Il coraggio di rinascere

By scrittricean0nimaa

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Krystal Jansen è la figlia di immigrati, una giovane donna di 24 anni che cerca disperatamente di mettere ins... More

Presentazione
Capitolo 1
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9

Capitolo 2

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By scrittricean0nimaa

Krystal

Il trasferimento a casa di Adelina è stato un momento di grande cambiamento e speranza per me.
Dopo aver passato giorni a fare scatoloni e a preparare i miei pochi averi per il trasloco, finalmente il giorno del trasferimento è arrivato.

Adelina e io ci siamo svegliate presto quella mattina, impazienti di iniziare questa nuova fase della mia vita.
Mentre facevamo colazione insieme, abbiamo discusso dei dettagli del trasloco e delle cose che avremmo dovuto fare una volta arrivati nella sua casa.
Dopo aver finito di mangiare, ci siamo messe al lavoro per caricare tutte le mie cose nella macchina.
Scatoloni, valigie e borse si accumulavano nel bagagliaio, mentre io e Adelina ci dividevamo tra il trasporto delle cose e l'organizzazione degli ultimi dettagli.
Arrivati a casa di Adelina, siamo stati accolti da un caldo abbraccio da parte dei suoi genitori, che ci hanno aiutato a scaricare le mie cose e a portarle dentro.

Mentre salivamo le scale con i bracci carichi di scatoloni, potevo sentire l'emozione montare dentro di me mentre immaginavo la mia nuova vita nella casa di Adelina.
Una volta dentro, Adelina mi ha mostrato la mia nuova stanza, che aveva preparato con cura per il mio arrivo.
Le pareti erano dipinte di un colore caldo e accogliente, con delle tende leggere che lasciavano filtrare la luce del sole.
Un grande letto con lenzuola fresche e soffici occupava il centro della stanza, mentre una scrivania e una sedia erano posizionate vicino alla finestra.

Adelina e io abbiamo iniziato a sistemare le mie cose, trovando un posto per ogni oggetto e cercando di creare un ambiente confortevole e accogliente. Abbiamo appeso le mie foto preferite alle pareti, posizionato alcuni cuscini decorativi sul letto e sistemato i miei libri sulla scrivania.Una volta finito di sistemare la stanza, ci siamo sedute sul letto stanche ma soddisfatte del lavoro fatto.

Guardando intorno alla stanza, mi sentivo come se finalmente avessi trovato un posto a cui appartenere, un rifugio sicuro in cui poter riprendere fiato e ricominciare da capo.

Nel corso delle settimane successive, ho continuato a fare piccoli ritocchi alla mia stanza, aggiungendo tocchi personali e facendola diventare sempre più mia.
Adelina mi ha aiutato a integrarmi nella sua famiglia e nella sua vita quotidiana, e ogni giorno mi sentivo sempre più fortunata di averla al mio fianco.

Anche se la ricerca di lavoro si è rivelata più difficile del previsto.
Il trasferimento nella casa di Adelina è stato un momento di svolta nella mia vita.
Dopo aver trascorso giorni e notti nell'incertezza e nella paura per il futuro, finalmente avevo trovato un rifugio sicuro dove poter riprendere fiato e riflettere sulle mie prossime mosse.
Adelina mi aveva accolto a braccia aperte, offrendomi non solo un tetto sopra la testa ma anche il suo sostegno incondizionato.

Mentre sistemavo la mia nuova stanza, mi sentivo un misto di gratitudine e nervosismo per quello che il futuro avrebbe potuto riservarmi .
Le prime settimane nella casa di Adelina sono trascorse in un vortice di adattamento e rinascita.
Mi sono impegnata a integrarmi nella sua vita quotidiana, aiutando con i compiti domestici e cercando di contribuire in ogni modo possibile. Adelina è stata un amica davvero preziosa in questo periodo, incoraggiandomi a prendere un giorno alla volta e a non perdere di vista i miei obiettivi.

Tuttavia, man mano che le settimane passavano e la ricerca di lavoro non dava frutti, ho cominciato a sentire il peso della mia situazione finanziaria.
Ogni colloquio a cui partecipavo sembrava portarmi sempre più vicino alla soluzione, solo per vedere le mie speranze spezzate quando arrivavano le notizie delle candidature non accettate.
La delusione e la frustrazione si facevano sempre più grandi dentro di me, e mi chiedevo quanto ancora avrei potuto resistere.
Avevo dato il massimo in ogni colloquio, ma sembrava che ogni porta si chiudesse davanti a me senza pietà.Un giorno, mentre ero seduta nel mio angolo preferito del soggiorno, ho preso una decisione difficile ma necessaria. Dovevo trovare una soluzione per uscire da questa situazione, altrimenti rischiavo di cadere in un abisso di disperazione dal quale non sarei più riuscita a uscire.

Ho pensato a mio padre, una figura distante nella mia vita. Non ci sentivamo da anni, eppure sapevo che era l'unica persona che potevo contattare in un momento così difficile. Nonostante il nostro rapporto complicato, avevo bisogno del suo aiuto per tirarmi fuori da questa situazione.Con il cuore in gola, ho preso il telefono e ho composto il suo numero. Il tempo sembrava fermarsi mentre aspettavo che rispondesse, e quando finalmente l'ho sentito dire
"Pronto?"
ho sentito un misto di emozioni che mi avvolgeva.
"Papà..."
ho detto con voce incerta, cercando di nascondere l'emozione che mi travolgeva.
"Sono io, Krystal."
C'è stato un momento di silenzio dall'altra parte della linea, e ho temuto che avesse già riagganciato. Ma poi ho sentito la sua voce, fredda e distante come sempre.
"Ciao, Krystal. Cosa c'è?"
Ho esitato, cercando le parole giuste per spiegare la mia situazione.
"Mi trovo in una situazione difficile al momento, e avevo bisogno di aiuto. Mi chiedevo se potessi..."
Ma non ho nemmeno finito la frase che mi ha interrotto bruscamente.
"Non ho tempo per le tue sciocchezze, Krystal. Ho altre cose a cui pensare."
Il colpo è stato come un pugno nello stomaco, facendomi sentire ancora una volta il peso del suo rifiuto.

Nonostante le mie speranze, sapevo che mio padre non sarebbe mai stato lì per me quando ne avevo veramente bisogno.Ho chiuso il telefono con un sospiro, sentendomi più sola e vulnerabile che mai.

Avevo sperato che mio padre potesse darmi una mano in questo momento difficile, ma ora sapevo che dovevo affrontare questa sfida da sola.Tuttavia, non ero sola del tutto. Avevo Adelina al mio fianco, pronta a sostenermi in ogni modo possibile.

Io e Adelina ci siamo conosciute in una splendida giornata di primavera quando decisi di prendere una pausa da tutto lo stress accumulato così decisi di farmi una passeggiata nel quartiere.
Era da poco che mi ero trasferita in città e sentivo il bisogno di esplorare un po' il nuovo ambiente.
Così, camminando per le vie del quartiere, mi trovai davanti a una graziosa libreria indipendente, le vetrine piene di libri di ogni genere e colore.
Decisa a concedermi un momento di piacere, entrai nella libreria, lasciandomi incantare dai titoli che si stagliavano sugli scaffali. Sfogliando le pagine di vari libri, mi sentivo immersa in un mondo di storie e avventure.

Mentre ero intenta a cercare il libro perfetto da portare a casa, notai una giovane donna dall'aspetto gentile, assorta nella lettura di un giallo.
Il suo volto era illuminato da un sorriso mentre leggeva la trama sul retro del libro, e sentii subito una strana connessione con lei.
Non riuscendo a decidere, decisi di avvicinarmi alla donna, sperando di ottenere qualche consiglio su quale libro scegliere.
"Scusa, posso chiederti un parere?"
dissi timidamente, sorridendo.La donna si voltò sorpresa, ma rispose con gentilezza.
"Certo, dimmi pure,"
disse, il suo sorriso accogliente.Indicai gli scaffali pieni di libri.
"Sono nuova in città e sto cercando qualcosa da leggere. Ma non riesco a decidere su cosa puntare. Hai qualche suggerimento?"
La donna sorrise comprensiva.
"Capisco perfettamente. Se ti piacciono i thriller, ti consiglio questo giallo qui," disse, indicando il libro che stava tenendo in mano.
"L'ho letto di recente e mi è piaciuto molto. È avvincente e pieno di suspense."
Guardai il libro con interesse, notando il titolo intrigante e la copertina misteriosa.
"Grazie del consiglio,"
dissi con gratitudine.
"Mi sembra perfetto per me."
Abbiamo continuato a chiacchierare e ci siamo scambiati opinioni sui libri. Mi sentivo così legata a Adelina che le ho deciso di raccontare una parte della mia vita che non avevo raccontato a nessuno:
Krystal: Adelina, c'è qualcosa che desidero condividere con te. È una parte della mia vita che non ho mai confidato a nessuno qui a Roma.
Adelina: Certo, Krystal. Sono qui per te, sempre.
Krystal: Prima di trasferirmi qui, c'era qualcuno nella mia vita. Si chiamava Leonardo. Eravamo insieme da tanto tempo, ma... le cose sono cambiate. Alla fine, ha deciso di lasciarmi.
Adelina: Oh, Krystal, mi dispiace molto. Dev'essere stato difficile per te.
Krystal: Sì, lo è stato. Ma ciò che rende ancora più difficile accettare la fine della nostra relazione è il motivo per cui è successo. Leonardo... ha deciso di lasciarmi perché le persone intorno a lui, i suoi amici, non accettavano il fatto che io fossi scura di pelle.
Adelina: Cosa? Non posso credere che qualcuno possa giudicare una persona in base al colore della pelle. È assurdo e disgustoso.
Krystal: Sì, è stato scioccante per me anche all'inizio.

Ma poi ho capito che non potevo cambiare la mentalità delle persone intorno a lui. Ho deciso di lasciarlo andare e di venire qui a Roma per iniziare da capo, per cercare di lasciare tutto il dolore e i pregiudizi alle spalle.
Adelina: Krystal, non hai idea di quanto mi dispiaccia che tu abbia dovuto affrontare una cosa del genere. Ma sono felice che tu sia qui ora, con me. Qui sei amata per chi sei veramente, e nessun pregiudizio può cambiare quello.
Krystal: Grazie, Adelina. Le tue parole significano molto per me. Sono grata di averti come amica, di avere qualcuno che mi sostiene e mi accetta senza riserve. Mi sento più forte sapendo di avere te al mio fianco.
Adelina: Siamo una squadra, Krystal. Insieme possiamo superare qualsiasi cosa. E se mai dovesse servirti un orecchio amico o una spalla su cui piangere, sai dove trovarmi.
Krystal: Grazie, davvero. Non so cosa farei senza di te. La tua amicizia è una luce nel buio, un raggio di speranza che mi incoraggia a guardare avanti con fiducia.
È stato un incontro casuale, ma che ha creato un legame immediato tra di noi. Da quel giorno, io e Adelina siamo diventate inseparabili amiche, condividendo le nostre passioni per la lettura, la musica e la vita in generale.

Quell'incontro fortuito in libreria ha segnato l'inizio di una delle amicizie più preziose che io abbia mai avuto, e ha reso il mio nuovo inizio in città ancora più speciale.

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