•• Amici23 •• Bella come il s...

By La_Giu_ls_

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Soleil Naselli ha 19 anni, è Italo-Argentina. Adesso vive a Roma con sua mamma. È una ballerina di hip-hop e... More

01."Il banco."
02."I turni delle pulizie."
03."La Mariposa."
04."Fra... sono cotto!"
05."Tizianelli."
06."Compiti."
07."Piccola furia."
08."Quanta voglia di baciarti."
09."Eccoti qui."
10."Lo uccido!"
11."Ti prego! Va via."
12."Felice."
13."La mia ragazza."
14."Un compito focoso."
15."Stupida!"
16."Ti amo tanto anch'io."
17."Racconta la tua storia."
18."Un confronto inaspettato."
19."Sole... Ascolta..."
20."Il bacino sul nasino."
21."È tutto ok."
22."Devo starti lontana."
23."8 baci."
24."A volte l'amore non basta."
25."Team Tiziano o Team Umberto?"
26."Che vuole Umberto da te?"
27."Amo solo te."
28."Maglia sospesa."
29."Come lo dimentico?"
30."Stupido."
31."Sottone."
32."Meglio di prima."
33."Sangue gitano."
34."Regali."
35."Mi fido di te."
36."È colpa mia!"
37."Gelosia."
38."Capodanno."
39."Selvaggi."
40."Nessuno ti batte."
41."La sfida."
42."Sei un angelo."
43."Mi hai persa."
44."Non mi importa."
45."Non mi lasciare!"
47."Il funerale."
48."La lettera."
49."Grazie per essere rimasta."
50."Mi dispiace."
51."A chi hai pensato?."
52."Nena."
53."La lite."
54."Solo tu mi hai capito."
55."La maglia oro."
56."La prova."
57."Il compleanno pt 1."
58."Il compleanno pt 2."
59."L'ultima possibilità."
60."Incontro con i coach."
61."Paura di uscire."
62."Il bacio."
63."Noi siamo qui."
64."Quanto mi manchi amore."
65."Ciao scricciola."
66."Chi deve vincere amici?"
AVVISO IMPORTANTE

46."Mi ha detto addio."

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By La_Giu_ls_

Pov's Soleil:


Sono ancora qui.
Non mi sono mossa.
E neanche lei.

Tengo ancora la sua mano, nella speranza che riconosca il mio tocco e si svegli.

"Mamma!"
Sussurro scuotendola un po'.

Guardo il monitor e il battito è ancora regolare.
"Ti prego, non mi lasciare sola."
Sussurro piangendo.

Poi si apre la porta e vedo Emanuel con Raimondo e... Giovanni!
È venuto lui.

"Ohi! Piccoli."
Mi dice venendo ad abbracciarmi.

"Grazie per essere qui."
Affermo lasciandomi abbracciare.

"Non potevo non venire.
Quando Raimondo ha chiesto chi volesse venire non ho esitato."
Dice lui piazzandomi la guancia.
"Sei come una sorella per me e non potevo non esserci per te."

Io gli sorrido e poi guardo mia mamma.
"Soleil!"
Esclama Raimondo.
"Hai bisogno di qualcosa?"

"No. Grazie.
Spero che si svegli presto.
Ho bisogno di saperla fuori pericolo."
Gli dico.

"Lo sarà.
Tu sei dolce e forte!"
Afferma lui avvicinandosi.
"Da chi hai preso il carattere?"

"La dolcezza non credo di averla.
La forza da mamma."
Dico guardando lei.
"Anche se lei ha avuto tanta forza."

"Uno, sei dolcissima.
Se non lo fossi, non saresti qui.
Due, sei forte tanto quanto lei.
Per sopportare tutto questo, bisogna avere tanta forza e tanto coraggio."
Dice Raimondo abbracciandomi.

"Con Emanuel dobbiamo andare, ma ti ho portato Giovanni, così ti può fare compagnia, e dei cambi, così ti puoi dare una rinfrescata."
Afferma per poi uscire.




La sera:

Ho passato tutto il pomeriggio con Giovanni nella stanza di mamma.
Ci siamo allontanati solo per andare a fumare e poi siamo tornati in stanza, ma lei ancora niente.

Abbiamo cenato, e mi sono andata a fare una lavata.

Quando esco dal bagno, mi siedo vicino a mia mamma e le tengo la mano.
"Sei la persona più importante della mia vita.
Se perdo te, perdo tutto."
Dico con voce rotta.

"Non sei sola!"
Esclama Giovanni sedendosi accanto a me.

"Se lei..."
Non finisco la frase.

"Non succederà...
E a prescindere, tu non sei e non sarai sola.
Siamo tutti con te."
Dice abbracciandomi.

"Mi fa strano vederla così...
Sai, dopo la morte di papà, lei ha fatto per due per me.
Si è ammazzata di lavoro."
Gli dico mentre guardo mia mamma.

"Hai una mamma forte So."
Risponde lui sedendosi dall'altra parte del letto.

"Si lo è."
Sussurro.

"Perché non dormi un po'?"
Mi chiede lui con tono dolce.

"Nono! Va bene così, e poi non saprei come."
Dico guardandomi attorno.

All'improvviso sento gli occhi che si fanno pesanti.
"Stai morendo dal sonno.
Dormi un po'."

"No! Adesso vado a prendere un caffè al bar giù... Tu vuoi qualcosa?"
Domando guardandolo.
"Ma sì dai, un caffè anche io."

"Torno subito.
Tienila d'occhio."
Gli dico dolcemente.

"Non vado da nessuna parte."
Mi tranquillizza.






Apro la porta della mia stanza ed entro reggendo bene i caffè.
"Eccomi Giovy, spero di non averci messo troppo."

Appena mi volto verso, il mio amico mi sorride e mia mamma mi guarda.
"Mamma."
Sussurro posando le tazze sopra il tavolo.

"Amore di mamma."
Mi dice lei aprendo le braccia.

Mi avvicino e con attenzione alla flebo, l'abbraccio dolcemente, lasciandomi andare a un pianto di gioia.
"Ti sei svegliata."

"Tesoro mio!
Non serviva che tu venissi qui."
Mi dice lei.

"Come no?"
Domando accigliandomi.
"Sei la mia mamma."

"Si amore mio, ma stai facendo un percorso..."
Dice e io la interrompo.

"Mamma! Amo ballare.
Ma non più di quanto amo te."
Affermo tenendole la mano.

"Anche io ti amo."
Dice mentre le vedo scendere qualche lacrima.
"E hai un amico che ti vuole molto bene."

"Si lo so."
Dico sorridendo a Giovanni.
"E il fratello che non ho mai avuto."






Giovanni è dovuto tornare a scuola e io posso stare fino a sta sera alle sette.
Poi devo tornare.

Non vorrei lasciare mia mamma così, ma lei ha insistito molto.

"E Tiziano? Dov'è?"
Chiede lei mentre sta pranzando.

"Ah! Lascia perdere."
Dico sorridendole.

"Che è successo?"
Domanda lei curiosa.

"Ci siamo lasciati."
Affermo abbassando la testa.
"Ma non è importante... La cosa più importante sei, tu."

"Amore mio.
Parlamene, posso... Posso darti qualche consiglio."
Dice lei sorridendo e tenendo la mia mano.

Io guardo la sua mano nella mia e scoppio a piangere.

"Mi ha accusata di tradirlo."
Ammetto dopo vari secondi.
"Come faceva la sua ex, e ora pensa che sia qualcosa tra me e Giovanni."
Affermo guardandola.

"E perché lo pensa?"
Domanda lei dolce.

"Perché Martina lo vuole e ha coinvolto Sofia che mi ha messo zizzania."
Dico irritata.

"E tu lo hai lasciato?"
Mi domanda mia mamma.

"Mi stava per dare della poco di buono, e non ha completato la frase perché gli ho tirato uno schiaffo."
Dico tirando su con il naso.

"Amore! Quel ragazzo ti ama.
Si vede, è... Solo un po' geloso.
Come tutti quelli che si amano."
Afferma lei.

"Si ma..."
Provo a dire ma lei mi interrompe.

"Niente ma."
Dice sorridendo mentre riprende a mangiare.
"Quando rientri, ci fai una bella chiacchierata e chiarite."

"Non lo so.
Mi ha fatto male."
Ammetto abbassando lo sguardo.

"Lo so... Ma, il perdono è la cosa più bella e pacifica che ci sia al mondo.
Non sei portata per odiare."
Mi dice sorridendo.

Io ricambio e non dico nulla abbassando lo sguardo.
"Sole... Devi promettermi una cosa."
Dice lei allontano il carrello con il vassoio.

"Prima dimmi.
Non prometto senza sapere se posso farlo o no."
Affermo dolcemente e cercando di nascondere la preoccupazione.

"Se dovesse succedermi qualcosa..."
La blocco subito.

"Mamma! Cosa vuoi che ti succeda?
Stai meglio adesso no?"
Chiedo rassicurandola.

Lei mi guarda piangendo e annuisce.
"Si... Infatti è un discorso generale... Devi promettermi, che continuarai a ballare, devi stare lì ad amici e crearti il futuro che meriti.
Io sono così orgogliosa di te e sono sicura che anche tuo padre lo è."
Dice lei piangendo con una mano sulla mia guancia.

"Mamma! Ma cosa dici?"
Le chiedo sorridendo.
"Tu... Tu stai bene adesso."
Affermo. "Vedrai, uscirai di qui non appena starai benissimo e andrai a casa e starai a riposo."

"Amore... Devi promettermelo!"
Dice lei guardandomi negli occhi.

"Ok mammina!
Se ti fa stare bene e tranquilla te lo prometto."
Dico sorridendo.

"Sul serio Sole."
Afferma lei seria.

"Si mamma..."
Dico bloccandomi con la porta che si apre.

"Buongiorno!"
Esclama un infermiere.
"Soleil! Dobbiamo chiederti di uscire, tua mamma deve fare degli accertamenti."

"Si, esco."
Dico uscendo ancora paralizzata da quello che mi ha detto mia mamma.






Ma cosa... Cosa stava per dirmi?
Guardo l'orologio e sono passate due ore da quando l'hanno portata con sé.

Non ho un telefono e ne niente per poter parlare con qualcuno.

Mi fanno male i piedi, da quanto ho camminato in questo arco di tempo.
Ho fatto avanti e indietro da quando hanno portato via mia mamma.

"Sole!"
Esclama Emanuel con Raimondo.

"Oh! Menomale.
Che bello avervi qui."
Dico abbracciando io mio professore.

"Novità?
Come mai sei qui?"
Chiede lui.

"Hanno portato mia mamma a fare accertamenti ma..."
Dico bloccandomi a guardare la porta del reparto.

"Ma cosa?"
Domanda Raimondo mettendo una mano sulla spalla.

"È successo due ore fa e...
Ho un brutto presentimento."
Confesso sedendomi.

Loro si siedono uno a destra e uno a sinistra.
"Stai serena."

Io guardo Emanuel e lui mi abbraccia tenendomi a se.

Poi si apre la porta e vedo il medico che si occupa di mia mamma, che tra l'altro lo conosco.
Roberto Croce.

"Roberto!"
Esclamo.

Lui si volta verso di me e vedo che è abbattuto.
"Stai bene?"
Chiedo avvicinandomi.

"Oh! Tesoro."
Mi dice piangendo.

"Che c'è?"
Domando preoccupandomi.

"Sole... Credimi, abbiamo fatto il possibile per salvarla..."
Dice guardandomi con le lacrime.

"Cosa dici?"
Chiedo sorridendo dal nervoso, poi quando mi rendo conto che è serio inizio ad agitarmi.
"DOV'È? DOV'È MIA MAMMA?"
Urlo piangendo.

"Sole... Sole..."
Mi dice Emanuel tenendomi.

"NOOOOO! FATEMI VEDERE LA MIA MAMMAAAA!"
Dico urlando dalla disperazione.

"Tesoro! Abbiamo fatto il possibile, mentre la stavano operando ha avuto un arresto cardiaco... E..."
Afferma bloccandosi.

"NOOOOO!
NOOOOOO!
NON È VEROOOO."
Dico agitandomi.

Emanuel e Raimondo mi tengono stretta e io crollo a terra e uno dei due mi abbraccia da dietro.

"Nooo!
Ditemi che è un incubo?
Lei non può essersene andata."
Sussurro guardando davanti a me.

Poi Raimondo si posiziona davanti a me e alzo lo sguardo verso di lui che mi guarda piangendo.

"Tu... Tu non hai idea, di quanto ci dispiace."
Afferma lui.

"Lei se lo sentiva...
E per questo che mi ha detto quelle cose!"
Dico piangendo e mettendo una mano sulla mia bocca.
"Mi ha detto addio."





Emanuel e Raimondo sono entrati con me nella stanza di mia mamma dove è lì immobile.

"Mamma..."
Sussurro.
"Se mi stai facendo uno scherzo...
Non è divertente."
Dico avvicinandomi piangendo.

Lei resta immobile e non mi risponde.
"Mamma... Mamma..."
Affermo prendendo la sua mano e sentendola fredda, fredda come l'inverno.

Chiudo gli occhi sentendo un dolore forte al mio petto.
"Mamma..."

"Sole!"
Esclama Emanuel.
"Io... Mi dispiace."

"Che cosa faccio adesso?
Sono sola."
Sussurro.

"Non lo sei...
E lo sai, hai tutti noi."
Dice Raimondo.

"Ora, andiamocene.
Ti fa male stare qui..."
Afferma Emanuel.

Io mi alzo e mi avvicino a mia mamma per stamparle un ultimo bacio sulla fronte.





Con lo sguardo perso nel vuoto, varco il cancello della casetta.

Sono le 21:00 di sera, Emanuel e Raimondo si volevano assicurare che mangiassi qualcosa.

Anche se, non l'ho fatto ugualmente.
Ho lo stomaco chiuso e il cuore a pezzi.

Fuori dalla casetta trovo Marisol che mi guarda.
Io mi siedo nel muretto accanto al cancello e scoppio a piangere.

"Soleil."
Afferma lei avvicinandosi.

"Non... Non..."
Provo a dire piangendo.

"Che succede amore?
Giovanni ci ha detto che tua mamma..."
Dice venendo interrotta da me.

"Se ne andata."
Sussurro guardando un punto davanti a me.

"Cosa?"
Dice piangendo.

Io mi alzo e con la poca forza che mi rimane mi trascino all'interno della casa.

In cucina non c'è nessuno.
Vado nella mia stanza, con la mia amica che mi tiene un braccio sulle spalle, poso lo zaino per poi andare nel giardino posteriore.

"EHIIIIII BENTORNATA."
Esclamano sorridendo e fischiando avendo preparato una specie di festa.

Io con le lacrime agli occhi li guardo e loro vedendo il mio sguardo loro diventano seri.

"Soleil."
Dice Giovanni venendo ad abbracciarmi.

"Non c'è più."
Riesco a dire semplicemente.

"Ma cosa... Ma fino a sta mattina..."
Si blocca lui tenendomi ancora tra le sue braccia.

Vedo le mie amiche piangere e con i ragazzi venirmi ad abbracciare.
"Amoree!"
Esclama Gaia piangendo.

Io mi stringo a Giovanni e poi tutti si staccano.
"Sole..."
Esclama Tiziano piangendo.

"I-io..."
Prova a dire abbassando lo sguardo.

"Non mi va di parlare... Scusate."
Dico sedendomi nel divanetto e accendendo una sigaretta.

"Tesoro... Non ti scusare."
Dice Lucia mettendo un braccio sulle mie spalle.

Alzo la testa verso il cielo e inizio a piangere di nuovo.
"Alla fine... Mi hanno lasciata sola
Tutti e due."









SPAZIO AUTRICE:

Buonasera!
Come state?

Ecco a voi un capitolo abbastanza triste.

Ma dovevo aggiungere qualche dramma.
La vedevo troppo piatta la storia.

Che ne pensate?

Baci.

G.💚

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