna di innalza nel cielo Wakandiano. Sto piangendo senza rendermene conto. Bucky è una presenza silenziosa al mio fianco, allunga la mano verso il mio viso, il suo pollice che asciuga una delle mia lacrime.

Il mio cuore perde un battito, mi perdo nei suoi occhi.

Che cosa provo per te?

Mi sento attratta. Mi sento strana con lui.

Che sia amore? Mi sono innamorata ed è così maledettamente complicato.

Bucky mi bacia sotto il cielo del Wakanda, dove la luna e le stelle sono nostri testimoni. E restiamo così, contemplando le meraviglie della natura selvaggia che ci circondano.

***

New York

Sancta Santorum

Strange è chiuso nella biblioteca e sta consultando i suoi libri dopo quello che era successo. Malcolm MacGregor è ritornato dal suo esilio, un esilio che serviva per difendere la figlia dai suoi nemici. Se è così, il Multiverso è aperto e qualsiasi nemico potrebbe fare la sua comparsa. Lei non sarà nemmeno al sicuro nel Wakanda. Cosa poteva fare?

Come poteva aiutare la figlia del suo migliore amico? Come poteva aiutare la sua figlioccia?

Esce dalla biblioteca e va da Wong che è già sulla difensiva con gli incantesimi attivi attorno alle sue mani ma lo fermo. Malcolm apre la porta entrando "Ciao Stephen, non sei cambiato affatto..." "Mentre tu sei sempre lo stesso..."

"Ho bisogno del tuo aiuto..."



Angolo autore


ma buongiorno!

Scusate la latitanza ma questo capitolo era bello che pronto e poi... beh per chi mi segue su FB sa cosa mi è successo. A inizio gennaio sono... morta, letteralmente. Ho avuto una simpatica e alquanto fastidiosa emobolia polmonare. 


beh ora sono tornata e spero di riprendere a scrivere


besos :*


ps: mi sono divertita un mondo a giocare con la AI, metterò delle immagini sperando che vi piacciano e mi raccomando seguite

@Vale-Art90 lei disegna da Dio


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