Sento la sveglia suonare e purtroppo mi devo svegliare per andare a scuola, anche se avrei voluto rimanere a dormire sotto il mio caldo piumone.
Mi alzo, vado in bagno a fare le mie cose e mi dirigo al piano di sotto per fare colazione. Lì trovo tutta la mia famiglia alla quale comincio a ripetere il lavoro di inglese, poverini che mi devono sopportare.
Leo: "Ok basta Letì, lo sai inglese; stop. Stai tranquilla e non farti prendere dall'ansia"
"Va bene"
Finiamo tutti di mangiare, ritorno di sopra, rifaccio il letto, mi vesto con dei semplici jeans, le Converse bianche ed una semplice felpa color verde petrolio con una piccola scritta oro.
Poi vado in bagno, mi lavo i denti, mi trucco leggermente con correttore e mascara e mi faccio una coda dato che oggi avrei avuto motoria a scuola.
Dopodiché esco dal bagno, mi metto il giubbotto, prendo lo zaino e la sacca, scendo di sotto, saluto la mia famiglia e con nonno, come sempre, mi dirigo a scuola.
skip time
Ok, le prime 4 ore sono passate velocemente per fortuna anche se ho avuto due ore di motoria, una di mate ed una di storia dell'arte.
Ora però viene il fatidico momento della giornata che dalle 8:00 di questa mattina mi perseguita insieme all'ansia.
Sto letteralmente camminando avanti e indietro ripetutamente dalla porta della mia classe alla finestra che essa contiene al suo interno ripetendo inglese; sembro quasi esaurita ahahah.
Alcuni miei compagni invece erano affacciati alla porta per vedere quando arrivasse la docente.
Michelangelo: "Raga arriva"
A quel punto ognuno di noi si risiede al proprio posto.
Prof: "Good morning everybody"
Classe: "Good morning teacher"
Prof: "Allora, oggi dovete presentare i vostri lavori di educazione civica giusto?"
Davide: "Si prof"
Prof: "Perfetto, chi vuole iniziare?"
Rimaniamo tutti in silenzio.
Prof: "Dai ragazzi, tanto dovete fare tutti"
Nessuno parla.
Prof: "Ok allora scelgo io, iniziamo con... Letizia e Lucia"
E TE PAREVA OH, MAI UNA VOLTA IN CUI NON DEVO COMINCIARE PER PRIMA.
Io e la mia migliore amica ci alziamo e mettiamo la presentazione sulla Lim (raga intendo la lavagna elettronica/interattiva non so come la chiamate voi).
Giuro che l'ansia in questo momento mi sta divorando viva, per calmarmi faccio un bel respiro. Devo rimanere calma e riuscire a prendere un bel voto, non voglio deludere la mia famiglia, ma soprattutto Kenan dopo che è stato così carino e dolce ad aiutarmi in questo progetto.
Io e Lucia ci alterniamo le slide.
Appena inizio a parlare il mio timore sparisce ed inizio a esporre il lavoro con disinvoltura e sicurezza.
Dopo circa 15 minuti senza rendercene conto avevamo finito l'esposizione.
Prof: "Allora ragazze, avete fatto davvero un bel lavoro sia dal punto di vista costruttivo della presentazione e sia dal punto di vista lessicale e grammaticale. Brave."
Io e Lucia: "Grazie mille prof"
I nostri compagni di classe ci applaudono, dovete sapere che è una cosa tipica della nostra classe; ogni volta che qualcuno fa una presentazione orale davanti a tutti la classe applaude.
Io e la mia bestie ritorniamo ai nostri posti felici.
Prof: "Ah ragazzi, volevo avvisarvi che i voti dei vostri lavori saranno visibili sul registro elettronico da domani pomeriggio/sera"
Classe: "Okk"
Il resto delle due ore di inglese prosegue con i progetti del resto dei miei compagni di classe.
Alle 13:20 suona la campanella.
Io e i miei amici ci alziamo, prendiamo le nostre cose, salutiamo la docente, usciamo da scuola ed ognuno si dirige a casa propria.
Una volta giunta a casa pranzo insieme alla mia famiglia.
Mamma: "Allora?"
"Cosa?"
Nonna: "Com'è andata l'interrogazione di oggi di inglese?"
"Benissimo, alla professoressa è piaciuto molto il nostro lavoro, ha detto che siamo state brave"
Nonno: "Lo sai il voto?"
"Ancora no, la prof ha detto che esce domani"
Leo: "Il merito va all'amichetto turco tuo però"
"A Kenan intendi?"
Leo: "Sì"
"Beh quello ovvio, è stato davvero carino ad aiutarmi"
Il pranzo continua parlando del più e del meno, poi salgo al piano di sopra e mi riposo un po'.
Dopo circa un'oretta mi alzo dal letto e mi dirigo alla mia scrivania.
Non faccio neanche in tempo a sedermi che suonano il campanello.
"VADO IO"
Urlo della mia stanza, scendo, vado di fuori e vedo il postino.
Postino: "Ciao"
"Ciao, dimmi"
Postino: "Ho un pacchettino per la signorina... Letizia Allegri"
"Sono io"
Postino: "Perfetto, ecco a lei"
"La ringrazio, arrivederci"
"Arrivederci"
Questi sono di sicuro i pass che mi ha mandato papà da Torino, rientro in casa, apro il pacchetto ed eccoli appunto; uno con il mio nome ed uno con quello di Edoardo.
Mia mamma giunge in salotto.
Mamma: "Allora chi era?"
"Il postino, sono arrivati i pass per lo stadio"
Mamma: "Bene"
Scrivo subito a papà che mi sono arrivati i biglietti e lo ringrazio nuovamente.
"Ora vado in camera a fare i compiti e a preparare il regalo per Edo"
Mamma: "Va bene, ma glielo darai domani a scuola?"
"Si, a ricreazione"
Mamma: "Ah ok"
Salgo di sopra in camera, prendo tutto l'occorrente e metto il pass di Edo dentro una scatola che poi inserisco dentro ad una busta bianca su cui all'esterno scrivo "Per Edo💙" con il pennarello.
Bene, questo è fatto; ora devo studiare scienze che domani aimè interroga.
Prima di tutto, però, scrivo una cosa al diretto interessato prima che mi dimentichi.
INIZIO CHAT
Cuggi 💙
Edo
Dimmi
Ricordati che, oltre alle
solite cose, di portarti
anche qualche felpa e
pantalone di ricambio
Perché?
Tu fallo e basta, fidati di me
Okok
FINE CHAT
Bene, adesso posso mettermi veramente a studiare.
Dopo qualche ora finisco e mi vado a fare la doccia.
Mi asciugo i capelli, mi rivesto e scendo di sotto per cenare con la mia famiglia.
Successivamente risalgo di sopra, mi preparo lo zaino per domani, vado in bagno a fare le mie cose ed a lavarmi i denti, do la buonanotte alla mia famiglia e ai miei animali domestici e mi metto dentro al mio letto dove subito dopo mi addormento.
spazio autrice
Ciao raga, scusate per l'assenza. Ecco qui il capitolo, spero vi piaccia <3.