Glimpse of Hope

By Artvmary

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Nadine Morris, da quando ha memoria non è mai riuscita ad esternare ciò che aveva dentro, un blocco assurdo l... More

author's note
info+TW
prologo
1. Raggi di sole
2. Tre moschettieri
3. Volare
3.1 Lust
4. fascino o paura?
5. Pretend
7. Strawberry
8. Chaos
9. Run away with me
10. The two of us, under the same sky (1)
11. Like Modigliani's paintings (2)
12. A bond that will never break
13. this is the last time
14. wounds and wine

6. Us

368 19 74
By Artvmary

"Had another talk about where it's going wrong. But we're still young.
We don't know where we're going, but we know where we belong."
- Sweet Creature by Harry Styles.

Josh's Pov

Non so che problemi abbia Sissy.
Cioè davvero mi ha buttato fuori solo per aver detto la verità? Non ci vuole un genio per capirlo.

Lei continua a non capire che voglio proteggerla, Kyle non fa per lei.
Un ragazzo del genere, che scompare e ricompare quando vuole lui, che l'ha allontanata in tutti i modi, che si ripresenta a caso e alla fine non ha le palle di parlare e dire la verità.

Sbuffo e scendo le scale.
Ho ancora due lezioni da seguire e già ne ho piene le palle.

«Perché cazzo non mi rispondi?» dico tra me e me, ricontrollando i messaggi sul cellulare.

Me:
Dove sei?
8:07

Perché non rispondi?
9:40

Fanculo, sono passato dalla tua stanza e non c'eri, dove cazzo sei?
11:23

Sono le 12:10 e ancora nessuna risposta.

Metto il cellulare in tasca ed entro in classe, non ho la resta per ascoltare quello che dice il professore oggi, ma devo presenziare o mi fanno il culo.

I crediti che ho grazie alla squadra di basket non bastano, soprattutto se non gioco quasi mai e li abbassano.

Mi siedo al penultimo banco, la classe è ancora semivuota e il prof non è arrivato.

Sbuffo rumorosamente e appoggio la schiena alla sedia, alcuni ragazzi di girano a guardarmi.

Alzo gli occhi al cielo e riprendo il cellulare.
La lezione deve iniziare e finire al più presto o esco pazzo.

Visualizzato ora.

«Ave santissimo, finalmente» dico.

⚓️:
Ma ti sembra il caso di presentarti nella mia stanza? Dopo ieri sera poi

Ieri sera..
Le sue mani addosso, le nostre bocche unite. Il cuore che rischiava di uscirmi dal petto...

Sbuffo. Cazzo.

Me:
Senti mi dispiace ok? non pensavo sarebbe arrivata Sissy, non volevo lasciarti lì  in quel modo

⚓️:
Fai sempre così Josh, non ce la faccio più, ti sembra il caso di continuare così?

Inizio a scrivere ma vedo un altro messaggio.

⚓️:
Sinceramente non vedo perché continuare questa cosa

«Ma che cazzo?» rileggo il messaggio, sperando di aver letto male.

La classe cala in un silenzio tombale, significa che la lezione sta iniziando.

«Buongiorno ragazzi»
Alzo lo sguardo, il professore è arrivato e sta poggiando la sua cartella sulla cattedra.

«Vedo che siamo quasi tutti oggi» dice tirando fuori alcuni documenti.

Abbasso di nuovo lo sguardo sul cellulare.

Me:
Non dire cazzate, vediamoci e parliamo.
Non ho alcuna intenzione di parlare attraverso uno stupido cellulare

⚓️:
Oggi ho il turno a lavoro e non ci sono tutto il pomeriggio

Me:
Non me me frega, vengo io da te e risolviamo

⚓️:
Come vuoi Josh, ma non credo cambierà molto

Me:
Vedremo.

Rimetto il cellulare in tasca e incrocio le braccia al petto.
Fissò l'orologio dietro la cattedra nella speranza che il tempo scorra più velocemente, il professore nel mentre continua a spiegare ma le mie orecchie sono chiuse.

Continuo a ripetermi quel messaggio "non vedo perché continuare".
Cazzate. Tutte cazzate.
Sa benissimo che sta sbagliando, abbiamo già parlato di questo argomento e parlarne ancora non farà male a nessuno.

Batto il piede a terra impaziente.

Quanto cazzo dura questa lezione?

Chiudo gli occhi provando a rilassarmi e appoggio la testa sul banco.

«Dai, dai» rido, sventolando una patatina del mc davanti al suo viso.
«Salta il lavoro e usciamo insieme»

«No Josh dai, devo rientrare» la scansa.
«La pausa è finita da cinque minuti» sorride avvicinandosi e intrecciando le braccia intorno al mio collo.

Appoggio le patatine nel muretto dietro e porto le mani sui suoi fianchi.

«Come posso fare con te?» dico
«Il tempo che passo con te non è mai abbastanza» sussurro.

Avvicino il mio viso al suo e unisco le nostre labbra.
Solo con un bacio sento il mio corpo andare a fuoco.

Porca puttana, chi l'avrebbe mai detto...

Soffoco un gemito quando sento le nostre lingue sfiorarsi. Avvicino di più i nostri corpi e faccio scontrare i nostri bacini.
Infilo le mani tra i suoi capelli, tirandoli un poco e un gemito esce dalle sue labbra.

Schiude le labbra e io approfondisco il bacio, facendo poi sbattere le sue spalle contro il muro dietro.

«Josh» sussurra con il fiato corto, tra un bacio e l'altro.
Mi stacco, riapro gli occhi e punto lo sguardo sul suo viso.

Ha le guance rosse e le pupille dilatate, i suoi occhi sono luminosi e tiene il labbro inferiore tra i denti.

Sorrido, sembra un angelo.
Il mio angelo.

Apro gli occhi di scatto appena sento la campanella suonare.
Cazzo, finalmente.

Esco correndo dalla classe, non ho intenzione di presentarmi alla prossima lezione, non mi interessa se il coach mi urlerà addosso, ma oggi proprio non ce la faccio.

Arrivo in mensa e prendo subito un vassoio. Non mi interessa cosa c'è da mangiare oggi, voglio solo mettere qualcosa sotto i denti e prepararmi per stasera. Il che è strano, non mi passa mai l'appetito.

«Turner» alzo gli occhi a sentire il mio cognome. Neanche il tempo di sedermi al tavolo, che Trevor sembra un toro imbufalito e sta passando in mezzo ai tavoli per arrivare a me.

Alzo gli occhi al cielo e incrocio le braccia al petto.
«Pierce, che vuoi?» dico seccato.

Arriva davanti a me e si siede, facendo strisciale la sedia sul pavimento e copiando la mia posizione.

«Allora Turner, te lo dico con le buone. Tieni lontano la tua amica da Kyle» ringhia, scandendo le ultime parole.
«Anzi tienila lontano da tutti noi»

Scoppio a ridere infastidito.
«Su questo ci puoi contare»

Appoggia le spalle alla sedia e distende le braccia in avanti, appoggiandole sul tavolo.
«Perfetto»
«Vedi di presentarti all'allenamento domani, non vogliamo che il coach rompa il cazzo» dice alzandosi e iniziando a camminare.

Sbuffo e prendo la bottiglietta d'acqua davanti a me.
«Tieni lontana anche la tua nuova amichetta» si rigira.
«Non vogliamo rotture di coglioni, lo sai»

Fanculo Pierce.

Il mio stomaco è diventato un buco nero, mi sa che devo rialzarmi e prendere qualcos'altro da mangiare.

☁️

22:54

«Oh, scusami» mi urta la spalla una ragazza. Faccio un cenno col capo per dirle di stare tranquilla.

Il locale è pienissimo stasera, i tavolini sono quasi tutti occupati e ci sono persone ubriache ovunque.

Scanso qualche drink traballante e persone che si strusciano già all'ingresso e arrivo al bancone del bar.

Zyra mi nota non appena mi siedo in uno degli sgabelli davanti.
Sorride e si avvicina, continuando a pulire un bicchiere.
«Josh ci sei anche tu stasera» alza la voce per farsi sentire.

Alzo un sopracciglio.
«E tu lavori anche stasera? Non hai lezione domani mattina presto?» domando confuso.
Annuisce e alza le spalle.
«Si deve fare purtroppo, tu invece sei qui con loro?»
«Loro?»
«Ci sono anche gli altri della squadra» indica i tavolini infondo, vicino alla pista.
«Hanno preso un tavolo prima, pensavo fossi venuto per loro»

Sposto lo sguardo dove ha indicato e li vedo.
Dylan intento a baciarsi una ragazza, Trevor seduto con un bicchiere in mano che parla con un altro ragazzo accanto a lui, dovrebbe essere Philip. Faccio vagare lo sguardo tra tutti i miei compagni di squadra. C'è pure Kyle, ha una ragazza seduta accanto che gli sta praticamente spalmata addosso.

Alzo gli occhi al cielo.

Se solo Sissy lo vedesse in questo momento...

«No, non sono con loro» ribatto, riportando l'attenzione su Zyra.
«A dire il vero-»
«AH, sì ho capito» sorride e annuisce. «È lì guarda» indica i tavolini accanto a noi.

«Non ha lezione domani?» dico, confuso.

«Sì con me alle nove, ma ha voluto fare il turno più lungo oggi» posa il bicchiere pulito sul bancone, iniziando a versare del liquido.
«Dovrebbe avere la pausa tra poco, ma mi raccomando solo cinque minuti. Siamo pieni stasera» ridacchia, porgendomi un drink.
«Il solito» mi fa l'occhiolino.

Sorrido e la ringrazio, portandomi il bicchiere alle labbra.

«Ho finito Zyra»
Neanche il tempo di finire il drink che è accanto a me e sta posando il vassoio sul bancone.

Zyra annuisce e mi indica.
«Andate susu, che la tensione non fa bene al lavoro»

Sbuffo, nascondendo un sorriso.

Sposto lo sguardo accanto a me e vedo finalmente i suoi occhi.

Il mio angioletto.

«Andiamo?» dice, alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia al petto.

Scendo dalla sedia e iniziamo ad incamminarci verso il retro del bancone.

«Senti-» inizio, appena arriviamo nella stanzetta e la musica si fa più bassa.

«No ascolta me Josh, non ce la faccio più a continuare così capito? Non è la prima volta che ti comporti così e non ne capisco il motivo, è un peccato quello che facciamo per caso?» alza la voce, puntandomi un dito contro.

Deglutisco.
Cazzo, come tapperei quella bocca in questo momento.

«Lo so e mi dispiace, sono confuso okay? Non so cosa mi succede, tutto questo» allargo le braccia.
«noi» ci indico. «E in più, in questo periodo sembra tutto andare male» dico, avvicinandomi e prendendo il suo viso tra le mani.
«Ma voglio stare con te Angioletto, sono sicuro di questo. Ho solo paura di rovinare tutto e mi comporto da coglione»

Vedo le sue pupille dilatarsi e le guance accaldarsi.
«Josh ti prego, non farmi soffrire ancora. Possiamo farcela questa volta? Per davvero però. Ti prego»

«Non lo farò promesso, ne abbiamo parlato molte volte. Non lo farei mai e sì, ce la faremo» accarezzo il suo zigomo con il pollice.
«insieme»

Chiude gli occhi e sospira, io sposto lo sguardo sulle sue labbra.

Neanche il tempo di riaprirli che faccio scontrare le nostre bocche.

Gemo nel sentire la sua lingua inseguire la mia.
Infila le mani tra i miei capelli e io faccio lo stesso.
Tiro qualche ciocca dei suoi bellissimi capelli lunghi, scendo a baciare il suo collo e un gemito strozzato lascia la sua bocca.

Riempio il suo collo di baci umidi, lecco e succhio un lembo di pelle preciso.
Sento dei brividi attraversarmi la spina dorsale e anche il suo corpo trema.

Angioletto. Il mio angioletto e di nessun altro.

Qualcuno bussa alla porta proprio quando i nostri corpi si scontrano e finiamo contro lo scaffale dietro.

Fanculo, ma hanno tutti un campanello d'allarme per quando rompere le palle?

«Scusate scusate scusate» ripete Zyra, ridacchiando.
«Il locale si sta riempendo sempre di più, ho bisogno del tuo aiuto ora» sorride, puntando gli occhi dietro di me.

Abbiamo ancora il respiro affannato ma nonostante questo usciamo dal retro. Lascio un ultimo bacio casto sulle sue labbra e sorrido.

«Ti aspetto, rimango qui»
Sorride e annuisce, prima di seguire Zyra dietro al bancone.

Mi siedo su uno sgabello vuoto e prendo il cellulare.

Mamma:
Tesoro tutto bene? Quando hai tempo chiamami. Mi manchi.
21:08

Me:
Scusa mamma, ho letto solo ora. Sono in giro con la squadra in questo momento, ti chiamo appena torno. Promesso.

invio il messaggio e rimetto il cellulare in tasca.

Vorrei ordinare qualcosa.
«Zyra-»

In un secondo il locale esplode in un chaos, nonostante la musica altissima si sentono delle sirene della polizia in lontananza. Qualcuno inizia ad urlare e a correre.

Cosa sta succedendo?



☁️☁️☁️
Spazio autrice:
WEEE, BUONA VIGILIA DI NATALEE🎄

Josh un po' arrapato in ogni capitolo, scusatelo ma l'amour lo fa diventare pazzoo

Cosa ne pensate di questo capitolo?
Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto o su ig @/artvmarystories vi aspetto con il box domande.

Vi ricordo di seguirmi anche su Tiktok se non l'avete ancora fatto @/mariibooksandstories
perché potreste trovare qualche piccolo spoiler...

Ci vediamo al prossimo aggiornamento!
Vi voglio beneee

ps. Preparatevi.....

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