Pov's Soleil:
Ammetto che il passo a due con Tiziano mi turba ancora di più rispetto a quello con Umberto.
E pieno di mani che passano un po' ovunque.
Credo che morirò.
"Mariposa è tutto ok?"
Chiede Maria.
"Insomma!"
Esclamo instintivamente.
I ragazzi scoppiano a ridere e io mi passo una mano sul viso.
"Pensi che sia difficile la coreografia?"
Mi domanda.
"Sono sicura che il problema non è la coreografia Maria."
Afferma ridendo Petit insieme agli altri.
Cazzo Soleil.
Insomma! Riprenditi.
Penso tra me e me.
"No! Ok ci sono.
Ovvio che lo faccio."
Dico.
"Bella la coreografia no?"
Domanda Maria.
"Dai ti prego.
Non ti ci mettere anche tu."
Affermo piagnucolando con ironia, mentre gioco con la busta.
Più tardi, dopo cena io e Tiziano dovremmo lavare i piatti insieme, così corro a cercarlo e lo sento parlare al telefono nel giardino posteriore.
Mi accorgo che è solo e che sta parlando con la sua ragazza.
"TIZIANO?! SPERO TU STIA SCHERZANDO.
MA CHE CAZZO SIGNIFICA CHE NON SAI COSA PROVI PER ME?"
Domanda lei furiosa.
"Alessia! Mi sento confuso."
Afferma lui.
"CONFUSO?! C'ENTRA LEI NON È COSI?"
E lo vedo annuire.
"TIZIANO CAZZO! LETTERALMENTE DUE GIORNI FA HAI DETTO CHE NON MI DOVEVO PREOCCUPARE.
E SONO STATA COSI COGLIONA DA PENSARE DI ESSERE STATA IO A FARMI FILM MENTALI."
"Alessia! Hai ragione.
Cosa vuoi che ti dica? Mi conosci, non posso stare con te, se penso ad un altra ragazza."
Afferma.
Oh mio dio!
Lui pensa ad un altra.
"Quindi?
Che vuoi fare Tiziano?"
Domanda lei.
"Voglio una pausa."
Dice lui, mentre mi metto una mano davanti la bocca.
"Quindi mi stai lasciando?"
Chiede furiosa.
"No..."
"Non provare a dire di 'no'.
Perché prendersi una pausa, è la parte che precede la rottura."
Dice lei.
Lui non risponde e lo vedo abbassare lo sguardo.
"Di qualcosa."
"Mi dispiace Alessia..."
Non finisce la frase che lei chiude.
Lo vedo buttare la testa all'indietro nel divano e guardare il cielo.
Io mi sistemo, ed esco fingendo che non abbia sentito nulla.
Appena apro la porta, lui mi guarda per un paio di secondi e poi ritorna a guardare il cielo.
"Mmh! Scusami.
Non voglio disturbarti... ma dobbiamo lavare i piatti."
Dico sfregando le mie mani.
Lui senza dire nulla si alza e si firege in cucina.
Io lo seguo e silenziosamente iniziamo a lavare le cose nel lavandino.
Lui non mi guarda neanche, e non mi parla.
Nulla.
"Bro!"
Ci raggiunge Holly insieme a Petit.
"Perché quel muso lungo?"
Domanda Petit.
"Ho chiesto una pausa ad Alessia... e mi sento uno schifo."
Afferma Tiziano.
"Cosa? Perché ti senti uno schifo?
Era una cosa che volevi fare."
Chiede il rosso.
"Si ma nel bene o nel male c'è sempre stata per me, e io la lascio perché, coglione come sono mi prendo una cotta per una che va dietro a un altro."
Dice guardando i ragazzi e dandomi le spalle.
Io mi asciugo le mani e le porto sui fianchi.
I due cantanti mi guardano e io sono più furiosa che mai.
Tiziano ha le mani sul viso quindi non vede ne il mio sguardo e nemmeno quello dei ragazzi.
"Cioè... capite? Io mi faccio le pare, metto in discussione la mia relazione, pensando che anche lei provi qualcosa per me e poi la trovo insieme a un altro..."
"ADESSO BASTA!"
Esclamo più furiosa che mai.
I ragazzi fanno una smorfia a lui come a dire 'mo sono cazzi tuoi'.
"SMETTILA DI PARLARE COME SE IO NON CI FOSSI.
E INVECE DI PARLARE CON LORO PARLA CON ME."
Dico alzando sempre di più la voce.
Alcuni ragazzi della casetta si avvicinano a noi, probabilmente avendo sentito il mio tono di voce.
"Sol..."
"NO! IO PROVO A PARLARTI E TU MI INTERROMPI.
STAI SERENO CHE SE AVESSI VOLUTO STARE CON NICHOLAS... O CON CHI TI PARE NON SAREI VENUTA A DIRTI CHE NON CE NIENTE... E NON SAREI STATA COSI ARRABBIATA NEL SENTIRTI DIRE CERTE COSE NEI MIEI CONFRONTI.
DOVE TRA L'ALTRO NON NE PARLI NEANCHE CON ME.
QUINDI PENSA CIO CHE CAZZO TI PARE TIZIÀ!"
Gli lanciò la pezza e me ne vado dirigendomi in giardino.
Mi siedo e estraggo una sigaretta dal mio pacchetto.
Non ricordo quando è stata l'ultima volta che sono stata così nervosa.
Mi dà fastidio che lui pensi quello che in realtà non è.
Hai un problema, ne parli con me non voglio altri.
"Posso parlare con te o mi sbrani?"
Domanda Petit davanti la porta.
"No compà puoi uscire.
Figurati."
Dico buttando fuori il fumo.
"Ti sei trasformata prima."
Afferma sedendosi.
"È normale.
Vengo accusata di provarci con un ragazzo che palesemente non mi filo.
E non vede che è da quando sono entrata che cerco le sue attenzioni.
Ma mi sono limitata sapendo che aveva o ha una ragazza."
Affermo alzandomi e gesticolando dal forte nervosismo.
"Lui giustamente ha visto che Nicholas ti era molto vicino..."
Io lo interrompo subito e nel frattempo esce Holly sedendosi accanto al altro cantante.
"Scusami se ti interrompo...
Nicholas era vicino a me, Nicholas ha detto in puntata che io gli piaccio, e sempre Nicholas cerca di avere attenzioni da me.
Se da parte mia ci poteva essere un amicizia, adesso non ci sarà.
Perché so che vogliamo due cose diverse, e non voglio illuderlo.
Però, non mi accusare di fare cose di cui non c'entro niente."
Dico riferendomi a Tiziano.
Ad un tratto la porta si apre ed esce la persona in questione.
"Possiamo parlare?"
Mi chiede.
Io spengo la sigaretta e mi rivolgo ai due cantanti.
"Ragazzi vado a dormire."
Appena gli passo accanto lui mi afferra il braccio.
"Scusa! Ieri non volevi parlare tu... ora non voglio parlare io."
Affermo entrando in casetta.
Il giorno dopo:
Sta mattina ho fatto il possibile per evitarlo a colazione.
Non ho voglia di parlare con lui.
Durante la lezione di classico mi guardava come se volesse dirmi qualcosa, questo secondo Sofia.
Io neanche l'ho guardato, ho evitato il contatto visivo.
Adesso ho finito di provare il passo a due con Umberto e sono in sala con lui ed Elena, aspettando Tiziano.
Devo ancora riprendermi dalla coreografia caliente con Umberto.
È stata troppo intensa, lui poi è un dio sia quando balla che quando non balla.
"Ci sono! Ci sono! Ci sono!"
Afferma entrando di corsa.
"Rilassati.
Non c'è bisogno che corri."
Dice Elena ridendo.
Tiziano con il fiatone mi affianca, e aspettiamo che Elena e Umberto inizino a spiegare la coreografia.
Mentre entrambi sono vicino allp stereo che parlano, sento Tiziano guardarmi.
"Sai che dobbiamo ancora parlare vero?"
Chiede.
Io non rispondo e guardo i due professionisti.
"Hai deciso di ignorarmi? Piccola mariposa?"
Sussurra al mio orecchio spostando i miei capelli.
E a proposito di mariposa, dentro il mio stomaco sento un miliardo di farfalle esplodermi.
"Iniziamo?"
Domanda Umberto.
Finalmente!
Anche se ora dovrò avere molto contatto fisico con lui nelle prossime due ore.
Ma almeno non parlerà.
Dopo che i due hanno spiegato passo per passo, io e lui la proviamo la prima volta lentamente.
E non sono mancati sguardi, che vanno ben oltre la coreografia.
Sia da parte sua che instintivamente da parte mia.
Purtroppo, penso che lui esteticamente mi piaccia troppo per poter fare finta che sia solo una coreografia.
"Molto ma molto bene!"
Esclama Elena.
"Ora proviamola con la musica.
Miraccomando, energia, passi, espressione, esattamente come avete fatto ora."
Dice questa volta Umberto.
Riparte le musica, che riconosco essere quella di 50 sfumature...
Ho detto tutto.
Mentre balliamo continuano ad esserci sguardi molto, ma molto intensi.
Che sto andando in combustione.
Sto ardendo proprio.
"Bene!"
Esclama Elena mentre balliamo.
"Sole! Dritta con la schiena."
Mi riprende la postura.
"Tiziano, tienila dalle costole."
Afferma questa volta Umberto.
Dopo averla provata, varie volte aggiungo.
Loro ci guardano.
"Le volte dopo è andata sempr meglio.
Bravissimi. Siete a un buon punto."
Dice lei.
"Direi più che buono."
Risponde Umberto.
"Tra di voi, gli sguardi vengono automatici.
Si vede che non sono finti me che c'è qualcosa tra di voi...
So che sei fidanzato..."
Dice Elena venendo interrotta da Tiziano.
"Ero."
Precisa e io sento il suo sguardo addosso.
Sorrido ai professionisti fingendo che quello che ha detto non mi ha toccata minimamente.
"Comunque! Potete andare, abbiamo finito per oggi."
Corro a prendere le mie cose e saluto veloce i professionisti cercando di evitare Tiziano il più possibile.
E non appena esco dalla sala, mi precipito fuori dagli studi correndo verso la casetta.
"SOLE! ASPETTAMI!"
Lo sento urlare dietro di me.
Io non rispondo e continuo a correre più veloce che posso, ma a un certo punto rallento un po' sentendo dolore al fianco.
"Presa."
Dice sussurrando mentre mi afferra dai fianchi.
"Quale parte di 'adesso non mi va di parlare' non ti è chiara?"
Affermo cercando di liberarmi dalla presa.
"Dai non fare così."
Dice sorridendo maliziosamente e avvicinandosi al mio viso.
"Così come?"
Domando cercando di liberarmi.
"Non fuggire. Non da me."
Afferma.
"Evita queste risposte da film..."
Lui mi interrompe mettendo un dito sulla mia bocca.
"Shh! Piccola Mariposa.
Non fare l'acida con me."
"Tiziano! Mollami."
Dico voltandomi e camminando a braccia conserte.
Lui mi segue e si para davanti a me camminando al contrario.
"Dovrei pur rivolgermi la parola."
"Sono stata con i tuoi comodi.
Ora stai ai miei."
Dico continuando a camminare.
"Ti stai vendicando praticamente."
Afferma lui.
"Pensa ciò che ti pare."
Cito la sua frase.
Lui sorride e ti punto in bianco si ferma facendomi sbattere contro di lui e perdiamo l'equilibrio cadendo a terra proprio davanti la porta della casetta.
"Mmh! Mi piace questa situazione piccola furia."
Dice lui tenendomi stretta.
"Fammi andare."
Affermo con le mani sul suo petto.
"Guarda che non ti sto tenendo."
Dice con un ghigno.
Io abbasso lo sguardo e mi accorgo che ha ragione.
Allora faccio per alzarmi ma lui mi stringe.
"LASCIAMI SUBITO."
Affermo imperativa.
Lui non risponde e mi toglie una ciocca di capelli davanti al viso.
E senza dire nulla lo vedo avvicinarsi alle mie labbra.
SPAZIO AUTRICE:
Buon pomeriggio!
Come state?
Piccolo spoiler, non esaltate...
Del resto la storia vi sta piacendo?
Che ve ne sembra?
Adesso sto andando a lavoro, inizio fra 15 minuti. Quindi se tutto va bene, continuo sta sera.
Baci.
G.💚