ONE SHOT FORMULA 1 || [RICHIE...

By ellestunauteranonyme

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[RICHIESTE APERTE] One shot F1: accendiamo i motori ๐ŸŽ๏ธ Vuoi essere la protagonista della storia insieme al t... More

Introduzione
Prompt e richieste
Papร . Come vi siete conosciuti tu e la mamma?|| George Russell
Respira insieme a me, va bene? || Arthur Leclerc
Volevo fare questo da troppo tempo || Charles Leclerc

รˆ meglio se ci allontaniamo per un po' || Charles Leclerc

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By ellestunauteranonyme

📍Montecarlo
14 Novembre 2023

La luce filtrava dalle finestre, ricadendomi delicatamente suo mio viso coperto da un sottile strato di coperte.

Ieri sono tornata a casa stremata.

Fortunatamente appena sono rientrata in casa, sono crollata come un sasso e devo dire che questo sonno di bellezza durato all'incirca 10 ore mi ha completamente rigenerato.
Decido di alzarmi soprattutto perché oggi è un giorno speciale: il mio 25º compleanno.

Scendo le scale per poi giungere nel salottino di casa dove trovo l'ambiente completamente vuoto.
Controllo il telefono, ma noto che non ho ricevuto nessun messaggio e nessuna chiamata.

Ma dove diavolo è finito il mio fidanzato?

Forse sarà uscito con Andrea per allenarsi e ha dimenticato di avvisarmi?
Sicuramente.

Decido di preparare qualcosa per colazione: ovviamente qualcosa di super fit dato che ci tengo alla mia linea e sono una fissata con la palestra.
Finito la colazione mi accingo a sbrigare le faccende domestiche quotidiane: sparecchio, lavo, pulisco, faccio la lavatrice...

Nel mentre che ripongo tutti gli attrezzi di lavoro nel ripostiglio accanto alla rampa di scale, percepisco il rumore delle chiavi inserite nella toppa.
Dalla porta scorgo Andrea e Charles, entrambi sudati che ridono per qualche battuta idiota che è nata tra i due.

«Ciao ragazzi, siete andati ad allenarvi?» domando sistemandomi i capelli che erano ricaduti davanti al viso.

«Si, il signorino aveva bisogno di mettersi sotto per il prossimo GP» mi risponde Andrea salutandomi con due baci sulla guancia.

«Grazie per avermi ammazzato anche questa volta» lo schernisce il mio fidanzato armeggiando con i lacci delle scarpe per poi sfilarsele.

«Vado a farmi una doccia, sono tutto sudato. Mate ci vediamo oggi pomeriggio?» si incammina verso la rampa di scale per poter giungere al primo bagno che si trova al piano di sopra.

Sbaglio o non mi ha nemmeno salutata?

«Bene, tesoro io vado. Salutami quello scapestrato del tuo ragazzo» lo accompagno alla porta con una confusione assurda in testa.
«Scusami Andre, posso farti una domanda?» chiedo subito.
«Certo, dimmi tutto »
«È successo qualcosa a Charles? Non mi ha salutata e né minimamente guardata » affermo con tono misto tra delusione e fastidio.
«No niente, non saprei proprio. Forse è solamente stanco» mi risponde il ragazzo sorridendomi e accarezzandomi la spalla.
Ci rinnoviamo i saluti e dopodiché mi richiudo la porte alle mie spalle.

Nel frattempo non mi rendo conto che il mio ragazzo è rientrato in salotto impegnato attualmente a frugare nel frigo e nella credenza in cerca di qualche pasto da mettere sotto i denti.
Osservo ogni suo movimento e noto che non mi degna di uno sguardo e non proferisce parola. È preso dalla sua merenda improvvisata e da qualche giochetto stupido sul suo cellulare.

Vuoi giocare ad ignorami? Bene, peccato che davanti a te hai la giocatrice più grande di sempre.
Hai sbagliato proprio persona.

Io e Charles siamo molto simili su certi aspetti ma molto diversi su altri.
Siamo entrambi testardi ed orgogliosi e per questo quando litighiamo sembra che sia esplosa una bomba.
C'è poi da aggiungere che io so essere molto stronza perché è onestamente impregnato nel mio DNA.
Lui a differenza mia non lo è tanto, ma quando lo vuole fare e ci si mette sa esserlo molto bene, forse non ai livelli miei, ma quasi.
Lui è un tipo molto più romantico, io sono l'opposto.
Anti romantica.
Non amo le cose sdolcinate, smielate e così via...mi fanno rabbrividire solo al pensiero. In più non sono una persona che si apre molto facilmente, ho bisogno dei miei spazi e dei miei tempi e non lo faccio con tutti.
Insomma non sono una tipa facile...sono fredda, stronza, orgogliosa ma se mi conosci bene e se mi permetti di fidarmi di te, posso davvero darti tanto.
Posso davvero darti il mondo e sotto sotto anch'io nascondo un lato super affettuoso.

Decido di schiacciare "Play" al giochino che abbiamo messo in atto e così mi allontano e raggiungo la camera da letto per potermi prepare.

Mi vesto con un vestitino di lana bianco ottico che arriva sopra le ginocchia, un cappotto lungo nero pece e degli stivali con tacco alto bianchi che arrivano sulle ginocchia.
Completo il look con la mia borsa nera di Prada, qualche accessorio qua e lá e i miei immancabili occhiali da sole.

Sono pronta.

Scendo di sotto e noto Charles squadrarmi dalla testa ai piedi ripetendo il meccanismo più e più volte.

Bingo.

Nel mentre che percorro l'ultimo pezzo di strada per poi fiondarmi alla porta, sento dire alle mie spalle.

«Dove vai?»

Che c'è, ora esisto?

«Devo chiederti il permesso per uscire?» ribatto con il mio solito tono sarcastico ed impassibile.

«Vai dove ti pare, non mi interessa» proferisce, non staccando però per un attimo il suo sguardo su di me.

«Perfetto, passa una buona giornata » non aspetto neanche una sua ipotetica risposta che sbatto la porta e mi dirigo verso la mia macchina.

Giro per le strade del Principato, il mio posto del cuore.
Sono legata tantissimo a questo luogo, ogni parte suscita delle emozioni indescrivibili dentro di me.
Ho sempre sognato di poter vivere qui, di poter assaporare giorno dopo giorno la maestosità e la vivacità di questo paradiso terrestre.
Oramai sono due anni che ho preso dimora qui, ma ogni giorno è come se fosse il primo. Ogni giorno mi affascino, mi stupisco come se fosse la prima volta.
Monaco ci è sempre stata per me: quando ero felice, arrabbiata, delusa, ferita, amareggiata, soddisfatta, malinconica.
Ha sempre racchiuso e custodito dentro di sé tutto ciò che le donavo e non mi ha mai tradita.

Pesco il mio telefono da dentro la borsetta per poter scattare una foto ed immortalare questo momento meraviglioso: il sole alto nel cielo, e la distesa del Principato che si estende davanti a me.

Nel mentre che pubblico la storia, controllo anche Whatsapp notando di non aver ricevuto in questo arco di tempo nessun messaggio.

Si sono dimenticati del mio compleanno?

Decido di passare ancora un po' di tempo su Instagram quando un cerchietto rosso sull' icona di Charles attira la mia attenzione.
Ha pubblicato una storia.

Una nuova sponsorizzazione con un brand americano.

Tutte le mie teorie sono state appena confermate.
Tutti hanno dimenticato il mio compleanno, persino il mio ragazzo e i miei migliori amici.

Fantastico!

Decido così di far ritorno a casa con l'intenzione di rilassarmi come meglio posso. Non permetterò a nessuno di rovinare il mio compleanno.
Non nego di non esserci rimasta male, ma non posso farci niente. Evidentemente non sono così importante tanto da ricordare un compleanno.

Rincaso e scorgo il mio ragazzo steso sul divano a guardare un programma televisivo in francese.
Non lo saluto, non mi fermo e vado spedita in bagno. Mi ci chiudo dentro e preparo un bel bagno caldo con candele e bombe per il bagno.

Questo si, che è relax.

Dopo essermi asciugata e vestita, la rabbia inizia a prendere il sopravvento e cerco in tutti i modi possibili di calmare la mia furia prendendo dei respiri profondi.
Apro la porta del bagno con uno scatto e mi dirigo a passo spedito verso la zona di mio interesse.

Perfetto è rimasto come l'avevo trovato.

«Mi spieghi che cazzo ti prende?» tuono facendolo sobbalzare.

«Ma sei pazza! Che cazzo ti passa per la testa?» mi sbraita contro con un atteggiamento che riconosco solo nel momento in cui iniziamo a litigare.

Bene, i nostri vicini ascolteranno un'altra delle nostre sfuriate.

«A me cosa passa per la testa? A te cosa passa per la tua testa di cazzo! Che cazzo hai oggi?»
Ci avviciniamo sempre di più guardandoci e urlandoci contro.

«Sono cazzi miei. Ora spostati che devo uscire» se ne va tentando di raggiungere l'attaccapanni.
Prontamente lo raggiungo e mi posiziono davanti, e mi sento come se fossi una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

«Ma come cazzo ti permetti di trattarmi così eh? Se sei arrabbiato per cazzi tuoi, questo non significa che te la devi prendere con me. Tu non mi tratti così, hai capito?» gli punto il dito contro con la rabbia che cresce sempre di più.

Lui di risposta non fa niente, prende il suo telefono da sopra il divano e prosegue il suo cammino verso l'attaccapanni dove afferra la sua sciarpa e il suo giaccone.

«Sei un bambino del cazzo!»
Le litigate tra me e Charles non mancano nella nostra quotidianità, avendo entrambi un carattere molto forte tendiamo molto spesso ad inveirci contro. Ci urliamo, ci scanniamo, ci insultiamo ma poi riusciamo, anche se dopo un po' di tempo, a trovare un punto d'accordo e ritorniamo gli stessi di sempre. I due ragazzi che sul posto di lavoro si sono incontrati e che poi non si sono più lasciati.
Certo, la nostra storia non è iniziata nei migliori dei modi: ci odiavamo a morte senza un motivo preciso, lui scontroso con me e io ribattevo comportandomi peggio di lui. Poi tutto ad un tratto lui mi ha confessato che questo era solo un modo per attirare l'attenzione dato che era pazzamente interessato a me e anch'io ho dovuto ammettere il reciproco interesse nei suoi confronti. Da lì tutto è partito.
Ci siamo frequentati, siamo diventati una coppia e poi il passo più importante di tutti: siamo andati a convivere a Monaco.

«Allora perché stai ancora con me se mi ritieni un bambino del cazzo?»
Bastano queste parole per farmi arrivare ad un punto di non ritorno.
Mi giro e corro al piano di sopra, sotto lo sguardo confuso e vigile del mio ragazzo che stranamente mi sta seguendo.
Entro in camera e afferro dall'armadio tutti i vestiti gettandoli voracemente sul letto dinanzi a me.
Scaravento il trolley rosa per terra e con la velocità di un maratoneta, rovescio tutte le cose al suo interno non curandomi dell'ordine.

«Che cazzo fai?» mi prende per il braccio il pilota davanti a me.

Ha una strana luce negli occhi e il suo tono sembra passato dall'incazzato al confuso.

«Me ne vado. Me ne vado Charles. Sono stanca, stanca di te, di tutto. Basta» rispondo vomitando parole scoordinate, con le lacrime che minacciano di uscire.
E fidatevi io non piango mai.

«Cherié, aspetta» cerca di raggiungermi in tutti i modi ma sembro essere più veloce di lui dato che sono già quasi dinanzi alla porta d'uscita.

«Non chiamarmi così! Lasciami in pace»

«Ti prego aspetta» continua lui disperandosi e capendo che sto davvero facendo sul serio.

«Cosa dovrei aspettare Charles? È da stamattina che mi tratti di merda senza una spiegazione plausibile. In questo periodo sei stato distante, freddo e ho provato a capire cosa potesse essere successo. Sono stanca Charles. Stanca»
Ed eccole qui le lacrime che solcano il mio viso, la delusione che si accentua e la consapevolezza che tutto quello che abbiamo costruito sta per crollare.

«Amour sono tempi un po' incasinati e tu lo sai...Il GP, le voci che stanno uscendo sul mio possibile non rinnovo e poi tut...»

«Allora basta, finiamola qui. Tu non hai tempo ed io non voglio sprecare tempo e sentimenti nei confronti di una persona che non mi può dare le giuste attenzioni»

Sono a pezzi.
Sono devastata.

«Amour che stai dicendo? No no no. Non dirlo nemmeno per scherzo. Io te l'ho detto...sono solo questi momenti un po' così e credimi odio vederti così . Ti prego, ti chiedo scusa per il mio comportamento ma davvero non era mia intenzione. Io ti amo e lo sai» cerca di prendermi il viso dolcemente ma io mi scanso e lo sento sempre di più affranto e abbattuto.

Immagina io come sto.

«È meglio se ci allontaniamo per un po'» e detto questo scappo dalla sua presa e mi infilo nel taxi che poco prima avevo chiamato abbandonandomi definitivamente alle lacrime e cercando di trattenere un cuore sanguinante.

🏎️🏎️🏎️

Nota autrice ✍🏻

Eccoci con la prima One Shot realizzata secondo una mia idea.
Probabilmente ci sarà un continuo di questa qui, che verrà scritta prossimamente.
Vi aspetto con le vostre richieste, non vedo l'ora di mettermi all'opera.
Un bacio 😘

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