Glimpse of Hope

By Artvmary

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Nadine Morris, da quando ha memoria non è mai riuscita ad esternare ciò che aveva dentro, un blocco assurdo l... More

author's note
info+TW
prologo
1. Raggi di sole
2. Tre moschettieri
3. Volare
3.1 Lust
4. fascino o paura?
5. Pretend
6. Us
7. Strawberry
9. Run away with me
10. The two of us, under the same sky (1)
11. Like Modigliani's paintings (2)
12. A bond that will never break
13. this is the last time
14. wounds and wine

8. Chaos

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By Artvmary

‼️TW: violence ‼️

"Ben venga il caos, perché l'ordine non ha funzionato"
Karl Krauss

Nadine's Pov

«Sissy che succede?» dico, non appena chiudo la porta dietro le mie spalle. La testa ancora mi gira e mi aggrappo alla maniglia della porta.

«Fanculo» urla.
«Nadine, ma come può comportarsi in questo modo?» la voce le si spezza alla fine.

Non so cosa sia successo ma sono sicura c'entri Kyle.

«Avete parlato? Non ti ho più vista in pista prima, sei andata da lui?» dico, avvicinandomi a lei e appoggiandomi al muro.

Ha la testa bassa e le braccia conserte.

«Sissy?» la richiamo, appoggiando una mano sulla sua spalla.
Alza il viso e le lacrime le stanno rigando il viso.

«Forse ha ragione Josh» tira su col naso.
«Ma non si è mai comportato così prima..» sussurra scuotendo la testa, riportando lo sguardo sul pavimento.

«Ci conosciamo da anni Nana, non ha mai esagerato così tanto nel fare lo stronzo con me. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altro e nonostante litigassimo spesso, niente ci ha mai diviso» scoppia a piangere e si copre il viso con le mani.
«È sempre stata la mia unica speranza, l'unico a starmi accanto nonostante tutto, ancora prima di Josh» singhiozza.
Ho il cuore chiuso in una morsa, dalla sua voce si sente quanto ci tiene a lui.

Mi avvicino e la stringo tra le braccia, facendole poggiare il viso sul mio petto.
È la seconda volta che la abbraccio e io non sono tipo da dimostrazioni d'affetto, ma Sissy è Sissy.

La tristezza non è un'emozione che le si addice, lei porta felicità e l'ho capito in poco tempo, ha un'energia incredibile e ti fa sorridere nonostante tutto..
Vederla piangere così mi spezza il cuore.

Le prendo il viso con le mani e punto i miei occhi nei suoi.
Sono spenti, il solito verde luminoso è stato rimpiazzato da un verde scuro e vuoto.

«Troveremo un modo, oggi Josh ha parlato di verità no? Ce la faremo dire a tutti i costi» le asciugo una lacrime con il pollice.
«Oppure se la vedrà con me, e non credo voglia perdere il suo caro amichetto perchè stai sicura che glielo affetterei come un salame» dico seria.
Non ho alcuna intenzione di lasciarla soffrire così, non so cosa sia successo ma è arrivato il momento di scoprirlo e darci un taglio.

Sissy spalanca gli occhi e ridacchia nonostante le lacrime.

Sorrido.
I suoi occhi sembrano riprendere colore e il mio cuore torna a battere normalmente. Ecco qui la solita Sissy.

«Ora rinfrescati il viso e andiamo a cercarlo» le lascio il viso e indico i lavandini.

Annuisce.

Mi avvicino al lavandino accanto a lei e l'immagine che vedo nello specchio mi fa sgranare gli occhi.

I capelli si sono gonfiati per colpa dell'umidità e del sudore. Ho le guance rosse per i troppi drink, le pupille dilatate e le labbra gonfie per i morsi che ho dato prima in pista.

Mi lavo le mani e porto un po' d'acqua sulle guance per alleviare il calore che sento.

Cosa mi è saltato in mente prima? Perché ho immaginato Trevor? Mi sento in colpa per Kristian, avrei dovuto divertirmi, ballare e parlare con lui.

Metto i polsi sotto il getto dell'acqua e sposto lo sguardo sullo specchio, abbassandolo verso le gambe.

Perché mi stava fissando in quel modo? Ma soprattutto perché mi è piaciuto sentire i suoi occhi addosso?

Le uniche volte che mi sono sentita così, sono state le notti in chi salivo sul tetto dell'orfanotrofio e rimanevo in bilico sul bordo.

Il cuore mi inizia a battere velocemente al pensiero di me lì, ma stavolta con Trevor a guardarmi. Chiudo gli occhi e dei brividi mi percorrono la schiena fino ad arrivare in mezzo alle gambe.

Sbuffo e torno a lavarmi le mani.

«Che succede Nadine?» mi chiede Sissy, mentre si asciuga.
«Oh nulla» scuoto la testa.
«Sicura? Sei diventata tutta rossa e le tue gambe si sono irrigidite» mi scruta, fissandomi dall'alto in basso.
Spalanca la bocca e lancia un urletto, buttando la carta nel cestino.

«Stavi pensando a qualcuno vero?» mi prende dalle spalle e mi gira verso di lei, sorridendo.

«A chi? Kristian? Un altro ragazzo di stasera? Oddio no, non dirmi che sei fidanzata» sgrana gli occhi. «In realtà non ne abbiamo mai parlato...sei fidanzata? Se sei fidanzata voglio conoscerlo, devo vedere se è alla tua altezza» dice, diventando seria all'ultimo.

«Sissy calma» ridacchio. «Non sono fidanzata tranquilla, chi mai vorrebbe esserlo? I maschi portano solo casini»
Annuisce.
«Hai ragione..» gira il viso e toglie le mani dalle mie spalle. «Allora stavi pensando a qualcuno» urla, tornando a guardarmi.
«Chi?» saltella.

Sento le guance accaldarsi.

«Non dovevamo cercare Kyle?» dico indicando la porta.
«Dovremmo sbrigarci»
Lei alza un sopracciglio e sorride.
«D'accordo, d'accordo» alza le mani in alto.
«Ma me lo dovrai dire dopo aver parlato con Kyle, non provare a scappare» mi punta il dito contro.
Annuisco e sorrido.
«Andiamo» Mi prende a braccetto e usciamo dal bagno.

La musica alta mi investe le orecchie non appena usciamo dal bagno e superiamo il muro.

Non appena arriviamo davanti al bancone, sposto lo sguardo nei tavolini vicino la pista e non vedo più Trevor, mancano anche Dylan, Kyle e tutti gli altri.

Confusa mi guardo intorno, Sissy accanto a me sta ordinando un altro drink e intorno a noi è pieno di persone ubriache.

Vedo una figura farsi spazio tra la gente per arrivare all'ingresso e prendo Sissy dal braccio.

«È lì, andiamo» urlo per sovrastare la musica.
Lei mi segue con in mano il cocktail.

«Scusate, scusate» mi faccio spazio tra le coppiette.
«Nana, non c'è» mi urla Sissy all'orecchio, aggrappandosi al mio braccio.

Sposto lo sguardo in avanti e lo cerco con lo sguardo ma di lui nessuna traccia.

«Andiamo fuori, può essere solo lì» dico continuando a farmi spazio tra le persone.

C'è gente sudata ovunque, uno mi ha rovesciato il suo drink vicino ai piedi e per poco non scivolavo portando Sissy giù con me.

«Che schifo» dice Sissy, una volta arrivate davanti all'ingresso. Fissa inorridita il suo drink per poi mostrarmi cosa c'è dentro.

Sgrano gli occhi e un conato mi si blocca in gola.

Un preservativo aperto sta galleggiando tranquillamente nel suo bicchiere.

Ci guardiamo e in neanche un secondo il bicchiere non è più nelle mani di Sissy ma da qualche parte in mezzo alla folla.

L'aria fredda della notte ci investe non appena usciamo dal locale e la porta si chiude alle nostre spalle.

«Diciamo che, non avevo preventivato una nostra uscita all'aperto quando ho scelto questi vestiti» dice Sissy battendo i denti e strofinandosi le mani sulle braccia.

Annuisco e faccio come lei, sperando di scaldarmi un poco.

Intorno a noi ci sono gruppetti di persone intenti a far chissà cosa, la luce dell'insegna illumina la strada altrettanto piena di gente.

La musica, nonostante sia attutita, si sente fin fuori il locale ma di certo ora si respira aria pulita e non sudore e fumo.

Un rumore alla nostra destra ci fa voltare la testa.

Qualcuno sta parlando a voce molto alta ma non riesco a distinguere le parole.
Mi giro verso di Sissy e le faccio un cenno per indicare quel lato del locale, lei annuisce.

Ci muoviamo con nonchalance per non farci notare e svoltiamo l'angolo dell'edificio.

«Okay io non ved-»
«Lì» dice Sissy indicando infondo al vicolo, vicino alla porta sul retro del locale.

Sgrano gli occhi e mi porto una mano alla bocca.
Trevor e gli altri si stanno prendendo a pugni con alcuni ragazzi.

«Avviciniamoci» Sissy mi prende per mano, stiamo tremando e non sono sicura sia oer il freddo questa volta.

I colpi dei pugni e dei calci si sentono in modo nitido, alcuni sono a terra e altri contro il muro.

Due uomini, girati di spalle sono fermi e osservano la scena senza muovere un muscolo.
Sono alti e ben piazzati, i muscoli si possono immaginare nonostante i maglioni neri che indossano e le spalle larghe per poco non occupano tutta la visuale.

«Sissy non dovremmo..» sussurro.
Siamo ferme e accovacciate dietro un cassonetto, Sissy guarda la scena con occhi sgranati e sono sicura stia fissando Kyle.

Mi sporgo un po' di più giusto per vedere meglio ed eccolo lì.

Trevor è praticamente in ginocchio sopra qualcuno, lo sta bloccando con il suo peso mentre continua a dargli pugni in faccia. L'uomo sotto di lui ricambia e schiva qualche colpo.

Dylan invece è contro il muro e si sta proteggendo il viso con le braccia mentre un uomo biondo continua a prenderlo a pugni e calci.

Non ho bisogno di cercare molto per individuare Kyle che lotta contro due uomini, in un attimo però è terra e i due energumeni ora lo stanno prendono a calci.

Riporto lo sguardo su Trevor che continua a prendere a pugni quell'uomo sotto di lui.

Il sudore gli ricopre il viso e ha del sangue che gli cola dalla bocca, mentre un taglio gli ricopre lo zigomo destro.

Sgrano gli occhi appena vedo un uomo avvicinarsi dietro di lui con una sbarra di ferro in mano.

«TREVOR» urlo.
Oh no.

Sembra che il tempo si sia fermato. Trevor alza di scatto la testa e incontra i miei occhi. Si distrae, l'uomo con la sbarra di ferro non fa in tempo a colpirlo perché quello sotto di lui gli tira un pugno in pieno viso facendolo cadere a terra. I due uomini ora lo circondano.

Sissy mi tira verso il muro e ci nascondiamo dietro il grande cassonetto.
Il cuore mi batte velocissimo, cerco di incanalare più aria possibile nei polmoni mentre la testa inizia a girarmi.

Sissy accanto a me trema e si morde il labbro con i denti.
Dei passi si fanno più vicini e ci tappiamo la bocca con le mani per non farci sentire.

Mi giro a guardarla e i suoi occhi sono già su di me.
Mi fa un cenno con la testa e con gli occhi mi indica oltre il cassonetto.
Scuoto la testa.

Non so cosa fare.

I passi si sono fermati, si sentono solo i lamenti e i colpi della rissa.

«Non la vedo»
«Erano due, saranno scappate vai a cercarle»
Due voci molto profonde stanno discutendo proprio accanto a noi.

«E mi raccomando prendile, non dobbiamo commettere errori»
Non sento una risposta ma dei passi si allontanano.

Siamo entrambe ferme immobili ma ad entrambe tremano le mani, ce le stiamo stringendo mentre con l'altra ci copriamo la bocca.
Sento l'eco del battito del mio cuore nelle orecchie.

Sissy strattona il mio braccio e mi giro.

Nello stesso momento altri passi si allontanano, l'altro uomo deve essersene andato.

Annuisco e mi muovo verso l'altro lato del cassonetto, quello più vicino ai ragazzi.
Mi sporgo giusto per vedere con un occhio cosa sta succedendo

Trevor è in ginocchio davanti a un uomo e due uomini lo tengono bloccato.
Tutti gli altri stanno ancora lottando.

«Allora Pierce, hai portato delle puttane con te?» dice l'uomo davanti a lui. Non riesco a vederlo bene da qui.
«Come mai non ci hai detto nulla? Non sarai mica egoista vero? Le puoi condividere con noi sai» ride l'uomo.

«Anche se non so quanto resisterebbero dopo averci presi tutti sai» questa volta ridono anche i due uomini accanto a Trevor.

Rabbrividisco al pensiero. Come possono parlare in questo modo così schifoso e ridere pure.

Trevor non si muove e non spiccica parole, ha la testa bassa e il sangue gli ricopre anche il collo, ora ha dei tagli anche sulle braccia.

D'un tratto però alza di poco la testa e gira il viso dal mio lato. I nostri occhi si incontrano e perdo un battito.

L'uomo continua a parlare ma non lo sento.

I suoi occhi mi tengono bloccata sul posto e le mani mi tremano più di prima.

Annuisce lentamente per non farsi scoprire e strizza gli occhi appena un calcio gli arriva sul fianco.

«Pierce, devi ascoltarmi quando ti parlo» tuona l'uomo.
Spalanco la bocca e ritorno dietro il cassonetto.

«Cosa succede?» sussurra con un filo di voce Sissy.
«Non lo so ma dobbiamo aiutarli» sussurro, il labbro mi trema e lo fermo con i denti.
Non posso farmi prendere dall'ansia ora.
«Come possiamo aiutarli Nana? Se ci prendono siamo morte sicuro» sussurra terrorozzata.

Scuoto la testa.
«Ci dobbiamo inventare qualcosa e provarci»

Respiro e porto entrambe le mani a coprirmi il viso.

Pensa Nadine, pensa...

Spalanco gli occhi e guardo Sissy.
«Cosa?» sussurra confusa.
«Fai come ti dico okay?»
Sospira e annuisce.

«O la va o la spacca» dice.

☁️

«Pronta?» susurro girando la testa per guardarla.

Annuisce.

Abbiamo ripetuto il piano dieci volte e preghiamo il cielo che funzioni perché sennò possiamo dire addio al mondo.

«Ora» dico.

Esco da dietro il cassonetto e mi metto in piedi nel mezzo del vicolo.
A qualche metro da me c'è l'uomo che parlava con Trevor girato di spalle.

Mi schiarisco la gola.
«Oddio ragazzi, scusate mi gira la testa» dico con voce stridula, mettendomi una mano sulla tempia.
L'uomo si gira e mi squadra dalla testa ai piedi.
Trevor alza la testa e non appena mi vede sgrana gli occhi.
«Mi potreste aiutare a ritrovare la mia amica?» faccio un passo traballante e lascio cadere un piccolo oggetto di metallo a terra. Non so cosa sia ma l'abbiamo trovato dietro il cassonetto.

«Ops che sbadata» mi porto una mano davanti la bocca, dispiaciuta.
Mi giro di lato e mi piego per raccoglierla, il vestito si sposta un po' ma mi rialzo subito.

Non devo esagerare.

Riporto lo sguardo sull'uomo che mi sta fissando con un ghigno sul viso.

«Ma certo bambolina, vieni qui ti aiutiamo noi»
«Oh grazie mille, siete i miei salvatori» sorrido.

Guardo oltre lui e vedo Sissy spuntare da dietro il cassonetto.
Le faccio un cenno e in unattimo, un uomo che era accanto a Trevor per tenerlo ferlo, è a terra.

Mi schiarisco la gola e inizo a camminare verso l'uomo, fermandomi qualche volta fingendomi ubriaca.

Trevor ha steso l'altro uomo non appena ha visto Sissy.

Dylan e Kyle si stanno ancora difendendo dagli altri uomini ma niente di troppo complicato, stanno schivando la maggior parte dei colpi.

Sento il cuore battermi velocemente.

Ecco qui, l'adrenalina.
Essere in bilico tra la vita e la morte, l'ignoto.

«Capo non le ho-»
spalanco gli occhi al sentire una voce dietro di me.

Questo non l'avevamo calcolato.

«Che sta succedendo?»
L'uomo davanti a me si rigira e inizio a correre per non farmi prendere da quello dietro di me.

In un secondo sono tutti ammassati, gli uomini che lottavano contro Kyle e Dylan si sono divisi e stanno prendendo a pugni Trevor. Kyle e Dylan li hanno raggiunti e lo stanno difendendo. Nel mentre l'uomo si sta avvicinando a Sissy e io sento i passi dietro di me farsi più vicini.

«SISSY» urlo.
Vedo il viso di Kyle girarsi e Trevor estrarre qualcosa dalla tasca posteriore dei pantaloni.

«Fermati bambolina» mi urla la voce dietro.
«Fanculo» urla Trevor nello stesso momento.

Uno sparo riecheggia nell'aria e il tempo si ferma.


☁️☁️☁️
spazio autrice:
Buonaseraaa e buon 2024🍀
Spero che il vostro anno sia iniziato nel migliore dei modi.

Non era preventivato che pubblicassi il capitolo oggi ma mi sono detta, perché no?
Spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate su ig @/artvmarystories , sono curiosa di conoscere la vostra opinioneeee (scatenatevi)

Non dimenticatevi la stellina ⭐️ se vi è piaciuto!

Inoltre vi ricordo il mio profilo tiktok @/mariibooksndstories , dove potete trovare edit e altri videoo

Vi voglio bene, ancora buon anno🫶🏻
Ci vediamo al prossimo aggiornamento!

(se trovate errori non preoccupatevi, li sistemerò)

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