Lei mi disse: "Ti racconto la mia storia".
E mentre sceglievamo quale piega dei suoi capelli fare, dritta o riccia, in una giornata grigia e piovosa, con un caffè bollente tra le mani ed un sorriso malinconico sul viso iniziò a raccontare...
Successe in gioventù.
Cresciuta in una famiglia rigorosamente rigida, la sua voglia di scapparne le fece scegliere l'uomo sbagliato.
Un matrimonio senza colori. Viveva in una gabbia dorata. Tenuta prigioniera dalle attenzioni di un uomo soffocante.
Con le lacrime agli occhi continuò: "Non mi ha permesso di fare nemmeno la patente"
Ma la svolta fu l'incontro con Paolo, un rappresentante, nel cortile dell'azienda dove lei lavorava.
Dopo averlo frequentato di nascosto, il salto fu breve e si trasferì dal padre, l'unica persona che la sosteneva.
Suo fratello la ricoprì di insulti mentre il marito la ricattò giurandole che si sarebbe ammazzato.
Ma così non è stato perché a distanza di ventitré anni lui è ancora vivo e vegeto.
E lei con un grande sorriso, ha finito dicendomi che ora ha una splendida figlia di ventitré anni e vive accanto al suo "rappresentante" Paolo, di cui è follemente innamorata.
Paolo, che ogni mattina guardandola struccata le dice: "Sei ancora più bella".
Tutte noi vorremmo avere un Paolo nella nostra vita..