Prince {Hyunlix}

By dixlgv

6.3K 483 246

Hyunjin è il gendarme più fidato della famiglia reale e la guardia del corpo personale del principe Felix, l'... More

Intro
Incipit
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
EPILOGO

Capitolo 13

216 15 0
By dixlgv

"Ti va di raccontarmi più chiaramente che cosa ti sei ricordato?" chiese Minho a Hyunjin. Insieme a lui, tutti gli altri.

Tutti gli altri, meno Jeongin. Hyunjin avrebbe voluto raggiungerlo e parlargli ma nella propria mente vedeva ancora tutto molto confuso, lui stesso si sentiva ancora molto confuso, non sapeva come comportarsi o come reagire.

Alla domanda di Minho, sospirò "A quanto pare, quando ero piccolo, Minhyun ha provato a uccidermi." sospirò profondamente "Soffocandomi con un cuscino. Credo che non ci sia riuscito perché mia madre stava per scoprirlo. Non so perché abbia provato a farlo." iniziò a spiegare, lo sguardo puntato sul pavimento e l'espressione concentrata ma al contempo persa "Poi... mi sono ricordato di una melodia, un carillon. C'era questo carillon rosso e oro, a forma di giostra. Minhyun lo aveva afferrato, aveva detto una cosa del tipo qui niente è tuo e lo aveva tirato per terra." alzò lo sguardo, l'espressione era seria e nei suoi occhi scuri si poteva leggere tutta la rabbia che stava provando "Lo ha rotto."

Felix non gli aveva tolto gli occhi di dosso neanche per un attimo.

"E poi, boh, c'è stato il momento del rapimento. È stato tutto abbastanza confuso... mio p- ." fece una pausa deglutendo "...quell'uomo, ha afferrato un coltello e mi ha ferito la spalla, ho potuto sentire nuovamente quel dolore atroce. Non riuscivo a vedere nitidamente, credo di essere svenuto, ma ho visto mia madre accasciata a terra e Minhyun che mi guardava da lontano senza dire o fare niente. Probabilmente anche quel giorno dovevo morire." rispose Hyunjin. Nella propria mente, c'erano ancora così tante immagini confuse e molta frustrazione che aspettava soltanto di essere sfogata.

"Altro?" chiese Minho.

Hyunjin scosse la testa "Non hai idea dell'orrore che ho visto e mi è bastato per capire cosa sta succedendo. Io voglio sapere che cosa vuole da me quel figlio di puttana e voglio sapere perché quello stronzo mi ha rapito." sbottò.

"Magari pensava fossi morto sul serio e recentemente potrebbe aver scoperto che sei vivo. Per quanto riguarda il rapimento, o l'uomo ha fallito o ha voluto salvarti. Potrebbe essere legato a Minhyun, no?." dedusse Chan.

Hyunjin tirò l'ennesimo sospiro scocciato "Che palle." borbottò.

Doveva essere difficile, dannatamente difficile.

"Hyun, dovresti riposare adesso, potrebbe aiutarti a sbloccare altri ricordi. Il sonno scava nell'inconscio." consigliò Minho.

Hyunjin sospirò nuovamente, poi annuì battendo le mani sulle proprie cosce e alzandosi, non poteva fare altro, dopotutto. Lasciò la stanza.

Changbin guardò Felix che aveva seguito il ragazzo con lo sguardo, ma era rimasto lì con gli occhi fissi sulla porta "Che fai, lo lasci solo?" chiese.

"Forse ha bisogno di stare da solo per metabolizzare tutto ciò che sta succedendo, io gli sarei solo di impiccio." ragionò Felix.

"Te lo dico io di cosa ha bisogno, vai." parlò Changbin e Felix colse della malizia nella sua voce, di fatto appena colse il senso, diventò tutto rosso.

"CHANGBIN!" lo rimproverò poco prima di nascondere il viso dietro le mani e scappare via per l'imbarazzo.

Arrivato in camera, trovò Hyunjin seduto sul letto con i piedi piantati a terra, i gomiti sulle ginocchia e la testa rivolta verso il basso.

"Hyunjin? Tutto bene?" chiese Felix avvicinandosi di qualche passo.

Hyunjin annuì.

"Sei sicuro?" chiese.

"Come ti sentiresti tu se scoprissi, da un giorno all'altro, di essere un principe famoso in tutta la nazione a causa di un rapimento accompagnato da presunta morte e che sei stato cresciuto dalla persona che ti ha rapito? Come ti sentiresti nello scoprire anche che hai un fratello psicopatico che vuole ucciderti fin da quando sei nato? È stupido chiedere se sto bene, non trovi?" sbottò.

Non era la prima volta che Hyunjin cambiava umore in modo così veloce, era già successo giorni addietro e spesso anche alla villa succedeva. Doveva essere legato allo stress, forse ai suoi traumi o qualcosa del genere. Felix sapeva che quel tono fosse dovuto al nervosismo generale ma si sentì lievemente ferito, voleva solo stargli vicino e fargli sapere che, per qualsiasi cosa, ci sarebbe stato.

Abbassò lo sguardo "Volevo solo sapere se potevo fare qualcosa per te." rispose.

"Non puoi fare niente perché siamo bloccati qui e, cazzo, tu non dovresti neanche esserci qui." continuò Hyunjin con lo stesso tono scocciato.

Non era arrabbiato con Felix, sapeva benissimo che non aveva colpe anzi, era grato al cielo che Felix fosse lì con lui. Affrontare tutto da solo sarebbe stato ancora più difficile. Anche Felix lo sapeva, sapeva anche che il maggiore aveva solo bisogno di sfogarsi ed esternare tutto ciò che sentiva.

Si avvicinò a lui di qualche passo e gli prese la testa facendogli appoggiare la fronte sul proprio ventre mentre con le mani aveva iniziato ad accarezzargli i capelli.

"Sai che cosa ha detto Changbin? Che hai bisogno di una scopata." rispose Felix "Cioè, non lo ha detto, ma lo ha fatto intendere."

Hyunjin alzò il capo e lo guardò "Di una scopata ne ho bisogno da non immagini quanto tempo. Ma se succedesse adesso, non cammineresti più dal dolore. Evitiamo." rispose serio.

Felix schiuse la bocca e spalancò lievemente gli occhi. Non che la prima volta fosse stata completamente miele e fiorellini, però c'era stata molta dolcezza da parte del più grande. Non credeva al fatto che potesse celare un lato più violento, doveva ammettere che però il solo pensiero gli provocava un grande senso di eccitazione, quanto di timore.

Hyunjin sbuffò una risata ironica, restando però serio "Che c'è, ora hai paura di me? Non volevi sposarmi o quelle cazzate lì?" chiese Hyunjin.

Felix si accigliò "Non sono cazzate. E calmati, per favore." disse poco prima di abbassarsi così da avere il suo viso di fronte "E non ho paura di te. Non ho mai avuto paura di te e mai ne avrò. Qui quello che ha paura sei tu." aggiunse.

Hyunjin si immobilizzò. Felix riusciva a leggerglielo negli occhi che tutto ciò che stava provando era solo tanta, tanta paura. Sia per ciò che sarebbe successo nell'imminente futuro, sia per il prossimo.

Lentamente gli occhi di Hyunjin avevano iniziato a bagnarsi "Smettila di guardarmi così." mormorò.

"No." rispose Felix.

"Felix, ti prego." mormorò ancora, adesso una lacrima era caduta lungo la sua guancia.

"Ah, cazzo, vieni qui." imprecò poco prima di tirarlo in un abbraccio forte, abbraccio in cui Hyunjin aveva iniziato a singhiozzare. Forse aveva davvero bisogno di sfogare tutta l'ansia che stava provando da quando aveva scoperto la verità.

"Va tutto bene..." mormorò Felix accarezzandogli i capelli.

Hyunjin lo strinse forte per la vita, il volto nascosto nel suo petto e le lacrime che copiose scendevano lungo le guance. Si sentiva dannatamente stanco sia fisicamente che psicologicamente, aveva bisogno di staccare.

"Ti ho messo in pericolo inutilmente..." parlò tra i singhiozzi, Hyunjin.

"No, smettila di dirlo." lo rimproverò Felix.

"Ma è vero, il mio unico compito era proteggerti, ho fatto un giuramento. Ho sbagliato tutto. Ho fallito." mormorò.

Felix gli prese il viso tra le mani e lo costrinse a guardarlo "Hai fatto di tutto pur di proteggermi, hai agito in modo che io fossi sempre al sicuro. Non hai sbagliato e non hai fallito." unì le loro fronti chiudendo gli occhi "Mi basta stare con te, lo sai. Se sei con me, io sono al sicuro sempre."

Hyunjin sembrò rilassarsi, era proprio vero che Felix aveva un grande potere sul suo umore "Avrei dovuto prevedere qualsiasi cosa." mormorò.

"Non sei un indovino, non potevi immaginare neanche lontanamente tutto questo." rispose Felix "Ora però basta parlare, ti devi riposare e poi devi chiarire le cose con Jeongin."

Senza rispondere, dire o fare nulla, Hyunjin aveva abbracciato Felix. Lo aveva abbracciato forte, affondando il viso nell'incavo del suo collo e inspirando a pieni polmoni il suo buon profumo. Avrebbe voluto dirgli tante belle cose, mettere in chiaro tutti i forti sentimenti che provava per lui, ora che le cose potevano finalmente cambiare, ma il pericolo era ancora dietro l'angolo, la paura era ancora tanta.

.
.
.

Steso sul proprio letto, Jeongin fissava il vuoto da ore ormai, gli occhi ancora bagnati per il lungo pianto e il corpo fermo immobile, troppo stanco per compiere qualsiasi minimo movimento.

La situazione era diventata insostenibile. Le lacrime neanche più scendevano.

Non riusciva a perdonarsi tutto il dolore che suo padre aveva portato alla persona più importante della sua vita.

Ma Jeongin non aveva colpe e Hyunjin lo sapeva, l'unica colpa che aveva era quella di essere figlio biologico di quell'uomo. Ma non poteva neanche definirsi colpa, diciamo più sfortuna.

"Jeongin." lo richiamò Hyunjin sulla porta.

Jeongin alzò il capo, guardandolo. Si sentiva agitato, non era sicuro di volerlo affrontare ma era giusto che parlassero da soli e chiarissero la situazione, poi sarebbero potuti andare avanti, qualsiasi fosse stato l'esito di quella conversazione.

"Perché hai pianto?" chiese Hyunjin avvicinandosi verso il letto.

"Se mi odi, lo capisco." rispose Jeongin.

Hyunjin si sedette sul letto "Perché dovrei odiarti, sentiamo?" chiese.

Jeongin lo guardò nuovamente "Perché non siamo fratelli e mio padre ti ha fatto cose orribili." rispose poco prima di singhiozzare.

"E tu che colpe hai?" chiese Hyunjin.

"Sono suo figlio. Mi faccio così schifo." mormorò iniziando a graffiarsi le braccia con le unghie.

Hyunjin lo fermò "Stupido, fermati." lo abbracciò "Tu sei qui con me, non li con lui. Dovrebbe essere chiaro come la penso al riguardo."

Jeongin sgranò gli occhi "M-ma!' mormorò ma Hyunjin lo interruppe.

"Nessun ma, non è il solo sangue che crea un legame. Ti consideravo mio fratello prima, lo farò anche adesso e dopo." disse, serio, le braccia che lo stringevano forte in quell'abbraccio che gli trasmetteva tanto tepore e protezione.

Adesso avrebbe dovuto solo affrontare Minhyun e chiudere questa storia una volta per tutte.

♤♤♤

Capitolo brutto brutto e pure corto però purtroppo, servono ;(

+ non per mettere ansia a nessuno MA STO SCRIVENDO IL PENULTIMO CAPITOLO :)

Continue Reading

You'll Also Like

5.7K 339 41
Questa storia non è mia è solo una traduzione la vera autrice è @attezblueprint tutti i crediti a lei [COMPLETA] in cui il dodicenne San si innamora...
2.7K 239 14
--------- ❥ 𝗪𝗼𝗼𝘆𝗼𝘂𝗻𝗴 𝗲𝗿𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗦𝗮𝗻 𝗮𝗺𝗮𝘃𝗮 --------- 𝙘𝙧𝙚𝙙𝙞𝙩𝙨 𝙩𝙤: @JUNXIES
16.5K 834 26
Non penso che serva una descrizione... Iniziata: 27/08/2021
552K 13.4K 55
ARABELLA AMETISTA ROMANO è una giovane ragazza di 16 anni che dopo la morte di sua madre e del compagno verrà a conoscenza di qualcosa che non si sar...