You'd have to stop the world...

By kurt_hummel_approva

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Long-Fic su Will Byers di Stranger Things (S1-S4 & S5 inventata da me) Missing moments della serie e momenti... More

Prologo
1. Mike ~PARTE PRIMA~
2. Pijama Party
3. White Christmas (Prima parte)
4. White Christmas (Seconda parte)
5. Magic in the air
6. Happy New Year Darling
7. Happy Birthday sweetie
8. Primo giorno
9. Dustin
11. The Demogorgon...it got me ~PARTE SECONDA~
12. Darkness
13. Screams
14. And the shame...was on the other side (Prima parte)
15. The shame was on the other side (Seconda parte)
16. Il portale
18. Hope
19. Nascondino

10. Should I stay or should I go...

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By kurt_hummel_approva

Quella volta Lonnie aveva davvero oltrepassato la linea. La nostra famiglia stava crollando. Ormai avevamo a malapena i soldi per fare la spesa e sopravvivere. Lonnie spendeva tutto in alcol e Dio sa cosa...

Aveva lavoretti che duravano al massimo una settimana e non portavano a nessuno guadagno proficuo. Mamma si ammazzava di lavoro e fra poco sarebbe toccato anche a Jonathan «aiutare».

Mamma era sempre meno comprensiva e disponibile con papà. Quello che io avevo sempre scambiato per affetto, non si stava rivelando altro che tolleranza, per un bene superiore. Anni di angherie subite, solo perché nostra madre voleva che noi crescessimo con un padre. In realtà era quasi nobile da parte sua. Peccato che Lonnie non fosse un buon padre.

E da un giorno all'altro si stufò di noi. Che non è altro che un modo gentile per dire che in realtà si stufò di me.

Papà voleva una famiglia. Lui voleva Joyce. Voleva Jonathan. Ma non voleva me. Non lo ha mai fatto.

Sarebbe restato, se io non fossi mai esistito.

Quel giorno tornai a casa da scuola. Mamma come al solito era al lavoro. Jonathan sarebbe arrivato di lì a poco.

«Papà?»

Nessuna risposta.

«Papà...?» Controllai le stanze, ma non c'era nessuno. Il che era strano. Ma non così strano. Voglio dire...era pur sempre Lonnie. Forse si era imboscato in qualche bar a fare scommesse che non poteva ripagare.

Ma il pomeriggio non era ancora tornato.

Quello fu il momento dove vidi la mamma in lacrime (di rabbia, sia chiaro) con un biglietto in mano.

Mi misi a piangere. Non era un bravo padre. Ma io desideravo che mi amasse, che mi volesse bene. Io volevo che pensasse che io ero come tutti gli altri.

Era tutta colpa mia, e lui era andato via.

Jonathan mi prese in collo, mentre ero in preda ai singhiozzi.

«Ehi...ehi Will...perché non facciamo una cosa?» Continuai a piangere.

Lui mi appoggiò sul letto e afferrò uno dei miei ultimi disegni.

Castle Byers.

Un posto sicuro di mia invenzione creato per proteggermi. Un luogo dove potermi nascondere senza mai essere trovato. L'unico posto dove lui non mi avrebbe mai potuto raggiungere.

«C'è della legna nel bosco...e poi c'è il telone impermeabile nel capannone...vuoi venire con me? Dirigi tu i lavori.» Sorrisi un poco.

«Va bene.»

Prendemmo tutto quello che ci sembrava necessario e andammo nel bosco.

Lì iniziammo a costruire. Ci mettemmo tantissimo tempo. Facevo davvero schifo a mettere i chiodi e a colpirli con il martello. Verso sera si mise anche a piovere. Fortunatamente avevamo già messo il telone impermeabile. Ci riparammo lì sotto e io disegnai l'insegna:

Home of Will the Wise

Castle Byers

Poi aggiunsi «All friends welcome» pensando al Party.

Il nostro gruppo era più unito che mai. Dustin ci aveva appunto introdotto, già dalle elementari, a questo gioco di ruolo fighissimo: Dungeons and Dragons. In poco tempo ci eravamo ossessionati. Avevamo creato dei personaggi e giocavamo anche per ore. Io ero un chierico, Will The Wise. Mike era Tayr, il nostro Dungeon Master prediletto. Lucas era il cavaliere Sundar The Bold, e il nostro carissimo Dustin era il nano Nog.

Il giorno dopo portai una branda, dei cuscini e dei fumetti nel fortino. Appesi alcuni dei miei disegni preferiti del Party e piantai la bandiera americana lì accanto. Era completato, in ogni suo singolo dettaglio.

«Grazie Jonathan.»

«È venuto bene fratellino.»

«Ti voglio bene.»

«Anche io.»



L'avvento delle medie cambiò alcune cose.

Per esempio, Mr. Clarke. Il nostro professore preferito.

Mr. Clarke era diverso da qualunque adulto avessimo mai incontrato. Era divertente, aveva i nostri stessi interessi e faceva lezioni di scienze molto interessanti. In poche parole era un nerd, proprio come noi. Forse fu questo uno dei motivi per cui ci prese in simpatia e ci spronò ad unirci all'AV Club. Alla fine fu una splendida decisione. Era fighissimo parlare di nuove tecnologie, sempre più all'avanguardia per l'epoca, e sperimentare con delle radio di diversa potenza.

Mr. Clarke era quell'adulto con cui potevamo parlare di tutto. Inutile dire che eravamo tutti e quattro i più bravi della classe, specialmente nella sua materia.

Per quanto riguarda il bullismo...quello andava sempre male a tutti quanti. Non so cose fosse peggio: le pubbliche umiliazioni o le subdole scritte nel bagno della scuola.

Ricordo la prima volta che ebbi l'«onore» di essere nominato in una di queste scritte. Peccato che non fossero complimenti.

Ero nel bagno vicino alla palestra. Una volta entrato mi pietrificai.

Davanti alla tazza del water, a pennarello indelebile nero, c'era scritto «Will Byers is a fucking fag». Cercavo di non dare importanza alle voci e alle offese di persone come Troy o James. Ma se devo dire la verità, quella volta mi si spezzò un po' il cuore.



Eravamo all'uscita da scuola. Stavamo parlando della nuova campagna di D&D che Mike stava pianificando, quando sentimmo una voce alquanto familiare gridare: «Ehi! Frog Face, Fatina, Senza Denti, Mezzanotte!»

Ci immobilizzammo, guardandoci.

Quelli erano i simpatici soprannomi che Troy ci aveva dato all'inizio della prima media.

«Esatto! Sto parlando con voi!»

Ci voltammo molto lentamente.

«Che cosa vuoi Troy?»

Io ero sempre il favorito di Troy, quando si arrivava a questi momenti, infatti...«Byers, cosa diavolo indossi?»

Ancora con la storia dei vestiti? Dio santissimo, avevo abbinamenti stravaganti di colori perché erano tutti di-seconda-mano-accidenti-a-te!

«Lascialo stare!» Mike mi difendeva sempre.

Che carino.

«Lasciarlo stare? Digli di smetterla di fare così tanto il finocchio allora! Allora poi la smetterò.»

«Che cazzo di problemi hai, huh?! Non mi sembra di averti mai visto con una ragazza Troy...non è che ci stai nascondendo tu qualcosa?»

«Stai zitto Wheeler! Che carino che sei a difendere il tuo fidanzatino...peccato che finirà male.»

«Che sta succedendo qua? Will, Dustin, Mike, Lucas?» Mr. Clarke ci raggiunse. Diede uno sguardo alla situazione e...ci diede una mano.

«Oggi avete l'AV Club, vi siete dimenticati?» sorrise complice.

Dustin prese la palla al balzo. «Oh si! Giusto! L'AV Club! Ragazzi dobbiamo andare dentro...dobbiamo parlare del nuovo modello del Walkman che...che-»

«Esatto! Ci dispiace tanto Troy...»

James ci guardava infuriato.

Quando il prof fu abbastanza lontano si avvicinò a me e a Mike. Ci guardò con degli occhi cattivi. Poi sussurrò in modo che solo noi due potessimo sentire

«Il vostro club da sfigati non vi salverà per sempre.»

Ci venne un brivido lungo la schiena. Dopo di che, Troy e James si allontanarono.

«L'abbiamo scampata per un pelo.»

«Già.»

«Ehi Will, stai bene?» Mi mise una mano sulla spalla.

«Si. Si, tutto ok Mike.» Gli sorrisi.

«Ok. Bene. Non devi ascoltare quegli idioti.» Mi misi a ridere mentre ci guardavamo dritti negli occhi.

«Bene.» Sorrisi ancora.

Quando tutti i ragazzini furono abbastanza lontani, salimmo in sella alle nostre biciclette e andammo tutti a casa di Mike.



I miei genitori avevano divorziato. Adesso erano, finalmente, legalmente separati.

Durante il processo Lonnie tentò di prendere Jonathan con sé, ma fortunatamente fallì. Mamma riuscì a tenerci entrambi.

La prima cosa che feci quando Lonnie ci abbandonò fu lasciare la squadra di baseball. Detestavo quello sport, ma in fondo in fondo speravo di piacergli almeno per qualcosa.

La seconda cosa fu avere una stanza tutta mia. Jonathan stava crescendo e aveva bisogno dei suoi spazi. Quindi trasferii tutti i miei pupazzi, disegni, poster e libri nello studio, che usava mio padre per chi sa cosa.

Tuttavia papà, come da accordi fatti dagli avvocati, doveva ancora venirci a trovare una volta al mese, per «mantenere i rapporti».

I «rapporti» tra me e lui ormai erano solo partite di baseball. Ogni incontro mensile era solo...quello.

Un giorno lo stavo aspettando in camera di Jonathan, che aveva appena creato un mix con delle canzoni davvero forti.

Quello fu il giorno in cui conobbi la vera musica. Quella che ti piace sul serio.

Mi sedetti con lui sul letto e mise dentro la musicassetta.

Darling you got to let me know

Should I stay or should I go?

«Ti piace?» Ci stavamo muovendo a ritmo della musica.

«Si, è bella.» Gli sorrisi.

«Ok, puoi anche tenerti la compilation se lo vuoi.»

«Davvero?»

«Si, davvero. C'è tutta la roba migliore qui sopra. Joy Division, Bowie, Television, The Smiths...ti cambierà totalmente la vita.»

«Si, totalmente.» Sorrisi anche io. Poi una voce ci distrasse. Era la mamma al telefono.

«Dove diavolo sei Lonnie!?»

Mi voltai lentamente, oscurandomi in viso. Jonathan lo notò.

«Non lo voglio sentire. Non lo voglio sentire!»

Vedendomi ancora più triste, Jo si alzò e andò a chiudere la porta.

«Questo è ridicolo! Sono così stufa delle tue scuse!»

One day it's fine and next it's black

Jonathan abbassò il volume.

«Lui non verrà, vero?» Gli chiesi. Lui fece una pausa.

«Ma a te almeno piace il baseball?»

Abbassai lo sguardo «No...ma..non lo so, a volte è bello andare con lui.»

«Andiamo...lui ha mai fatto qualcosa con te che ti piace veramente? Che ne so, tipo...l'arcade o qualcosa del genere...?» Lo guardai.

«Non lo so...»

«No. Va bene? Non lo ha fatto. Lui sta provando a farti piacere le cose normali. Ma a te non dovrebbero piacere le cose perché le persone ti dicono che dovresti. Okay? Specialmente non lui.— sorrise — ma ti piacciono i Clash, per davvero?»

Mi tornò il sorriso «Si, sul serio.»

Alzò il volume quasi al massimo e ricominciammo a ballettare a ritmo, seduti sul letto di Jonathan.

Quel pomeriggio scoprii quelli che sarebbero diventati i miei musicisti preferiti.

Should I cool it or should I blow

So you gotta let me know

Should I stay or should I go?


FINE PRIMA PARTE


--<3--

Angolo autrice

Nuovo capitolo!! In realtà l'ho finito ieri, ma era così tardi che ho pensato sarebbe stato inutile postarlo a quell'ora. è il mio umile modo di chiedere scusa per questi aggiornamenti lenti. e così ci siamo! Fine prima parte...ehhhh già. dal prossimo capitolo avremo i nostri cari alle prese con il soprannaturale. missing moments delle prima stagione here we coooooome. Lasciate una stellina e un commento se vi piace la storia! (spero di si) con questo io vi saluto, e alla prossima!! (vi voglio bene <3)

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