Destroyed Angels || Larry Sty...

By -Withoutdreamss

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Louis crede di vivere perrenemente nelle bugie delle persone che lo circondano. Sono ormai anni che si è chi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
SEQUEL

Capitolo 9

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By -Withoutdreamss

Era passata una settimana e le cose sembravano andare nel verso giusto. Certo Louis aveva ancora i suoi giorni no, dove odiava tutto e tutti e voleva restare da solo. Ma dopo quella chiacchierata , le cose stavano cambiando. Sapevano che ci voleva del tempo e di certo loro non volevano fare pressioni sul più piccolo. Ma se per gli altri le cose stavano andando bene. Per Harry le cose stavano andando male. Louis dopo quella sera lo aveva completamente ignorato, lo evitava come la peste e non faceva mai incrociare i loro occhi quando erano nella stessa stanza. Era confuso dal comportamento del più piccolo,il bacio gli era piaciuto. Harry ricordava ancora la sensazione di avere Louis a cavalcioni su di lui, le sue mani nei capelli e la sua bocca che lo baciava dolcemente. Eppure Louis sembra essersene pentito e glielo dimostrava in ogni modo. Harry non se ne pentiva di quel bacio. Cazzo, come poteva? Era stato il bacio più bello della sua intera vita. Le sensazioni che aveva provato con lui, non le aveva provate neanche con Nick. Da quando era arrivato al campus,Louis, lo aveva incantato tanto che non scopava da più un mese. Perché non voleva farlo con nessuno che non fosse lui. Doveva a tutti costi parlare con Louis, scoprire che cazzo gli era preso.

Ed per questo che ora si trovava fuori alla classe del castano ad aspettarlo. Mancava poco alla fine della lezione per vederlo e gli avrebbe parlato, a costo di rapirlo e legarlo ad una sedia. Quando vide i primi studenti lasciare l'aula, cercò subito Louis. L'altezza del ragazzo non facilitava le cose. Ma lo vide. Era bello come il sole e il mare. Era di quella bellezza che non troverai mai un aggettivo per spiegarla, ma ti ci perderai sempre a guardarla. Indossava jeans skinny neri, una canotta bianca, una felpa bordeaux, un beanie del medesimo colore e le sue amate vans. Dio,sembrava così innocente così.

Si avvicinò al ragazzo, che era concentrato a leggere qualcosa, e gli mise una mano sulla spalla. A quel tocco Louis sobbalzò e si girò subito per vedere chi fosse.

«Non volevo spaventarti scusa» disse Harry sorridendogli.

Louis gli diede un pugno sul braccio e si girò per andare via. Ma il riccio non gli avrebbe permesso di scappare di nuovo da lui. Dovevano parlare, e lui doveva dirgli perché lo evitava.

«E no,darling» il riccio gli afferrò il polso e lo trascinò lontano da tutti gli altri studenti.

Louis cercava di liberarsi dalla presa ferrea di Harry, senza successo. Lo portò in una parte isolata del campus e lo mise con le spalle al muro. Louis aveva gli occhi bassi, non voleva incontrare quei due smeraldi che lo stavano guardando. Era tutta la settimana che cercava sempre di evitare il riccio e i suoi occhi magnetici. Non voleva allontanare il ragazzo, ma doveva per suo cugino. Lui e Niall stavano cercando di recuperare il loro rapporto, e lui non voleva distruggerlo per via di Harry. Non giravano belle voci sul riccio,e Louis non voleva diventare una tacca sulla sua spalliera. Quindi si era messo d'impegno ad evitarlo, a stare il meno possibile vicino a lui. Ma ora che Harry era a due centimetri da lui, non sapeva come venirne a capo. Sentiva il respiro del riccio sul suo viso,sentiva i suoi occhi addosso e il suo profumo lo stava invadendo.

«Perché?» chiese soltanto.

Louis scrollò le spalle e cercò di superarlo per andare.

«No,cazzo» disse battendo un pugno sul muro alle spalle del castano. «Non vai Louis. Non scappi stavolta» mise due dita sotto il suo mento e lo alzò.

Louis cercava di non guardare i suoi occhi, perché sapeva che si sarebbe perso in quei smeraldi. Il calore del tocco di Harry, gli era mancato.

«Dimmi perchè» sussurrò Harry. «Louis, mi sembrava che ti era piaciuto» disse ancora cercando di avere un contatto visino con i suoi occhi. «I-io non ti piaccio?» chiese esitante.

Louis a quelle parole voleva abbracciarlo, e dirgli che,si gli piaceva, che non era quello il motivo del perché lo stesse evitando. Solo che lui non poteva fare una cosa del genere a Niall. Alzò gli occhi, finalmente, e fece incontrare i suoi occhi con quei smeraldi che sembrano spenti rispetto alle altre volte. Sperava tanto che Harry leggesse la risposta da solo, perché con i suoi occhi stava cercando di dirgli ''Mi piaci, ma non possiamo'' e sperava davvero che Harry capisse.

«Non puoi» disse Harry, girandosi e iniziando a camminare avanti e indietro. «Sei venuto qui. Mi hai fottuto il cervello ed ora mi ignori?» urlò alzando le mani in aria.

Harry era frustato da quella situazione. Negli ultimi anni non era mai corso dietro a nessuno, erano le persone ad andargli dietro. A lui bastava semplicemente sorridere per ricevere attenzioni dalle persone. Ma Louis era diverso. Louis lo ignorava. Louis non era ammaliato dal suo sorriso o dalle sue adorabili fossette. E questo non faceva altro che intestardire Harry.

«Sai una cosa?» chiese girandosi verso il castano.

Louis scosse la testa. Vedere Harry così furioso era una novità per lui. In quel mese che aveva passato lì,il riccio era sempre stato tranquillo e allegro, e vederlo in quelle condizioni ora lo spaventava. E non poco.

«E da un mese che non scopo» disse, storcendo la bocca. Louis inarcò un sopracciglio, non capendo perché glielo stesse dicendo. «E lo sai perché?» chiese ancora. Louis scosse di nuovo la testa. «Perché un nano cazzuto con due occhi fottutamente belli...mi...mi ha fottuto la mente. Non riesco a non pensare a lui» finì sussurrando e avvicinandosi al più piccolo,che ora lo guardava con gli occhi sgranati. «Lui è bellissimo...ma è anche uno stronzo» disse ancora avvicinandosi e facendo unire le loro labbra.

Fu un bacio casto. Un bacio asciutto, fatto solo di labbra che si accarezzano. Harry voleva di più gli era mancato Louis. Voleva approfondire quel bacio, ma Louis mise le mani sul petto di Harry,facendo cadere i libri che aveva nelle mani. Lo spinse lontano da lui, rompendo il contatto tra le loro bocche. Il riccio lo guardava, lo implorava con gli occhi di non farlo.

«Ti prego» sussurrò. «Non allontanarmi».

Louis chiuse gli occhi e sospirò. Quando li riaprì Harry lo stava ancora guardando, con un labbro tra i denti e una mano ancora vicino al muro. Raccolse i libri, guardò di nuovo il ragazzo e andò via. Non poteva farlo. Non poteva davvero, anche se una parte di lui voleva conoscere quel ragazzo tutto ricci e fossette.

«Bene,Louis. Vattene, fai benissimo» gli urlò dietro Harry.

Perché gli andava ancora dietro? Cosa aveva Louis che gli altri non avevano?
Non sapeva se era più incazzato con se stesso perché perdeva tempo dietro quel ragazzino o arrabbiato con lui perché fuggiva. Stava impazzendo e ne doveva parlare con qualcuno. Qualcuno che gli desse una strigliata e lo mettesse sulle retta via. Di nuovo. La sua era solo attrazione. Louis è un bel ragazzo, impossibile non essere attratti da lui,pensò. Prese il telefono e scrisse un messaggio a Liam dicendogli che aveva urgenza di vederlo. Il castano rispose subito che lo avrebbe raggiunto.

Harry lo stava aspettando nel Union Student, dove non c'era mai nessuno, quando lo vide arrivare con due bicchieroni di caffè. Liam si avvicinò a lui sorridendo, ma quando vide la sua faccia, la sua espressione cambiò e accelerò il passo.

«Dio. Har che successo? Hai una faccia da schifo» disse raggiungendolo e passandogli il suo caffè.

Harry mormorò un grazie e iniziò a bere quel liquido caldo e scuro. Si passò le mani nei capelli,cercando un modo per iniziare la conversazione. Liam lo guardava attentamente,aspettando pazientemente che iniziasse da solo. Harry rilasciò un sospiro e iniziò a parlare.

«Io e Louis ci siamo baciati» sputò fuori.

A Liam andò il caffè di traverso, iniziò a tossire. Ed Harry fu così gentile da dargli anche qualche pacca dietro la schiena. Il castano afferro il polso di Harry e lo guardò male.

«Tu cosa?» chiese.

«Tu mi avevi detto di provarci» sussurrò liberando il polso dalla sua presa.

«Si ma non in quel senso» disse Liam. «Har, non giocare con lui».

«Tranquillo» disse afflitto. «Louis non mi vuole. Mi evita da quando è successo» fece una smorfia. «Mi sento...non lo so come mi sento»

«Ferito?» chiese Liam prendendo un sorso di caffè.

Harry annuì. «Io non lo so Louis cos'ha. Ma so che mi piace» mormorò.
Aveva l'amaro in bocca al pensiero che Louis lo evitasse così. Si sentiva sconfitto. In verità sentiva delle emozioni che non aveva mai provato, o se l'aveva fatto non erano così forti. Louis aveva capovolto il suo mondo, il suo modo di fare e poi se ne era lavato le mani.

«Mi dispiace» disse Liam. «Ti ho spinto io a...» venne interrotto da Harry.

«Lì, no. Sono stato io. Mi sono lasciato prendere da tutta la situazione, da i suoi occhi, dal suo bel visino. Ho fantastico troppo, mi sono spinto oltre i miei limiti» disse abbozzando un sorriso.

Liam battè le mani e si alzò. «Sai cosa ti ci vuole Harry». Il ragazzo scosse la testa. «Una bella festa» disse sorridendo.

«Hai ragione, da quanto non ne facciamo una?» chiese.

«Da quando è arrivato Louis» rispose Liam. «Dobbiamo recuperare. Su andiamo»

Louis. Da quando era arrivato, sembrava che tutto il mondo girasse intorno a lui. Ma forse Liam aveva ragione. Una festa era quello che ci voleva. Doveva ritornare alla sua solita routine. Sesso. Alcool. E niente emozioni. Sapeva che l'emozioni facessero male, ma per quel ragazzino era pronto a rimetterle in gioco. Ma Louis lo aveva rifiutato, quindi perché star lì a piangere sul latte versato?

Doveva decisamente ritrovare se stesso. Quindi, si, una festa era quello che gli serviva. Avrebbe trovato qualcuno con cui spassarsela e passare la serata tra le cose che amava di più.

E fanculo tutto. Fanculo alle emozioni, al buon senso. Fanculo a Louis e il suo viso perfetto.

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