"But you'll never be alone,
I'll be with you from dusk till dawn,
I'll be with you from dusk till dawn,
baby i'm right here."
L'UMORE DI HARRY CAMBIÒ DECISAMENTE, un po' per la promessa di Lupin, un po' per il pensiero di non dover riascoltare la morte della madre, un po' per il fatto che c'era una possibilità di vincere la Coppa delle Case.
Corvonero aveva, infatti, schiacciato Tassorosso nell'incontro di fine Novembre. Wood tornò frenetico e fece lavorare la squadra come sempre.
Fortunatamente Harry non vide nessun dissennatore perché forse la furia di Silente li teneva agli ingressi.
"Sono sempre più meravigliata da questo posto" confessò Max ad Harry, quando erano seduti nel solito posto. "Hogwarts invernale e a tema natalizio è davvero stupenda!" concluse la ragazza.
Harry sembrava concordare con Max, anche se sembrava anche un po' triste. "Che succede?" Gli chiese la ragazza, che aveva capito che qualcosa lo turbava.
"Non devi farò Max, non devi rimanere qui per me" Max roteò gli occhi al cielo. Harry non aveva l'autorizzazione firmata per Hogsmeade e ogni fine settimana che veniva organizzata una gita lì, Maxine rimaneva con Harry per fargli compagnia.
"Ancora con questa storia, non voglio andarci lì, preferisco stare qui" con te avrebbe voluto aggiungere, ma si trattenne. Già era strano che fossero quasi-amici e una dichiarazione del genere avrebbe scatenato in Potter chissà quale reazione.
"C'è troppo freddo, entriamo dentro..." La invitò Harry tendendogli la mano per aiutarla ad alzarsi. Max si alzò da sola e strinse la mano di Potter in senso ironico.
"Sei sempre la solita..." Disse lui accennando un sorriso divertito.
-
"Pss... Harry , Maxine!"
"Quante volte ve l'ho detto che mi chiamo Max!" a Max non bastava neanche girarsi perché sapeva che quelle voci provenivano da Fred e George Weasley, che si divertivano a chiamarla con il suo nome intero.
"Perché non siete ad Hogsmeade?" chiese incuriosito Harry. "Beh, in realtà volevamo darti un regalo di natale anticipato.." dissero i gemelli.
"E a me nessun regalo?" disse Max fingendosi dispiaciuta.
"Mi dispiace Maxine, niente regalo" Quel nome le fece roteare gli occhi.
Fred prese una vecchia pergamena e la diede ad Harry. "Una vecchia pergamena... meglio che non ho avuto nessun regalo da voi" Osservò Max.
"Una vecchia pergamena dice lei!" la prese quasi in giro. " Che cosa è? Come l'avete avuta?" iniziò Harry con le domande.
"L'abbiamo presa dall'ufficio di Gazza al primo anno" disse Fred "E non è una vecchia pergamena" comtinuò George guardando Maxine "ma è il segreto del nostro successo".
"State a vedere!" Dissero in coro i gemelli.
"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" E nella mappa apparvero delle scritte:
I SIGNORI LUNASTORTA, CODALISCIA, FELPATO E RAMOSO
CONSIGLIERI E SLLEATI DEI MAGICI MALFATTORI
SONO FIERI DI PRESENTARVI
LA MAPPA DEL MALANDRINO
"La Mappa del Malandrino..." lesse Harry. Era una mappa che mostrava ogni particolare del castello e del parco di Hogwarts. Si potevano vedere ogni persona che camminava per Hogwarts. Era davvero incredibile. Ed era più incredibile che quella mappa era frutto del padre di Harry, del suo professore di Difesa contro le Arti Oscure, del pluriomicida Sirius Black e del morto Peter Minus. Solo che i ragazzi questo non lo sapevano.
"Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso... dobbiamo molto a loro!" Disse George. "Dobbiamo tutto a loro!" concluse Fred.
"Ah Harry, non dimenticare di cancellarla dopo che l'hai usata, se no la possono vedere tutti. Basta che tu dica 'fatto il misfatto' " Lo informò Fred. E così i due gemelli se ne andarono, lasciando soli Max e Harry.
La mappa mostrava anche tutti i passaggi segreti ed Harry, ricordandosi dell'esistenza del mantello dell'invisibilità del padre, pose una domanda a Max. "Ti va di andare ad Hogsmeade?"
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"Ancora non posso credere che hai un mantello dell'invisibilità!" sussurrò Max sotto il mantello accanto ad Harry.
"Era di mio padre" Max lo guardò con un sorriso.
I due ragazzi, sotto il mantello, cercarono di non scontrarsi con nessuno, finché non incontrarono Hermione e Ronald.
Max, avendo il permesso per andare ad Hogsmeade , uscì fuori tranquillamente e raccontò tutto ai due ragazzi. Harry invece, rimase nascosto sotto il mantello, finché non udì il suo nome da qualche professoressa che entrava in un negozio.
I tre ragazzi si accorsero che Harry se ne stava andando poiché videro delle impronte apparire magicamente sulla neve. Dopo che Harry entrò, anche i ragazzi provarono a farlo, ma delle testoline li fermarono. "Nessun mago minorenne oggi entrerà !!" dissero in coro.
Max roteò gli occhi e i tre ragazzi si misero ad aspettare che il loro amico uscisse.
"Che scortesia!" disse Hermione.
Nel frattempo Harry stava ascoltando una conversazione su quanto fosse in pericolo Hogwarts.
"Lo sa che faccio fatica a crederci? Tra tutti quelli che passano al Lato Oscuro, Sirius Black era l'ultimo che mi sarei immaginata!" Disse Madame Rosmerta ricordando Hogwarts ai tempi. "Dici che te lo ricordi ad Hogwarts, Rosmerta, ma ti ricordi chi era il suo migliore amico?" le chiese la McGrannit. "Ma certo, dove c'era uno c'era l'altro : che coppia, Sirius Black e James Potter!" Ad Harry, sentendo il nome di suo padre, scorse una lacrima che si affettò ad asciugare.
"Sembrava che fossero fratelli quei due!!" Commentò il professor Vitious " Inseparabili!"
"Appena finita la scuola, Black fece da testimone a James quando sposò Lily e poi lo scelse come padrino del bambino. Questo il giovane Potter non lo sa..." Disse la McGrannit. Harry era sempre più sconvolto, quel lurido assassino era sia amico dei suoi genitori che suo padrino?
"Ma la cosa più grave è che Black tradì i Potter, consegnandoli a Voldemort! Poi Black uccise una dozzina di Babbani ma in mezzo a loro c'era anche Peter Minus, un altro loro amico morto da eroe. Un solo dito rimase di lui!" continuò la McGrannit.
"E la ragazza? Marlene dice che sia figlia di un certo Alexander Smith, un babbano, ma dobbiamo comunque ricordarci che Black era anche amico di Marlene! Io pensavo che fossero anche più che amici... Ho paura che Black possa venire per uccidere Harry per completare la missione del Signore Oscuro, e per uccidere Maxine per vendicarsi di Marlene.." Con le lacrime che scorrevano per le sue guance, Harry uscì da quel negozio, cercando un posto per stare da solo.
Max, Hermione e Ron, invece , stavano guardando la Stamberga Strillante da lontano.
"Si dice che sia maledetta, sapete?" Disse Hermione. Aveva letto alcuni libri sul mistero della Stamberga Strillante e si diceva che al chiaro di luna si sentivano degli ululati provenienti da laggiù.
"E a me che sembrava una semplice casetta..." disse terrorizzato Weasley.
"Andiamo Ronald, tutto ti terrorizza!" lo prese in giro Maxine. E quando Ron stava per risponderle, arrivarono Malfoy e i suoi scagnozzi.
"Oh Weasleyuccio, ti piacerebbe vivere lì? È molto grande a differenza della tua brutta casa!" lo provocò Malfoy. "Sta zitto Draco!" Disse lui.
Draco stava per continuare ad insultarlo quando una palla di neve lo colpì in pieno petto.
"Cosa...? Chi è stato!" Disse terrorizzato.
Altre palle di neve colpirono lui e i suoi amici, che fuggirono alla svelta.
Un'altra colpì Ron, che spaventato iniziò a correre e un'altra ancora colpì Max, che a differenza del rosso, non si disperò.
"Harry!! Esci fuori!!" Urlò Hermione. Ron smise di correre e vide il loro amico togliersi il mantello e unirsi alle risate della ragazza.
"Sei stato bravissimo Potter a cacciare via Malfoy ma le palle per noi due potevi evitarcele" Disse Max indicando lei e Ron.
"Si amico, ha ragione!" concordò Ron.
"Avanti Harry, che cosa hai scoperto?" Gli chiese Hermione. Il volto di Harry si occupò e il suo sorriso sparì. "Non cose belle Hermione, ne per me ne per Max" Disse guardando preoccupato la ragazza.
Maxine, curiosa di sapere cosa avesse scoperto, lo incitò ad andare avanti. "Sirius Black era amico dei nostri genitori Max... Lui e mio padre erano come fratelli e lui e tua madre sembravano anche più di semplici amici" iniziò a raccontare lui. "Li ha traditi... ERA LORO AMICO E LI HA TRADITI! Non vedo l'ora che Black venga ad ammazzarmi perché lo farò prima io!" Disse carico di rabbia mischiato alla tristezza. Max non l'aveva mai visto così, decise infatti di avvicinarsi a lui e poi fece una cosa inaspettata per tutti.
Lo abbracciò. "Era loro amico Max... li ha venduti a Voldemort..." iniziò a piangere sulla spalla della ragazza. "Lo so Harry, lo so..." lo rassicurò lui.
Mille pensieri offuscavano la mente di Max: Black e sua madre erano stati amici e forse anche più di quello? Perché lei era in pericolo?
Nel frattempo Hermione e Ron osservavano la scena parecchio confusi. Il battito di Harry sembrò rallentare e i suoi singhiozzi diminuire.
Gli abbracci di Max avevano davvero qualcosa di speciale: Harry si sentiva al sicuro tra le braccia della ragazza e la stessa cosa valeva per lei.
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