Imprisoned || Madness Love

By xdylaxnobrixxen

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Scarlett è figlia di una famiglia purosangue, probabilmente una condanna. Costretta ad andare a Hogwarts dop... More

Collision

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By xdylaxnobrixxen


Scarlett aveva bisogno della sua cioccolata calda mattutina più di quanto volesse dare a vedere, e come ogni buona volta l'elfa domestica di casa Calderoy - Sally - gliela appoggiava fumante di fronte alei. Dopo tutto suo padre era fermamente contrario al bere bevande babbane, ma da quando la ragazza l'aveva provata per la prima volta non poté più farne a meno.

Sally si congedò con un inchino reverenziale poco prima che Leonard Steve Calderoy entrasse di gran carriera nel salone.

Suo padre aveva un fascino meschino: con quel suo fare da strafottente seppure avesse non poco più di quarantanni. Gli occhi celesti lasciavano trasparire la freddezza dei suoi gesti, il naso adunco mostrava la - secondo lui - epica caduta nell'intento di salvare sua madre; e il mento pronunciato gli conferiva l'aria di uno di quei baroni d'Egitto.

«Buongiorno Scarlett» disse altezzoso per poi prendere la Gazzetta del Profeta e immergersi alla ricerca di qualche notizia scottante. La ragazza posò la tazza rumorosamente sul tavolo «Giorno»

Era di pessimo umore, quella mattina.

Dopo un paio di minuti passati nel silenzio assoluto il signor Calderoy si decise a voltarsi verso la figlia con quella che a Scarlett parve un'espressione di rammarico.

«Senti hai trovato un modo per andare a Diagon Alley questo pomeriggio? Ho un impegno che...»

«...non puoi assolutamente rimandare - finì Scarlett per lui cantilenando scocciata - sì, lo so»

Leonard fece una smorfia che agli occhi di una persona normale sarebbe potuto sembrare un segno di dispiacere, ma dato che Scarlett ormai conosceva suo padre sapeva che non c'era niente per cui dispiacersi.

Posò con decisione la Gazzetta del Profeta «Ma non ti preoccupare,ho chiesto personalmente a Draco se poteva accompagnarti... insomma,tu non sai niente di quella scuola e se fosse per me tu continueresti i tuoi studi casalinghi ma la mamma crede che ti stia isolando»incrinò la voce «Sciocchezze!Io ho sempre studiato a casa e guarda come sono diventato: forte,preparato...»

E mentre suo padre elencava le sue doti, Scarlett non poté fare a meno di pensare a quelle che secondo lei erano le abilità che si ad dicevano meglio al signor Calderoy "montato,insensibile, egoista"

«Va bene papà, ho afferrato il concetto. Ora posso andare a prepararmi?»fece la mora spazientita.

Senza neanche aspettare la risposta si alzò spingendo la sedia all'indietro, rianimò i capelli e salì le scale facendo ricadere il suo sguardo ancora una volta sul suo avambraccio, segnato per sempre.



«Mi dispiace per te» ammise il biondo procedendo spedito tra la gente di Diagon Alley.

I due stavano facendo un giro per quelle stradine alla ricerca del materiale per la scuola, ormai Draco sapeva dove andare...Scarlett invece no. Doveva partire da zero. Ma nessuno sapeva quanto lei avesse imparato in tutti quegli anni dilezioni private: aveva appreso il massimo delle Arti Oscure, era diventata un'asso della Trasfigurazione e sapeva giocare a Quiddich come pochi (una cercatrice davvero ottima diceva sempre sua madre,stata a sua volta la miglior cercatrice di Serpeverde dei suoi anni). Pozioni era la sua materia preferita,d'altronde grazie alle assidue lezioni private di Piton era difficile non amarla; forse l'unica cosa che odiava era Storia della Magia.

«A me no, sai? Insomma era bello poter fare quello che volevo, solo che mi annoiavo a star rinchiusa sempre in casa» disse la mora scrutando il negozio di scope appena passato.

Quel giorno c'era tanta gente in strada e la cosa fece innervosire di molto Scarlett. Non era abituata.

Due vecchiette sulla destra la guardavano con gli occhi sgranati, e presa dalla paura che la manica della felpa di fosse alzata - si stirò le braccia in un tentativo vano di coprire l'avambraccio. Constatò dopo che la manica non era alzata e che le vecchiette stavano solo fissando un uomo corpulento dietro di lei.

Draco voltò l'angolo «Devo dire che sono contento che tu venga, però»

La ragazza lo guardò interrogativa mentre con la coda dell' occhio scorreva le vetrine.

«Bè..Crabbe e Goyle sono buoni amici ma loro non saranno mai te» detto questo la mora arrossì.

Passarono le restanti due ore a comprare materiale su materiale: libri meno avanzati di quelli che invece aveva, calderoni nuovi e penne d'oca di ricambio.Una volta usciti dall'ultimo negozio ormai esausti la ragazza si concesse un attimo di riposo.

Draco era troppo intento a guardare una scopa col naso appiccicato contro la vetrina per notare un ragazzo dai capelli rossi che accidentalmente gli finiva addosso.

Il biondo sbatté il naso contro il vetro dallo spavento e appena girato il capo verso il rosso i suoi occhi presero a brillare di una forte luce malefica. Scarlett sapeva bene cosa sarebbe successo da lì a poco.

«Oh scusa Malfoy, non ti avevo visto» disse sarcastico il ragazzo che dimostrava si e no diciott'anni.

Il volto del biondo diventò rosso dalla rabbia.

«Lo dirai a paparuccio vero, Draco?» scimmiottò un'altro ragazzo identico al primo comparso al sul fianco. Per un secondo la giovane pensò fosse un'allucinazione, ma poi capì che erano veramente due.Erano gemelli.

«è meglio per voi che ve ne andiate subito da qui, Weasley» si contenne Draco.

I due gemelli si guardarono «Fred ho tanta paura» disse uno tremando per finta, provocando la risata dell'altro.

Scarlett- che era rimasta dall'altro lato della strada per tutto il tempo -decise di intervenire.

Camminò spedita verso i tre cercando di contenere la rabbia, insomma non che lei fosse una tipa scorbutica, semplicemente le dava fastidio qualsiasi cosa implicasse il 'due contro uno'

Nonché Draco non fosse capace di gestirli - assolutamente no - ma era sempre stata una persona molto giudiziosa e pronta a correre in aiuto degli amici. O meglio, dell'amico.

Sì,il giovane Malfoy era stato il suo unico amico.

Non aveva avuto modo di conoscerne di altri, non frequentando una scuola per maghi non poteva relazionarsi come avrebbe invece voluto fin dalla tenera età.

Aumentò il passo mentre la sua folta chioma nera ondeggiava sul viso. Draco era troppo impegnato a imprecare parole poco carine contro i due rossi per accorgersi di Scarlett.

Si fermò in prossimità del biondo, dove finalmente di due ragazzi riuscirono a notarla in tutta la sua durezza. Solo una volta davanti a quelle due sagome, Scarlett, si rese conto di quando erano alti.

«Che succede qui?» fece spiccia lei «Vi divertite così tanto a disturbare i più piccoli di voi? Molto maturi» disse ai rossi scoccando due occhiatacce piene di odio.

Il primo accennò un mezzo sorriso dopo averla guardata dall'alto al basso, il secondo aveva incurvato le sopracciglia in maniera tale da farla innervosire ancora di più. Entrambi si guardarono complici per poi voltarsi verso Malfoy.

«Quando non c'è il paparuccio ti fai difendere dalla fidanzatina, eh Draco?»ammiccò il secondo.

Scarlett vide Draco irrigidirsi dalla rabbia, il volto in fiamme, gli occhi pieni di ira.

La mano del giovane era scattata in tasca dove la ragazza ben sapeva che cosa si trovava.

«NO!»lo placcò la mora non appena vide la bacchetta spuntare dai jeans.Gliela strappò dalle mani con così tanta enfasi che per poco non lesi strappava un muscolo.

Draco intanto aveva già iniziato a mormorare una formula che Scarlett identificò come ʺCrucioʺ ma fortunatamente era stata lasciata incompleta grazie alla prontezza dalle ragazza.

Subitosi guardò intorno. Pregò che nessuno l'avesse sentito o visto,altrimenti sarebbero stati guai seri.

«Andiamo via» mormorò lei strattonandolo per il braccio e trascinandolo lontano da quei due che sogghignavano in lontananza.

Seppure continuasse a borbottare frasi come ″Sei un idotaChe cosa diavolo avevi intenzione di fare nella mente di Scarlett era rimasto impresso quel sorriso così strafottente ma altrettanto affascinante del rosso.


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